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Autore: M4RT1    21/01/2012    4 recensioni
Luna e sua madre, a Capodanno. Un paio di pattini, un esperimento da finire e un’esplosione.
E l’ultimo ricordo che Luna aveva di sua madre.
Classificata sesta al Contest "Una storia per Capodanno" indetto da TheGhostOfYou e vincitrice del premio "Miglior personaggio femminile".
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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La bambina dai capelli biondi corse, i pattini in mano, il capotto rosa con la pelliccia ben abbottonato.
-Mamma! Vieni con me a pattinare?
La donna così simile a lei si alzò con pazienza, prendendo a sua volta dei coloratissimi pattini numero 38.
Il sole splendeva, nonostante qualche nube.
Era il primo giorno dell’anno, e la donna aveva terminato la sua ultima invenzione.
Doveva solo provarla.
Posò a terra i pattini, mentre una nuvola dispettosa oscurava per un attimo il Sole splendente.
-Verrò fra qualche minuto, tesoro: voglio provare quella macchina a cui stavo lavorando! 
La bambina sorrise e si lanciò sul ghiaccio, osservando la madre dirigersi verso casa.
Il Sole splendeva di nuovo.
La donna aprì la porta ed entrò a passo spedito, poi scomparve alla vista della figlia, che continuò a volteggiare, a braccia spalancate e occhi chiusi.
I raggi di Sole erano più radi, man mano che le nuvole si addensavano.
La bambina pattinava veloce, quando sentì l’esplosione.
Il signor Lovegood accorse ed entrò in casa.
L’urlo che squarciò l’aria cancellò tutto il resto: la bambina corse nella neve, mentre tutto quello che significava per lei quel primo giorno dell’anno veniva spazzato via.
Non aveva paura, lo sapeva.
Sapeva quel che era successo: aveva sentito suo padre parlare con un altro uomo.
‘’Resterà vittima dei suoi stessi esperimenti’’avevano detto.
Sua madre era morta: era un dato di fatto, prima ancora di vederne il corpo.
Non avrebbe più giocato con lei.
Quel primo dell’anno rappresentava davvero un cambiamento di vita, come diceva il proverbio.
Quando il padre l’abbracciò, la bambina non pianse: non ne vedeva il motivo.
I suoi le avevano sempre insegnato a distinguere il bene dal male, e per quanto la morte di una persona poteva sembrare una cosa triste, lei sapeva che non era così.
Tutto era immobile e freddo, nel silenzio opprimente che seguiva l’esplosione.
Perfino il Sole era sparito.
Quel giorno non fu solo il primo di un nuovo anno: fu il primo di una nuova vita.
Una vita che Luna e suo padre avrebbero passato da soli, ma proprio per questo sempre più… insieme.
E il Sole tornò a splendere.


Ed ecco il giudizio:
Sesto Posto:

M4rt1 – E il sole tornò a splendere.



Titolo: 4,5/5

Grammatica e Sintassi: 10/10 

Originalità: 9.5/10

Utilizzo personaggio/pairing: 5/5

Utilizzo luogo: 2,5/5

Uso del prompt: 5/5

Caratterizzazione dei Personaggi: 9/10

Gradimento personale: 4.5/5 

Totale: 50/55

 

Peccato per il mancato utilizzo delle Hawaii: la storia è stupenda. Molto triste, come hai detto tu, però davvero molto toccante. Giuro che mi sono emozionata e mi sono messa nei panni della piccola Luna, che il primo dell’anno vede sua madre volare via. La frase finale, però, esprime quanto lei e suo padre siano forti e che, in qualche modo, sono riusciti ad andare avanti. Sulla grammatica non ho nulla da dire, così come sulla caratterizzazione dei personaggi. Penso di aver espresso il mio gradimento su questa storia; davvero bella ed originale. Complimenti!

 
  
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