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Autore: hugmelovato    21/01/2012    5 recensioni
"ho scelto te nel silenzio della notte.
ho scelto te nel calore dei tuoi baci.
ho scelto te perché nei tuoi occhi ho scoperto quante meraviglie nasconde il mare.
ho scelto te e la tua filosofica pazzia.
ho scelto te che non hai pregiudizi e ipocrisie.
ho scelto te che quando danzi,diventi la danza stessa.
ho scelto te che sei una poesia da leggere ad alta voce.
ho scelto te che mi hai colpito per quello che sei.
ho scelto te per quello che sono io quando sono accanto a te.
ho scelto te per il tuo modo di essere dolce,di regalare affetto,per il tuo modo di ridere ed arrabbiarti.
per i tuoi pregi e i tuoi difetti io sceglierei sempre te"
(c).
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina andava tutto storto. Perfino la macchinetta del caffè non ne voleva sapere di fare il suo dovere: gorgogliava da più di cinque minuti, ma del caffè neppure l’ombra. Di lì a poco sarebbe scoppiato tutto. 
« Ho capito, questa mattina niente caffè. » Borbottai raccogliendo le mie cose. Schioccai un bacio sulla guancia di mia madre e scesi. 
Erano dieci minuti che aspettavo quel benedetto autobus. Quella giornata non sarebbe stata una delle migliori, ne ero certa. 
« E' inutile che resti ancora a lungo, c'è lo sciopero dei pullman. » Mi disse una signora sui 40 anni dietro di me. 
« Ovvio, pure lo sciopero. » Mormorai, ringraziai la signora e iniziai una lunga camminata verso scuola.
Ma chi me lo fa fare? Dissi accennando una risata. Ridevo per non piangere.
E la cosa peggiore che dopo aver bruciato tremila calorie, mi sarei dovuta subire pure cinque ore di professori acidi in astinenza di sesso.
Arrivai a scuola dopo ben venti minuti, i corridoi erano semivuoti e non c'erano tracce di bidelli in giro, almeno per quello la fortuna era dalla mia parte.
Varcai la soglia della classe completamente indifferente. 
« Signorina Parkes, sa che ore sono? »
« Si professore, ho anche io un orologio. »
Risposi sedendomi affianco a Liz, una mia carissima amica.
« Che cazzo hai fatto? » Mi sussurrò facendomi notare, anche lei, che erano le otto e mezza.
« Ho scopato tutta la note con Zack Efron, non lo sapevi? » Risposi ironicamente.
Liz era meravigliosa. Fisico da modella, bionda, occhi castani e con un carattere assolutamente perfetto. 
Passammo l'intera ora a scherzare e a pizzicarci, la lezione di filosofia poteva aspettare.


« SI MANGIA! » Urlai al tocco del suono della campanella.
« Papera io vado a ripetere storia, mangio più tardi. » Mi disse allegramente Liz, era già la seconda volta che mi abbandonava a pranzo.
« Troia. » Dissi ridendo. 

Presi posto a un tavolo abbastanza isolato, le mie amiche avevano di meglio da fare e mi abbandonarono tutte completamente, quindi preferivo restare da sola.
Infilai le cuffiette e mi lasciai trasportare nel mondo della musica.
Inziai a canticchiare silenziosamente finché qualcuno, sicuramente un idiota, interruppe i miei razionali pensieri.
« Ma sei impazzito? » 
« Posso sedermi? » Chiese un ragazzo abbastanza alto, carnagione scura e un ciuffo più lungo di non so cosa.
« C'è un tavolo libero proprio lì. » Risposi, sfoggiando un falsissimo sorriso.
Non mi diede ascolto e prese posto proprio di fronte a me.
Lo squadrai per bene, aveva l'aria di uno stronzo ruba cuori, eppure, quei occhi color cioccolata mi davano un senso di serenità. 
« Io sono Zayn, e tu? »
« Troppe domande. » Sbuffai alzandomi dal tavolo.
Lo superai appena ma mi bloccò il polso con un gesto troppo violento per i miei gusti.
« Mi fai male! » Mi persi giusto un attimo nei suoi occhi e lasciò immediatamente la presa.
« Sono Veronica, gli amici mi chiamano Ronnie, quindi tu puoi chiamarmi Veronica. » 
« Veronica? Cazzo di nome è? » Disse facendosi scappare una dolce e fastidiosa risata.
« Sicuramente meglio di Zayn. »
Già,ride meglio chi ride per ultimo.
« Ti va di venire a cena con me? » Inarcai un sopracciglio, avevo sentito bene?
Sorrisi dolcemente.
« Nah. » Risposi con un sorriso beffardo sulla faccia. Questa volta non esitò e mi lasciò andare finalmente in classe.




LOOK AT ME NOW.
quanto fa schifo questo capitolo da uno a dieci? ventotto.
yo, prometto che i prossimi saranno più belli. kabghkgsgs.
su twitter sono: @lovememalik.
  
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