Titolo: Nothing
Else Matter
Fandom: Glee
RPF
Personaggi/Pairing(s): Dianna
Agron/Lea Michele
Genere: Erotico
(?) Introspettivo, Fluff
Avvertimenti: femslash,
lime, oneshot;
Prompt: Dianna Agron/Lea Michee, "Ryan ci
ucciderà per questo"
Note : Ovviamente,
mi pare banale dirlo, tutto ciò è frutto della
mia mente creepy. I
fatti descritti sono puro frutto della mia fantasia.
Lea
non sa esattamente quanto tempo prima è successo. Forse
giorni,
mesi, addirittura anni. Forse dalla prima volta che ha visto Dianna
scendere dal taxi ed entrare nell’edificio dove tutti
insieme,
dovevano prendere parte alla prima riunione del cast di Glee.
Se
la ricorda ancora, con quella gonna a balze e il sorriso più
bello
del mondo, entrare nella stanza, in ovvio ritardo, con gli occhiali
da sole tra i capelli e l’aria stanca.
“Avrà fatto
baldoria..” le aveva detto Cory, quello che, secondo il
copione,
sarebbe dovuto essere il suo pseudofidanzato.
Ma Lea,
inconsciamente, non lo stava ascoltando. Era abbagliata da quegli
occhi.
Sono diventate amiche, sono diventate coinquiline, si
sono trasformate in amanti.
Lea se lo ricorda ancora il sapore di
quel primo bacio. Sapeva di tequila e lucidalabbra alla ciliegia, il
preferito di Dianna. Un contatto nato per gioco, per puro
divertimento e per una scommessa persa. Però a Lea, era
sembrato il
bacio più giusto del mondo.
E dopo quello un altro, e un altro
ancora, e poi mani, corpi, lenzuola che si aggrovigliano e gemiti
soffusi.
Lea non lo sa esattamente quanto tempo prima è successo.
Quello che sa, è che, da quel momento, si è
innamorata di Dianna in
una maniera del tutto nuova e irrazionale.
Anche ora, guardandola
ridere e scherzare con Cory e Mark, Lea prova quella voglia frenetica
di stringerla tra le braccia, senza un motivo preciso.
E poi
Dianna si morde le labbra in quella maniera che, Lea ne è
convinta,
prima o poi le farà perdere la ragione. Le fissa la bocca,
il naso,
gli occhi. E li incrocia, per un minuto che forse un minuto non
è.
Forse è un secondo, o forse un’ora, Lea non sa
neanche questo, ma
Dianna le sorride, e tutto il resto non importa.
E poi la mano di
Mark si poggia sulla spalla della ragazza, amichevole, ma Lea sente
quel tocco come una minaccia.
Come è possibile che lei debba
tenersi a distanza da Dianna e il resto del mondo no?
E allora
prende il cellulare, risoluta, e scrive velocemente quattro
parole.
“Ho bisogno di te” c’è
scritto, e
quando Dianna lo legge, sorride, in quel suo modo perfetto e
meraviglioso che la fa sembrare una principessa.
Scende quei pochi
gradini che le separano e si abbassa sulle ginocchia, davanti a Lea,
posandole due dita sotto il mento e alzandole il viso per guardarla
negli occhi.
“Che succede?”
Ecco, un’altra cosa che
Lea ama di Dianna è la sua voce. Le accende qualcosa,
dentro, che
non le è possibile controllare.
Avvicina il viso all’orecchio
di Dianna e le sussurra poche parole, rauca.
“Succede che voglio
fare l’amore con te”
Si distacca quel tanto che basta
per vedere gli occhi sbarrati dell’altra e prenderla un
po’ in
giro. Dianna non parla, la guarda soltanto, con l’espressione
sconvolta, ma non muove critiche quando la mano di Lea trova la sua e
la trascina fuori dal set, percorrendo quella strada che entrambe
conoscono fin troppo bene.
Arrivano alla roulotte con un po’
d’affanno, le mani ancora intrecciate, che non accennano a
staccarsi.
Lea la trascina fino a quel divano verde che non le è
mai piaciuto così tanto prima
d’ora.
“Se
questo divano potesse parlare” pensa, ridendo e
incuriosendo
Dianna, che inarca un sopracciglio. Ma non le da il tempo di parlare,
la fa sdraiare sotto di se e inizia a baciarle il collo, le guance,
ascoltando inebriata i sospiri che diventano via via più
rochi ed
eccitati.
Lea si prende il suo tempo, contemplando quel corpo
pallido e perfetto, accarezzandole il viso, il collo, la curva dei
seni e scivolando giù, lentamente, senza fretta.
“Voglio
baciarti..”
Un’unica frase, che termina in un mormorio
leggero.
E Lea non si lascia pregare, le sfiora le labbra,
dapprima velocemente, poi gliele morde, in quella maniera che a
Dianna piace da impazzire, tant’è che le blocca il
viso con le
mani, ed è lei a baciarla.
E’ un bacio dolce, passionale,
completo.
Che sa di Lea, della sua allegria, del suo tremendo
vizio di fare tutto perfettamente bene, anche baciare.
Sa di
Dianna, della sua dolcezza, della sua voglia di conoscere il
mondo.
Un bacio che sa di loro. Di frasi non dette, di baci rubati
e soprattutto di quell’amore nascosto.
Le sfila la gonna e
l’intimo con un gesto fluido, ascoltando la risata
imbarazzata di
Dianna. Non si abituerà mai a quel fare timido e impacciato,
ma allo
stesso tempo tremendamente eccitante.
Entra dentro di lei con un
dito, rubandole dalle labbra quel leggero gemito e aggrappandosi a
Dianna come se fosse la sua ancora di salvezza in un mare in
tempesta.
Non si muove, aspetta che sia Dianna a bramare quel
contatto, e la sua reazione non tarda ad arrivare. Spinge il bacino
contro la mano di Lea, mormorando appena un “per
favore” che fa
sorridere la cantante.
Solo allora ricomincia a muoversi, più
veloce e meno dolcemente, nutrendosi di quei sospiri mozzati e delle
espressioni del viso di Dianna, contorto dal piacere.
Continua a
muoversi fino a che non la sente irrigidirsi per un attimo, e poi un
gemito roco abbandona le sue labbra e per Lea quello, è il
suono più
bello del mondo.
Le bacia il collo, accarezzandole i capelli e
sorridendo alle carezze che Dianna le lascia sulla schiena.
Aspetta
che il suo respiro sia tornato regolare, poi Lea si alza sui gomiti e
la guarda, perdendosi in quegli occhi nocciola che sembrano
liquidi.
E allora ridono, entrambe. Di quella risata piena e
gutturale e totalmente senza senso. Ridono per un tempo indefinito,
una sopra l’altra, strette in una morsa carica di dolcezza.
Lea
abbassa lo sguardo su Dianna, lasciandole un piccolo bacio sul
naso.
“Lea, Ryan ci ucciderà per
questo”
E lei non
può che essere d’accordo, ma pensa che,
finchè sono insieme,
tutto il resto non conta.