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Autore: Hermione001    03/09/2006    7 recensioni
Ciao!! dopo un pò di tempo sono tornata con un altra Harry/Hermione!!! spero vi piaccia e recensite, recensite, recensite.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao. Non so quando leggerai questa lettera, e non so nemmeno se la leggerai. Ti ricordi, al primo anno quando cercavi il rospo di Neville e sei arrivata nello scompartimento dov’ eravamo io e Ron? Si, te lo ricordi. È stupido da parte mia chiedertelo. Sai, Hermione, quel giorno mi sei sembrata una bambina viziata e presuntuosa. Poi però quando io tu e Ron diventammo amici inseparabili, non rimpiansi il giorno che entrasti in quello scompartimento. Be, credo che quello fu il giorno più importante della mia vita, perché conobbi quella che diventò la mia perfetta migliore amica. Mi piaceva tutto di te. Quel fare saputello, a volte aggressivo, che però nascondeva una ragazza dolce e che aveva i suoi sogni nascosti in qualche parte del suo cuore. Poi pian piano iniziava a piacermi sempre di più quella bambina che diventò un’ affascinante ragazza distinta e intelligente, quella ragazza che non esitava chiedermi se stavo bene, quella ragazza con cui mi sfogavo senza problemi, quella ragazza che non ha dubitato un attimo nella sua vita del suo “migliore amico Harry”. Quando quella ragazza che aveva fondato l’ ES, che aveva avuto la geniale idea di stregare la lista dei suoi membri, che aveva fatto impazzire di gelosia Cho Chang, al sesto anno litigò con Ron per colpa di Lavanda, io impazzivo, ma non capivo perché. Capivo che lui t’ interessava, e io impazzivo ancora di più. Poi quel giorno, quel maledetto giorno… Era finito il funerale di Silente, dovevamo tornare a casa dopo poche ore, e la tristezza si impadroniva ogni minuto di più del mio corpo, della mia anima, di me. Avevo deciso di non tornare più a Hogwarts. Ma mi faceva male dover lasciare quella che era stata la mia casa per sei anni, quelli che erano stati i miei migliori amici per sei magnifici anni, quella che era la ragazza che non sapevo di amare dal primo momento in cui l’ avevo vista. Stavo lasciando Ginny a malincuore, credevo di farlo per il suo bene… Ma poi disgraziatamente mi girai. C’ eravate tu e Ron abbracciati come non avevate mai fatto in sei anni. Lui ti baciava quegli splendidi capelli, e io desideravo come non mai stare al suo posto. Poi, subito dopo, un lampo ci fu in me. Capii in quel momento perché avevo lasciato qualche istante prima la ragazza che credevo di amare, perché impazzivo quando tu stavi con Ron: io volevo te. Forse è stata questa l’ ultima goccia, quella che ha fatto traboccare il vaso. Il giorno dopo tutti i giornali parlavano del ragazzo sopravvissuto che non era salito sull’ espresso di Hogwarts. In versioni diverse, ma la notizia era sempre la stessa. Ero scappato, ma solo per poi tornare e raccontarti tante cose. Ti avrei raccontato che ero scappato per trovare gli horcrux, per trovare Voldemort e per ucciderlo per te, la donna che amavo, per farla vivere senza paura e farla sentire al sicuro in ogni momento della sua vita. Trovai gli horcrux, li distrussi. Trovai Voldemort, lo uccisi. Tornai, contento ormai di poter dire perché me ne ero andato senza dir niente. Contento di poter rivedere Ron, Ginny, ma soprattutto te. Io tornai, soddisfatto, ti avrei confessato il mio amore. Contento di riavere di nuovo quello che avevo, le mie persone care. Contento di non dover vivere più solitariamente nel mondo babbano, quello che avevo sempre tanto odiato. Ma, purtoppo, il tempo era passato. Erano passati altri sei anni. Ormai avevamo tutti 22 anni. Ero li, a pochi metri dalla tana, dove mi avevano detto che ora abitavi insime a tutti gli altri. Ma di nuovo, ti vidi in giardino, il braccio di Ron attorno alla tua vita e un bambino di forse tre anni, con i capelli rossi, ma gli occhi nocciola come i tuoi. Gli stessi splendidi occhi che hai tu. E poi mi resi conto che ero scappato per tornare e rivedere te tra le braccia di un altro, proprio come me ne ero andato. Allora mi girai, senza venire li da voi, a sconvolgere quel bel quadretto familiare. Che male quel giorno, Hermione, rivedere di nuovo quel che mi aveva spinto a scappare quel lontano giorno di sette anni fa. Faceva ancora più male di quella volta che Piton, che ormai era il seguace più vicino a Voldemort, mi aveva scagliato la Sectumsempra. Fu una fortuna che mi prese solo il braccio, di striscio. Solo allora capii come aveva sofferto Malfoy quando gliela scagliai. Ora tutti sanno che sono tornato, sono uscito allo scoperto, per dire che ora il mondo era salvo. Hermione, ho perso i miei genitori, Sirius, Silente. Ho sofferto, pianto e, nessuno lo sa, gridato. Ora non voglio perdere anche te. Sono scappato due volte. Ma ora che sono tornato non scapperò più. Ora si sa che sono tornato, e devi sapere che ci sono ancora per i miei due amici Ron e Hermione. Lo so. Ora abbiamo 23 anni. Tu sei un Auror perfetto, hai un marito e un figlio di quattro anni. Sono tornato Hermione, per te. Ti amo, Hermione. Il mio cuore sarà per sempre tuo. Harry *********************************** Quella pergamena, ormai era per la milionesima volta nelle mani di Hermione. Aveva l’ inchiostro sbiadito dalle lacrime. Le lacrmine che lei aveva buttato dopo averla letta qualche giorno prima, e che stava buttando ancora una volta. Quando aveva ricevuto la lettera, era sola in casa, sotto la doccia, e il campanello prese a suonare insistentemente. Prese in fretta l’ accappatoio e si fiondò ad aprire. Però il campanello aveva smesso di suonare da qualche secondo. Aprì, ma sulla soglia nessuno. Poi abbasso lo sguardo sullo zerbino, e vide la lettera. Alzò lo sguardo, e lo vide. Era lui che si allontanava lentamente, con i suoi capelli eternamente scompigliati, che però la facevano impazzire da sempre. Era tornato. Stavolta la Gazzetta del profeta aveva ragione. Era tornato ed era ancora più affascinante del solito. Forse perché era ormai diventato un uomo. Non le restava che scrivere una lettera ad Harry. ************************************ Caro Harry, Sei tornato. Finalmente sei tornato. Finalmente non si sospetta che tu sia tornato, perché sei tornato davvero. Oh Harry, ogni volta che si diceva che eri tornato, il mio cuore si riempiva di speranza. Ma poi qualche giorno dopo dicevano che era stato un errore. Ma ora ho capito che non era un errore, che tu eri tornato davvero, ma poi eri scappato di nuovo. Eri scappato da me per due volte. Che la causa delle mie lacrime ero io, non tu. Oh harry, quanto ti ho aspettato. Tutti ormai ti credevano morto, tutti. Tranne io. Io ti ho aspettato fino a adesso. La speranza in me cresceva ogni giorno di più. E non ho smesso per un attimo di credere in te, in un tuo ritorno. Sapevo che ce l’ avresti fatta. Hai salvato il mondo. Harry, devi sapere le cose come stanno. Io e Ron non siamo sposati. Sei solo tornato nel momento in cui lui mi abbracciava e il figlio di Ginny e Draco gicava intorno a noi. Quel giorno piangevo, Harry. Piangevo perché mi ero accorta troppo tardi di quel che provavo. Piangevo perché mi ero accorta solo quando sei fuggito che ti amavo. E non ho smesso di amarti per tutti questi anni. Il mio amore è cresciuto ogni giorno, ogni minuto. Quando io, tu e Ron diventammo amici, impazzivo di gioia. Credevo che era perché avevo trovato un amico affidabile come te. Poi sono impazzita, credevo senza motivo, per ben due volte. Quando al 5 anno hai baciato Cho e quando sei stato con Ginny al 6. E poi quando sei scomparso ho capito che ti amavo da quando ti ho visto per la prima volta, che quell’ amore cresceva in me anno per anno. Sono cambiate tante cose da quando te ne sei andato. Draco è tornato da Azkaban, pentito di quel che aveva fatto. Odia i suoi genitori più di ogni altra cosa, ora. Ha detto che avrebbe dato la sua anima pur di uccidere Voldemort. Ma sapeva che potevi farlo solo tu, e non ha intralciato per un attimo il tuo cammino. I signori Weasley lo hanno accolto qui alla Tana. E ora sembra un Grifondoro. Leale, gentile e coraggioso. Ora non ti odia più. Ron ha pianto insieme a me tutte le volte che piangevo per te. Sono stati tempi duri per lui, come lo sono stati per me. All’ inizio non sembrava più lui. Era scontroso con tutti. Odiava il mondo, e odiava se stesso per non averti impedito di andartene. Aveva sempre le lacrime agli occhi, come me, e lo sgardo sempre vago. Col passare del tempo è riuscito a tornare in se, anche se ogni tanto il suo sguardo tornava vago anche qualche tempo fa. Ora è triste perché non sei venuto qui, perché, anche se sei tornato non sei venuto dal tuo più caro amico. Ci sei mancato Harry, e ci manchi ancora. Non scappare più Harry. Ora che sai come stanno le cose, torna. Ora che sai che ti ho aspettato tanto, torna da me. Con tutto il mio amore, per sempre tua, Hermione. ************************************ Il campanello di casa Potter suonava senza interruzione. Harry andò ad aprire. Non trovò nassuno, ma una lettera sullo zerbino. Alzò lo sguardo, e vide una ragazza, ormai donna, con i capelli castani e ondulati. Era bella, bellissima. Prese la lettera come una furia, e con calma la lesse. Una lacrima gli rigò il viso. Dopo tanta sofferenza, ora c’ era la felicità più grande che un uomo possa provare. Prese le chiavi, e sotto la pioggia insistente corse e corse, come se qualcuno gli corresse dietro per ucciderlo da un momento all’ altro. Non doveva perdere nemmeno un attimo. Non sarebbe scappato più. Ed eccola li, tra le piante, la Tana. Suonò il campanello. La porta si aprì piano. eccola lì, nel suo splendore, Hermione. La sua bellissima Hermione. La donna tanto sospirata. Lei non poteva credere ai suoi occhi. Lui, lui era li. L’ uomo della sua vita. Era li d’ avavanti a lei in tutto il suo fascino che le sorrideva. - Harry- disse fiocamente Hermione. Istantaneamente i rumori che echeggiavano dalla cucina si fermarono. Tutti guardavano alla porta allibiti. Ron non sapeva se piangere o ridere. La felicità che Harry aveva in se si spanse per tutta la casa, come un profumo dolce e intenso. La signora Weasley, con le lacrime agli occhi corse ad abbracciarlo. In un attimo tutti l’ avevano abbracciato come un fratello tornato improvvisamente da un viaggio verso l’ ignoto. Poi toccò a lei, Hermione. Si guardarono intensamente, poi lui la Baciò con tutto l’ amore e la passione che provava. Hermione portò le sue braccia al collo di Harry. Quando si staccarono, lui disse: - Sono tornato, per te. E non scapperò più…
  
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