Quella mattina stavo camminando per il parco con la cioccolata che mi scaldava le mani fredde, era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie. Poche ore e sarebbe finito tutto, almeno per un paio di settimane. Si, amavo il college dove i miei mi avevano spedito dopo il divorzio ma era molto faticoso. Avevo pochi amici, cosa che mi piaceva. Adoravo stare in silenzio da sola e lasciare correre la mente. Sognavo di diventare una famosa cantante come Taylor Swift, amavo il suo modo di essere, le sue canzoni, i suoi video.
Il grande orologio della scuola segnava le 7.40 e avevo almeno ancora un quarto d’ora di libero prima che iniziasse letteratura inglese.  Per me non era stato difficile ambientarmi anche perche’ sapevo gia’ l’inglese da quando ero piccola, il problema era che ero una ragazza asociale e non volevo fare amicizia con nessuno. Me ne stavo sempre in disparte da sola e non mi dava fastidio. Mi sedetti su una panchina ricoperta dalla brina e misi le cuffiette nelle orecchie, volevo rilassarmi un po’ sorseggiando la mia cioccolata calda.
Stavo mettendo i libri nel mio armadietto rosso scuro e il mio cellulare si mise a vibrare., qualcuno mi stava chiamando. Quella mattina non ascoltai molto le lezioni, anzi, forse proprio per niente. Continuavo a sentire quelle parole che avevano pronunciato dall’altra parte del telefono.
“Signorina, mi dispiace ma dovra’ andarsene dal suo appartamento entro tre giorni. Le abbiamo gia’ trovato un alloggio. Controlli le sue mail per tutte le informazioni, arrivederci.”
Ovviamente aveva parlato in inglese ma io avevo capito perfettamente, mi stavano sbattendo fuori.
Per pranzo mangiai un’insalata nel solito angolino della mensa con le solite cuffie nelle orecchie e le solite canzoni della Swift.
Il pomeriggio volo’ e alle 15 ci lasciarono andare a casa. Mi sbrigai a preparare la borsa e corsi al mio appartamento per controllare quella mail. Eh si, era proprio vero, me ne dovevo andare, Mi avevano trovato un appartamento abbastanza in centro e a 20 minuti a piedi dalla scuola. Alla mattina non prendevo mai il bus perche’ amavo passeggiare per Londra, specialmente d’inverno, e poi perche’ ero sempre puntuale, da brava svizzera. In fondo non mi dispiaceva poi tanto di lasciare la mia casa, non mi era mai piaciuta.
Ora non mi rimaneva che inscatolare tutto ed essere pronta per il 22 dicembre, quando sarebbero venuti quelli della ditta dei traslochi a trasportare tutto nella mia nuova casa.
 
SPAZIO AUTRICE
TAAAO ! Eccomi qui con la mia nuova storia, spero vi piaccia. Scusate per gli accenti fatti come apostrofi ma mi trovo in America e con questa tastiera non riesco ancora a fare gli accenti. Ho scritto tutto durante l’ora di * rullo di tamburi * matematica! Domani dovrei riuscire a pubblicare il secondo.
Pace e amore (: