Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
Segui la storia  |       
Autore: CrystalRose    21/01/2012    4 recensioni
E se Aida Gerkhan avesse 20 anni e incontrasse Ben? Cosa accadrebbe?
E' la mia prima FF in questa sezione. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ben si svegliò per primo, giusto in tempo per vedere il sole sorgere.
Lei era lì, in tutta la sua fragilità apparente che dormiva sul suo petto.
Non poteva crederci. Si era innamorato veramente, era così felice di averla per sé che nemmeno l’idea che Semir avrebbe potuto scoprirli lo faceva titubare.
Mentre osservava l’alba quasi giunta al termine, Aida spalancò i suoi occhioni blu mare che furono accarezzati dalla luce mattutina. La prima cosa che vide, infatti, fu il sole all’orizzonte e sorrise.
Poi abbassò lo sguardo e vide dove era sdraiata: tra le braccia di Ben.
Non era un sogno!
Alzò lentamente la testa e incrociò i suoi occhi neri che la fissavano, le sorrise.
-Buongiorno- disse lei.
-Buongiorno- rispose
Si baciarono. Lui le accarezzò il viso.
-Sei ancora più bella di ieri-
Lei arrossì e lui rise.
-Che c’è?- chiese lei.
-Ma arrossisci ancora?-
-Che ci posso fare??- replicò imbarazzata.
Squillò il cellulare del ragazzo sul comodino. Allungò il braccio sinistro per afferrarlo.
Non guardò il nome sul display.
- Jäger -
- Giù dalle brande dormiglione!!! Maxi-tamponamento sulla A4, chilometro 22- disse Semir dall’altra parte.
-Ok Semir,  arrivo-
Si alzò per rivestirsi e Aida rimase seduta sul letto con le ginocchia al petto
-E io?- chiese
Lui si voltò –Vestiti- rispose come se fosse una cosa ovvia.
-Ooookay-

Arrivati giù al parcheggio, Ben si diresse verso la sua Mercedes classe E coupé e lei lo seguì.
-Ma che fai?-
-Ma non mi riporti a casa?-
-Devo andare a lavoro o tuo padre mi sgozza-
La ragazza sbarrò gli occhi, incredula a quella risposta.
Che cavaliere!
-Ok vado a piedi- disse offesa e fece per andarsene.
Il poliziotto alzò gli occhi al cielo.
- Aida!- la richiamò.
-Che c’è?-
-Sali. Però facciamo in fretta!!-
-Grazie!!- esultò felice. Gli andò incontro e lo baciò.
-Ma come si fa ad arrabbiarsi con te se poi fai così. E non farmi gli occhioni dolci!-
“Bel caratterino la ragazza…chissà da chi ha preso…” pensò.

Giunto sulla A4 al km22, dopo aver riaccompagnato Aida a casa, andò incontro a Semir.
-Ah era ora!- si lagnò quest’ultimo
-Buongiorno Semir!- disse sfoderando il suo classico sorrisetto ironico.
-Abbiamo fatto tardi eh?- chiese il collega malizioso
-L’ho dovuta riaccompagnare a casa stamattina, per questo ho fatto tardi-
-Uh che caratterino-
“Già, tutta suo padre!” lo stava per dire ma si trattenne.
-Che sfacelo!- disse, invece, osservando il mucchio di auto incidentate.
-Pensa che la mia BMW è lì in mezzo-
-La Engelhardt ti uccide. È la seconda in un mese!-
-Mi sono trovato in mezzo, non è colpa mia!-
-Quindi chi è stato?-
-Il tir laggiù. Pare che alla guida non ci fosse nessuno-
-Mi stai prendendo in giro?-
-C’era questo incastrato tra i pedali- disse mostrandogli un mattone.
- Cos’è il nuovo modello di pilota automatico?-
-Ahah. Fai anche lo spiritoso!-
- Il tir è rubato, immagino…-
-Esatto. In pratica brancoliamo nel buio-
-Torniamo in centrale?-
-Si sperando che la Engelhardt sia di buon umore-

Una volta sull’auto di Ben…
-Anche la tua ragazza usa quell’odioso profumo alla vaniglia?- chiese Semir, allacciandosi la cintura di sicurezza.
-Perché?- domandò l’altro, mettendo in moto.
-Perché lo usa anche Aida. È terribile-
-Ma và?- disse fingendosi sorpreso.
-Sì, dice che va di moda… A me dà il volta stomaco-
-A me no-
“Anzi mi fa impazzire” pensò.
In effetti si accorse che non solo l’auto sapeva di vaniglia ma anche lui stesso era impregnato dal profumo di Aida.

Aida entrò in casa e fece per raggiungere il telefono per chiamare Katerine e raccontarle tutto.
Ma era tanto che non la sentiva. E cosa le avrebbe detto? Che si era messa insieme al poliziotto che aveva preso il posto di suo padre? Non era carino. A malincuore rinunciò.
Salì le scale per andare a cambiarsi, non poteva di certo andare in università con quel vestito, faceva abbastanza freddo quel giorno.
Cominciò a sfilarsi il vestito e a raggiungere il bagno per una veloce doccia. Ma poi sentì sulla sua pelle quel profumo…quello di lui. Impregnava tutto: capelli, pelle, vestiti.
Non voleva ancora toglierselo di dosso. Prese un paio di jeans e una felpa, si infilò le Converse. La doccia l’avrebbe fatta quella sera.

Quella sera le arrivò un sms da Ben:
“Stasera usciamo? Ho bisogno di vederti…”

“Anch’io ma non posso devo studiare”

“Vengo a tenerti compagnia!”

“Sei matto?! Così mio padre ci scopre!”

“Ok. Allora ci vediamo domani sera alla festa di compleanno di Semir”

“Vieni alla festa in giardino?”

“Certo”

“Perfetto a domani. Ti amo”

“Buonanotte! Io ti amo di più comunque!!”

“Impossibile, io di più. ‘Notte”


Spazio autrice:
Mi sono ritagliata una pausa dallo studio del mio imminente esame per aggiornare! Spero vi piaccia!!! ^^
Qualcosa che ha a che fare con l’incidente in autostrada porterà dei grossi guai, oltre al fatto che Semir li scoprirà prima o poi ;)
Ringrazio come sempre tutti coloro che mi seguono, leggono, commentano e che hanno tanta pazienza!
Buon week end e al prossimo capitolo!!
Lalla.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11 / Vai alla pagina dell'autore: CrystalRose