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Autore: kymyit    17/01/2012    1 recensioni
Habashira Rui al termine della partita contro i Poseidon: perché è finita così? Perché, nonostante, l'impegno gli è stata negata quell'ultima possibilità?
L'arrivo di Hiruma forse schiarirà le idee al camaleonte e chissà...
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: E' la mia prima storia su Eyeshield (le miniminimini drabble non contano suppongo XD) perciò, siate clementi e buona lettura ^^



-Dove ho sbagliato?- quella domanda l’ossessionava, riecheggiava insistentemente nella sua testa al ritmo del suo stesso battito cardiaco. Strinse la gola in una morsa isterica per impedire alla voce singhiozzante e lamentosa di tradirlo.
Perché non era un debole.
Aveva sempre fatto di tutto per non dimostrare di esserlo, eppure soffriva così tanto…
Per cosa aveva sacrificato la sua estate, per quale obiettivo aveva sudato sangue e sopportato il caldo infernale sotto il peso della moto senza mai lamentarsi?
La forza e il pugno di ferro in cui tanto confidava si erano indeboliti fino a sgretolarsi, lasciandolo indifeso e solo a lottare contro l’inevitabile sconfitta. Gli “amici” che aveva tenuto legati a sé erano riusciti a sciogliere i loro legacci di costrizione e come cani infedeli l’avevano abbandonato alle alte onde dei Kyoshin Poseidon che, inesorabili, spazzavano via il minuscolo barlume di speranza che ancora possedeva di poter partecipare al Christmas Bowl.
Le lacrime d’orgoglio versate per trattenere la propria bellicosa natura erano state calpestate con crudeltà da chiunque ci fosse là in alto.
E poi dicono che il bene sia ricompensato.
Lui aveva ottenuto solo di essere umiliato e spazzato via come una futile scoria.
Nella sua mente le immagini affiatate di tante uniformi scarlatte si sovrapponevano a quelle dei “compagni” che, rassegnati alla sconfitta, lo abbandonavano incuranti del suo grande sogno.
-I tuoi giocatori non tengono duro perché hanno paura di te?- esclamò, furioso, affranto, invidioso di quel maledetto bastardo di Youichi Hiruma. Lo strattonò sfogando la sofferenza che gli straziava l’anima. Mai avrebbe pensato di farsi vedere da lui in quello stato, ma non gli importava. In quel momento mostrarsi debole di fronte a quel diavolo approfittatore era il problema minore: doveva sapere.
Voleva sapere.
-Perché i tuoi sono così decisi ad andare al Christmas Bowl?-
Non li aveva costretti e minacciati con quelle cazzo di armi che si portava dietro? Non li aveva forse ricattati con quella sua dannata agendina nera? Non si era comportato come lui e persino peggio?
E allora perché?
Perché?!
-Qual’è la vera differenza fra me e te?- gridò a cuore aperto, le lacrime gli rigavano copiose le guance e lui, quel maledetto diavolo dai denti aguzzi e le orecchie appuntite, lo fissava senza muovere un muscolo, senza dire nulla, neppure ridere.
Semplicemente lo lasciò sfogare, senza battere ciglio.
Quando Habashira s’impose di smettere per non mostrarsi ancora più pietoso di quanto già non fosse e osò alzare lo sguardo, la mano di Hiruma costrinse le loro fronti a cozzare violentemente fra loro e le sue iridi strette e maligne pareva volessero trafiggerlo.
- Non c’è nessuna differenza.- gli disse ma non rise di lui che lo guardava con gli occhi sbarrati e gonfi per il patetico pianto.
 -E’ solo una questione di gioco d’azzardo.- Hiruma allentò la presa sui suoi capelli e chinò il capo senza aggiungere altro.
Il silenzio calò fra loro come un pesante fardello d’imbarazzo. Habashira si pentì di quello sfogo fra le braccia del demonio. Si era gettato in pasto a quella bestia senza scrupoli e, sicuramente, Hiruma l’avrebbe ricattato a vita per questo.
-Vattene.- ordinò perentorio e inquieto voltandogli le spalle, colmo di disprezzo per la propria debolezza. Hiruma non se lo fece ripetere due volte, non era certo il tipo da consolare qualcuno, lui.
Dopo aver assestato a quell’imbecille un poderoso calcio nelle chiappe gli diede le spalle a sua volta e se ne andò gonfiando la sua bolla di chewing-gum verde e appiccicaticcia.
Habashira cadde con le mani al suolo e avrebbe certo gridato dietro a quel dannato bastardo quanto fosse antisportivo infierire così contro le persone, quando la voce rauca e malefica di quel demonio biondo sferzò l’aria come vento gelido, senza tradire emozione alcuna.
-Diciamo che hai avuto sfortuna, ma anche se avessi trovato qualcuno con le tue stesse palle, avresti perso comunque contro i Devil Bats.-
Fosse stato un altro, gli avrebbe augurato di perdere contro gli stessi Poseidon e di farsi pure male. L’avrebbe insultato e maledetto, ma era cambiato, almeno un po’.
Le ultime occasioni tirano fuori il meglio di te e la sua gli era stata sottratta.
Anche per Hiruma era l’ultima occasione, per cui, nonostante non lo desse a vedere, era l’unico che poteva comprendere Habashira più di ogni altro.
Il quarterback dell’istituto Deimon si fermò giusto il tempo di ridacchiare un malizioso –Ci vediamo domani.- e poi se ne andò dagli spogliatoi in silenzio come ci era entrato.
Rimase solo, Rui Habashira, seduto sul pavimento a riflettere, a maledire quel dannato e il mondo intero, quando quella frase gli tornò alla mente.
-E’ solo una questione di gioco d’azzardo.- e ancora –Ci vediamo domani.-
Rise istericamente con la testa sul dorso delle mani e i gomiti sulle ginocchia.
-Se crede che domani sia in vena di stare ai suoi giochetti, se lo può scordare…-
Non si sarebbe presentato da lui per la solita scopata, non gliel’avrebbe data vinta di nuovo. Gli avrebbe dimostrato di non essere come tutti quei cagnolini che teneva stretti al guinzaglio, il suo debito era stato saldato, non era più in suo potere.

Sospirò pesantemente.

Perché non riusciva a dire di no a tutte le sue assurde richieste?



Note:  Vediamo... non lo so... non mi spiace com'è scritta, ma oggi è stata una di quelle giornate in cui il cervello non collaborava. Insomma, ho appena assistito alla sconfitta dei camaleonti e ci sono rimasta maluccio, specie dopo aver visto quanto Rui tenesse al football. E beh... la scena alla fine con Hiruma... non dico che ho pianto come una fontana *nasconde fazzoletti* però mi ha fatto pensare. In fondo lui e Hiruma sono molto simili. Solo che il diavolo maledetto ha avuto fortuna a trovare le persone giuste. O forse occhio. Certo ha rischiato molto nel lasciarle libere di scegliere (per esempio quando libera i fratelli  Ha-Ha dal ricatto, anche se è chiaro che non fuggiranno più, è sempre un'incognita.) Rui non ha voluto rischiare ed ecco il risultato. Pensavo fosse facile scrivere su questi due, ma non lo è stato, sarà che devo ancora ingranare coi personaggi, ma vabbè, prendetela com'è ^_-
Ormai è una delle coppie più caruccie che adoro **
Bacioniii!!
   
 
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