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Autore: manymany    20/01/2012    4 recensioni
Lara. Ha desiderato una vita nuova da sempre ma quando questa arriva non sa come gestirla, spaventata dai cambiamenti troppo repentini.
Liam. Una vita fatta di silenzi.
Due mondi che si incontrano e si travolgono.
Tratto dal primo capitolo:
Si avvicinò ancora di più, intenzionata a scuoterlo violentemente, aveva proprio perso la pazienza. Ma non ci fu affatto bisogno di scuoterlo, non appena la sua mano gli sfiorò il braccio, il ragazzo spalancò gli occhi e sussultò violentemente e lei lo imitò. Le era preso un accidenti, il cellulare squillava da dieci minuti buoni e lui lo ignorava e non appena lo sfiorava lui reagiva così? Il cuore le batteva furiosamente nel petto.
- Ma che sei sordo?- esclamò indispettita.
La risposta di lui la lasciò sbigottita.
- Si. - esclamò con gli occhi blu, confusi, piantati nei suoi.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok non mi perdonerete mai e avete perfettamente ragione!
Non leggerete più questa storia e avete perfettamente ragione!
So che sono in ritardo di sei mesi !
Non sentivo più Io ti sento e non so se la sento ancora e se mi state lanciando delle maledizioni in aramaico avete ancora ragione!
Sono stata presissima con Un fidanzata su misura e ultimamente un po' meno anche con quella ma ci sono momenti in cui bisogna allentare dal fare quelle che si vuole fare per dedicarsi a quello che si DEVE fare. Ma stasera, mentre scrivevo il primo, sgangherato capitolo della mia tesi, Liam e Lara sono tornati a  farsi sentire e allora eccomi qui. Non so se vi farà schifo, molto probabilmente si, ma come sempre io non mi freno ed ecco qua il capitolo. Vi faccio un brevissimo Riassunto:
Lara ha 25 anni una laurea in tasca, una famiglia che l'adora e non sa che fare della sua vita. Una inaspettata quanto indesiderata eredità le aprirà la strada. Suo padre biologico che ha visto pochissimo è morto e le ha lasciato in eredità una vecchia e sgangherata libreria in una città a qualche ora dal suo paesino d'origine. Il giorno che va a vedere il posto in cui dovrà a lavorare e vivere incontra e si scontra con Liam, una particolare ragazzo italo- irlandese reso sordo da un non mneglio specificato incidente. Lara, supportata dalla madre, dal marito di lei che considera un padre e da due fratelli gemelli pestiferi Elena e Mattia, inizierà una nuova vita. Conoscerà le vicine Gabriella e la vulcanica signora Rampini arzilla, anche troppo ultrasettantenne. Nell'ultimo capitolo Liam, che ha conosciuto il suo padre biologico e ha avuto con lui un rapporto speciale, si offre di aiutare Lara nel negozio che stenta ad andare avanti.
Credo che sia tutto.
Spero che il capitolo non sia troppo schifoso anche se vi avviso subito non è molto lungo.


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CAPITOLO IX: Andrà tutto bene

Il campanello sopra la porta trillò e una folata di vento freddo si infilò attraverso la porta facendo svolazzare per la stanza dei fogli pubblicitari appoggiati sul bancone.
- Fa un freddo cane! Non è affatto normale!- Liam si spiaccicò contro il termosifone cercando di scaldare le mani gelate.
- E quasi Dicembre. Prima o poi dovrà far freddo!- disse lei sorridendogli.
- Mancano due settimane! Di solito fa quasi caldo qui ancora.- rispose il ragazzo sfilandosi il giubbotto e avvicinandosi con il suo solito sorriso.
Lavorava con lei da quasi un mese e pian piano aveva imparato a conoscerlo e ad apprezzare il suo carattere.
Non sapeva ancora molto di lui, dell’incidente che lo aveva reso sordo, della sua famiglia, però conosceva il suo lato divertente e positivo, il suo rifiuto ad abbattersi e a trovare il lato positivo in ogni cosa.
Il negozio da quando c’era lui andava meglio e Lara aveva imparato molte cose utili su come gestire l’attività, era certa che senza il suo aiuto avrebbe già chiuso e sarebbe ritornata a rifugiarsi tra le braccia di sua madre e Bruno.
- Vuol dire che quest’anno l’inverno arriverà prima. - disse lei scrollando le spalle e ricominciando a frugare negli scatoloni che aveva ammucchiato sul bancone.
- Ma cosa stai facendo? Sembri un gatto che fruga nella spazzatura.- disse sorridendo.
- In effetti molta di questa roba dovrebbe finire tra l’immondizia.- disse lei scrollando le spalle e sedendosi a gambe incrociate sul pavimento.
- Cosa sono?- Liam le si avvicinò guardando negli scatoloni da dietro la sua spalla.
- Sono i libri che Antonio Russo aveva la pretesa di vendere. Sono tutti vecchi di mezzo secolo e ingialliti! Certo che questo posto non aveva che un paio di clienti.
- Era un tipo all’antica.- il ragazzo scrollò le spalle iniziando a tirare i fuori i libri dalle copertine rigide e ruvide.- Vuoi buttare tutto?
- Non lo so. Volevo fare un inventario e cercare di eliminare quelli troppo rovinati. Gli altri potremmo sistemarli in uno scaffale, magari a qualcuno potrebbero interessare.
- Beh forse alla signora Rampini farebbe piacere leggere questa edizione del libro Cuore, ha la sua stessa età.- sorrise lui sfogliando le pagine spesse e ingiallite.
- No lei è più da libri d’azione! La settimana scorsa ha comprato tutti i libri di James Rollins.- sorrise lei al ricordo delle parole della vecchina.
“Un po’ di adrenalina serve a mantenermi giovane”.
- Oh lo so, quando c’ero io era una fan accanita di Clive Cussler e Dan Brown, vorrei arrivare alla sua età con la stessa vitalità.
- Oh io vorrei arrivare almeno alle nove di sera con la sua vitalità. Alle volte mi sento così stanca perfino per aprire una scatoletta di tonno da mangiare e invece dal suo appartamento sento arrivare la sua voce che canta a squarciagola “ Parlami d’amore Mariù”..
Liam scoppiò a ridere gettando la testa all’indietro e socchiudendo gli occhi azzurri che si increspavano in sottili rughe.
- Non so quanti anni hai.- disse lei.
- Eh? - Liam smise di sorridersi cercando di capire cosa avesse detto. Aveva un modo di fissare la gente che lo affascinava, da sotto in su con queli occhi che avevano il potere di far dimenticare il proprio nome e quel sorriso tra il furbo e l’imbarazzato.
Non era il suo tipo.
E senza dubbio lei non era il suo, però era carino.
Una bellezza fresca, rassicurante.
- Quanti anni hai?- ripeté Lara sentendosi un’idiota.
- Ventisei. Tu?
- Venticinque.- rispose lei concentrandosi di nuovo ad esaminare gli scatoloni di vecchi libri.
- Vuoi che ti aiuto a mettere un po’ d’ordine?- si accovacciò sul pavimento accanto a lei e prese un libro annusando tra le pagine ingiallite.- A me questi libri piacciono. Non credo che dovresti buttarli.
- Non credo che lo farò infatti.- sospirò lei rassegnata, guardando con desolazione tutte quelle scatole che aveva trasportato nel negozio, decisa a tagliare tutti i ponti con il passato e con Antonio Russo, ma non ne aveva il coraggio.
- Prima o poi lo farai.- sorrise  e Lara per un secondo ebbe l’impressione che lui capisse davvero.
Ma non poteva essere così.
Nessuno poteva capire davvero cosa passava per la testa di un’altra persona.
Certo c’erano meccanismi comuni a tutti, ma nessuno, nemmeno il più rinomato e capace degli psicologi poteva riuscire a capire davvero, fino in fondo, l’animo umano.
Lara si sentiva confusa e arrabbiata e delusa e amareggiata.
Liam iniziò a riporre i libri che lei aveva sparpagliato sul pavimento.
- Sarà meglio che mettiamo un po’ d’ordine se non vogliamo far scappare i clienti.
E proprio in quel momento il campanello sulla porta tintinnò, Lara alzò lo sguardo e Liam seguendo il suo movimento fece lo stesso.
Nessuno dei due riconobbe subito la figura avvolta in scialli e stoffe che le lasciavano scoperta solo gli occhi scurissimi e furbissimi.
- Vi ho portato della cioccolata calda. Mi sono detta che con questo freddo vi avrebbe fatto piacere e Gabriella vi manda un po’ del suo ciambellone. Ma cosa ci fate rannicchiati sul pavimento gelido come due topastri?- la donna si avvicinò posando le provviste sul bancone e guardando curiosa le scatole sparpagliate un po’ ovunque.
- Volevamo fare l’inventario ma ci è passata la voglia. Di cioccolata però non mi passerà mai la voglia.- Liam saltò in piedi d’un colpo e Lara sorrise ammirata.
Si ingozzava di dolci, era vero, ma il fisico era perfettamente in forma.
Se lei avesse mangiato come lui tempo due giorni non sarebbe più passata dalle porte.
Le ingiustizie  della vita!
- Oh ma guarda! Il libro Cuore!- cinguettò la signora Rampini.- E’ stato il primo libro che ho letto!
- Davvero? Anch’io!- sorrise Lara, poi il sorriso si inclinò, era stato suo padre, Antonio Russo a regalarle quel libro.
Non lo ricordava più.
L’unica volta che aveva variato dalla solita bambola in abito da sera fucsia.
- Lo compro! Lo leggerò dopo tutti quei libri di quel Rolling o come si chiama! Quanto ti devo?- chiese la vecchietta, iniziando a frugare tra gli strati stoffa e lana che la ricoprivano.
- Lasci stare, glielo regalo, per sdebitarmi della cioccolata e di tutto il resto.
Dopo aver cercato di convincerla a farsi pagare la signora Rampini se ne andò zompettando nelle sue babbucce leopardate.
Liam si offrì di sistemare le scatole nel minuscolo sgabuzzino e lei servì i due clienti che in quella giornata fredda e ventosa comprarono due penne e tre quaderni.
Sarebbe andato tutto bene.
Glielo diceva Liam.
Glielo diceva Bruno.
Glielo diceva sua madre.
Glielo diceva anche Milla.
Sarebbe andato tutto bene.
Se lo ripeté un paio di volte come se fosse un mantra portafortuna.
E poi arrivò l’ora di chiudere bottega e tornare a casa.
Scongelare una pizza, vedere un film sul divano, avvolta nel suo pigiama di pile e nella sua vestaglia rosa con i coniglietti che le aveva regalato Elena e le pantofole di Ben Ten che Mattia aveva insistito affinché lei le comprasse, “ ti proteggeranno” aveva con quel tono così serio e convinto e lei non aveva resistito ad accontentarlo.
Sarebbe andato tutto bene.


Era orribile? Potete dirmelo! Non so quando potrò aggiornare con tutte le cose che ho da fare, spero che sarete ancora pazienti! Un abbraccio a tutti! A presto. Manu
  
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