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Autore: xwishyou    21/01/2012    2 recensioni
Un altro modo per scoprire la verità.
Nonostante ogni volta ribadissimo che le voci erano assolutamente false, c’era sempre un nuovo articolo.
[...] Ma lei non mi diede nemmeno il tempo di finire, e per la prima volta le sue labbra si posarono sulle mie.
IT'S MANDICE, BITCHES.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Candice Accola, Michael Trevino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo, siamo e saremo perfetti, dolcezza.

Introduzione: Beh, come ormai sono solita, eccomi con un’altra OS. Non faccio altro che scrivere cose a caso negli ultimi tempi, non so perché, probabilmente il motivo deve essere legato al fatto che mi sto concentrando su una mia storia. Spero che vi piaccia, e soprattutto che apprezziate il paring, che, personalmente, AMO.
È la prima volta che mi cimento con i pensieri di questa persona straordinaria, e spero di essere riuscita ad esprimere grosso modo quello che credo –è solo un mio parere, non voglio essere massacrata, LOL- ma soprattutto SPERO che provi per quella splendida ragazza.
Con la partecipazione di: Nina Dobrev, Katerina Graham, Julie Plec, Kevin Williamson, Ian Somerhalder, Steven McQueen e Paul Wesley (♥).
 
 
Un altro articolo.
Un altro modo per scoprire la verità.
Nonostante ogni volta ribadissimo che le voci erano assolutamente false, c’era sempre un nuovo articolo.
Non sapevo cosa provava lei.
E non intendevo chiederglielo.
Io sapevo, però, che il cuore cominciava a battermi forte quando la vedevo.
Quando mi chiedeva di accompagnarla ad una festa.
Quando mi diceva che non sapeva cosa avrebbe fatto senza di me.
Diventavo caldo, le palpitazioni si facevano sempre più veloci.
Quasi come fosse un riflesso al mio personaggio.
Ed eccola là, che arrivava, si sporgeva a darmi un bacio sulla guancia, mi abbracciava, e mi salutava.
Ed io, com’era mio solito, facevo le stesse cose.
Lei non sapeva, non aveva la minima idea, che per me fosse qualcosa di più.
Williamson ci convocò, insieme, un’ennesima volta.
Ci spiegò come si sarebbe svolta una delle scene più importanti dell’ultima puntata.
Io seduto nel divano di “casa Lockwood”, quasi nudo, lei appollaiata sul mio petto. Insieme sotto una coperta.
Non ce la potevo fare.
Si sarebbe accorta del forte battito che avrebbe emanato il mio cuore.
Tutto quel tempo a tenere segreto un sentimento, per poi essere scoperto in un modo tanto banale; girando una scena.
Tutti credono che gli attori, mentre girano, mettano da parte i propri sentimenti, per poter svolgere il loro lavoro al meglio.
E, in effetti, è quello che dovrebbero fare.
Ma questa specie di regola, non viene rispettata. Ognuno di noi, quando gira una scena, lo fa con i propri cuori, e con le proprie teste.
Ma in quel caso, il mio cuore mi avrebbe tradito.
L’unica cosa positiva era che la stagione sarebbe finita, e ci sarebbe stata una pausa.
Non l’avrei vista, e quello sarebbe stato il momento giusto per cambiare aria, togliermela dalla testa.
Giorni dopo, ecco il momento della scena, mi imposi di essere razionale, di recitare Tyler Lockwood e non Michael Trevino. Mi imposi anche di ricordare le battute, non essendo del tutto sicuro di averle bene a mente.
-Non mi abbandonare Tyler, non farlo, resta, ti scongiuro. In fondo.. nessun’amicizia è perfetta-
Aspetta un momento. Ma quelle non erano le sue battute. Non completamente, almeno.
Non capivo cosa diamine stava succedendo. Mi mandava fuori di testa. Era sempre così imprevedibile, e così criptica.
Però lasciai correre, perché magari non si ricordava la battuta, e quest’ultima era venuta solo dopo. Certo, era naturale. Non poteva starsene zitta.
Con la nostra scena, si erano conclusi tutti i lavori.
La seconda stagione era ufficialmente terminata.
Quella stessa sera, avevamo progettato una cena tutti insieme, per salutarci, ed augurarci buone vacanze.
Diversamente dal solito, non ci andai con lei. Dovevo avere la mente lucida, per potermi preparare.
Inoltre, dovevo cominciare già da adesso a disintossicarmi della sua presenza costante nella mia vita.
Fui uno degli ultimi ad arrivare.
Qualcuno mi vide, e annunciò agli altri il mio arrivo, ancora prima che potessi entrare.
La prima persona che vidi scendere le scale, e venirmi incontro, fu un angelo.
Mi resi conto solo dopo, che era Candice.
Stupenda era dir poco.
Indossava un abito lungo, turchese, in perfetta sintonia con i suoi splendidi occhi.
Le scarpe erano di un semplice color argento, adatte per la sua carnagione.
La borsetta era, anch’essa, color argento, come le scarpe.
Ovvio, non poteva mai avere più di due, massimo tre, colori addosso.
Tipico di Candice.
In un primo momento, rimasi immobile al suo saluto, al suo corrermi incontro, quasi fossi la persona più importante della sua vita. Con quel sorriso sulle labbra, che scherzando chiamavo “il mio sorriso”.
Perché mio? Perché non era quello il modo con cui sorrideva alle altre persone. No, solo a me. E subito dopo l’incurvamento di quelle soffici labbra, ecco che gli occhi si illuminavano.
Dovetti staccare gli occhi da lei, prima di quanto volessi, per salutare anche il resto dei miei amici.
Un processione di persone a cui volevo bene mi salutò. Chi con un bacio, come per esempio Nina e Katerina, e chi con una pacca sulla spalla, come Paul, Ian e Steven, i miei migliori amici.
Ma io avevo in testa solo lei, negli occhi ancora l’immagine di quell’angelo che dolcemente scendeva le scale verso di me.
Arrivato il resto della congrega, ci mettemmo tutti a tavola, e tra una chiacchiera e l’altra, a cui davo poco peso, la serata stava finendo.
Infine, ecco Kevin e Julie che alzano i loro bicchieri, fanno il loro discorso, e annunciano definitivamente la nostra vacanza.
-Un grande lavoro, credetemi. Quindi, buona vacanza, ragazzi!-
Una stretta ferrea alla mano. Candice che al mio fianco, mi guardava con occhi lucidi, mi stava stringendo la mano.
Io annuii, non sapendo cosa dire.
Mi alzai da tavola, e mi diressi nella sala dove tutti stavano andando. Però, qualcosa mi bloccò. Davanti a me c’erano un Paul, un Ian ed uno Steven, a braccia conserte che mi squadravano.
-Allora? Quando ti deciderai?- chiese Steven.
-Non puoi infinocchiare anche noi- disse semplicemente Ian.
-Amico? Datti-una-mossa- mi spronò Paul.
Ma, io proprio non capivo.
-Ragazzi di cosa state parlando? Che vi siete bevuti?- chiesi disorientato.
-Te lo diremo e basta, senza troppi giri di parola- Il solito duro, ma in fondo tenero, Ian.
-Confessa il tuo amore alla dolce Candice- disse Steven, imitando non so quale film sdolcinato.
Paul annuì e basta.
Non avevo voglia di discutere con loro, e di chiedere spiegazioni, poiché non avevo detto a nessuno di quello che provavo, andai semplicemente verso il gruppetto delle ragazze, e chiesi alla persona che m’interessava se potevamo parlare.
Un poco appartati, cominciai il mio discorso.
-Candice, la stagione è finita. Abbiamo fatto un sacco di lavoro insieme, il nostro rapporto è migliorato molto, rispetto ai primi tempi, e probabilmente so che per te non è la stessa cosa..-
Ma lei non mi diede nemmeno il tempo di finire, e per la prima volta le sue labbra si posarono sulle mie.
Per la prima volta, sì, perché erano state le labbra di Caroline che si erano posate sulle labbra di Tyler.
Mai le nostre, unite, come a formare una cosa sola.
Si distaccò un momento, e per una frazione di secondo ebbi la paura che si fosse pentita del suo gesto.
Ma non si allontanò, mi guardò, invece, negli occhi, quasi potesse leggermi dentro, dicendo, con la voce più vellutata che avessi mai sentito, -ti amo anche io-
Non mi ero nemmeno accorto di star trattenendo il fiato, fino al momento in cui dovetti riprenderlo per baciarla nuovamente. Iniziando io il bacio, stavolta.
Quante volte mi ero illuso che potesse accadere qualcosa del genere tra noi, ed ora, che finalmente eravamo NOI ed eravamo insieme; eravamo perfetti.
Da quel momento è iniziata la favola della mia vita, della quale non mi sono pentito nemmeno un istante.
 
Adesso, nella mia vita c’erano due angeli. Uno si chiamava Candice, l’altro si chiamava Hope.
Speranza, la nostra bambina, con tratti di entrambi i genitori.
Era ancora più splendida della madre, con i riccioli castani, e gli occhi color cioccolato.
E nella nostra vita, stava per entrare qualcun altro.
Candice era in attesa di Angel.
A quel punto il mio amore sarebbe stato per tre donne, le tre donne della mia vita.
 
Non posso credere che qualcuno, lassù, abbia riservato tutto questo per me.
È fin troppo, non è quello che merito, ma spero non mi venga mai tolto.
Perché io, sono completamente dipendente dalla mia famiglia. Non c’è assolutamente niente che amo di più.
 

Con affetto,
BreenWesley.
  
©Tutti i diritti sono riservati all’autrice, provate a toccarli (?) e siete delle persone morte. Taantoo ammore.

 
   
 
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