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Autore: Scarlett Sakura    21/01/2012    3 recensioni
Ecco cosa può fare un preservativo sbagliato nelle mani sbagliate.
[3° classificata al contest "Il circo dei prompt." indetto da Silvar Solly.]
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Konohamaru, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Naruto background (Che più assurdo non si può!)'
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Autore: Airo-pearl sul forum, Koishan Sokujo su efp.
Titolo:
Tutta colpa di un P.V.
Numeri scelti:
Lista A: 12. Lista B: 12.
Prompt effettivamente utilizzati:
Preservativo, voglia, Shikamaru.
Personaggi:
Naruto, Sasuke, Konohamaru e Tsunade.
Paring (se ce ne sono):
Nessuno.
Rating:
Giallo.
Genere:
Comico.
Avvertimenti:
One-shot.
Introduzione:
Ecco cosa può fare un preservativo sbagliato nelle mani sbagliate.
NdA:
Il raiting giallo è pura precauzione. Spero sia IC, anche se in una situazione del genere è difficile lasciarli tale. L’ho scritto in due ore quindi non so cosa ne sia venuto fuori.
Questa fiction fa parte di una serie, se così la si può chiamare, in cui si rivelano tutte le sfaccettature comiche di Naruto e company.

 

 

 

 

Tutta colpa di un P.V.

 

 

 

 

Le strade di Konoha erano trafficate come al solito quella mattina.

Il sole delle undici non era particolarmente caldo e quindi facilmente sopportabile. Tutti camminavano, parlottavano e sbadigliavano. In pratica, nessuno faceva caso a nessuno. Nemmeno ad un giovane biondo che correva manco fosse inseguito dal demonio.

Naruto correva come un disperato tra gli abitanti cercando di scansarli e, al tempo stesso, di far perdere le sue tracce al suo inseguitore. Svoltò velocemente l’angolo e si ritrovò di fronte ad una piccola recinzione di legno. Accanto vi era una costruzione non accessibile, dato che non aveva modo di entrare.

<< Accidenti! E ora? >> poteva tranquillamente saltare l’ostacolo ma, per sua sfortuna, aldilà dello strato legnoso vi era un boschetto che entrambi conoscevano bene. Non ci avrebbe impiegato molto a trovarlo. Non ha caso erano entrambi abili ninja. << Destra o sinistra? Cavolo! >> si chiese guadando in ambedue le direzioni.

<< Da questa parte. >> gli intimò una voce giovane e maschile che lui riconobbe subito.

<< Konohamaru! >> era sorpreso di vederlo lì. A quell’ora doveva essere con la sua squadra ad inseguire gatti. << Come mai qui? >> chiese curioso e momentaneamente dimentico del suo dramma.

<< Ho saltato la lezione del maestro Ebisu. Muoviti o ci ammazza tutti e due. >> fece un gesto sbrigativo indicando la porta dentro la quale si era nascosto. Si trattava della costruzione che aveva già inquadrato.

<< Giusto. >> senza troppo indugio il biondo lo seguì, rintanandosi nel nascondiglio improvvisato. Da una piccola fessura nella porta videro arrivare, dopo qualche istante, un ragazzo bello e moro dall’aria assatanata. Piombò sul posto con molto irruenza e ben poca della sua consueta grazia.

<< NARUTO! >> lo chiamò con la sua voce imperturbabile, rovinata dal grido feroce che aveva lanciato. << Nasconderti ti servirà a poco, vieni fuori! >> aspettò qualche secondo, nella vana quanto inutile speranza che il ragazzo seguisse la sua “richiesta”.

<< Fossi matto. >> rispose appunto quella persona a voce bassissima, quasi un bisbiglio. 

<< E’ così, dunque? >> un nervo pulsava minacciosamente sulla sua tempia, che sembrava voler esplodere da un momento all’altro. << E sia! Tanto ti troverò e allora vedrai. >> saltò aldilà del recinto, insinuandosi nel fitto boschetto e saltando da un ramo all’altro senza più guardarsi alle spalle.

Dopo essersi assicurato che Sasuke si fosse allontanato a sufficienza, Naruto uscì dal suo nascondiglio seguito a ruota da Konohamaru.

<< Allora? >> disse quest’ultimo mentre lanciava strane occhiate sia a lui che alla fitta rete di alberi dove era scomparso l’Uchiha. << Che cosa gli è preso a Sasuke? E’ impazzito del tutto? >>

<< Non proprio. >> si grattò la testa con fare sconfitto e sedendosi su uno degli scalini sotto la porta.

<< Cioè? >> inarcò un sopraciglio senza capire, imitandolo e accomodandosi accanto a lui.

<< Ecco…

Stamattina presto, saranno state le sette circa, quel teme si è presentato fuori la porta di casa mia. Quando hanno bussato, ho aperto completamente rimbecillito dal sonno e mi sono ritrovato, non so come, nuovamente sul mio materasso.

<< Sasuke?! Che ti prende? >> gli ho quasi gridato in faccia non appena ho capito che era lui. << Vuoi litigare di prima mattina? >> ero stizzito, sia  per le sue maniere, sia perché mi  aveva svegliato per nulla. Lui mi ha guardato serio, standomi sopra, sembrava stesse per comunicarmi una notizia di vitale importanza, tant’è che credevo avessero ucciso qualcuno. Quando, d’un tratto, ha tirato fuori qualcosa dalla tasca. L’ho guardato bene e sono diventato di tutti i colori.

<< Sas… Sasuke…>> ho balbettato imbarazzato a morte.

<< Si? >> mi ha risposto mentre strappava il rivestimento con i denti.

<< Quello è un preservativo. >> gli ho fatto notare temendo che avesse preso un grosso abbaglio.

<< Lo so. >> mi ha detto incurante delle mie espressioni facciali.

<< Esattamente, cosa dovremo farci? >> stavo sudando freddo e temevo seriamente che fosse partito per chissà quale lido.

<< Tu cosa ci fai con questo? >> mi ha risposto con un’altra assurda domanda.

<< Stai scherzando? >> dallo stato imbarazzato sono passato a quello sconvolto. << Con… con me? >> ero sempre più allibito. La sua pazzia aveva raggiunto una soglia inaspettata.

<< Ho voglia, e tanta anche. >> si è interrotto tirando fuori quella cosa. << Non posso andare da Sakura, Ino o qualunque femmina del villaggio. Cercherebbero di fregarmi come l’ultima volta. *>>

<< Ma… ma…>> io ero diventato di tutti i colori possibili e immaginabili che ci fossero in natura.

<< Te l’ho già detto una volta, tempo fa: tu sei l’unico che non cercherebbe mai di fregarmi. Quindi lo farò con te. >> ha esclamato sventolandomi sotto al naso l’oggetto in questione. Io ero troppo sconvolto per dire o fare qualunque cosa e sono rimasto immobile. Lui deve averlo preso per un assenso perché ha messo mano alla corda che gli legava i pantaloni per slacciarla, e a quel punto ho reagito.

<< RASENGAN! >> ho gridato prima di farlo volare fuori dalla mia finestra. Mi sono tolto il pigiama e vestito in tutta fretta, poi sono scappato. E’ da allora che tento in tutti i modi di evitarlo e di non farmi violentare.

… questo è quanto. >> termino volgendo finalmente un’occhiata al ragazzino che mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite e una scia di sangue che esce dal naso. Era ovvio quanto poco ne sapesse di certe cose.

<< Cosa pensi di fare? >> gli chiese perplesso mentre si asciugava il naso con un pezzettino di carta.

<< Semplice, andrò da Nonna Tsunade. Lei è l’unica che può tirarmi fuori dai guai. >> si alzò pronto per mettersi in marcia.

<< Buona idea. >> detto questo -con una certa circospezione e prendendo vie secondarie- arrivarono sino al palazzo dell’Hokage. Dopo una serie di saluti, le guardie li fecero subito passare e alla fine giunsero a destinazione. Bussarono e dopo un “Avanti”, si accomodarono.

<< Nonna Tsunade, ho un grosso problema. >> disse il biondo sbattendo le mani sulla scrivania con poco garbo e osservandola come se fosse la sua ancora di salvezza.

<< Che avete combinato? >> per tutta risposta inarcò un sopraciglio guardando sospettosa entrambi. Non era la prima volta che il nipote del suo ex-maestro combinava qualche casino. Specie come l’ultima volta.

<< Stavolta niente. >> intuendo i suoi pensieri, Konohamaru alzò le mani al cielo in segno di resa pacifica.

<< Parla, non ho molto tempo. >> mollò la penna con la quale stava firmando il documento e incrociò le dita pronta ad ascoltarli.

<< Dunque… >> gli raccontò per filo e per segno ciò che aveva spiegato al suo amico, con tutti i particolari del caso. La donna li ascoltò in silenzio, con il mento poggiato sulle dita intrecciate e lo sguardo attento. << Questo è quanto. >> Naruto tirò un sospiro di sollievo, pregando tutti i suoi santi che ci fosse un modo per bloccare la malsana voglia del suo compagno di squadra. Altrimenti era fregato.

<< Conosco la causa della sua smania per il sesso. >> dichiarò d’un tratto Tsunade poggiando le braccia sulla scrivania.

<< Davvero? >> chiesero i due all’unisono e sporgendosi un po’.

<< Si. La colpa è del preservativo. >> decretò tranquilla come se stesse discutendo del tempo. << Ma prima dimmi di che marca era. >>

<< Come sarebbe a dire? >> domandò il ragazzino perplesso.

Pur nutrendo dei dubbi, il genin biondo stette al suo gioco. << La carta era blu scuro e sopra vi era la scritta “P.V.” >>

<< Come temevo. >> fu il suo turno di sospirare poggiandosi allo schienale della sedia.

<< Dov’è il problema? E’solo un preservativo, no? >> lei negò col capo.

<< No, Naruto. P.V. sta per “Preservativi dalla voglia matta”. Si tratta di una marca a livello sperimentale che contiene delle forti sostanze afrodisiache. Il loro potere aumenta in maniera esponenziale la voglia sessuale di una persona. E’ sufficiente annusarli per perdere completamente la ragione. Li creammo due anni fa e decidemmo di provarli regalando un campione a cinque ninja del villaggio. >>

<< Cosa è accaduto? >> non sapeva perché, ma temeva quella risposta.

<< Il risultato? Cinque uomini dietro le sbarre per tentato stupro, un centinaio di preservativi da buttare e un segreto da conservare. Non so come, ma Sasuke deve esserne venuto in possesso. >>

<< Probabilmente li ha trovati nella discarica in cui abbiamo rovistato la settimana scorsa, durante quel caso di rifiuti tossici. >> buttò fuori il giovane accasciandosi sulla sedia. << Perché cavolo li ha tenuti? >> si prese la testa tra le mani affranto. A volte davvero non capiva come ragionava quel ragazzo.

<< Forse voleva portarmeli, ma poi li ha annusati per errore e, vittima della voglia, ha deciso di tenerli. >>

<< E di venirla e sfogare su di me. >> terminò per lei con rasegnazione.

<< Comunque sia, il problema resta. >> gli fece ben presente.

<< Che cosa devo fare? >> domandò a quel punto Naruto un po’ più calmo. Avrebbe fatto di tutto pur di non dover fare sesso con Sasuke in quelle condizioni.

<< Tu niente, ci penserà Shikamaru. Se non errò, suo padre dovrebbe ancora avere i risultati di quel fallimentare esperimento. Sfortunatamente Shikaku è in missione, ma suo figlio è qui e ci aiuterà. >> sorrise soddisfatta di avere già una soluzione a portata di mano.

<< Perfetto. >> il biondino si sentiva un po’ più sollevato e si lasciò scappare un sorriso.

<< Ma prima dobbiamo catturarlo. >> si congelò sulla sedia e il sorriso morì sul colpo, così com’era nato.

<< E come? >> chiese ingenuamente il più piccolo. Naruto, che ingenuo fino a quel punto non era, la guardò come se fosse pazza. << Oh, no… >>

<< Oh, si… >> la donna sorrise perfidamente guardandolo dritto negli occhi.

 

 

<< Sicura che funzionerà? >> chiese per la sessantesima volta la povera vittima mentre se ne stava seduto sul letto ad osservare quella strana miscela azzurra dall’aria sospetta.

<< Fidati. >> disse l’hokage nascosta dietro una tendina insieme al loro compagno di sventure. << Shikamaru mi ha assicurato che è sufficiente fargliela annusare e l’effetto dei preservativi svanirà. >>

<< E la sua voglia tornerà a livelli umani e non sembrerà più un cane in calore. >> annuì Konohamaru con un sorriso e alzando il pollice per dargli coraggio. << Si spera… >> aggiunse poi a bassa voce, senza farsi sentire.

<< La smettete di spiare? >> li rimproverò a un certo punto. Quella situazione era già abbastanza difficile, ci mancavano solo loro a comportarsi come due maniaci. Tsunade alzò una mano elargendo una perla di saggezza che avrebbe fatto ridere persino Shino.

<< Regola numero 12: il ninja non spia. Osserva la situazione.** >> gli ricordò. Ovviamente anche Uzumaki ricordava bene quelle patetiche regole stillate da un ninja sotto effetto di stupefacenti.

<< Ancora quelle cavolate, ma che… >> dovette fermarsi. Una finestra si era aperta bruscamente lasciando entrare il vento pomeridiano, e non solo. Vi era una figura appollaiata, era Sasuke.

<< Naruto. >> lo chiamò serio e poco incline a scherzare. Non gli sarebbe sfuggito stavolta, ne era sicuro.

<< Ho cambiato idea. >> dichiarò, non senza sforzo, la sua preda. Doveva far in modo che si avvicinasse a lui. << Ho voglia di fare sesso con te. >> si sarebbe sentito male da un momento all’altro, lo sentiva. Invece ingoiò il boccone amaro.

<< Bene. >> senza perdere tempo gli saltò addosso, sempre con l’immancabile preservativo dalla voglia matta. La sua soglia del controllo era partita per fatti suoi. Naruto alzò le braccia per fingere di abbracciarlo e strofinare il volto contro il suo, ma a quel punto gli spiaccicò un panno bianco ricolmò della sostanza azzurra sulla faccia. Sasuke si agitò come un anguilla e gli altri due vennero in suo soccorso, anche se bastò Tsunade da sola a tenerlo fermo. A un certo punto il moro s’immobilizzò del tutto e i tre lo guardarono preoccupati. Tolsero il panno umido davanti al volto del giovane, giusto per non farlo soffocare. Quando il liquido iniziò a fare effetto, Sasuke riprese man a mano conoscenza e si guardò attorno perplesso.

<< Cosa ci faccio qui? >> domandò osservando la stanza bianca dell’ospedale. Eppure non gli sembrava di essere ferito. Diede un’occhiata al sé stesso e non notò nulla di strano.

Tutti esultarono per il suo ritorno.

<< Nulla di che, solo una visita. >> Tsunade preferì non dirgli la verità, non solo per il bene del ragazzo, ma anche per il suo, visto che era in parte colpevole della spiacevole situazione.

<< Capisco. >> si toccò la testa poco convinto, ma non intenzionato ad approfondire.

<< Solo una cosa, Uchiha. >> la donna lo guardò severa. << Non prendere mai più un prodotto dalle discariche senza il mio permesso, è chiaro? >>

<< Va bene. >> annuì ligio, ma interiormente confuso. Si toccò lo stomaco e guardò il suo compagno di squadra e lo chiamò. << Naruto. >>

<< Si? >> gli rispose felice come una pasqua per aver evitato una tragedia, secondo il suo punto di vista.

<< Ho voglia… >> iniziò, ma venne bloccato da un grido.

<< EH? >> si trovo sei paia d’occhi fuori dalle orbite e un Naruto quasi pronto alla fuga.

<< Ma che avete? Intendevo dire: ho voglia di mangiare. Mi accompagni? >>

<< Si, certo. >> il biondo era visibilmente sollevato e lui non ne capiva il motivo.

Si alzò dal letto pronto per seguirli quando, mettendosi le mani in tasca, ne tirò fuori due preservativi dalla confezione rossa.

<< Strano… >> li osservò tranquillo e poi se li cacciò nuovamente in tasca. << Avvertirò l’Hokage domani. >> detto questo, uscì dalla stanza. Senza avere idea di quanto un preservativo possa essere letale.

 

 

 

 

 

 

Fine… forse.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino della follia:

 

Dunque, questa non è una fiction ma un’immane cavolata.

Dove vedete gli asterischi fa riferimento a delle fiction facente parti della “serie”. Non la si può nemmeno definire tale. XD

* Si riferisce alla fiction “Chi ha incastrato Sasuke Uchiha?”.

** Si riferisce alla fiction “Le regole dei ninja”.

 

Spero che vi abbia divertito almeno un po’. ^^

 

Un saluto da Koishan la folle. ^^

   
 
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