Autore: Airo-pearl
sul forum, Koishan Sokujo su
efp.
Titolo: Tutta colpa di un P.V.
Numeri scelti: Lista
A: 12. Lista B: 12.
Prompt effettivamente utilizzati: Preservativo,
voglia, Shikamaru.
Personaggi: Naruto, Sasuke,
Konohamaru e
Tsunade.
Paring (se ce ne sono): Nessuno.
Rating: Giallo.
Genere: Comico.
Avvertimenti: One-shot.
Introduzione: Ecco
cosa può fare
un preservativo sbagliato nelle mani sbagliate.
NdA: Il
raiting giallo è pura precauzione. Spero sia IC, anche se in
una
situazione del genere è difficile lasciarli tale.
L’ho scritto in due ore
quindi non so cosa ne sia venuto fuori.
Questa fiction
fa parte di una
serie, se così la si può chiamare, in cui si
rivelano tutte le sfaccettature
comiche di Naruto e company.
Tutta colpa di un
P.V.
Le
strade di
Konoha erano trafficate come al solito quella mattina.
Il
sole delle
undici non era particolarmente caldo e quindi facilmente sopportabile.
Tutti
camminavano, parlottavano e sbadigliavano. In pratica, nessuno faceva
caso a
nessuno. Nemmeno ad un giovane biondo che correva manco fosse inseguito
dal
demonio.
Naruto
correva
come un disperato tra gli abitanti cercando di scansarli e, al tempo
stesso, di
far perdere le sue tracce al suo inseguitore. Svoltò
velocemente l’angolo e si
ritrovò di fronte ad una piccola recinzione di legno.
Accanto vi era una
costruzione non accessibile, dato che non aveva modo di entrare.
<<
Accidenti! E ora? >> poteva tranquillamente saltare
l’ostacolo ma, per
sua sfortuna, aldilà dello strato legnoso vi era un
boschetto che entrambi
conoscevano bene. Non ci avrebbe impiegato molto a trovarlo. Non ha
caso erano
entrambi abili ninja. << Destra o sinistra? Cavolo!
>> si chiese
guadando in ambedue le direzioni.
<<
Da questa
parte. >> gli intimò una voce giovane e
maschile che lui riconobbe subito.
<<
Konohamaru! >> era sorpreso di vederlo lì. A
quell’ora doveva essere con
la sua squadra ad inseguire gatti. << Come mai qui?
>> chiese
curioso e momentaneamente dimentico del suo dramma.
<<
Ho
saltato la lezione del maestro Ebisu. Muoviti o ci ammazza tutti e due.
>> fece un gesto sbrigativo indicando la porta dentro la
quale si era nascosto.
Si trattava della costruzione che aveva già inquadrato.
<<
Giusto.
>> senza troppo indugio il biondo lo seguì,
rintanandosi nel nascondiglio
improvvisato. Da una piccola fessura nella porta videro arrivare, dopo
qualche
istante, un ragazzo bello e moro dall’aria assatanata.
Piombò sul posto con
molto irruenza e ben poca della sua consueta grazia.
<<
NARUTO!
>> lo chiamò con la sua voce imperturbabile,
rovinata dal grido feroce
che aveva lanciato. << Nasconderti ti servirà
a poco, vieni fuori!
>> aspettò qualche secondo, nella vana quanto
inutile speranza che il ragazzo
seguisse la sua “richiesta”.
<<
Fossi
matto. >> rispose appunto quella persona a voce
bassissima, quasi un
bisbiglio.
<<
E’ così,
dunque? >> un nervo pulsava minacciosamente sulla sua
tempia, che
sembrava voler esplodere da un momento all’altro.
<< E sia! Tanto ti
troverò e allora vedrai. >> saltò
aldilà del recinto, insinuandosi nel
fitto boschetto e saltando da un ramo all’altro senza
più guardarsi alle spalle.
Dopo
essersi
assicurato che Sasuke si fosse allontanato a sufficienza, Naruto
uscì dal suo
nascondiglio seguito a ruota da Konohamaru.
<<
Allora?
>> disse quest’ultimo mentre lanciava strane
occhiate sia a lui che alla
fitta rete di alberi dove era scomparso l’Uchiha.
<< Che cosa gli è preso
a Sasuke? E’ impazzito del tutto? >>
<<
Non
proprio. >> si grattò la testa con fare
sconfitto e sedendosi su uno degli
scalini sotto la porta.
<<
Cioè?
>> inarcò un sopraciglio senza capire,
imitandolo e accomodandosi accanto
a lui.
<<
Ecco…
Stamattina presto, saranno state le sette
circa, quel teme si è presentato fuori la porta di casa mia.
Quando hanno
bussato, ho aperto completamente rimbecillito dal sonno e mi sono
ritrovato,
non so come, nuovamente sul mio materasso.
<< Sasuke?! Che ti prende?
>>
gli ho quasi gridato in faccia non appena ho capito che era lui.
<< Vuoi
litigare di prima mattina? >> ero stizzito, sia per le sue maniere, sia
perché mi aveva
svegliato per nulla. Lui mi ha guardato
serio, standomi sopra, sembrava stesse per comunicarmi una notizia di
vitale
importanza, tant’è che credevo avessero ucciso
qualcuno. Quando, d’un tratto,
ha tirato fuori qualcosa dalla tasca. L’ho guardato bene e
sono diventato di
tutti i colori.
<< Sas…
Sasuke…>> ho balbettato
imbarazzato a morte.
<< Si? >> mi ha
risposto mentre
strappava il rivestimento con i denti.
<< Quello è un
preservativo. >>
gli ho fatto notare temendo che avesse preso un grosso
abbaglio.
<< Lo so. >> mi ha
detto
incurante delle mie espressioni facciali.
<< Esattamente, cosa dovremo farci?
>> stavo sudando freddo e temevo seriamente che fosse
partito per chissà
quale lido.
<< Tu cosa ci fai con questo?
>> mi ha risposto con un’altra assurda domanda.
<< Stai scherzando? >>
dallo
stato imbarazzato sono passato a quello sconvolto. <<
Con… con me?
>> ero sempre più allibito. La sua pazzia
aveva raggiunto una soglia
inaspettata.
<< Ho voglia, e tanta anche.
>>
si è interrotto tirando fuori quella
cosa. << Non posso andare da Sakura,
Ino o qualunque femmina del villaggio. Cercherebbero di fregarmi come
l’ultima
volta. *>>
<< Ma…
ma…>> io ero diventato di
tutti i colori possibili e immaginabili che ci fossero in natura.
<< Te l’ho già
detto una volta, tempo
fa: tu sei l’unico che non cercherebbe mai di fregarmi.
Quindi lo farò con te.
>> ha esclamato sventolandomi sotto al naso
l’oggetto in questione. Io
ero troppo sconvolto per dire o fare qualunque cosa e sono rimasto
immobile.
Lui deve averlo preso per un assenso perché ha messo mano
alla corda che gli
legava i pantaloni per slacciarla, e a quel punto ho reagito.
<< RASENGAN! >> ho
gridato
prima di farlo volare fuori dalla mia finestra. Mi sono tolto il
pigiama e vestito
in tutta fretta, poi sono scappato. E’ da allora che tento in
tutti i modi di
evitarlo e di non farmi violentare.
…
questo è quanto.
>> termino volgendo finalmente un’occhiata al
ragazzino che mi guarda con
gli occhi fuori dalle orbite e una scia di sangue che esce dal naso.
Era ovvio
quanto poco ne sapesse di certe cose.
<<
Cosa
pensi di fare? >> gli chiese perplesso mentre si
asciugava il naso con un
pezzettino di carta.
<<
Semplice,
andrò da Nonna Tsunade. Lei è l’unica
che può tirarmi fuori dai guai. >>
si alzò pronto per mettersi in marcia.
<<
Buona
idea. >> detto questo -con una certa circospezione e
prendendo vie
secondarie- arrivarono sino al palazzo dell’Hokage. Dopo una
serie di saluti, le
guardie li fecero subito passare e alla fine giunsero a destinazione.
Bussarono
e dopo un “Avanti”, si accomodarono.
<<
Nonna
Tsunade, ho un grosso problema. >> disse il biondo
sbattendo le mani
sulla scrivania con poco garbo e osservandola come se fosse la sua
ancora di
salvezza.
<<
Che avete
combinato? >> per tutta risposta inarcò un
sopraciglio guardando
sospettosa entrambi. Non era la prima volta che il nipote del suo
ex-maestro
combinava qualche casino. Specie come l’ultima volta.
<<
Stavolta
niente. >> intuendo i suoi pensieri, Konohamaru
alzò le mani al cielo in
segno di resa pacifica.
<<
Parla,
non ho molto tempo. >> mollò la penna con la
quale stava firmando il
documento e incrociò le dita pronta ad ascoltarli.
<<
Dunque…
>> gli raccontò per filo e per segno
ciò che aveva spiegato al suo amico,
con tutti i particolari del caso. La donna li ascoltò in
silenzio, con il mento
poggiato sulle dita intrecciate e lo sguardo attento. <<
Questo è quanto.
>> Naruto tirò un sospiro di sollievo,
pregando tutti i suoi santi che ci
fosse un modo per bloccare la malsana voglia del suo compagno di
squadra.
Altrimenti era fregato.
<<
Conosco
la causa della sua smania per il sesso. >>
dichiarò d’un tratto Tsunade poggiando
le braccia sulla scrivania.
<<
Davvero?
>> chiesero i due all’unisono e sporgendosi un
po’.
<<
Si. La
colpa è del preservativo. >>
decretò tranquilla come se stesse discutendo
del tempo. << Ma prima dimmi di che marca era.
>>
<<
Come
sarebbe a dire? >> domandò il ragazzino
perplesso.
Pur
nutrendo dei
dubbi, il genin biondo stette al suo gioco. << La carta
era blu scuro e
sopra vi era la scritta “P.V.” >>
<<
Come
temevo. >> fu il suo turno di sospirare poggiandosi allo
schienale della
sedia.
<<
Dov’è il
problema? E’solo un preservativo, no? >> lei
negò col capo.
<<
No,
Naruto. P.V. sta per “Preservativi dalla voglia
matta”. Si tratta di una marca
a livello sperimentale che contiene delle forti sostanze afrodisiache.
Il loro
potere aumenta in maniera esponenziale la voglia sessuale di una
persona. E’
sufficiente annusarli per perdere completamente la ragione. Li creammo
due anni
fa e decidemmo di provarli regalando un campione a cinque ninja del
villaggio.
>>
<<
Cosa è
accaduto? >> non sapeva perché, ma temeva
quella risposta.
<<
Il
risultato? Cinque uomini dietro le sbarre per tentato stupro, un
centinaio di
preservativi da buttare e un segreto da conservare. Non so come, ma
Sasuke deve
esserne venuto in possesso. >>
<<
Probabilmente li ha trovati nella discarica in cui abbiamo rovistato la
settimana scorsa, durante quel caso di rifiuti tossici.
>> buttò fuori il
giovane accasciandosi sulla sedia. << Perché
cavolo li ha tenuti?
>> si prese la testa tra le mani affranto. A volte
davvero non capiva
come ragionava quel ragazzo.
<<
Forse voleva
portarmeli, ma poi li ha annusati per errore e, vittima della voglia,
ha deciso
di tenerli. >>
<<
E di
venirla e sfogare su di me. >> terminò per lei
con rasegnazione.
<<
Comunque
sia, il problema resta. >> gli fece ben presente.
<<
Che cosa
devo fare? >> domandò a quel punto Naruto un
po’ più calmo. Avrebbe fatto
di tutto pur di non dover fare sesso con Sasuke in quelle condizioni.
<<
Tu
niente, ci penserà Shikamaru. Se non errò, suo
padre dovrebbe ancora avere i
risultati di quel fallimentare esperimento. Sfortunatamente Shikaku
è in
missione, ma suo figlio è qui e ci aiuterà.
>> sorrise soddisfatta di
avere già una soluzione a portata di mano.
<<
Perfetto.
>> il biondino si sentiva un po’ più
sollevato e si lasciò scappare un
sorriso.
<<
Ma prima
dobbiamo catturarlo. >> si congelò sulla sedia
e il sorriso morì sul
colpo, così com’era nato.
<<
E come?
>> chiese ingenuamente il più piccolo. Naruto,
che ingenuo fino a quel
punto non era, la guardò come se fosse pazza.
<< Oh, no… >>
<<
Oh, si…
>> la donna sorrise perfidamente guardandolo dritto negli
occhi.
<<
Sicura
che funzionerà? >> chiese per la sessantesima
volta la povera vittima
mentre se ne stava seduto sul letto ad osservare quella strana miscela
azzurra
dall’aria sospetta.
<<
Fidati.
>> disse l’hokage nascosta dietro una tendina
insieme al loro compagno di
sventure. << Shikamaru mi ha assicurato che è
sufficiente fargliela
annusare e l’effetto dei preservativi svanirà.
>>
<<
E la sua voglia
tornerà a livelli umani e non sembrerà
più un cane in calore. >> annuì
Konohamaru con un sorriso e alzando il pollice per dargli coraggio.
<< Si
spera… >> aggiunse poi a bassa voce, senza
farsi sentire.
<<
La
smettete di spiare? >> li rimproverò a un
certo punto. Quella situazione
era già abbastanza difficile, ci mancavano solo loro a
comportarsi come due
maniaci. Tsunade alzò una mano elargendo una perla di
saggezza che avrebbe
fatto ridere persino Shino.
<<
Regola
numero 12: il ninja non spia. Osserva la situazione.** >>
gli ricordò.
Ovviamente anche Uzumaki ricordava bene quelle patetiche regole
stillate da un
ninja sotto effetto di stupefacenti.
<<
Ancora
quelle cavolate, ma che… >> dovette fermarsi.
Una finestra si era aperta
bruscamente lasciando entrare il vento pomeridiano, e non solo. Vi era
una
figura appollaiata, era Sasuke.
<<
Naruto.
>> lo chiamò serio e poco incline a scherzare.
Non gli sarebbe sfuggito
stavolta, ne era sicuro.
<<
Ho
cambiato idea. >> dichiarò, non senza sforzo,
la sua preda. Doveva far in
modo che si avvicinasse a lui. << Ho voglia di fare sesso
con te.
>> si sarebbe sentito male da un momento
all’altro, lo sentiva. Invece
ingoiò il boccone amaro.
<<
Bene.
>> senza perdere tempo gli saltò addosso,
sempre con l’immancabile
preservativo dalla voglia matta. La sua soglia del controllo era
partita per
fatti suoi. Naruto alzò le braccia per fingere di
abbracciarlo e strofinare il
volto contro il suo, ma a quel punto gli spiaccicò un panno
bianco ricolmò
della sostanza azzurra sulla faccia. Sasuke si agitò come un
anguilla e gli
altri due vennero in suo soccorso, anche se bastò Tsunade da
sola a tenerlo
fermo. A un certo punto il moro s’immobilizzò del
tutto e i tre lo guardarono
preoccupati. Tolsero il panno umido davanti al volto del giovane,
giusto per
non farlo soffocare. Quando il liquido iniziò a fare
effetto, Sasuke riprese
man a mano conoscenza e si guardò attorno perplesso.
<<
Cosa ci
faccio qui? >> domandò osservando la stanza
bianca dell’ospedale. Eppure
non gli sembrava di essere ferito. Diede un’occhiata al
sé stesso e non notò
nulla di strano.
Tutti
esultarono
per il suo ritorno.
<<
Nulla di
che, solo una visita. >> Tsunade preferì non
dirgli la verità, non solo
per il bene del ragazzo, ma anche per il suo, visto che era in parte
colpevole
della spiacevole situazione.
<<
Capisco.
>> si toccò la testa poco convinto, ma non
intenzionato ad approfondire.
<<
Solo una
cosa, Uchiha. >> la donna lo guardò severa.
<< Non prendere mai più
un prodotto dalle discariche senza il mio permesso, è
chiaro? >>
<<
Va bene.
>> annuì ligio, ma interiormente confuso. Si
toccò lo stomaco e guardò il
suo compagno di squadra e lo chiamò. <<
Naruto. >>
<<
Si?
>> gli rispose felice come una pasqua per aver evitato
una tragedia,
secondo il suo punto di vista.
<<
Ho
voglia… >> iniziò, ma venne
bloccato da un grido.
<<
EH?
>> si trovo sei paia d’occhi fuori dalle orbite
e un Naruto quasi pronto
alla fuga.
<<
Ma che
avete? Intendevo dire: ho voglia di mangiare. Mi accompagni?
>>
<<
Si,
certo. >> il biondo era visibilmente sollevato e lui non
ne capiva il
motivo.
Si
alzò dal letto
pronto per seguirli quando, mettendosi le mani in tasca, ne
tirò fuori due
preservativi dalla confezione rossa.
<<
Strano…
>> li osservò tranquillo e poi se li
cacciò nuovamente in tasca. <<
Avvertirò l’Hokage domani. >> detto
questo, uscì dalla stanza. Senza
avere idea di quanto un preservativo possa essere letale.
Fine… forse.
Angolino della follia:
Dunque, questa non è una fiction ma un’immane cavolata.
Dove vedete gli asterischi fa riferimento a delle fiction facente parti della “serie”. Non la si può nemmeno definire tale. XD
* Si riferisce alla fiction “Chi ha incastrato Sasuke Uchiha?”.
** Si riferisce alla fiction “Le regole dei ninja”.
Spero che vi abbia divertito almeno un po’. ^^
Un saluto da Koishan la folle. ^^