Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: LadySweet    21/01/2012    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Andre avesse rivelato ad Oscar il suo amore la sera in cui lei era vestita da donna??
Questa e la mia prima fanfic... quindi non siate troppo cattive =) spero pero di riceve i vostri commenti (anche negativi) che mi aiuteranno a fare meglio. Mi auguro di essere riuscita ad incuriosirvi =) commentate, e se vi interessa io continuo! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il nuovo capitolo, abbastanza in ritardo, ma tra il computer con i suoi problemi e l'esame imminente non mi sono potuta dedicare alla scrittura. =( Ma adesso che il computer è a posto e l'esame è passato sono tornata. =) Allora: ci eravamo lasciate con la “gara di cervelli” tra André e Danielle. Ruolo essenziale in questo scontro non violento è ricoperto dalla regina, che ovviamente patteggia per Oscar e André =) Vediamo cosa succede! =) Buona lettura!!! =)

I sovrani sfilarono in mezzo al corridoio umano, che i nobili creavano al loro passaggio, sperando in un loro saluto, diretti ai loro troni, per dare inizio alle udienze. La regina Maria Antonietta, passando accanto ad Oscar e André li salutò calorosamente, poi si girò dall'altra parte fermandosi davanti a Girodelle che iniziava ad essere visibilmente nervoso.
-Tenete Girodelle, sono lieta di vedervi. Chi è questa giovane che è con voi, non l'avevo mi vista prima. É per caso una vostra parente, oppure è la vostra fidanzata?
-Ahm... no, vostra maestà, è una cara amica di famiglia venuta in visita... ecco vedete lei... si lei voleva avere l'onore di conoscervi, e ho pensato di portarla con me, quest'oggi.
-Capisco... qual'è il vostro nome mademoiselle?
-I miei omaggi altezza – disse facendo un inchino – mi chiamo Danielle vostra maestà.
-Danielle come? A quale famiglia appartenete?
-Beh ecco vedete altezza... io... si ecco io....
-Allora? Che aspettate? Non siate timida...
-Ecco... ecco io.... io.... non lo so....
-Girodelle, se questa ragazza non appartiene a nessun casato nobiliare, vi siete macchiato di una colpa molto grave! Spacciare una popolana per una nobile e condurla a corte! É una cosa vergognosa! Comandante Oscar, vi ordino di arrestare questa ragazza e dare al vostro sottoposto la punizione che si merita!
-NO! Aspettate maestà! Io... posso spiegarvi tutto! Ve ne prego!
-Mia regina, dategli la possibilità di spiegarsi. Dopo tutto la famiglia dei Girodelle ci è molto devota. Avrà certamente un'ottima spiegazione da darci riguardo questa faccenda molto sconveniente.
-Come volete sire... Avanti Girodelle, parlate.
-Vedete, Danielle è nata in un casato nobile. Ve lo posso assicurare, solo che un paio di anni fa, ha subito un'incidente e ogni tanto ha dei vuoti di memoria.
-Potete dimostrare in qualche modo che essa sia nobile di nascita?
-Si maestà.
-E potete dimostrare anche che i disturbi di memoria della ragazza sono stati accertati da un medico?
-Ehh... questo no...
-Bene. Allora verrà subito fatta visitare dai medici di corte. Se confermeranno quanto dite non ci sarà nessun problema. Se dovesse accadere il contrario la ragazza sarà messa in prigione e voi punito secondo le regole militari. Comandante Oscar, affido a voi il pieno comando della faccenda. Presenziate alla visita e poi venite a rifermi l'esito immediatamente!
-Certamente vostra maestà.
Così Oscar presa Danielle per un braccio e seguita a ruota da Girodelle e quattro guardie, si avviò verso la sala dove stavano i medici, mentre i sovrani finirono la loro traversata della sala salutando gli altri nobili presenti e dando inizio alle sedute. Intanto, quando Oscar e il suo seguito furono davanti alla sala dei medici, lei bussò con forza:
-Madamigella Oscar, cosa vi porta qui?
-Perdonate il distrurbo dottore, la regina mia ha ordinato di portarvi questa ragazza affinché la visitiate.
-Ma certo, entrate pure.
Così entrarono tutti e l'ultima guardia richiuse la porta alle loro spalle.
-Allora madamigella, ditemi, quali sintomi presenta la ragazza.
-Il tenente Girodelle afferma che la ragazza soffra di perdite di memoria. Vorremmo che la visitaste per confermare o smentire questa affermazione, con un resoconto dettagliato scritto.
-Ma certo. Vado a chiamare i miei colleghi.
Gli altri 5 medici arrivarono e tutti si prepararono. Quando tutto fu pronto per la visita, prima di iniziare, Oscar pregò il suo secondo di uscire.
-Girodelle, devo chiedervi di uscire dalla stanza finché la visita non sarà conclusa.
-Ma come? Non vedo il motivo per cui...
-Non insistete tenente! La vostra posizione nella faccenda è compromessa. Stando qui potrebbero pensare che siate suo complice. Adesso uscite! Guardie: fate in modo che non si avvicini alla porta. Non deve sentire ne vedere nulla!
-SI SIGNORE!
Così Victor uscì fuori dalla stanza, spinto a forza dalle guardie.
Tornata dentro, Danielle le andò in contro, parlandole sottovoce per non farsi sentire dai medici.
-Ritenete davvero necessaria questa visita comandante?
-Io so bene che non soffrite di alcun disturbo. Ma mi è stato ordinato dalla regina di farvi visitare, e io rispetto gli ordini. Adesso fate esattamente ciò che i dottori vi diranno di fare... - poi appena Danielle si voltò, Oscar la prese per un braccio – senza scherzi o trucchetti. Me ne accorgerò se fingerai!
Le mollò il braccio e la seguì verso i dottori. Si mise poco distante da lei, per tenerla d'occhio. I medici di corte la visitarono e arrivarono tutti allo stesso verdetto: Danielle era completamente sana di mente! Firmarono il loro verdetto e lo consegnarono ad Oscar, che afferrato il foglio con una mano, prese la ragazza per un braccio con l'altra ed usci.
-Guardie, due di voi prendano Girodelle e gli altri due prendano la ragazza. -I quattro soldati si divisero: due presero per le braccia il loro tenente, e altri due la sua accompagnatrice. - Bene adesso seguitemi. Entrarono nella sala delle conferenze interrompendo un nobile che stava esponendo un suo problema ai sovrani.
-Perdonate l'intrusione altezze, ma ho il verdetto dei medici – disse andando a passo svelto vero i troni e consegnando il foglio al re, mentre le quattro guardie portavano i loro prigionieri al cospetto del re e della regina. - Come potete vedere anche voi, la ragazza non soffre di alcun disturbo.
Il re passò il foglio alla sua consorte annuendo, confermando quanto detto da Oscar. Quando anche la regina ebbe la stessa reazione, dalla folla di nobili presenti nella sala, si levò una esclamazione di stupore.
-Conte Girodelle, volete dirci qual'è la vera identità della ragazza, come mai l'avete condotta qui, e cosa speravate di ottenere? Non siete nella posizione adatta per continuare a mentire! - Tuonò il re.
-Eh va bene altezza, vi racconterò tutto. Vedete questa ragazza è stata diseredata dal padre due anni fa. Ecco perché non ha potuto dirvi la sua famiglia di appartenenza. Lei è qui perché ha un contratto che la lega al conte de Dubois.
Con un'altra esclamazione della folla sempre più stupita, André si fece vanti.
-Non è del tutto esatto altezza. Vedete il contratto in questione è un atto firmato tanti anni fa, dal mio defunto zio, atto del quale non sono mai stato messo al corrente. Io l'ho letto questo contratto: vi è scritto che se la mia famiglia avesse voluto godere di un terreno avrebbe dovuto sancire un matrimonio con l'altra famiglia che ne rivendicava l'uso, in modo da permettere ad entrambe le famiglie di usufruire del terreno. Ebbene altezze, la mia domanda è questa: se io rinuncio ai diritti che mi spetterebbero su quella terra, lasciando alla famiglia di Danielle l'intera proprietà, non sarei più legato da nessun vincolo?
-Ovviamente se rinunciaste, non ci sarebbe più bisogno di matrimonio, quindi si sareste svincolato. Voi sareste disposto a rinunciare ai vostri diritti?
-Si vostra maestà, io rinuncio alla mia parte di terreno.
-Bene allora! Bisogna scriverlo sul contratto. Sapete dove si trova Girodelle?
-Danielle lo ha con se...
-Capitano Oscar volete gentilmente prendere il contratto?
Oscar si avvicinò a Danielle, sfilò il contratto da una delle piegature del vestito e lo porse al re, a cui intanto era stata portata una piuma e dell'inchiostro. Una volta scritto che la famiglia de Dubois rinunciava alla terra, l'erede era svincolato dal matrimonio. Il contratto fu tenuto negli archivi di corte. La regina si rivolse a Girodelle.
-Tenente, cosa speravate di ottenere aiutando questa giovane?
-Vedete altezza, io sono un soldato, ma sono pur sempre un uomo. Nel mio cuore c'è posto per una donna soltanto, e per averla farei qualsiasi cosa...
-Capisco. Ciò che avete fatto è comunque scorretto. Capitano, come suo superiore, lascio a voi la decisione della punizione più adeguata per la colpa commessa dal vostro secondo.
-Si altezza!
-In quanto a voi Danielle, essendo stata diseredata, non avete più titolo, e quindi sarete considerata una popolana qualsiasi. Io vi condanno a restare in cella per un periodo di due settimane, e quando uscirete dovrete lasciare Parigi per non tornare mai più! Sire qual'è la vostra opinione?
-Concordo con voi mia regina! Bene sapete tutti cosa fare, potete andare. Continuiamo con le udienze per favore!
Mentre Danielle veniva condotta in prigione perché scontasse la sua pena, Oscar ordinò a Girodelle di seguirla nel suo ufficio, per discutere della sua punizione. Durante il tragitto nessuno dei due parlò. Oscar cercava nella sua testa le parole più adatte per ferirlo il meno possibile. Sapeva bene che la donna di cui parlava era lei. Il suo secondo la seguiva qualche passo più indietro, a testa bassa, consapevole di averla combinata grossa. Arrivati nell'ufficio, lei andò a poggiarsi contro la scrivania, mentre lui si mise difronte, sull'attenti. Dopo qualche momento di silenzio, Oscar parlò:
-Sarò schietta con voi Victor: dopo tutto quello che ho passato per causa vostra... come avete potuto farmi questo? Sareste stato disposto a dividermi dalla persona che amo pur di avermi accanto a voi. Ma vi siete chiesto se io fossi stata d'accordo? Se fossi stata davvero felice?
-Madamigella, mi dispiace davvero tanto. É solo che io non riesco a togliervi dal mio cuore. Il mio desiderio di avervi a volte prende il sopravvento sul mio buon senso. Decidete per me quello che ritenete più opportuno... non mi opporrò.
-Visto che la colpa non è gravissima vi priverò di un grado solo, come militare. Come amico mi avete parecchio deluso. D'ora in poi niente più visite a casa mia senza un mio invito esplicito, niente tono confidenziale. Gli unici rapporti tra noi saranno quelli tra un comandante e il suo sottoposto. Niente di più. Sono stata chiara Girodelle?
-Si comandate.
-Potete andare adesso.
-Con il vostro permesso.
Fece il saluto militare e se ne andò come un cane bastonato. Lo guardò andare via e provò pena per lui. In cuor suo gli dispiaceva dover essere arrivata a tanto: nonostante tutto quello che aveva passato per causa sua, gli voleva ancora un briciolo di bene. Poi però si disse che infondo aveva fatto la cosa giusta. Lui doveva soffocare l'amore che provava per lei, e trovare una ragazza che lo avrebbe amato come meritava. Lei non ne sarebbe mai stata capace! Assorta nei suoi pensieri le venne in mente che aveva ancora nella tasca interna della divisa la lettera con cui chiedeva alla regina il permesso di sposarsi con André. Appena mosso un passo verso la porta, qualcuno bussò. Andò ad aprire e trovò André sull'uscio.
-Stavo cercando proprio te sai?
-Davvero? E come mai?
-Guarda che cos'ho? - E prese fuori la lettera.
-Ma quella non è....
-È esattamente quello che pensi
-Io direi di andare adesso, prima che succeda qualcos'altro!
Così, l'uno così vicino all'altra, tanto che le loro braccia si toccavano, si avviarono nuovamente nella sala delle udienze. I sovrani stavano per recarsi nelle loro stanza, mentre la folla di nobili stava uscendo. Oscar e André li chiamarono e loro si voltarono.
-Maestà, noi avremmo una cosa da chiedervi.
-Ma certo, dite pure!
-Vedete altezze, qualche giorno fa ho chiesto al generale Jarjayes la mano di sua figlia Oscar, e lui ha acconsentito. Poi ho fatto la proposta direttamente a lei, e anche Oscar ha detto si. Quindi noi...
-Noi siamo qui per chiedere il vostro permesso per sposarci! - Finì Oscar
-Ohh mia cara madamigella Oscar! Sono così felice per voi!! Io ritengo che non ci sia nulla in contrario, vero sire?
-Assolutamente no, mia regina. Bene se avete la lettera e l'anello procediamo alla nostra firma.
Oscar porse la mano sinistra ai sovrani, per mostrarne l'anello. Poi André diede loro la lettera che entrambi firmarono sorridendo. Finita la procedura, visto che nella sala erano rimasti solo loro quattro più il conte de Mercì e la contessa di Noailles, la regina si concesse un abbraccio con Oscar per congratularsi con la sua più cara amica.
Finalmente i loro guai erano finiti. Potevano sposarsi e coronare il loro sogno. Tornati a casa, i loro occhi brillavano di felicità. Nanny, che li accolse sulla porta, non poté fare a meno di notare che i suoi bambini sprizzavano felicità da ogni poro!
-Ragazzi miei, che vi succede? Siete particolarmente felici... è forse successo qualcosa?
-È successa una cosa meravigliosa nonna, ma adesso dobbiamo parlare con il generale. Ti spiegheremo tutto più tardi!
-Capisco... beh il padrone è nel suo studio...
Così i due ragazzi si avviarono verso lo studio del generale. Mentre salivano le scale, incontrarono madame, che salutarono con un cenno. Quando arrivò alla fine delle scale, vide che Nanny veniva in quella direzione, così si avvicinò a lei curiosa.
-Nanny, è forse successo qualcosa ai nostri ragazzi che tu sappia?
-L'avete notato anche voi?
-Si... tu sai il perché?
-No signora... hanno detto solo che è successa una cosa meravigliosa, che ci spiegheranno tutto più tardi, e che adesso dovevano parlare urgentemente con il padrone...
-Mmm credo di aver capito... - E con lo sguardo rivolto verso le scale, un sorriso illuminò il suo volto.
Intanto i due erano arrivanti davanti alla porta dello studio del generale. Oscar bussò leggermente nervosa. Suo padre la invitò ad entrare.
-Ah Oscar... André, come posso esservi utile ragazzi? Sedetevi.
-Padre, noi dobbiamo dirvi una cosa molto importante...
-Avanti allora, vi ascolto.
-Signore generale, noi oggi abbiamo ricevuto il permesso dai sovrani per sposarci!
-Cosa?? Dici sul serio? Ma l'anello...
-Ecco padre. - disse Oscar porgendo la mano sinistra al padre, che la prese per esaminare l'anello che sua figlia portava al dito.
-Beh ragazzi, io avevo già dato il mio pieno consenso alla vostra unione. Non mi rimane altro da fare che dare la mia benedizione a questo matrimonio: siate felici ragazzi miei, ve lo meritate!!
-Grazie padre! - disse Oscar andando ad abbracciare il padre.
-Grazie Signore! - disse André stringendo calorosamente la mano al generale.
Madame e Nanny, che erano dietro la porta e sentirono tutto, scoppiarono in lacrime di gioia! Finalmente tutto andava per il verso giusto. Quando i due ragazzi aprirono le porte, seguiti dal generale, e trovarono le due con gli occhi gonfi, a tutti scoppiò una risata!
-Madre, Nanny... lo sapevo che eravate dietro la porta!
-Ohh cara figliola, sono così contenta per voi! - prendendo Oscar da una parte e André dall'altra, abbracciandoli forte, mentre nuove lacrime di commozione sgorgavano dai suoi occhi.
Quella sera, Nanny si cimentò nei piatti preferiti dei suoi bambini, preparando una cena degna del banchetto del re! IL generale diede ordine di preparare una grande festa a casa Jarjayes per il fidanzamento della figlia, ma la regina insistette perché la festa si svolgesse a palazzo! Furono invitati tutti quanti, perfino Rosalie e Bernard (con un lasciapassare della regina) e Girodelle. Oscar si presentò però alla festa in alta uniforme, con il dispiacere di qualche invitato. Aveva deciso che la prima volta che sarebbe apparsa in pubblico (al di fuori della sua famiglia) con un abito femminile, sarebbe stato il giorno del suo matrimonio!
Nelle settimane che seguirono, Madame e Nanny coordinavano tutti i preparativi per la cerimonia. L'abito da sposa di Oscar fu commissionato a madame Bertan, su esplicita richiesta della regina. Come testimoni furono scelti Bernard per André e Rosalie per Oscar (purtroppo la regina non poteva svolgere questo tipo di ruolo, visto il suo rango). Come damigelle e paggetti furono scelti Sebastien e tutti i nipoti di Oscar. Il luogo scelto per l'avvenimento fu Arres, tanto caro ai futuri sposi. La cerimonia si sarebbe svolta nella chiesa in cima alla collina, mentre il ricevimento si sarebbe svolto nella tenuta dei Jarjayes.
Passate solo 3 settimane, tutto era pronto. Oscar non voleva una cerimonia sfarzosa. La sua unica raccomandazione era stata di avere una cosa semplice ma raffinata, per cui non fu difficile per Nanny e madame organizzare il tutto in poco tempo! Anche perché la gravidanza di Oscar avanzava, e meno tempo si perdeva, meglio era!
Finalmente, arrivò la notte prima delle nozze. André e Bernard furono mandati ad Arres, mentre Rosalie fu ospitata a casa Jarjayes. Quella sera madame fece visita alla figlia.
-Oscar, posso entrare?
-Si certo madre.
-Allora come ti senti? - le chiese sedendosi sul letto difronte alla figlia
-Un po' nervosa... Insomma.... ho vissuto per anni come un uomo e adesso mi ritrovo sposata, in attesa di un figlio... per me è molto strano.
-Ricorda che però accanto a te hai l'unico uomo che può renderti felice, e che ti ama più di ogni altra cosa. Trai la tua forza dal legame che esiste tra voi!
-Va bene madre, lo farò! Voi come vi siete sentita la notte prima delle nozze?
-Beh... ero nervosa, e agitata... d'altronde io ero molto più giovane di te quando mi sono sposata.
-Posso immaginare...
-Poi però, quando vidi tuo padre che mi aspettava calmo e sorridente all'altare, mi calmai anche io, e fu una giornata memorabile! Adesso voglio darti una cosa. - Entrando, madame aveva poggiato sullo scrittoio un cofanetto. Si alzò a prenderlo e si sedette più vicina ad Oscar. - Questa è una cosa che non ha mai fatto vedere a nessuna delle tue sorelle.
-Che cos'è madre?
-La tiara che portavo quando mi sposai. - E aprì il cofanetto. Dentro c'era una tiara di diamanti che nonostante il tempo passato, brillavano ancora come il primo giorno. Erano diamanti bianchi e rosa.
-Ohhh madre, ma è meravigliosa!
-Voglio che la porti domani!
-Davvero madre?
-Certo!
Così le due donne si abbracciarono. Poi madame si congedò, dicendo alla figlia che doveva riposare. Il giorno seguente sarebbe stato un giorno importante. Oscar si mise sotto le coperte e cercò di rilassarsi. Era più facile a dirsi che a farsi. Dopo essersi rigirata nel letto per più di 4 volte però, finalmente si addormentò.
Le prime luci del sole che si intrufolarono in mezzo alle tende, le si poggiarono sul viso svegliandola. Aprì gli occhi, si mise a sedere e si guardò intorno: quella era stata l'ultima notte che passava a casa sua. Oggi sarebbe diventata la contessa de Dubois. Una nuova vita la attendeva. Qualcuno bussò alla porta. La testa di Nanny fece capolino da uno spicchio di porta aperta.
-Buon giorno piccola! - Disse con un grande sorriso – Possiamo entrare?
-Certo! - “E va bene, portiamo a termine anche questa missione!!” Pensò...

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Finalmente ci siamo tolte anche Danielle dalle scatole. So quanto vi stia antipatica (a me per prima, infatti mi sono decisa ad eliminarla!!). Così i nostri due innamorati possono finalmente coronare il loro sogno d'amore! Come sarà il matrimonio? Lo saprete nel prossimo episodio. =)
Adesso sta a voi farmi sapere cosa ne pensate! =) A presto care!! =)
P.S. vi anticipo che ormai siamo agli sgoccioli di questa storia.

   
 
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