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Autore: Madapple    03/09/2006    8 recensioni
[ EDIT: pubblicata nel 2006 con il nickname Arcadia_Lovegood ]
...non leggerai di come si innamorarono Lily e James... ma di come (a mio avviso) si dissero addio l'ultima volta...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa One-Shot non è a scopo di lucro. I personaggi sono di proprietà di JK Rowling, che ne detiene i Diritti d’Autore.

La trama e l’adattamento della fanfiction sono una mia opera di fantasia.

Trama e adattamento della fanfiction – Copyright © 2006 Arcadia_Lovegood

*****

Qualcuno bussò insistentemente alla porta, ma i Potter quella sera non aspettavano visite.

Si erano nascosti per sfuggire al Signore Oscuro e nessuno sapeva dove fossero, tranne Peter Minus, che custodiva il segreto al posto di Sirius Black.

Quando James si ritrovò di fronte Codaliscia, ebbe una strana sensazione – Cosa ci fai qui? – chiese sorpreso.

Minus si guardò intorno più volte, quasi a volersi assicurare di essere solo – Volevo controllare che fosse tutto a posto…

- Tutto a posto!? – ripeté Ramoso, con rabbia – Stai mettendo a rischio il segreto, Codaliscia! Vattene da qui, presto!

Peter abbozzò un sorriso stentato e fissò Lily oltre la figura di James: era seduta in poltrona, intenta a leggere un libro.

Lasciò Godric’s Hallow in tutta fretta, scomparendo tra i cespugli fitti di un giardino accanto.

James chiuse la porta alle sue spalle e si prese la testa tra le mani.

- Sta tranquillo, James – disse Lily, improvvisamente – Siamo al sicuro, qui.

Guardandola negli occhi, il moro non poté fare a meno di sentirsi in pace. La serenità che quella donna meravigliosa sapeva infondergli era indescrivibile a parole.

Si avvicinò al suo viso e lo accarezzò delicatamente – Ho paura, Lily – confessò – Ho paura che possa accadere qualcosa alla nostra famiglia.

Lily scosse il capo. Lei non aveva alcun timore – Rilassati – disse dolcemente – Andrà tutto bene.

Vide il suo riflesso negli occhi del marito e sorrise, prima di baciarlo delicatamente sulle labbra.

Ma ad un tratto, rumori e urla lontane spezzarono il silenzio.

- Cosa è stato? – chiese Lily, stringendo istintivamente il polso a James.

Lui non rispose. Si avvicinò alla finestra e vide una figura oscura dirigersi verso la loro abitazione.

Dopo qualche attimo, intravide il volto di Lord Voldemort.

- E’ qui! – esclamò, voltandosi verso la moglie.

- Chi? – chiese quest’ultima, timorosa della risposta.

James deglutì a fatica – Voldemort – pronunciò in un sussurro – Peter Minus ha spezzato l’incanto… e adesso, lui sa che siamo qui – disse lentamente.

Proprio in quel momento, il piccolo Harry lanciò qualche gemito dalla sua stanza, richiamando l’attenzione della madre.

- Harry – sussurrò, come per evitare che qualcuno potesse ascoltarla – James, che facciamo?

Doveva decidere in fretta.

Non c’era più molto tempo.

Lanciò una rapida occhiata verso l’esterno e ormai il Signore Oscuro era giunto a destinazione.

Chiuse gli occhi e riorganizzò le idee, tremando per il timore di dover pronunciare parole di addio verso la donna che amava e verso il loro bambino.

Maledì Peter Minus per averlo tradito così.

Si avvicinò a Lily e le strinse le mani – Prendi Harry e scappa più velocemente che puoi, mente io…

- Tu cosa farai? – chiese la donna, con la voce spezzata dai singhiozzi del pianto che stava per prenderla – Non giocare a fare l’eroe!

- Qui non si tratta di questo – disse il moro, afferrandola per le spalle – Pensa a nostro figlio. Io me la caverò.

Sapeva che stava mentendo.

Lily non poteva credere a quelle parole, perché sapeva quanto fosse potente Voldemort e James non gli avrebbe permesso di fare del male a lei e al piccolo Harry.

Gli sorrise, consapevole che quella sarebbe stata l’ultima volta.

Abbracciandola, James si sentì pronto ad affrontare qualsiasi pericolo.

La allontanò da sé prima che il dolore di doverla lasciare si impossessasse di lui, facendogli cambiare idea, e impugnò la bacchetta che teneva sempre con sé.

Lily raggiunse l’entrata che dava alla camera di Harry e si voltò verso James, prima di scomparire del tutto al di là della porta.

- Ehi – esclamò, piangendo – Ti amo, Potter.

James le sorrise dolcemente – Anche io ti amo, Evans.

Chiuse la porta alle sue spalle e raggiunse suo figlio in tutta fretta, prendendolo in braccio e stringendolo a sé.

Si avvicinò alla finestra e provò ad aprirla, ma fu del tutto inutile. Non poteva scappare da lì.

Decise così di raggiungere l’uscita secondaria in fondo al corridoio, ma un rumore assordante fece tremare il pavimento sotto ai suoi piedi, bloccandole ogni movimento.

Nel frattempo, James se ne stava immobile davanti all’entrata, in attesta che qualcuno varcasse la soglia.

Notò un’ombra avvicinarsi all’ingresso e dopo un po’, intravide una luce trapassare la serratura della porta, facendola aprire.

Era arrivato.

Il Signore Oscuro lo osservò a lungo prima di decidersi a colpirlo – Credi di fermarmi, Potter? – chiese.

La sua voce, cupa e tetra, sembrava essere ancora più spaventosa nel buio della notte.

- Io non mi arrenderò senza combattere – disse il moro, ostentando una falsa sicurezza.

Bastarono due semplici parole e l’anima di James Potter lasciò il suo corpo per sempre.

Lily aveva sentito suo marito urlare poco prima di essere colpito e la paura di vedere anche suo figlio morire così, bloccò ogni suo tentativo di fuga.

Il piccolo Harry la guardava con i suoi occhi verdi e innocenti, ignaro di aver appena perso suo padre.

Lo strinse a sé ancora una volta, piangendo.

Sentiva i passi di Voldemort sempre più vicini e così decise di tentare il tutto per tutto, correndo lungo il corridoio, con Harry tra le braccia, e cercando di raggiungere la porta sul retro.

L’aveva quasi raggiunta, ma il signore del male le si parò davanti, bloccandole la strada.

Oscuro. Il nome gli calzava perfettamente, come un guanto.

Arretrò di qualche passo, prima di voltarsi e correre nuovamente verso la stanza del figlio.

Sapeva che non c’era alcuna via di scampo.

Chiuse la porta dietro di sé, stringendo Harry al petto e sussultando quando una forte esplosione rimbombò per la casa.

Il Signore Oscuro la stava raggiungendo alle spalle.

Adagiò suo figlio accanto al letto e si voltò verso Voldemort, in piedi di fronte a lei, che le puntava la sua bacchetta contro.

- Potrei anche risparmiarti, lo sai? – le disse.

Lily sentì il cuore accelerare i battiti, si voltò verso suo figlio e lo vide, mentre sorrideva verso la madre.

Sorrise a sua volta e desiderò che il suo sacrificio servisse a qualcosa.

Il Signore Oscuro pronunciò la formula dell’anatema che uccide e Lily venne colta dalla paura di morire prima che fosse colpita dalla luce verde emanata dalla bacchetta, nonostante l’intervallo di tempo tra le due cose fosse stato assai breve.

Anche il corpo senza vita della donna si accasciò al suolo pesantemente.

La testa rivolta verso suo figlio, gli occhi ancora aperti, ma inespressivi.

Il piccolo Harry guardò negli occhi di sua madre credendo che quello fosse un nuovo gioco. Si specchio nella profondità delle sue iridi color smeraldo e rise divertito, come solo un bimbo della sua età sa fare.

E quella fu l’ultima volta.

FINE.

*****

Trama e adattamento della fanfiction – Copyright © 2006 Arcadia_Lovegood

Spero vi sia piaciuta ^^ L'ho scritta di getto... senza neanche rifletterci più di tanto (infatti è piuttosto breve come One-Shot). Lasciatemi il vostro parere (qualsiasi esso sia ^^) ne sarei contentissima.

A presto, Arcadia_Lovegood

  
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