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Autore: kappinias    17/01/2012    2 recensioni
E se Kurt non fosse il ragazzo carino a coccoloso che noi tutti conosciamo?
Se in realtà fosse capitano della squadra di football nonchè il più popolare della scuola?
Se fosse una specie di maniaco ninfomane, e Blaine con i suoi papillon multicolor la sua prossima preda?
Benvenuti alla fiera dell'OOC ;)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno ^^
*corre a nascondersi*
Sono in terribile ritardo con l'aggiornamento, lo so *sigh* Il fatto è che negli ultimi tempi ho avuto ispirazione zero, e la scuola e i millemila impegni non hanno di certo aiutato :(
Non aggiungo altro e vi lascio alla lettura, e grazie a tutte le meravigliose persone che nonostante tutto continuano a seguire questa storia, nonostante i miei aggiornamenti incostanti e i capitoli sempre più OOCosi: vi adoro **
Enjoy :)




Ecco, sapevo che sarebbe andata a finire così, con me a un tavolo del Lima Bean in impaziente attesa.
Dico, sono sempre stato io quello in ritardo, eppure Blaine è riuscito a superarmi anche in questo. A volte mi chiedo se il suo obiettivo sia di farmi impazzire.
“ Allora? Non dovevate vedervi alle quattro?”
Fulmino Finn con un’occhiata, se non ha almeno la decenza di tacere giuro che oggi va a finire male.
Eppure gliel’ho anche detto che questa era una chiacchierata confidenziale, ma sia mai che quel salamone colga i giusti segnali.
E pensare che quando si è offerto di accompagnarmi sono anche stato contento, non credevo che per lui questo significasse restare con noi.
Già, la situazione potrebbe diventare abbastanza imbarazzante.
“Fratellone, ma tu sei proprio sicuro sicuro di non aver niente da fare? Se vuoi andare da Rachel ti capisco, troverò un modo per tornare a casa...”
Niente da fare, scuote la testa convinto.
Non c’è speranza di liberarsi di lui, questo ormai è chiaro.
“ Oh eccolo! È anche meglio di come lo ricordavo”
“…Finn?” ok, il ragazzo inizia a preoccuparmi. Insomma, capisco l’invidia e tutto il resto, ma vedere mio fratello che sbava alla vista del nano non è proprio una bella immagine.
Comunque non ha tutti i torti, Blaine è davvero carino, ha perfino un papillon dignitoso: niente colori imbarazzanti, per intenderci.
Già, rifletto mentre viene verso di noi, Blaine è fin troppo carino.
E i suoi riccioli?
Oh no, i suoi riccioli.
In molte delle mie fantasie meno caste hanno avuto un ruolo fondamentale e ora…spariti, imprigionati in quello che potrebbe essere un quintale di gel, senza scherzi.
E…ah sì, conosco quello sguardo, quello da ‘toglimi i vestiti di dosso e facciamolo nel primo posto che capita’.
Ok, forse la mia interpretazione è un po’ troppo libera, probabilmente per Blaine è solo un fottutissimo sguardo da ‘baciami’.
Di sicuro non è un’occhiata che lanci al primo amico che incontri per strada.
Mah, non credo che arriverò mai a capire la mente malata di quel ragazzo.
Agita la mano nella mia direzione da oltre al vetro, e sembra davvero felice, come se non vedesse l’ora di incontrarmi.
Quando scorge Finn seduto vicino a me la sua espressione diventa giusto un po’ meno allegra, non so se mi spiego.
Sto odiando mio fratello in questo momento, avrei tanta voglia di prendermelo di peso in spalla e scollarlo da quella dannatissima sedia.
No, la cosa risulterebbe un po’ complicata, ma magari con l’aiuto di Blaine potrei riuscirci, anche se non credo che si presterebbe a un lavoro del genere.
Ok, meglio rinunciare ai miei piani, ma con il salamone  non finisce qui: ho quasi paura che si sia risvegliato dallo stato di imbecillità in cui è immerso di solito per diventare una persona crudele, e farmi questo di proposito.
“Ciao!”
La sua voce mi arriva da dietro le spalle, con il classico tono di chi si sente a disagio ma non vuole darlo a vedere.
Mi fissa per un attimo, poi si rivolge a Finn e fa un breve cenno anche a lui.
Questo sarà il caffè più strano della mia vita, me lo sento.
“ Quindi…siete venuti qui insieme?”
“ Oh sì, ma Finn stava giusto per and…”
Non faccio in tempo a finire la frase, perché il mio caro fratellone ha iniziato a scuotere la testa in segno affermativa, e il modo in cui lo fa è abbastanza inquietante.
“ Certo, gli ho dato un passaggio così ne ho approfittato per salutarti…Kurt, ti dispiacerebbe andare a prendere tu da bere? Per me cioccolata calda, grazie”.
Ok, c’è la possibilità che molto presto non riuscirò più a controllarmi.
 “Ma certo caro, tu Blaine desideri qualcosa?”
No, nessuno dei due sembra aver notato il mio tono sarcastico, e senza troppe cerimonie mi spediscono in fila a ordinare.
E menomale che questo doveva essere una specie di appuntamento tra me e Blaine, perché per ora mi sembra più un complotto contro di me.
Se penso che doveva essere un’impresa abbastanza facile, cosa che nel giro di due giorni riuscivo a portarmelo a letto.
Li osservo da lontano, abbastanza curioso del grande argomento di cui Finn sta discutendo con tanto ardore: no davvero, sta muovendo le braccia in modo abbastanza teatrale, e se a questo aggiungiamo la sua nota grazia di un elefante in cristalleria, si può capire come la scena sia piuttosto comica, almeno vista da lontano.
Ok, niente di preoccupante, sta cercando ancora di convincere quel povero ragazzo a iscriversi al glee club, insomma in poche parole lo sta introducendo al perfetto suicidio sociale.
Probabilmente dovrei avvertirlo dei rischi a cui va incontro, ma in fondo quel gruppo di sfigati non è niente male.
A parte il fatto che mi era sembrato di capire che Finn fosse già riuscito nella sua impresa…mah.
 
***
 
E’ da mezz’ora che siamo seduti a questo fottutissimo tavolo con i bicchieri ormai vuoti in mano, e non ho ancora deciso se il peggio è la situazione imbarazzante o il fatto che Blaine non mi ha ancora dato mezza delle risposte che cercavo.
Per un attimo penso anche a un modo per dileguarmi con una scusa e andare a casa di Karofsky, casomai la sua offerta sia ancora valida, ma poi vedo l’espressione da cucciolo sconsolato di Blaine e la mia coscienza mi suggerisce di restare, almeno per lui.
Ho anche provato a fargli piedino, ma per sbaglio mi sono sfregato contro il piedone di mio fratello e tutto ciò che ho ottenuto è stata un’occhiata stranita.
Della serie, peggio di così non poteva andare.
Questi sono i momenti in cui desidero che il mio caro fratellone avesse una vita sociale, o che passasse più tempo con la sua fidanzata psicopatica.
“…Kurt, sai dov’è il bagno? Non sono mai stato qui prima…”.
Wow, il ragazzo sì che sa come smuovere le cose, stavo iniziando a perdere ogni speranza.
Ma no, probabilmente conoscendolo non l’ha neanche fatto apposta.
Comunque questo dice qualcosa su di lui: si è trasferito a Lima da molto poco. Non esiste che un abitante di questo posto sfigato  non sia mai stati al Lima Bean, è l’unico locale decente in tutta la città.
Io lo uso molto per gli appuntamenti pre-scopate: non c’è niente di meglio di un caffè macchiato in compagnia prima di portarsi a letto qualcuno.
E se non fosse per il mio adorabile fratello questa potrebbe diventare una di quelle volte, non so se mi spiego.
Bè, forse c’è qualche possibilità anche con la variabile ‘terzo incomodo’.
“ Vengo con te, anch’io ho bisogno di andarci”.
Ed è così che in una semplice mossa io e Blaine ci stiamo dirigendo verso i bagni, da soli.
 
***
 
“ Prima di tutto, dimmi un solo buon motivo per cui hai dovuto portare tuo fratello, non credo di averlo scritto nel messaggio! E poi…”
Wow, questo tipo non finirà mai di stupirmi. Ieri è bastato che alzassi un po’ la voce per farlo piangere, e ora non si è neanche chiusa la porta del bagno e ha già iniziato a insultarmi.
Mi riversa un fiume di parole addosso, come se fosse lui quello a volere delle spiegazioni, tra noi due.
Forse dovrei ricordargli che sono io quello arrabbiato, forse dovrei dirgli di non urlare, se non vuole farsi prendere per un pazzo.
Invece lo afferro per un braccio, ma non con forza: lo attiro verso di me, fino a quando posso sentire il suo petto contro il mio.
Lui non oppone resistenza, ma le sue labbra continuano a muoversi. Ormai non ascolto neanche più quello che dice, penso solo a una cosa: è il momento giusto.
E non saprei neanche dire perché, ma quando sento la sua bocca aprirsi al contatto con la mia, so di aver fatto la scelta giusta.
I bagni sono deserti, ora c’è solo il rumore dei nostri respiri e l’incontrarsi delle nostre lingue.
Penso che i baci dati  da in piedi siano i migliori.
E non lo dico perché mi ritengo un esperto di baci, e neanche perché mi sento in vena di frasi romantiche o che so io.
Non saprei neanche dire perché, so solo che è così, e so anche che non sono uno che da molti baci, di quelli veri e appassionati intendo, ma questo è fottutamente perfetto.
Stringo la sua mano, con l’altro braccio gli avvolgo la vita, perché sentirlo così vicino non è ancora abbastanza.
E mi accorgo che questo è il momento in cui dovrei spingerlo contro il muro e iniziare a slacciare i pantaloni, quello in cui i miei baci si spostano sul collo e poi sempre più in basso, nel modo che fa impazzire tutti i ragazzi.
Invece mi sorprendo quando mi accorgo di star facendo l’esatto contrario: perché dopotutto siamo in un luogo pubblico, penso, ma non sono sicuro che sia solo quello.
Le nostre labbra indugiano ancora, si sfiorano un’ultima volta e alla fine si staccano.
Noi ci guardiamo, le nostre dita intrecciate, e mi maledico quando mi accorgo di starmi perdendo ancora una volta nei suoi enormi occhi color nocciola.
Le sfumature, quelle non le avevo mai notate prima: dannazione, non noto mai i particolari dei tipi che mi porto a letto, di alcuni non ricordo neanche il nome, figuriamoci.
Invece Blaine è entrato a forza nella mia vita, senza dovermi dare nulla in cambio.
Ma io voglio tutto, non mi bastano i suoi papillon sfavillanti e le sue fottutissime iridi.
“…Kurt “
“Andiamo a casa mia” glielo sussurro in un orecchio, in un soffio malizioso.
“ N-no io…non posso” ed è già lontano da me, senza che possa capirne il perché.
“ Non puoi scappare ogni volta che provo a baciarti, sai? “
Sta già per uscire dal bagno, la porta semichiusa dietro alle sue spalle, ma qualcosa lo trattiene.
“ Vieni qui”
Questa volta mi sono scelto proprio un ragazzo difficile. Non è solo Santana, o qualsiasi cosa ci sia tra loro adesso: Blaine ha un’altra storia da raccontarmi, una storia più lunga e triste, ne sono sicuro.
Conosco quei modi di fare, quelli di chi nella vita ha incontrato le persone sbagliate.
Quelli di chi è stato preso di mira per troppo tempo dai bulli.
E’ stato anche per evitare tutto questo che ho deciso di nascondermi dietro la maschera che porto ogni giorno, quella del ragazzo tosto e popolare che non ha bisogno di nessuno.
“ Devi fidarti di me, devi almeno provarci “.
E non si deve pensare che in due minuti sia diventato una brava persona o cose del genere, figurarsi.
Però, non so perché, riesco a capire Blaine, quasi mi dispiace per lui e per quello che deve aver passato.
E io non sono uno che si dispiace molto per gli altri, basta chiedere in giro.
Ovvio, il motivo principale per cui faccio tutto questo è sempre lo stesso, e in qualche modo raggiungerò il mio scopo, garantito.
Del resto, a meno che Blaine non sia una qualche strana specie di essere asessuato, non credo che riuscirà a resistere ancora per molto, sarebbe da pazzi rinunciare a quello che ho intenzione di offrirgli.
“ Io…non so, un’altra volta magari?”
Davvero, con questo tipo non ce la faccio più.
“ No dai aspetta un attimo! Che ne dici di fare un giro, che ne so, fuori? Ho visto un parco molto carino venendo in qua e mi stavo chiedendo…ecco, se ti andava di venirci con me”.
Me ne sto già andando non esattamente di buon umore quando la sua voce mi raggiunge, ed io da solito imbecille cedo ancora una volta.
Il parco non era proprio nei miei progetti, ma a quanto pare dovrò accontentarmi…c’è solo un piccolo problema.
“Dobbiamo liberarci di mio fratello”
 
***
 
“Finalmente, vi avevo dati per dispersi”
Finn ci guarda con aria annoiata, e per un attimo ho la folle speranza che abbia qualche impegno e debba lasciarci di sua spontanea volontà.
“Allora, dove si va?” esclama con più energia di quanto lo credevo capace, visto e considerato che passa metà della sua triste esistenza in uno stato semivegetativo.
“ Tu non vai proprio da nessuna parte fratellone, non dovevi provare quel duetto con Rachel?”
“ Oddio è vero! Dici che era oggi?”
Ovviamente non sapevo niente di duetti o cose simili, ma con quei due non ci vuole molta fantasia. Ora Finn sarà in preda al panico, sicuro di essersi scordato qualche impegno con la sua amabile ragazza, e non esiterà a correre a casa sua.
Sono un fottuto genio, non c’è niente da fare.
“ Scusate ragazzi devo proprio andare, mi dispiace!”
Oh anche a noi, non immagini quanto.
“ E Blaine...per il glee, pensaci bene, non stare a sentire quello che dice la tua ragazza! “.
Ok, dopo questo sono sempre più confuso.
Bè, qualcosa di positivo c’è:  il salamone è appena scomparso dalla nostra vista, direi che facciamo progressi.


   
 
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