Burning Ice; perfect contrast.

Il clima si stava raffreddando. Era sempre meno paragonabile a quello di un'isola tropicale, si poteva quasi accomunare all'aria fredda di un tranquillo villaggio di montagna. E questo non era certo un male... Anzi.

Shirou amava il freddo: era per lui fonte di ricordi belli e brutti, di momenti allegri e infelici, di un sentimento che non sarebbe più tornato indietro. Tutta via lui non era malinconico, solamente un po' nostalgico. E inoltre, un dubbio continuava a ronzargli nella mente, prevalendo sui suoi pensieri.

“Mamma, papà...” Un sospiro “Atsuya...” Altro sospiro “Dite che ho raggiunto completamente... Quella perfezione da voi tanto sperata?”

Una gelida folata di vento mosse delicatamente i suoi candidi capelli, come una carezza. Chissà se quella era la sua risposta...

“Ancora con questa storia, Fubuki?”

Colto di sorpresa, il difensore dagli occhi color ghiaccio si voltò con uno scatto. La voce arrivava da un'enorme foca di pelouche, ma aveva un suono familiare. E poi era fin troppo evidente che le foche, per giunta in pelouche, non avessero una voce calda e grintosa.

“Sei tu, Goenji? Cos'è quello?”

“Ah...” Un ragazzo dai capelli a porcospino poggiò la foca e si avvicinò “ E' un regalo. Per Yuka.”

“Un altro? Hai una sorellina molto fortunata!”

“Sono io quello fortunato, con tutto il sostegno che lei mi dona...”

“Sei un bravo fratello, Goenji.”

Shirou cercò di abbassare lo sguardo, ma i suoi occhi furono subito raggiunti da quelli del compagno.

“Ho toccato un tasto dolente, vero?” Guardò attentamente mentre Shirou annuiva “Ma non devi continuare ad aggrapparti al passato, dato che esso non tornerà per quanto tu lo invochi. Però ti starà accanto e veglierà sul tuo futuro. Non lasciare che ti confonda come è già successo.”

“Di questo non c'è da preoccuparsi” Cacciò un ultimo sospiro “Atsuya non mi confonderà. Solo, avrei voluto renderlo un poco... Felice, tutto qui. Senza esagerare.”

Calò il silenzio, interrotto solo dall'ululare del vento, come un lupo solitario in una notte di plenilunio. Un'atmosfera davvero ideale per Shirou, ma non per la fiammante anima di Goenji. Bisognava rimediare.

“Di', Goenji... Come mai sei così interessato?”

“Eh? Perché... Devi concentrarti durante le prossime partite!” Farfugliò con un borbottio incerto “Devi dare il meglio di te stesso... Come tutti noi, del resto! Mi sembra ovvio!”

“Ah, davvero?” Ridacchiò l'altro, con quel suo angelico sorriso. Un pensiero buffo gli era balenato in testa “Perché dal tuo tono sembrava quasi che tu fossi... Preoccupato per me!”

Goenji ammutolì. Il vento tacque con lui, mentre il sorriso di Shirou si allargava diventando ancora più dolce. Prese d'istinto la mano del bomber di fuoco, stringendola con forza.

“F-Fu-Fubuki?!” Lui divenne rosso quanto le sue fiamme “C-Che cosa stai facendo?!”

“Hai le mani calde...”

“Tu invece ce le hai ghiacciate! Però... E' un contrasto perfetto, non trovi?”

Contrasto perfetto. Suonava benissimo alle orecchie di Shirou. Fu allora che comprese che gran parte della perfezione che cercava si trovava proprio lì, nel calore di Shuuya Goenji.

“Se otteniamo questo contrasto perfetto con una stretta di mano...” Quel sorrisetto da angelo stava assumendo un che di demoniaco “Abbracciandoci... Cosa accadrebbe, Shuuya Goenji?”

Tolse di nuovo ogni fiato dalla bocca dell'impacciato attaccante. Non sapeva come rispondere; di certo un “Cosa credi di fare?!” l'avrebbe intimorito, e poi... Non era ciò che voleva dirgli. Raccolse tutto ciò che sentiva e lo trasformò come poteva in parole, che fece uscire con un'indescrivibile grinta.

“C'è un solo modo per scoprirlo, Shirou Fubuki.”

Il dialogo si concluse con un abbraccio di quelli veri. Il fuoco bruciava il ghiaccio, ma questo non si scioglieva. Proprio un contrasto perfetto.

“Mia cara famiglia” Pensò intanto Shirou “Ho trovato un altro nuovo tipo di perfezione e mi piace. Da impazzire. Vi prego, siate felici per me.”

I pensieri di Goenji, avvolto tra quelle fredde braccia, erano molto meno profondi. Ma ce n'era uno che lo rendeva particolarmente orgoglioso...

“Beccati questo, Atsuya.”