Disclaimers : I personaggi, come sempre, appartengono alla cara J.K.Rowling.
 
Questa è solo una piccola one-shot su una coppia che io amo.
Recensite!
 
Petali di margherita :
 
Un giovane ragazzo moro, sdraiato nell’erba, teneva in mano una piccola margherita, dalla quale staccava lentamente, ad uno a uno, i petali bianchi, lasciandoli volare al vento.
Affianco a lui era seduto un giovane con i capelli rossi, più grande di lui di due anni, che lo fissava.
Il moro continuò nel suo lavoro, sentendo però lo sguardo dell’amico trapassarlo da parte a parte.
Appoggiò così il gambo della margherita a terra e si mise seduto roteando gli occhi, posandoli poi su quelli azzurri cielo dell’altro.
<< Dobbiamo parlare >> fu Albus a cominciare il discorso trapassando il moro con lo sguardo.
<< Di cosa Al ? >> chiese allora Gellert, ormai rassegnato, abbassando gli occhi.
<< Di quello che è successo ieri >> Ancora quello sguardo. Quello sguardo che Gellert amava e odiava contemporaneamente.
<< Non mi sembra ci sia qualcosa di cui discutere : io ho baciato te, tu hai baciato me, con l’unica differenza che io non mi sono tirato indietro, mentre qualcun altro sì >>
Era diventato sarcastico. Albus ragionò che si stava lentamente arrabbiando e non era un buon segno.
Rispose  dopo aver emesso un profondo respiro : << Io sono un maschio , tu sei un maschio. Qualcuno di noi due si doveva fermare. >>
<< Questo non significa niente. E non è per questo che ti sei fermato >> Gellert detto ciò continuò a fissare un punto lontano, cecando di calmarsi.
<< Hai ragione Gellert, come sempre non riesco a mentirti. Vuoi sapere la verità? Non credo di avere il tempo di poter stare con qualcuno in questo periodo. Non posso pensare a me, devo badare ai miei fratelli, lo sai bene, e devo trovare un lavoro e … ci cono troppe cose da fare >>
<< Ma, Albus, tu non sei destinato a questo !! E tutti i nostri sogni, i nostri progetti sui doni, dove sono finiti ?!? Tu meriti la gloria Al ! E poi io, cazzo, ti voglio, ti voglio con me !>>
Solo dopo quelle parole e dopo che un fiume di rabbia sgusciò fuori dal suo corpo osò guardare in viso Albus, che, alle parole dell’altro, era rimasto immobile  con un espressione di completa sorpresa, la bocca semiaperta e gli occhi sbarrati.
Fu in quel momento che Gellert prese coraggio e unì le labbra del amico con le sue.
Passò  la lingua su quelle, mordicchiandole di tanto in tanto, una chiara richiesta di un bacio più passionale.
Albus non poté resistere oltre e la razionalità dovette lasciare spazio alla passione.
Spinse così la lingua contro quella dell’altro, facendole lottare tra di loro in una ricerca continua, per assaporarne il dolce sapore.
Le braccia cominciarono invece a spogliarsi l’un altro finché rimasero completamente nudi in quel campo solitario.
Albus fissò spaventato il compagno che lo accarezzò dolcemente per fargli passare la tensione.
<< Tranquillo Al , fidati di me. >>
E Albus si fidò , donandosi completamente a lui.
 
Appena entrambi ebbero raggiunto l’orgasmo, Gellert si distese con un sorriso soddisfatto sul volto e, mentre si portava un braccio dietro alla testa, con l’altro condusse Albus verso di lui.
 Questo poggiò allora  la testa sul petto sudato dell’altro.
E mentre Gellert accarezzava dolcemente la sua guancia , Albus lo guardava dolcemente , pienamente appagato.
<< Sai , signor Gellert Grindelwald , credo proprio di essere nei casini >>
Gellert lo guardo curioso dicendo un semplice ma preoccupato : << Cosa ? >>
<< Credo proprio di amarti >>
Gli occhi di Gellert a quelle parole si illuminarono e catturò l’altro in un bacio travolgente.
 
E  Albus Percival Wulfric Brian Silente non seppe quanto davvero quell’amore ,  così dolce e puro, avrebbe cambiato la sua vita e non sospettava minimamente che ne avrebbe pagato le conseguenze.
E, purtroppo, non solo lui.