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Autore: Ornyl    18/01/2012    1 recensioni
L'ennesimo soliloquio,se così si può definire
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancava un'ora,un'ora sola. A breve avrei varcato la Cattedrale e lo avrei sposato.

Mamma aveva portato il vestito e me lo aveva poggiato sul letto. Marcine e Rosie entrarono raggianti,ma vidi nel loro volto un'ombra di tristezza,la stessa che aleggiava nei loro visi circa un anno fa,quando mi fidanzai con Alexander.
- Ivory-dissero all'unisono - Sir Alexander è ricco e affascinante ma ..Ma mi sembra un uomo strano e troppo grande per te,mia cara-
Io non le ascoltai e risposi:- Alexander,oltre ad essere bello,è anche una bravissima persona. Il fatto che sia più anziano e ricco non potrà che giovarmi-
Adesso stavo seduta davanti allo specchio,in quella che era stata la mia stanza da signorina. Marcine mi passava una mano di cipria sul viso e Rosie mi intrecciava due ciocche di capelli dorati. Ero felice ed emozionata,mi guardavo allo specchio e sorridevo incredula.
Avevo fin da piccola sognato questo momento e nella mia mente avevo già predisposto tutto:mamma mi avrebbe cucito un abito meraviglioso,pieno di merletti e con un corsetto di seta e raso;Marcine mi avrebbe truccata e Rosie acconciata,ed andò proprio così. 
Ero una sposa. A breve sarei stata moglie,poi madre.
La pendola rintoccò mezzogiorno meno un quarto. Bisognava sbrigarsi. Marcine e Rosie si scostarono dalla poltrona e mamma mi porse il vestito. Insieme mi aiutarono ad indossarlo. Sentii la seta scorrere,le mie braccia toccare quel magnifico abito e poi sbucai fuori. Rosie mi porse gli stivaletti e me li allacciò. Mi alzai dal letto e mi avvicinai ancora una volta allo specchio. Sorrisi e arrossii.
Mamma sospirò,imitata dalle sorelle.-Sei bellissima,mia piccola Ivory ..- e corse ad abbracciarmi piano. Mi voltai di nuovo davanti allo specchio:ero proprio io quella sposa? Quella bella fanciulla vestita di bianco con un mazzolino di roselline color pesca?
- Sarà meglio scendere-disse mamma guardando la pendola- Sono già le dodici meno cinque-
Posai il velo sulla testa e chiamai la domestica. Iniziavamo a scendere,iniziavo a cambiare vita. Chiudemmo la porta della mia stanza e sospirai.
 
"Con questa mano io dissiperò i tuoi affanni
Il tuo calice non sarà mai vuoto perchè io sarò il tuo vino
Con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle tenebre
Con questo anello io ti chiedo di essere mia"
 
Alexander era bello,bello come sempre. Benchè avesse vent'anni in più di me,emanava un'energia giovanile e pura,ma nello stesso tempo misteriosa e affascinante.
Guardandomi con i suoi occhioni blu infilò la fede e,ricambiando il suo sguardo dolcissimo,feci lo stesso.
Ero moglie adesso. Sarei stata madre,avrei ospitato nel mio ventre la sua,anzi,la nostra creatura. Lui mi avrebbe amata come io avrei amato lui per sempre.
 
Oh,ma quanti anni avevo? Appena diciotto,ero poco più che una bimba.
Ma la morte mi ha mantenuto giovane. 
Che strazio però vedere il proprio corpo marcire dentro una cassa di legno con una croce sopra.
Ma chi se lo aspettava? Mi aveva detto che mi avrebbe amata per sempre,che sarebbe stato il mio sostegno e io il suo. Mi avrebbe reso madre ..Ricordo perfettamente la nostra notte di nozze,dopo quel ballo nel nostro palazzo ..Le luci,i tessuti,il mio meraviglioso abito ..E le sue mani,i suoi occhi presi al cielo .. E poi il calore del suo corpo,quelle sue parole .. Mi aveva detto che non mi avrebbe mai fatto del male,eppure lo ha fatto,quella sera,quando mi trascinò per i capelli e mi sgozzò come un capretto. Mi aveva rubato il cuore e,quella sera,anche la vita.
Ah,se avessi ancora il cuore.. Ah,se non lo avesse strappato da me e dato in pasto a chissà quale bestia ..
Io ero perfetta,bellissima. Ero viva.
Adesso invece marcisco dentro una cassa di legno pesante.
Oh,se avessi il mio corpo e la mia vita ancora,e non questa malinconia che mi sta rodendo quel poco d'anima che rimane.
   
 
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