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Autore: SkyScraperI3    19/01/2012    4 recensioni
"Poi quando era davvero un soffio ciò che li separava, lei sorrise e lui poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di lei."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Avanti Shan, prendi coraggio e fallo!” la scosse più forte. Shannon socchiuse gli occhi reprimendo le lacrime. Juliet si avvicinò e strinse le spalle della ragazza mentre Brit continuava a scuoterla “lo sapevo! Non saresti dovuta venire” lasciò la frase a metà e si allontanò dalla mora “sapevi a cosa stavi andando incontro” continuò dura.
“Brit, ma dai! Non essere così antipatica!” “Rosica lei, rosica perchè vorrebbe farsi Payne che non se l'è filata!”
Shannon si stropicciò gli occhi, si alzò e si posizionò di fronte a Brit ''Vuoi che lo faccia?” Brit alzò gli occhi al cielo “sì” “Bene, lo farò ma  non mettermi ansia” Juliet si mise in mezzo alle due “vi calmate?” poi si rivolse a Shan “Fallo solo se ti senti, non forzarti” quella respirò profondamente “Me la sento, solo che devo calmarmi un po'” “Okay muoviti” Brit si sistemò la gonna e gli stivali dopodiché si sedette sul letto che era sul lato destro della camera.
Shannon si avvicinò al minibar, lo aprì e ne estrasse una bottiglia di qualcosa di alcolico, molto alcolico. Portò il liquore alla bocca e ingurgitò quanto più riusciva. L'alcol le bruciò in gola, distese i nervi, inebriò la mente, calmò il battito del cuore agitato, bruciò in gola, scosse il cervello. Riaprì gli occhi e inspirò aria.
Meglio, molto meglio. L'alcol aiutava sempre.
Guardò le amiche, e sorrise, nonostante l'agitazione che sentiva.
Erano ormai tre mesi che Juliet e Brit facevano le groupie, e soltanto ora dopo mesi di suppliche erano riuscite a convincere l'amica ad andare con loro. Ma Shannon non era il tipo, o meglio lo era a parole, ma fondamentalmente era sempre stata più insicura delle altre due, e si ritrovava a bere vodka per acquistare un po' di sicurezza. Si abbassò il vestito, inguinale quasi, e agitò le mani nervosamente. Brit le rialzò il vestito e Shannon le diede un buffetto sulla mano “Come vuoi” Brit lasciò cadere la frase così, con una punta d'amarezza nella voce. “Vai Shannon su!” la incitò Julie. Alla fine erano in ritardo anche le altre due e Shannon si sentiva profondamente in colpa. “Dobbiamo andare, S” disse Brit, questa volta più dolcemente. Forse si stava ammorbidendo. 'Shan non è tanto difficile' si ripeté nella mente.
Le passarono la card della stanza 181, II° piano, e la spinsero fuori la porta. Sarebbe andata bene.
Corse all'ascensore, fece un passo indietro, poi un altro verso l'ascensore. Poi si voltò a guardare la sua camera, e di nuovo l'aggeggio di metallo che l'avrebbe portata al secondo piano.
Bene, corse all'ascensore e senza pensarci due volte spinse il bottone per chiamarlo e attese circa un secondo che parve un'eternità.
Secondo piano, schiacciò il bottone e il campanello l'avvisò che era arrivata, e questo non era bello.
Esitò ancora davanti alla porta della camera, forse non voleva andare, forse voleva tornare dillà.
Nascondersi, evitare di farlo.
'Smettila di fare la codarda' si ripetè nella testa. Sicura passò la card nella porta che si aprì accompagnata da un piccolo scatto.
“Sei in ritardo” quella voce. conosceva quella voce che l'accolse nella camera buia dell'hotel, ma non era quella che si aspettava.
Letto matrimoniale alla sua destra, scrivania alla sinistra. Un'enorme finestra a destra del letto e alla sinistra di questo un armadio in legno, enorme.  
“Scusa” sussurrò lei “tranquilla” rispose una testa mora che spuntò dal bagno; e due occhi nocciola incontrarono velocemente quelli dello stesso colore della ragazza. Lei arrossì, ma poi si ricordò che la voce né gli occhi appartenevano al ragazzo che si aspettava di trovare davanti.
“Ma...” la frase rimase sospesa nell'aria, Shannon, dolce timida Shannon, rimasta incantata dal sorriso del ragazzo di fronte a te.
“Zayn era entrato in fissa con la tua amica, quella dagli occhi verdi” “Brit?” “Credo di sì..” “E tu..” “ E io mi ero innamorato del tuo sorriso” Shan arrossì violentemente e abbassò gli occhi imbarazzata.
Nessuno gliel'aveva mai fatto notare, nessuno si era soffermato sul suo sorriso, forse lui era stato il primo ragazzo che aveva notato prima quello o che perlomeno sembrava interessato a quello più che al suo corpo.
“E' un complimento” le fece notare il ragazzo dopo qualche minuto di silenzio tombale
“Sì, scusami” rise lei “ pensavo”, lui si sedette sul letto e le fece segno di accomodarsi accanto a lui.
“A cosa?” “A questa situazione” arrossì ancora, tanto ormai era dello stesso colore della trapunta, si disse mentre fissava un punto qualunque che non fosse lui.
“E' strana.. sì”
“Hai provato a fare quello sicuro” lo canzonò lei e lui rise, dandogli un buffetto sulla spalla. Si finse offesa
“Sta libertà?” lo guardò negli occhi, ma scoppiò a ridere, non riusciva a vederlo così sconvolto per la sua domanda.
“Ah, scherzi” lei annuì, e poggiò una mano sul letto, lui la poggiò sulla sua.
“E' surreale per te?” fece un cenno con la testa positivo “eri nostra fan?”
“Lo sono” disse col cuore in gola, e il fatto che ora lei stava lì con lui era surreale, incredibile, finto quasi.
“E hai mai avuto qualcuno che preferivi più degli altri?” 'Sì, tu' avrebbe voluto rispondere, ma sembrava troppo banale, perciò annuì ancora mentre pensava a qualcosa di più d'effetto da dire.
“Chi?” stette in silenzio per un po' “mi fai stare sulle spine” rise
“Un certo P-Payne” balbettò, spalancò gli occhi sconcertato, forse non se lo aspettava, sorrise poi e strinse leggermente la mano di Shannon. Erano vicini molto vicini.
Liam avvicinò il piede a quello della ragazza e le sfilò una scarpa, lei tolse l'altra; i piedi sospirarono di sollievo per essersi liberati dai tacchi.
I loro sguardi incrociati.
L'altra mano del ragazzo si avvicinò al fianco di Shan, lei sussultò imbarazzata, la attrasse a sé.
Poi quando era davvero un soffio ciò che li separava, lei sorrise e lui poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di lei.
La mano sul fianco, l'altra attorno al suo collo.
Lei la passò dietro la schiena, e lui rabbrividì.
Si stesero sul letto e mentre volavano i vestiti, Shannon spense la luce.



Dopo qualche ora vibrò il cellulare dall'altra parte del letto, Liam si scostò per prenderlo.
Parlottò con qualcuno al telefono, dopodichè tornò a letto.
“Ciao Shan” salutò la ragazza che si stiracchiava
“Hey” rispose lei sorridendo.
Si era divertita un sacco, e finalmente aveva fatto una cosa che desiderava fare da tempo.
“Credo che tu debba andare” le disse Liam abbassando la testa. Shannon si mise a sedere e sospirò, poi si alzò e iniziò a rivestirsi
“A meno che...” la afferrò per i fianchi, e portò le sue labbra sul collo
“A meno che..?” ripetè lei quando qualcuno bussò alla porta
“.. qualcuno non bussi e non ci disturbi” fece lui ironico “chi è?!”, Zayn borbottò qualcosa e Shan si rinfilò il vestito.
“Ciao Liam..” soffermò il suo sguardo sulle gambe della ragazza “ e tu sei?” “Shannon” sussurrò la mora
“Com'è andata con Brit?” chiese Liam cercando di distogliere Zayn dalla ragazza che quella notte era stata con lui
“Una bomba” si stava per mettere a raccontare quando Shan lasciò la stanza per andare a farsi una doccia, salutò Liam con un bacio sulla guancia, dovette alzarsi in punta per raggiungerlo
“A presto” bisbigliò nell'orecchio del ragazzo, si allontanò dal lui e lasciò la card della porta sulla scrivania, salutò con un cenno della mano Zayn e uscì dalla stanza.
Tirò un sospiro di sollievo, era felice.
Chiamo l'ascensore canticchiando, e qualcuno intonò meglio con lei la canzone che stava cantando, si voltò e Liam le porse un biglietto
“In caso dovessimo risentirci” l'ascensore arrivò e lei afferrò il ragazzo per un braccio trascinandolo dentro l'ascensore
“Tipo ora?”
Le porte si richiusero.




Myspace:
Cccciau bella gente! è tipo la mia seconda OS però la prima faceva un po' defecare, e questa pure però vabè :D
siate bbbuoni. u.u

  
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