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Autore: Astrid__    18/01/2012    3 recensioni
.....Il cimitero, posto buio e triste. Pieno di malinconia, solitudine e tristezza.
Con i palmi sanguinanti Niall si alza se ne va
Dicono chei veri amori si ritrovano in tutte le vite.
Ci vediamo in un atra vita alora, amore mio......
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esistono tre diverse fasi del dolore.

La prima: la negazione.

La seconda: la rabbia.

La terza: l'accettazione.

Niall era sicuro di aver passato le prime due; la prima quando era caduto in mezzo al salotto ripetendosi che non poteva essere vero, mentre sua madre cercava di consolarlo passandogli una mano tra i corvini capelli.

La seconda quando, gridando, aveva rovesciato ogni cosa, distruggendo il vaso preferito di sua madre e la propria chitarra portafortuna, quella con cui aveva scritto la gran parte dei suoi successi, mentre Harry che tentava di calmarlo con parole pressoché inutili in un momento simile.

Ma la terza fase no. La verità non gli entrava in testa nemmeno in quel momento, una volta che la bara era stata calata nella terra, il prete aveva celebrato il suo elogio funebre e uno alla volta i suoi parenti e i suoi amici più intimi erano saliti su una piccola pedana per parlare di lui, del suo sorriso, della sua perfezione.

Avevano chiamato anche lui, ma Niall non era riuscito a dire niente se non il suo nome e che gli sarebbe mancato. Mancato terribilmente.

Dopo il funerale si erano tutti stretti intorno ai famigliari, ai ragazzi, ai genitori e a Eleanor, Eleanor che era la sua ragazza, Eleanor che diceva di aver perso l'amore della sua vita.

Ma non era Eleanor quella che, ora come ora, era caduta in ginocchio sul prato verde, davanti alla tomba di Zayn, e piangeva lacrime salate di fronte alla foto di lui che sorrideva, come sempre, con quel sorriso bellissimo, contagioso.

Accarezzò il volto in fotografia con il pollice, sentendo i singhiozzi che rompevano l'aria quasi silenziosa, mentre poco lontano qualcuno parlava della terribile disgrazia. Zayn era così giovane...

Aveva solo diciannove anni ani si ripeteva, incessantemente. Solo diciannove anni di vita, diciannove anni in cui non era riuscito a finire nulla di ciò che aveva iniziato.

In quella lunga lista, c'era Niall.

Nall, che era stato l'amore della sua vita. Il diciottenne lo sapeva bene, sapeva bene che Zayn non aveva mai amato nessuno come aveva amato lui, glielo aveva detto lei in centinaia di modi diversi.

L'ultima conferma era arrivata la sera prima che se ne andasse da quel mondo, quando si erano sentiti al telefono.

«Niall», aveva sospirato al telefono, piano, quasi timorosa, «Eleanor mi ha chiesto se voglio andare a vivere con lei».

Il ragazzo si era irrigidito, mentre il sangue gli pulsava nelle vene e nelle orecchie.

«Ah».

Niall aveva sospirato, chiudendo gli occhi. Zayn sapeva che aveva chiuso gli occhi, lo conosceva troppo bene.

«Non voglio farlo, Niall, io non voglio stare con lei, non dopo di noi».

Era come se qualcuno, qualcosa, avesse aperto il suo cuore. Per la prima volta da anni Zayn era pienamente felice, felice come non lo era mai stato.

«Ti amo ancora», sussurrò lui alla cornetta del telefono, reggendola come se fosse un'ancora di salvezza. «Non mi lasciare mai più, te ne prego».

Zayn aveva fatto un risolino sollevato.

«Vediamoci dopodomani a casa mia, alle tre».

Era morto dodici ore dopo, un incidente domestico, Niall non voleva sapere esattamente cos'era accaduto, sapeva solo che non avevano fatto una veglia perché il suo volto era troppo sfigurato.

Ma per lui sarebbe stato per sempre bellissimo. Sarebbe rimasto per sempre il suo Zayn.

Un pianto lontano, simile a un ululato.

Chi era non l'avrebbe mai saputo.

Chiuse le mani a pugno sino a far sanguinare i palmi, chinandosi e stampando un bacio sul vetro freddo della fotografia.

Non seppe per quanto rimase lì immobile, quando si alzò erano rimasti solamente i membri della famiglia Malik, stretti in un abbraccio cercando in qualche modo di consolarsi a vicenda.

Niall si allontanò a testa alta, il sangue che colava lungo le mani sempre strette a pugno, mentre si dirigeva verso la propria macchina.

Zayn gli aveva insegnato la vita, gli aveva insegnato a sorridere, a ridere, gli aveva insegnato cosa significava amare.

Uno dei tanti modi in cui gli diceva di amarlo erano le canzoni, le canzoni sulla loro storia.

Una di queste era See you in another life.

Brian Weiss diceva che i veri amori, le anime gemelle, si ritrovano in tutte le vite future e passate.

Niall si sedette sul sedile della sua Mustang e fece retromarcia, un lieve sorriso rotto dalle lacrime sul volto mentre ingranava la marcia e partiva alla volta di casa sua.

Ci vediamo in un'altra vita.

 

 

 

Ennesima cazzata! Perdonatemi v prego.... Ma sono a casa malate e sto sfornando storie....

Un bacio, e mi raccomando commentate!

#MuchLove. <3  

  
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