Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: Flarya    19/01/2012    3 recensioni
E se durante i mesi in cui Ichigo ha perso i poteri fosse successo qualcosa, qualcosa che poi è stato dimenticato?
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Noi temiamo ciò che non possiamo vedere.

 
 
 
10:30  -Ichigo
«Oi, Ichigo!» Tatsuki mi si avvicina con il suo passo di marcia. «Sai qualcosa di Orihime? Ti ha detto qualcosa?»
«…Inoue?» Lei mi guarda infastidita.
«Hai notato che Orihime e il quattrocchi sono assenti, vero?»
«Avevo cercato di non farci caso.»
Non sono preoccupato, davvero. Sanno difendersi da soli. Ed Ishida non permetterebbe mai che Inoue rimanga ferita. Va tutto bene.
«Magari ha la febbre, non so.» butto lì, e Tatsuki mi guarda in silenzio per qualche istante.
«Andrò a trovarla, oggi.» conclude, e se ne va.
               Non sono preoccupato.
 
13:05
«Fragolinooooo!» evito l’agguato di Keigo, e lui si spalma sul pavimento. «Pranziamo insieme oggi?» continua, come se nulla fosse.
«Scusa, Keigo. Vado a casa adesso.»
«Eh? Come a casa? E le lezioni?»
 Lo ignoro. Non si offenderà, comunque.
               Non sono preoccupato.

Vorrei poter percepire la reiatsu.
Vorrei non essere così debole.

 
 
 
Inoue non risponde al cellulare. Continua a squillare a vuoto, finché non si attiva la segreteria. Ishida…non mi risulta neanche che abbia un telefono, lui.
Riprovo a chiamare Inoue.
Risponde al terzo squillo.
«Kurosaki-kun…?»
«Inoue! Va tutto bene?» Magari non è successo nulla, e sto facendo solo la figura dell’idiota. «Non sei venuta a scuola, e neanche Ishida, per cui pensavo…»
«Oh, oh» mi interrompe, «non è nulla, non preoccuparti!» riesco ad immaginare la sua espressione impacciata. «Ishida-kun ed io…siamo andati a fare la spesa per il club di cucito! Ma non devi preoccuparti, non ci andremo più negli orari scolastici! Era davvero urgente…» Non so, mi piacerebbe davvero crederle.
«C’è…qualche problema? Siete da Urahara-san?» le chiedo. Lei rimane in silenzio un attimo ancora.
«Scusami. Scusami davvero, Kurosaki-kun. Devo andare adesso, ti richiamo più tardi. Non preoccuparti per noi.»
Come no.
 
…Dovrei…Devo fare finta di niente?
Sono solo un peso, adesso.
Devo…lasciare che se la sbrighino loro?

Vorrei non essere così debole.

Cosa posso fare?
 
 
 
13:15  -Orihime
«Beh, era Kurosaki, no? Che voleva?» chiede Ishida-kun non appena chiudo la telefonata.
«Si è preoccupato per noi, e ha capito che siamo qui…»
«Cielo, cielo, che ragazzo problematico» mi fa eco Urahara-san, con il suo solito tono cantilenante. Poi alza lo sguardo verso l’orologio appeso al muro, con aria enigmatica. Non lo capisco, Urahara-san. «Speriamo che Sado-kun ci raggiunga presto senza incidenti di percorso.» Poi sposta lo sguardo su di me. «Beh, Inoue-san, vogliamo riprendere con le cure?»
«Oh, certo! Mi ero distratta, scusami, Ishida-kun!»
«Non importa.» mormora sistemandosi gli occhiali con un gesto tranquillo. «Non credo che arrivino altri Arrancar prima di stasera».
 
               Non sono sicura. A parte gli Arrancar con cui si è scontrato Ishida-kun stanotte, sono sicura di aver percepito un’altra reiatsu.
Ed era la sua, senza alcun dubbio, perché mi fa tremare ancora.
               Grimmjow Jaegerjaques.
 
 
14:00  -Ichigo
Ho capito che c’è qualcosa di grosso in moto quando ho incontrato Karin per strada, verso casa.
Non sembra sia ferita.
«Ichi-nii» mi saluta.
«Che c’è, Karin? Tutto a posto?»
«Nessun problema. Sto tornando a casa perché sono stanca.» Distoglie lo sguardo e ci rincamminiamo verso casa in silenzio. Mi sembra davvero stanca, provata. Schiacciata, quasi. Dev’essere una reiatsu simile a quella di un capitano.
               Interverrà la Soul Society, sicuramente.

Non hanno bisogno di me.

 
 
Appena entrati a casa, Karin prende qualcosa da mangiare nel frigo, e se ne sale in camera sua. Immagino Yuzu quanto sarà preoccupata.
Accendo la Tv per tenermi compagnia, e mi siedo sul divano.
Me ne sono andato da scuola d’impulso, come se potessi fare qualcosa. Per abitudine, insomma.
               Ma non posso fare nulla.
«…delle esplosioni nel centro abitato, questa notte…» Il telegiornale. «Nessun ferito, ma diversi danni alle abitazione e alle strutture…» Hanno combattuto stanotte.
Ishida? Inoue e Chad? O qualche shinigami?
               Non riesco a stare seduto.
               Devo muovermi.
               Devo fare qualcosa.
 
Mi trovo a correre verso il negozio di Urahara quasi senza accorgermene.
 
 
14:50
Quel moccioso di Jinta è appoggiato affianco alla porta, in stile teppistello da strada quale è. Mi guarda storto con i suoi occhi chiarissimi e l’aria imbronciata. È così cresciuto.
«Urahara-san è dentro?»
«Mh.» apre la porta e mi precede. Aspettava me?
«Tessai! Pel-di-carota è arrivato!» urla questo ragazzino. Tessai-san è sempre più enorme, o è una mia impressione?
 È tanto tempo che non venivo qui.
Le voci che provenivano dalla stanza accanto si sono spente.
Sento una forte ansia.
Potrebbero esserci anche degli shinigami, lì dentro.
               Ma non li vedrei, comunque.

Potrebbe esserci anche lei?

 
Tessai-san non mi guida verso quella stanza. Andiamo più avanti lungo il corridoio, e mi apre la porta di una stanza vuota.
«Voglio parlare con Urahara-san.»
«Aspetta qui.»
Entro, e mi siedo al centro della stanza.
Dopo un po’ mi accorgo di star trattenendo il respiro.
               Maledizione, lasciarmi ad aspettare qui…
Poi entra un gatto nero, infilandosi in una fessura lasciata aperta. Si siede di fronte a me, e mi guarda con i suoi occhi gialli.
«Yoruichi-san»
«Rilassa quelle sopracciglia, Ichigo, ti verranno le rughe prima del tempo.»
«…ma chi se ne frega! Ishida ed Inoue non sono feriti, vero? E la Soul Society è intervenuta, no? So che è qualcosa di grosso, ho visto la pressione del reiatsu su Karin!»
Yoruichi-san mi guarda ancora intensamente e con aria severa. Si lecca le labbra prima di rispondermi. «Stanotte il Quincy ha subito alcuni danni. Inoue Orihime ha provveduto a risistemarlo, oggi.»
Immaginavo qualcosa di simile.
«La Soul Society» continua il gatto «sta scegliendo in questo momento quali membri devono far parte della squadra di supporto.»
Mi sforzo di respirare.
«Il nemico…chi è?» chiedo in un soffio.
Lei inclina un po’ la testa, muovendo nervosamente la coda. «Sai, Kisuke non voleva dirtelo, in verità. O comunque aveva altri piani. Io credo sia meglio che tu sia consapevole.» Fa una breve pausa, gli occhi fissi nei miei. «Quello che era l’Espada numero sei ti sta cercando.»
               Silenzio. Non riesco a collegare subito, avevo relegato i miei ricordi di shinigami in un angolo della mente.
 

Grimmjow.
Grimmjow che feriva Rukia, al nostro primo incontro.
Grimmjow che strafottente mi attaccava senza un braccio.
Grimmjow che rilasciava Pantera e cambiava forma.
«Mi dispiace, Grimmjow. Non posso più permettermi di venire colpito!»
Grimmjow che cadeva colpito dall’Espada Cinque.

«C-che…cosa?» Non…me lo aspettavo.

È un sasso che cade
Nell’acqua, e scuote la quiete
Con le sue onde concentriche.


 

Yoruichi-san mi osserva con calma, studiando la mia espressione –e non so che espressione io possa avere adesso- e probabilmente valutando quanto dirmi a riguardo.
«Stanotte l’ho osservato, non ha preso parte ai combattimenti, credo che quegli altri due non se ne siano neanche accorti. Probabilmente aspettava il tuo arrivo. Presto comincerà a darti la caccia, per quanto possa essergli difficile, dato che evidentemente non sa che hai perso i poteri, e credo si avvicinerà alla persona con una reiatsu più simile alla tua.»


               Più simile alla mia.
               Rukia. I miei poteri hanno avuto origine dai suoi.
               Oppure…

Karin.

Karin, devo tornare da Karin. Mi sono alzato di scatto, senza pensare.
«Ichigo.» Non mi interessa. Karin è in pericolo.
«Ichigo, aspetta!» Apro la porta di slancio.
               Sento il suono particolare di quando quella donna maledetta cambia forma.
Mi prende alle spalle, circondandomi con le braccia nude e stringendomi. È forte.
Mi immobilizzo, e sento il sangue affluire al viso.
«Ichigo, ti ho detto di aspettare, cavolo!» La sua voce è diversa, femminile, anche se non delicata. E lei è nuda, come ogni volta quando cambia forma.
«Ma sei senza pudore! Sei una donna terribile!» mi viene da urlare mentre mi divincolo, attento comunque a non farle male. E senza girarmi mi tolgo la felpa, tendendola alle mie spalle.
La risata di Yoruichi-san riempie la stanza.
«Non cresci mai, sei sempre un ragazzino!»
«TU VESTITI!»
Mentre richiudo la porta di fronte a me sento il rumore della cerniera che si chiude.
Solo allora riesco a girarmi.
La mia felpa la copre appena per non essere indecente.
Il sorriso furbo sul suo viso è tutto felino.
«Beh, Ichigo, ti sei calmato adesso?»
«…Sì» mi siedo di nuovo di fronte a lei.
«Non preoccuparti per le tue sorelline.» Lo so, le proteggeranno loro.
Respiro profondamente. Devo fidarmi di loro.
«Cosa posso fare, Yoruichi-san?» Che non sia aspettare che tutto finisca, magari.
Lei sorride di nuovo. Lei è forte. Posso fidarmi di lei.
 
 
15:30  -Orihime
                              Sono un po’ stanca.
Ururu-chan ci ha portato il the. Da quando abbiamo sentito Kurosaki-kun entrare, è sceso il silenzio. Urahara quindi ci ha spiegato quello che sa, assumendo un tono pressoché serio.
 Probabilmente nella squadra di supporto ci sarà anche Kuchiki-chan.
Kurosaki-kun sarà così contento.

 Magari, nonostante le circostanze, riuscirà a sorridere.

 


 

 

≈ Le recensioni mi fanno così felice *////* Prima o poi risponderò, davvero!

*Citazione poema d'apertura  volume 1. 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Flarya