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Autore: hannahncakes    20/01/2012    1 recensioni
Perchè non sempre con il Dottore si visitano nuovi pianeti, si combatte per la propria vita o per salvare il mondo.
A volte si tratta di cose ben più importanti.
Cose che non si possono scrivere, che devono essere vissute.
A volte si tratta semplicemente di loro. Traduzione di RiverSong.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 11, River Song
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Hello Sweeties!
Scusate per l'assenza, ma ho l'influenza!
Vi lascio subito al capitolo, uno dei miei preferiti tra l'altro.
KissKiss RiverSong

 
 

 
Blue Boringers

 
"Ciao Dolcezza." River mormorò la sua tipica frase di apertura a voce bassa mentre alzava lo sguardo dal libro che stava leggendo, sdraiata pigramente nel letto della sua cella. Il Dottore s’immobilizzò quando lo guardò, chiaramente aveva pensato di essere stato molto accorto e che lei non si sarebbe resa conto della sua presenza fin quando non fosse stato molto più vicino di così alle sbarre.
 
"Ah. ehm si. Ciao. River." balbettò, cerando di ricomporsi mentre si toccava nervosamente il cravattino. Dannazione, questa donna riusciva sempre a coglierlo con la guardia abbassata.
 
"E così hai finalmente deciso di farmi evadere da questo posto?" Rise River mentre scivolava verso le sbarre che li separavano, circondandole con le mani: dava l'esatta impressione di qualcuno che sarebbe potuto facilmente uscire da lì in qualsiasi momento, se solo lo avesse voluto.
 
"In realtà, veramente è più l'opposto." Le annunciò il Dottore pomposamente, tirando fuori dalla tasca il cacciavite sonico e agitandolo nell'aria, in un gesto particolarmente elaborato. "Stia indietro Dott. essa Song." alzò un sopraciglio con fare interrogativo mentre lei, allontanandosi di qualche passo, gli rivolgeva uno sguardo della serie: sei pazzo ma ti amo lo stesso.
Con una piccola esplosione la serratura si aprì e lui entrò nella cella richiudendosi la porta alle spalle.
 
"Se non hai intenzione di farmi uscire questo significa che...." cominciò a dire lei, "Si, ho intenzione di fare irruzione io stesso." le disse ghignando gettandosi a peso morto sul suo letto, per poi cominciare a giocare con gli oggetti sparsi sul comodino, prendendoli in mano ed esaminandoli più da vicino cercando allo stesso tempo di ignorare gli sguardi irati che River gli stava rivolgendo dal lato opposto della cella, dove era rimasta in piedi con le braccia incrociate, tamburellando un piede per terra. E chi lo sa perché poi, forse una cella per due non era la sua idea di notte romantica.
 
 "E dove sarebbero andate a finire le mie guardie?" soffiò a bassa voce.
 
"Loro, urm... diciamo che sono state distratte dalla mia carta psichica. Potrei avergliela mostrata, ovviamente in modo del tutto accidentale, e loro forse, proprio ora, stanno preparando la prigione per la mia imminente ispezione." rispose lui, sorridendo colpevole.
 
"Sei un'ipocrita lo sai?! Non ci posso credere. Dopo tutte le prediche che mi fai ogni volta che uso il mio rossetto!" esclamò, ma nella sua voce c'era una nota divertita e Il Dottore capì che la sfuriata non sarebbe durata ancora molto, per sua fortuna.
 
"Bhè ma quello è pericoloso, e poi è inutile quando mi potresti semplicemente chiamare per farti venire a prendere... “.
 
"Non c'è nessun pericolo. L'ho già testato." taglio corto River e attraversò la stanza per mettersi davanti a lui. "E in più Dottore tu non rispondi mai al telefono. Stai dicendo questo solo perché non ti piace l'idea che io baci qualcun altro." e dicendo questo Scoppiò a ridere, mentre spingeva le gambe del Dottore giù dal letto in modo da farsi spazio accanto a lui.
 
"No, non ha niente a che fare con questo." rispose velocemente agitato, cercando di ignorare che in realtà tutto aveva molto a che fare con questo. Con il Baciare. Era, infatti, particolarmente innervosito dal fatto che, per colpa sua, fosse costretto a trascorre una ridicola ed enorme quantità di temo a preoccuparsi del Baciare. Sia, lei baciasse qualcun altro o sia baciasse lui. "Sei una ragazza libera che può baciare chiunque voglia." continuò.
 
"Ed io intendo farlo solo quando mi troverò in una situazione nella quale avrò bisogno di evadere per venire a salvare la persona che vorrei veramente baciare." e gli sorrise gentilmente dandogli una piccola spinta con la spalla.
Lui cercò invano di nascondere il sollievo che gli si stava dipingendo sul viso ma, non appena i loro occhi s’incontrarono seppe che lei sarebbe riuscita a leggergli dentro senza alcuno sforzo, come era sempre stata in grado di fare.
 
Riusciva a vedere il suo cervello ticchettare e, non importava cosa volesse farle credere, sapeva benissimo che non era comparso lì improvvisamente per un'intima chiacchierata.
"Allora, cosa ti porta nella mia umile dimora?" chiese lei casualmente.
 
"Oh, non molto in realtà." Si strinse nelle spalle e poi si appoggiò sul muro. Il silenzio scese su di loro ma River non aveva alcuna fretta di romperlo. Sarebbe potuta felicemente rimanere seduta lì con lui tutta la notte aspettando che lui trovasse le parole giuste per qualunque cosa stesse cercando di dirle.
"è solo che... è così noioso senza di te" esclamò all'improvviso dopo pochi minuti. "Voglio dire i Pond sono fantastici e abbiamo avuto ogni genere di avventure ma... " sospirò leggermente. Non poteva certo dirle come si sentiva senza di lei. Ogni volta che guardava Amy e Rory bisticciare tra loro, ridere e baciarsi, tutto ciò cui riusciva a pensare era a quanto avrebbe voluto fare quelle stesse cose con lei.
 
 "Sì, Dolcezza, lo so che sono difficile da rimpiazzare." scherzò gentilmente lei.
 
"Quando tu non sei lì è come se qualcuno avesse premuto quei pulsanti blu... ipulsanti della noia." sospirò di nuovo al ricordo di quel tempo passato senza di lei. "Accadono le stesse cose ma è come se tutto il rumore tutta l'eccitazione fosse... svanita." concluse così, semplicemente, e poi si voltò a guardarla di sottecchi per vedere se avesse compreso quello che intendeva dire. Lei annuì impercettibilmente, un piccolo sorriso sulle labbra.
"Allora... va bene rimango per un po’ qui, con te?"
 
"Tutto il tempo e lo spazio ai tuoi piedi e tu vuoi rimanere qui in prigione con me?"
Lui si strinse nelle spalle, quasi imbarazzato sentendolo dire così, ad alta voce, per la prima volta.
"Solo se per te va bene" sussurrò.
 
"Non potrei immaginare niente di meglio." la sua voce era piena di calore. Lei gli si appoggiò addosso mentre lui, esitante, le circondava le spalle con un braccio.
 
 
 
 
NdT – Non ho tradotto il titolo del capitolo perchè è un gioco di parole, blue boringers, in Italiano dovrebbe suonare più o meno come le noiosità blu o qualcosa di simile, nel capitolo ho tradotto questa espressione come i pulsanti della noia, e ovviamente il Dottore si riferisce agli stabilizzatori blu.
  
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