Era una normale mattinata di primavera, inizio aprile, non pensavo che in quella settimana mi sarebbe cambiata la vita.

Sono Stacy, una ragazza di 15 anni che ha avuto problemi di anoressia e autolesionismo a 13 anni, ora sono guarita. Ma questa è un’altra storia.

Sono alta 1.66, credo bassa per la mia età, peso 44 kg, ho i capelli castano scuro tendenti al rosso, lunghi fino al seno e occhi verdi. Credo che gli occhi e i capelli siano le uniche parti decenti del mio corpo.

Non sono la tipica ragazza italiana, snob, sono timida quando non conosco una persona, arrossisco se qualcuno mi fa dei complimenti, cioè molto raramente, non ho praticamente cose firmate e non abito in una villetta, ma in un appartamento del comune di Bologna. E diciamo che tendo ad infrangere le regole.

Quel tardo pomeriggio, il mio migliore amico Marco, un anno in più di me, castano, occhi azzurri ed è il classico ragazzo sportivo, mi stava portando a casa dal bowling, eravamo in motorino, io senza casco, eravamo fermi al semaforo rosso, di fianco a noi c’era una macchina nera, non so il modello o la marca, ma era molto grande e aveva i finestrini scuri. Ero riuscita ad intravedere un occhio che mi stava osservando, allora ho sorriso e ho fatto un occhiolino, il semaforo diventò verde e scattammo via. 

Quella sera a Bologna ci sarebbe stato il concerto degli One Direction, la mia band preferita, ero triste, pensando che non ci sarei andata.. I miei genitori non mi ci avevano dato il permesso. Il giorno dopo non gli rivolsi neanche la parola, loro uscirono per andare a fare la spesa, mentre io a casa a fare da babysitter alle mie cugine, Sara di 3 anni e Agnese di cinque. Chiamai Marco per venirmi ad aiutare, scusa banale visto che sono degli angioletti. Ora che ci penso le avrò torturate facendole ascoltare tutte le canzoni degli 1D.. Ahah

Marco stava giocando con loro, ne approfittai per cercare su youtube qualche video della notte scorsa e ne trovai uno, uno soltanto, cantavano “One Thing“, i ragazzi avevano imparato l’italiano e Liam disse - Questa canzone la vorremmo dedicare ad una ragazza che abbiamo visto oggi in motorino. -

Louis - Noi eravamo in macchina, i finestrini erano scuri, non sappiamo come ma ci ha visto. -

Harry - Prima ci ha sorriso e poi ci ha fatto un occhiolino. -

Niall - Speriamo che questa ragazza sia qui tra il pubblico. -

Zayn - o comunque speriamo che in qualche modo venga a sapere che le abbiamo dedicato una canzone. -

Partì la musica, stavo piangendo, era in versione acustica, ero confusa, gli One Direction che mi dedicano una canzone, non ci potevo credere, poi cominciai a pensare che potevo anche non essere io quella ragazza, mi asciugai le lacrime e smarrita andai dalle mie cugine e da Marco. Nessuno di loro si accorse che avevo pianto, posso dire che so recitare abbastanza bene..

Andammo tutti e quattro in camera mia, stavo cantando “Give your heart a break” di Demi Lovato, adoro quella ragazza, la finestra era aperta, faceva caldo e all’improvviso da una macchina che si era appena accostata sotto casa mia scese un signore, che chiese - Chi è che canta? -

Marco si affacciò dalla finestre e infastidito - Perché? -

- Voglio sapere chi canta! - ribatté il signore.

Ad un certo punto sentì sbattere la portiera, era sceso qualcun altro e anche lui chiese - Chi ha cantato? - riconobbi quella voce, accento inglese, era Simon Cowell!