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Autore: Cara Catastrofe    21/01/2012    4 recensioni
Flash partecipante al contest Openig ed Ending indetto da Lady Nazzumi.
Cos'è la giustizia? I tuoi occhi sembrano averne dimenticato il significato.
L'unica cosa importante adesso è la vendetta.
Dolce e suadente parola, che nasconde infime scelte.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore:  Sadiko 
Titolo: Bruciante, il primitivo desiderio di divenir più forte
Opening/Ending: Shura, dei Does
Anime da cui è tratta la frase scelta:  Gintama
Genere:  Introspettivo, malinconico
Rating:  Giallo
Avvertimenti:  517 parole
 
Bruciante, il primitivo desiderio di divenir più forte
 
Una fastidiosa sensazione e l’odore dei fiori che sbocciano, in un pomeriggio senza nuvole nel cielo, la mia carneficina comincia ad evocarsi.
Questi pensieri ardenti si aggiungono alla mia tristezza, mentre trovo scenari simili abbasso la testa.
Qualcuno per favore,  spenga la mia fiamma. Fa che io voli yeah yeah.
 
 
 
L’ennesimo tuo  compagno a terra a causa di  quel mostro considerato imbattibile.
La tua mente si ferma. Hai paura di lottare, ma contraddittoriamente ne senti la più forte voglia.
Dopo essere trasalito, guardi quello che sta accadendo; la tua mente si era fermata, lo scontro no.
Quello  prosegue, solo un pensiero rimbomba nella tua mente: non esitare.
Non devi esitare, devi combattere, combattere come un vero sayan.
Sacrificare solo momentaneamente quella parte umana di te ed  ascoltare la voce remota  dell’istinto che ti  diceva di ucciderlo, di distruggerlo.
Hai  paura però, paura di non riuscirti a fermare e allo stesso tempo paura di fermarti.
Paura che svanisce  nell’istante in cui vedi  tuo  padre in pericolo, nelle spire di quell’essere che di umano non ha  nulla.
Allora lo colpisci con tutte le tue forze, gioisci della sofferenza che gli provochi con i tuoi velocissimi colpi. Non sei più in te, quello non sei tu.
Attacchi, non più per proteggere tuo padre, attacchi per lo stesso motivo che fino a pochi istanti disprezzavi: la vendetta.
Suadente parola che nasconde infime scelte.
Lo vedi agonizzante, continui a colpirlo anche se è inerme.
Vedi un lampo di disperazione insinuarsi nei suoi spalancati occhi, ti procura non poca soddisfazione.
Sai che quello che stai facendo è sbagliato, ingiusto.
E cos’è la giustizia? I tuoi occhi, il tuo corpo sembra averne dimenticato il significato.
Quasi per autoconvincerti che è lui il mostro, guardi i tuoi compagni sofferenti, pensi agli uomini deceduti a causa del mostro.
Dopo il tuo ultimo attacco il mostro esplode, colpito in pieno dall’onda energetica scaturita dalle tue mani. I tuoi occhi tanto celesti, da sembrare trasparenti, si risvegliano, il significato della parola che avevi perso ricompare nella tua, ora lucida,  mente.
Hai vinto.
Ma ora che sei di nuovo in te,  è una magra consolazione, gli uomini uccisi sono ancora morti, tuo padre non è con te.
L’unico pensiero che ti consola è che quel mostro non farà più del male, non direttamente, almeno.
Indirettamente, sì.  Perché ogni volta che penserai a Cell, ti verrà in mente l’attimo in cui sei diventato un dannato mostro, l’attimo in cui quello che combatteva era solo un vago riflesso di te, vago perché il cuore era un altro. Quella bestia non era Gohan e mai lo sarebbe stata.
Saresti divenuto più forte per non cedere all’istinto.
Non avresti dovuto attingere a quella fonte della forza che hai utilizzato e che disprezzavi.
Avresti non solo protetto gli altri, ma anche te stesso.
Bruciante, il primitivo  desiderio di voler a tutti i costi divenir più forte.
Abbassi il capo, gli scenari di quel giorno ricompaiono, e con essi il dolore.
Ancora ricordi quel pomeriggio senza nuvole in cielo, che fece da teatro a quella rappresentazione di odio e vendetta.
Di nuovo, ancora, nonostante credessi di star dimenticando gli avvenimenti di quel giorno, loro non vogliono dimenticare te, non riesci a fuggire.
Sei cresciuto, ti dici, ma non lo credi pienamente, ancora ti senti incapace di affrontare il passato.
Lo stesso incontenibile odio ritorna nella tua mente, e con essa il riecheggiare di un’altra carneficina. 



Angolo Autrice

Adoro, anzi amo questa canzone! Amo i DOES in generale, ero indecisa tra questa e Donten.
Mi sono capita solo io, eh? 
Partecipa al bellissimo contest indetto da Nazzumi
Sadiko
  
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