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Autore: Mezzo_E_Mezzo    19/01/2012    3 recensioni
[Fragorosa come il profumo del pane
e minuscola come il ricordo del sogno
lavato via dal diluvio della luce.]
Questa raccolta era una scarica di Uzi: pezzi brevi, concisi.
Ma ora è solo il manifesto della mia testardaggine.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Trallallà

<< Trallallà >> cantava il Tuono,
ma con voce così tetra
che atterriva l'universo,
specchio opposto del mio verso:
questa agra ombra di cetra
mente all'uomo col suo suono.

Terra negra è l'uomo indegno
in cui o il male o il bene ha regno
(semi in fango senza senno) -
fiore e rovo pagan pegno
alla Sorte, al suo disegno.

Io CI vedo, e chiedo: anch'io?
pure io che - pur capisco?!
Ma mi sento anch'io pietrisco,
grumo acquoso che in me annego,
che vi abbraccio e vi rinnego,
maledetta, ingorda razza!
Preferisco un aspro liuto
in cui sanguino il rifiuto,
che la resa a esser persuasa
di esser tutta e solo umana,
ché su questa Terra insana
NO che non mi sento a casa!

Ora e sempre, fiera e pazza,
farò guerra d'armonia
contro il fato il mondo il sangue!
Per offrir con dignità
alla pura poesia
questa anima che langue,
solo un rauco Trallallà.

  
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