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Autore: Marauders    03/09/2006    14 recensioni
“Non fare il guastafeste, Sir…ci metteremo cinque minuti al massimo, non di più!” Dopo un eloquente sguardo di James e, in risposta, una alzata di sopracciglio di Sirius, i due fecero ancora qualche gradino. Ma Sirius borbottava seccato. “Solo a un geniaccio come te poteva venire in mente l’idea di andare nel futuro e…” “…vedere se verrà coronato il mio sogno d’amore con la Evans! Dai, Sir…mi basta un album di fotografie…un biglietto…una qualsiasi cosa che mi dia la conferma che cerco…!” “Tu sei matto…” Padfoot
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intrusi!!

 

Con un tonfo sordo, James e Sirius caddero pesantemente sul pavimento della bella casa in cui si erano materializzati e si guardarono intorno il primo con un’espressione euforica e visibilmente elettrizzata, il secondo guardava il salotto in cui era comparso piuttosto allarmato e scettico.

 

“James? Sei sicuro che questa sia la casa giusta?”

 

Osò dire Sirius mettendosi le mani in tasca e seguendo l’amico verso le scale per il piano di sopra.

 

Ramoso portò un dito sulle labbra e disse in un sussurro… “Sssst!! Zitto! Ci sentiranno!” prima di proseguire per la sua esplorazione.

 

“E se c’è qualcuno in casa?”

 

“Non c’è nessuno! E ora silenzio!”

 

“Ma se non c’è nessuno perché dobbiamo parlare a bassa voce?”

 

“Per precauzione! Cammina, forza…”

 

“E chi te lo dice, comunque, che non c’è nessuno?”

 

James alzò gli occhi al cielo e si voltò a guardare Sirius.

 

“Non fare il guastafeste, Sir…ci metteremo cinque minuti al massimo, non di più!”

 

Dopo un eloquente sguardo di James e, in risposta, una alzata di sopracciglio di Sirius, i due fecero ancora qualche gradino.

 

Ma Sirius borbottava seccato.

 

“Solo a un geniaccio come te poteva venire in mente l’idea di andare nel futuro e…”

 

“…vedere se verrà coronato il mio sogno d’amore con la Evans! Dai, Sir…mi basta un album di fotografie…un biglietto…una qualsiasi cosa che mi dia la conferma che cerco…!”

 

“Tu sei matto…”

 

Sirius scosse il capo davanti all’irrazionalità delle parole dell’amico, il quale si voltò di nuovo a un paio di gradini dal pianerottolo del primo piano.

 

“Chi è più scemo? Il matto o chi gli va dietro? Eh? Su! Rispondi Felpatino! Sono ansioso di sapere…! Se proprio non volevi accompagnare questo povero matto potevi pure andare a lezione, da bravo scolaretto, con Codaliscia e Lunastorta! Mica ti ho costretto…”

 

Ma Sirius non lo ascoltava più e ad occhi sbarrati guardava oltre la spalla di James, incapace di parlare.

 

“Che c’è?”

 

Chiese Ramoso incuriosito dalla strana espressione dell’amico e voltandosi.

 

Non riuscì a vedere niente perché ricevette una pluffa in pieno viso che gli fece perdere i sensi per un buon quarto d’ora.

 

Quando riaprì gli occhi era disteso a terra con le mani legate dietro la schiena con una corda per saltare.

 

“Ma che…”

 

Provò a dire.

 

Poi mise a fuoco Sirius che stava seduto con le spalle contro il comodino anche lui con le mani legate da un’abbondante quantità di magic scotch.

 

“Ciao Ramoso! Anche tu qui?”

 

“Che diavolo succede?”

 

“FERMO!”  Tuonò una vocetta… “Non ti muovere…”

 

Un bimbo di cinque anni, o poco più, puntava una bacchetta finta contro James, mentre nell’altra mano brandiva una mazza da battitore.

 

“Lui è Rob!”

 

Lo presentò allegramente Sirius, divertito dalla serietà del bimbo.

 

“Per voi sono Robert! E vi finirà davvero male visto che tra un po’ torna il mio papà e vi farà il culone rosso come quello delle scimmie!”

 

“Il tuo papà…?”

 

Fece eccitato James con un lampo negli occhi, per nulla preoccupato dalla minaccia più che realistica!

 

“Si! Il mio papà! E’ un Auror fortissimo e vi disintegrerà! VI farà a pezzetti e vi porterà ad Azkaban dove morirete!”

 

James sbatté un paio di volte le palpebre.

 

Sirius diede una scrollatine di spalle.

 

“Poco male!” Replicò Felpato. “Salteremo la prossima lezione, Jamie…forse sarebbe stato meglio avvertire qualcuno che tornavamo a cena o un po’ più tardi…”

 

“Magari ci avessimo pensato prima…potevo dirlo a Lily…!”

 

Pochi istanti di silenzio giusto per vedere se quel nome sortiva un certo effetto…

 

James si spazientì.

 

“Lily! Li-ly! Non ti dice niente questo nome, piccoletto?”

 

“L’unica Lily che conosco è la mia sorellina che per ora è dalla nonna.”

 

“Oh, dai…non può essere, Rob!”

 

“Ho detto che mi devi chiamare Robert! Anzi! Signor Robert! Anzi! Maestà Robert!”

 

“Ok, ok…” Fece James agitando le mani davanti a se…poi provò ancora. “Maestà Robert?”

 

“Che vuoi, suddito?”

 

Fece con un sorrisetto altezzoso e beffardo il piccoletto tenendo a mò di scettro la mazza e rinfoderando in tasca la bacchetta come una spada.

 

Notarono solo in quel momento che un mantello nero da adulto scivolava lungo le spalle di Rob, con un ampio strascico.

 

“Questo bambino ha già le idee molto chiare…Vuole fare il pashà!!!”

 

Fece euforico James, ammirato…

 

“Si, ma c’è da ammettere che ha anche un bel caratterino da Auror…”

 

Aggiunse Sirius.

 

“Sssssssssssssssssssst!! Così svelerete la mia copertura!”

 

Rob si guardò intorno preoccupato e chiuse un po’ la tenda della finestra.

 

Ancora una volta James e Sirius inarcarono le sopracciglia.

 

“Guarda…” Rob afferrò un lembo del mantello, mostrando il distintivo da Auror.. L’ho messo al contrario per non farmi scoprire, ma in realtà sono una spia degli Auror ! Mamma e papà mi hanno lasciato a guardia della mia casetta! Sono in missione! E voi siete intrusi! Quindi ora devo uccidervi…” il bimbo sospirò tristemente scuotendo il capo. “Mi spiace ragazzi…non posso fare niente…devo uccidervi per forza anche se mi state simpatici…”

 

“Ok…non fa niente, Rob…doveri di un Auror…ce ne rendiamo conto…!” Recitò James stando al gioco. “Però prima dobbiamo chiederti una cosa…”

 

“Va bene!”

 

Rispose allegramente Rob sedendosi a gambe incrociate davanti ai due.

 

James sorrise emozionato e cominciò subito con le domande.

 

“Allora…la tua mamma si chiama Lily, giusto?”

 

“No.”

 

Rob sorrise mostrando due o tre dentini mancanti.

 

“Come sarebbe a dire?! E allora come si chiama?!”

 

“Ginny! Ginny Weasley!”

 

James ebbe uno scatto e si voltò allarmato verso Sirius dicendo in un soffio… “Oddio…la sorella di quell’Arthur…Che diavolo mi passa per la testa? Sono ammattito?!”

 

Sirius scosse il capo senza sapere che dire.

 

Ramoso si voltò verso Rob e, come se niente fosse, chiese ancora…

 

“E il tuo papà? Come si chiama?”

 

“Harry Potter!”

 

James tornò a guardare Sirius malinconico e abbattuto.

 

“Hai parenti che si chiamano Harry? O forse hai deciso di cambiar nome e identità?”

 

Azzardò Sirius.

 

“Sapete…il mio papà ha ammazzato Voldemort!”

 

James e Sirius sgranarono gli occhi.

 

“E’ uno scherzo?”

 

“Oh, no!” Disse serio il bambino. “ E’ stato davvero lui! E’ la persona più famosa di tuuuutto il mondo!”

 

“E…il tuo papà com’è? Cioè…di aspetto…capelli, occhi…”

 

Continuò James.

 

“Mmmm…tu ci somigli!”

 

“Davvero?”

 

“Si, si!”

 

James scivolò contro il letto e sospirò pensieroso.

 

“Psss…Jamie…posso azzardare un’intuizione?”

 

“Spara…”

 

“E se questo Harry fosse tuo figlio? E se fossimo andati troppo avanti nel tempo?”

 

“Che dici, Sir…non può essere!”

 

“Perché?”

 

“Per due motivi: uno…ho fatto dei calcoli tanto perfetti e mirati con quella pozione che è praticamente impossibile che io abbia sbagliato…secondo…perché ‘Harry’ è un nome stupido! Non lo metterei mai a mio figlio! Non ci chiamerei nemmeno il gufo, così!”

 

Sirius sospirò e riappoggiò la schiena contro il comodino.

 

James alzò lo sguardo verso Rob che li guardava curioso e stranito.

 

“Che hai da guardare, campione…?”

 

“Voi…voi venite dal passato?”

 

Chiese il piccolo e James, sorridendo, annuì.

 

“E nel passato ci sono già le bacchette che esplodono?”

 

“Temo di no…però ci sono degli splendidi fuochi d’artificio!”

 

“Oh, anche qui!” Disse emozionato il bambino che però si rattristò un po’… “Però papà dice che sono troppo piccolo per farli partire e li accende sempre lui o lo zio Ron…”

 

Si sentì uno scatto di chiave e una voce dal piano di sotto.

 

“Ehi, Rob! Siamo a casa!”

 

“Papà!!”

 

“Oddio, James! Dobbiamo andare!”

 

Si alzarono liberandosi dei legami in quattro e quattrotto.

 

“Entrate nell’armadio, così potete tornare nel passato senza essere visti!”

 

Sirius non se lo fece ripetere due volte e si infilò nell’armadio a muro.

 

“Aspetta! Aspetta! Rob…devi dirmi solo una cosa!”

 

Insistette James, mettendosi in ginocchio davanti al bambino.

 

“Io lo so cosa vuoi sapere…si, la sposerai Lily! Stai tranquillo, nonno!!”

 

Rob fece un gran sorriso mentre James lo guardava stordito.

 

“Co-come prego…?”

 

“Vi ho sentito mentre salivate le scale! Poi mi avete detto che venivate dal passato e ti ho riconosciuto! Ora vai! Se no papà ti scopre!”

 

“James!! Muoviti! Il padre del bambino stà salendo!!!”

 

Sirius tirò James dentro l’armadio e, dopo aver bevuto da una boccettina con un liquido verde, sparirono.

 

Un istante dopo la porta si aprì e Harry fece capolino nella stanza.

 

“Ehi! Sei qui allora! Tutto ok?”

 

Rob sorrise allegramente e abbracciando il padre.

 

“Che ci fai con il mio mantello da Auror?!”

 

Chiese sospettoso Harry.

 

“Ho difeso la casa dai cattivi! Proprio come fai tu che sei un Auror!”

 

Harry gli scompigliò un po’ i capelli.

 

“Ed è venuto qualche cattivo a darti rogne, campione?”

 

“No…” disse Rob facendo spallucce… “…solo due ragazzi che hanno sbagliato indirizzo…”

 

 

FINE (?!)

 

 

Quella sera, nel dormitorio maschile di Grifondoro…

 

“Sir? Sirius?”

 

“Mmmm…? Che vuoi James?”

 

Fece assonnato l’ amico dal suo letto.

 

“Questo vuol dire che mio figlio si chiamerà Harry! Ti rendi conto che nome orrendo?!”

 

“Dormi James. Ti piacerà, prima o poi…”

 

James spense la luce e calò il silenzio…per pochi secondi.

 

“Ma magari Jim…o James junior…ma Harry…”

 

“E dormi!!”

 

“Ok, ok…”

 

 

“E James Jhon Potter?”

 

“JAMES!!!”

 

“Va bene, va bene…buona notte…”

 

FINE (^^)

 

 

 

 

 

Ah! Che bello essere di nuovo in rete!

 

Salve a tutti!

 

Scusate il ritardo…ma ci sono stati un po’ di imprevisti questa settimana e non ho potuto postare prima questa ff…tra cui un esame da preparare, il funerale della zia del mio ragazzo, la nipotina che è sempre più bella…tante cose belle e brutte messe insieme che mi hanno tenuta bella e impegnata!

 

Ma comunque…spero di non arrugginirmi…

 

Piuttosto…fatemi sapere che ne pensate di questa storiella…

 

So che è semplice e forse un po’ sciocchina…ma l’ho scritta dopo essermi scervellata un bel po’ su come far incontrare il nonno James con il nipotino!

 

Vi giuro che le ho pensate tutte!

 

Di far risorgere James per un pomeriggio…

Di farli incontrare in sogno…

Rob che tornava per errore nel passato…

 

Comunque…aspetto notizie!

 

Per chi se ne fosse accorto…si, si! Rob è stato vagamente citato nella mia ff “Papà…mi racconti la storia dell’ape e del fiore?”

(A proposito…ringrazio tutti coloro che hanno commentato quella ff…avete commosso me e mia sorella…=°°°°) )

 

Per chi aspetta “Accademia”…dovete pazientare ancora un po’…è piuttosto lunga, anche da ricopiare! ^^ Ma non disperate! Arriverà prima o poi!

 

Informo, inoltre, tutti i lettori della ff di Prongs “La coppa Quattro Malandrini” che è in rete il nuovo capitolo!

 

Bene…detto questo…io vi saluto…spero di esserci la prossima settimana con una nuova ff!

 

Padfoot

 

 

 

  
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