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Autore: maria95    21/01/2012    2 recensioni
Due gemelle e due ragazzi talmente differenti e possibile che si innamorino a prima vista e confesarsi in un giorno? Legete per scoprirlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco qua il 7° capitolo. Spero che vi piaccia.

(POV Raf)


Quando arrivai a casa di Gabi vidi la moto di Sulfus al cancello, di sicuro era successo qualcosa di brutto. Entrai in giardino e vidi Sulfus, guardai per terra e vidi Gabi: era svenuto. Ma che era successo? Mi augurai che non avesse fatto sciocchezze. Mi avvicinai a Sulfus.

-Ciao angelo mio, come stai?-mi domandò Sulfus con voce molto dolce.

-Si può sapere che è successo?-domandai subito io.

-Tranquilla non è morto, anche se avrei voluto. Gli ho solo tirato un pugno in fronte, quando si risveglierà avrà due occhi viola. Vuoi che ti accompagni a casa?-mi disse Sulfus.

-Non cambiare argomento. Ti rendi conto che potrebbe denunciarti per aggressione?-domandai sconvolta.

Non volevo che Sulfus si mettesse nei guai a causa mia. Sulfus mi prese il mento con un dito e con l'altra mano mi accarezzò una guancia.

-A me non importa di quello che succederà, sono disposto a tutto pur di starti accanto. -mi disse dolcemente.

Che amore che era, sentivo il mio cuore battere all’impazzata. Non immaginavo che fosse così dolce.

-Sulfus, io non voglio che ti cacci nei guai a causa mia. Se ti succedesse qualcosa a causa mia, non me lo perdonerei mai. -dissi guardandolo negli occhi.

-A me non succederà mai niente amore mio, te lo assicuro. -mi disse Sulfus sicuro di sé.

-Pero, hai tirato proprio un bel pugno. -dissi cambiando argomento. 

Con un solo pugno era riuscito a metterlo al tappeto. Sapevo che Gabi non era un vero uomo, ma farsi stordire con un solo pugno mi sembrava proprio patetico. Loredana aveva ragione quando mi diceva di mollarlo prima, ed io scema non le avevo dato retta, accidenti alla mia testardaggine.

-Eh già, non per niente sono il migliore. -mi disse Sulfus con un sorriso vincente.

-Migliore a fare a botte?-domandai sorridendo.

-Si, e anche in tantissime altre cose. -mi disse ancora con un sorriso da vincitore.

-Ah, quindi saresti il secchione della classe?-domandai divertita.

-Ma non scherzare, io secchione? Non credo proprio. Ho una pagella tremenda, ho solo degli uno in pagella, a parte educazione fisica, perché in quello ho dieci nella pratica. -mi confessò sorridendo.

Sulfus mi attirò a sé, stringendomi molto forte.

-Allora tesoro mio, che ne dice se adesso vado a parlare con tuo padre?-mi domandò serio.


-Stai scherzando? Mio padre esploderà quando ti vedrà, e poi se vedrà anche Shade sarà più furioso di un toro. E’ meglio se telefono a Loredana. -dissi preoccupata.

-Ma che c’entra Loredana adesso?-mi domandò Sulfus.

-A quanto pare anche Shade è a casa di Alin per dargli una bella lezione e, siccome 
Lori non vuole che Shade si cacci nei guai a causa sua, lo vuole fermare. -dissi io.

Il mio telefono squillò: era Loredana.

-Pronto? Sorellina, credo che abbiamo un problema. -mi disse Lori preoccupata.

-A chi lo dici! Sulfus vuole parlare con papà. -dissi.

-Accidenti! E’ la stessa cosa che vuole fare Shade. -mi disse Lori.

Perfetto! Allora, vediamo, Sulfus voleva parlare con papà, Shade anche, oh…succederà un pandemonio.

-Allora che facciamo, lasceremo che Sulfus e Shade parlino con papà?-domandai a Lori.

-Ma sì, non costa niente provarci, e chissà, forse papà ci lascerà frequentarli. -disse Lori.

-Hai ragione, ci incontriamo davanti casa tra pochi minuti allora. -dissi a Lori.

-Va bene, ciao. -mi disse Lori.

-Ciao. -dissi prima di chiudere la chiamata.

-Allora, che si fa?-mi domandò Sulfus.

-Tu e Shade parlerete con papà. Speriamo bene. -dissi.

-Io sono sicuro che andrà tutto bene, vedrai. -mi disse Sulfus.

Dopo esserci fissati negli occhi, ci avvicinammo per baciarci. Dovevo ammettere che mi erano mancate le sue labbra. Sentivo il mio cuore andare a mille e milioni di farfalle che ballavano nel mio stomaco. Mi sentivo così felice con lui. Dopo un paio di minuti ci staccammo per riprendere fiato.

-Allora, andiamo?-domandai a Sulfus.

-Si, andiamo, amore mio. -mi disse Sulfus felice, sorridendo.

Salimmo sulla sua moto e andammo a casa mia. Arrivammo e vidi che Shade e Lori erano già li. Scendemmo dalla moto per andare da loro.

-Finalmente siete arrivati! Era da un po’ che vi stavamo aspettando. Che avete combinato?-mi domandò Lori alzando un sopracciglio. Vidi Shade dietro di Lori che cominciava a ridere.

-E a te che importa sorellina? Voi due piuttosto, mentre noi non c'eravamo, che avete combinato?-domandai io. 
Vidi Lori un po’ imbarazzata ed anche Shade; a Sulfus scappò un ghigno divertito.

-E a te che importa? -mi rispose Lori dopo un po’.

Cominciammo tutti e quattro a ridere. Ma adesso era il momento della verità… 

-Allora che aspettiamo, entriamo! -disse Shade sicuro di sé.

Entrammo in casa, e vidi mia madre venirci incontro.

-Ragazze, eccovi, ero preoccupata per voi! Voi due dovete essere Shade e Sulfus, ho indovinato vero? Io sono Anjeli, la madre di Loredana e Raf, piacere di conoscervi ragazzi. -disse la mamma sorridendo dolcemente. Sulfus e Shade arrossirono un po’.

-Il piacere è nostro signora. -risposero insieme.

-Vi prego, chiamatemi semplicemente Anjeli. -disse la mamma sorridendo.

-Va bene. -dissero ancora una volta insieme.

-Mamma, dov’è papà?-domandò Loredana.

-E’ ancora in salotto. Perché me lo chiedi, mia piccola principessa?-domandò la mamma sorridendo.

-MAMMA!!!!!!Non sono più una bambina. -disse Lori imbarazzata.

-Per me lo sarete sempre, sia tu che Raf. Tu sarai sempre la mia piccola principessa e 
Raf sarà sempre la mia piccola angel. -ci disse la mamma.
Che imbarazzo. Vidi Sulfus e Shade molto divertiti e tirammo loro una gomitata.

-Eh no, cosi non vale, Anjeli, Loredana è la mia principessa e non la divido. Se è tutta sua allora io con cosa rimango?-disse Shade mettendo il broncio.

-Sono d'accordo con Shade, io non divido la mia piccola angel con nessuno. Metto addirittura un cartellone pubblicitario con la scritta "Alla larga dalla mia angel, è solo MIA" guardate che ne sono capace. -disse Sulfus.

Cominciammo di nuovo a ridere. Che dolce che era il mio diavoletto.

-Si può sapere cos’è tutto questo chiasso?-domandò papà venendo nella nostra direzione. -E quei due che ci fanno qui?-domandò subito, non appena vide Sulfus e Shade.

-Io sono Sulfus, signor Serafini. -disse lui guardando mio padre. 
Però, si vedeva che Sulfus era un vero uomo, guardava papà negli occhi senza avere paura, a me papà, quando aveva quello sguardo inferocito, mi faceva sempre paura.

-Io sono Shade. -disse a sua volta Shade, anche lui guardando papà negli occhi.

-So benissimo chi siete voi due. Per quale motivo siete qui?-domandò papà arrabbiato.

-Siamo qui perché vogliamo stare con le vostre figlie. Mi ascolti, sappiamo benissimo che abbiamo una certa fama di diavoli, ma grazie alle vostre figlie siamo cambiati. Io amo veramente Loredana, è la prima che è riuscita a fare breccia nel mio cuore, ed è l’unica ragazza che desidero veramente. -disse Shade guardando papà negli occhi e tenendo Loredana per mano.

-E' vero quello che ha detto Shade. Anche io mi sono innamorato davvero di Raf, sono disposto a darle la mia stessa vita se fosse necessario. -disse Sulfus a papà, guardandolo negli occhi e tenendomi per mano.

Che amore, che dolce, avrebbe dato la sua vita per me. Un ragazzo migliore di lui non lo potevo desiderare.

-Su amore, perché non dai a questi due ragazzi una possibilità? Sono sinceri, i loro occhi dicono la verità. Ti prego. -disse la mamma avvicinandosi a papà.

-Non mi fido di loro, ma forse c'è un modo che possa farmi cambiare idea. -disse papà sicuro di sé.

-E quale sarebbe?-domandai.

-Semplice, voi due volete una relazione con le mie figlie, giusto? Allora dovete annunciare domani stesso il vostro fidanzamento ufficiale. - disse papà.

COSA?!?!?!?!?!? Ma non era troppo presto per un passo del genere?

-Su questo non sono d'accordo. -disse Lori infuriata.

-Scusa amore, perché no?-domando Shade.

-Forse perché è troppo presto? -rispose Lori.

-Lori, guarda che per me va bene. E comunque se annunceremo il nostro fidanzamento ufficiale, i ragazzi la smetterebbero di guardarti. -disse Shade.

-Non credi che sia troppo presto?-domandò Lori.

-No. Non dirmi che hai paura?-disse Shade sorridendo, di sicuro avrà pensato che Loredana abbia paura.

-Io? Per niente, dico solo che è troppo presto per un passo del genere. -disse Lori seria.

-Sono d'accordo. Papà, è troppo presto. -dissi.

-Raf, guarda che per me va benissimo, se devo dire la verità non mi dispiace per niente. -mi disse Sulfus sorridendo.

-Noi due siamo d'accordo. Annunceremo domani stesso il fidanzamento. -disse Shade sorridendo.

In quel momento dalla porta della casa entrarono Alin e Gabi furibondi.

-Signor Serafini, non si fidi di loro, mentono. -disse Alin arrabbiato, fulminando Shade con lo sguardo, stessa cosa che fece Shade. Anche Gabi e Sulfus si guardarono male.

Accidenti sarebbe scoppiato il pandemonio.

-Si può sapere che ci fate qui?-domandò Sulfus, fulminando i due ragazzi e attirandomi alla sua vita.

-Alla larga dalla mia ragazza Sulfus. Raf è SOLO MIA! -disse Gabi furibondo.

-Shade stai lontano da Lori, è solo mia e lo sarà per sempre. -disse Alin arrabbiato come non mai.

Era la prima volta che lo vedevo così. Aspettate un momento, aveva detto che ero sua? Mai e poi mai, chi l’aveva detto? Io non ero un oggetto e di conseguenza non appartenevo a lui.

Che sarebbe successo adesso? Speravo solo che non cominciassero di nuovo a picchiarsi.

(POV Loredana)

Arrivai davanti alla casa di Alin e vidi la moto di Shade, il cancello aperto. Entrai velocemente e vidi che si picchiavano in giardino. Oh mamma, a vedere sembrava che Shade avesse la meglio su di lui, e vai. Che caratterino che aveva il mio principe. Andai verso di loro, non appena mi videro smisero di picchiarsi, per un momento.

-Adesso basta voi due!!!!Se non la smettete vi faccio fare testa contro testa, mi sono spiegata?-dissi arrabbiata.

-Io la smetto amore mio, ma dì a quest'idiota di Shade che tu sei solo mia. - disse Alin. Era chiaro, era un IDIOTA.

-Che?!?!?!Aspetta e spera. Non voglio stare con te, nemmeno se fossi l'ultimo essere vivente sulla faccia dell’universo. -dissi arrabbiata.

-Visto? Lei ama solo me. -disse Shade ridendo.

-Io non ci giurerei, sai? Potrei benissimo trovarmi un altro ragazzo, tanto ce ne sono di bellocci. -dissi sorridendo.

Vidi Shade infuriato, i suoi occhi diventarono più neri che mai. Quanto mi piaceva quando era geloso, era terribilmente tenero e anche molto sexy a parer mio, visto il modo in cui i suoi muscoli erano incordati. Loredana torna con i piedi per terra, santo cielo.

-Eh si, lo vedremo. Il primo scemo che vedo fare il galletto con te può benissimo dire addio a questo mondo. E poi anche io mi posso trovare un’altra fidanzata, con tutte le bellissime pollastrelle che ci sono in giro, ci sarà una adatta a me. -disse Shade. A quelle parole mi infuriai. Bene, a quanto pareva voleva la guerra il signorino.

-Ah, ah, beccata, sei gelosa! -mi disse Shade sorridendo e avvicinandosi a me.

Cavolo, beccata in pieno.

-Non è vero, non sono gelosa. Sei tu quello geloso. -dissi urlando.

Shade si avvicinò a me e mi strinse a sé, abbracciandomi davanti ad Alin.

-Io ammetto di essere geloso. -mi disse Shade all’orecchio.

-Be’, non ti nascondo di essere un po’ gelosa. -confessai io.

Un po’ troppo gelosa.

-A me non dispiace vederti infuriata. Ammetto che quando sei infuriata sei terribilmente sexy.- mi disse all’orecchio.

A quelle parole arrossii come un peperone. Ringraziai al cielo che eravamo abbracciati, e che non vedeva la mia faccia.

Ci scollammo dopo un po’.

-Ehi, voi due, dateci un taglio ok? Loredana tu sei solo mia, capito?- disse Alin furioso.

Questo era veramente troppo.

-Mi sono stufata. -dissi. Mi misi davanti ad Alin e gli tirai un pugno molto forte, che gli fece perdere i sensi.

-Cazzo!-disse Shade rimanendo a bocca aperta. -Come hai fatto? Però, bel pugno. -mi disse Shade ancora sorpreso.

-Grazie, quanto avevo dieci anni per un anno ho fatto box, per questo so colpire bene. E poi se lo meritava. -dissi guardandolo negli occhi. Mi ci persi dentro quegli occhi neri e belli.

-Bene, visto che quell’idiota è steso e che adesso siamo soli soletti, che ne dici se andiamo a divertirci insieme? Che ne so, in un bel posto romantico dove possiamo stare solo noi due. -mi disse Shade malizioso e allo stesso tempo dolce. -Però andremo solo quando tua padre avrà cambiato idea. -mi disse Shade sorridendo.

COSA?!?!?! Ma era matto allora, parlare con mio padre era impossibile.

-Non avevi detto che saremmo andati adesso?-dissi cercando fargli cambiare idea.

-Ho detto che l'idiota è steso e che siamo soli, ma non ho detto che saremmo andati proprio oggi. -mi disse sorridendo.

-Ma sei malato? Parlare con papà è impossibile. -dissi.

-Niente è impossibile. E poi, se lo vuoi sapere, io sono già malato. -mi disse abbracciandomi.

Cosa? Aveva l'influenza, che malattia aveva? Speravo che non fosse niente di grave.

-Che malattia? Non è niente di grave spero. Non stai per morire? -dissi parlando velocemente e con voce triste.

-Per la mia malattia non esiste cura. -mi disse Shade.

-Allora è grave. -dissi io triste. Non volevo che Shade se ne andasse dalla mia vita in questo modo.

-E’ possibile che tu non abbia capito che io sono malato d'amore per te? -mi disse sorridendo. Io arrossii.

-Accidenti, non potevi dirmelo prima? Mi hai fatto morire di paura! -dissi arrabbiata.

-Scusami amore mio, non volevo farti preoccupare. -mi disse dolcemente.

-Mi dispiace, ma per questo devi farti perdonare. -dissi mettendo le braccia intorno al suo collo.

-Allora mi farò perdonare. -mi disse Shade.

Cominciamo a baciarci, era un bacio passionale e anche dolce.

Dio quanto mi erano mancate queste labbra, mi sembrava un eternità dall’ultima volta che lo avevo baciato e pensare che era lo stesso giorno! Ci staccammo, ormai senza fiato in corpo, e cercammo entrambi di riprendere fiato.

-Allora mia piccola principessa, andiamo a parlare con tuo padre?-mi domandò Shade sorridente.

-Va bene, hai vinto. Però prima voglio telefonare a Raf per vedere che fa. -dissi.

-Posso sapere che c’entra Raf adesso?-mi domandò Shade curioso.

-Vedi, a quanto pare anche Sulfus è andato a casa di Gabi per suonargliele. Spero solo che non sia successo niente di brutto. -dissi preoccupata.

-Tranquilla, Sulfus è uno che se la cava sempre e poi a Raf non succederà niente finche starà con lui. -mi disse Shade sorridendo.

Presi il telefono e chiamai Raf.

-Pronto? Sorellina, credo che abbiamo un problema. -dissi preoccupata.

Parlare con papà mi sembrava una follia. D'accordo sapevo che era un papà geloso, ma dovevo ammettere che era ossessionato.

-A chi lo dici, Sulfus vuole parlare con papà! - disse Raf preoccupata.

Oh, porca miseria, bel guaio, sapevo già che ci sarebbe stato un pandemonio. Ma sapevo anche che Shade non avrebbe ceduto facilmente, e nemmeno Sulfus a quanto sembrava. Ma sì, proviamoci, in fondo non costava niente provarci. Speriamo in bene.

-Accidenti, è la stessa cosa che vuole fare Shade! -dissi a Raf.

-Allora che facciamo, lasceremo che Sulfus e Shade parlino con papà?-mi domandò Raf.

-Ma sì, non costa niente provarci, e chissà, forse papà ci lascerà frequentarli. -dissi.

-Hai ragione, ci incontriamo davanti casa tra pochi minuti allora? -mi disse Raf.

-Va bene, ciao. -dissi.

-Ciao. - disse Raf prima di chiudere.

-Allora, che facciamo adesso? Andiamo a parlare con tuo padre? Sono curioso di sapere che tipo è. -mi disse Shade ansioso.

Pazzesco non aveva paura a quanto pareva, ma quando lo avrebbe conosciuto, di sicuro ne avrebbe avuta molta.

-E’ quello che dici adesso, ma quando lo conoscerai di sicuro tremerai. -dissi.

-Non credo proprio. Su, andiamo adesso. -mi disse Shade prendendomi per mano e andando fuori dal giardino. 
Salimmo sulla sua moto e andammo verso casa mia, arrivammo in meno di cinque minuti. Lungo il tragitto mi strinsi forte a Shade, visto che guidava velocemente, e dato che non ero proprio abituata ad andare in moto, un po’ di paura l’avevo. Mi tolsi il casco e scendemmo. Guardai se arrivavano Raf e Sulfus, ma di loro non c’era nemmeno l'ombra.

-Accidenti, ma quanto ci mettono? Mi chiedo cosa stiano combinando quei due?-dissi io. 
Sperai che non avessero cominciato a fare i romanticoni in una situazione del genere.
Shade mi attirò a sé da dietro e io mi girai verso di lui.

-So cosa possiamo fare per impiegare il nostro tempo. - disse Shade prima di baciarmi.

Cominciammo di nuovo a baciarci, dopo un po’ ci staccammo non appena sentimmo una moto, di sicuro era quella di Sulfus.

Mi girai e vidi proprio Sulfus sulla sua moto insieme a mia sorella. Si fermarono davanti a noi e si tolsero entrambi il casco, scendendo dalla moto.

-Finalmente siete arrivati! Era da un po’ che vi stavamo aspettando. Che avete combinato?-domandai alzando un sopracciglio. Shade dietro di me cominciò a ridere. 
Notai che Raf era un po’ imbarazzata e anche Sulfus lo era.

-E a te che importa sorellina? Voi due mentre noi non c'eravamo che avete combinato?-mi domandò Raf. Adesso quella imbarazzata ero io. Mi ripresi subito.

-E a te che importa? -chiesi.

Cominciamo tutti e quattro a ridere. Ormai era arrivato il momento della verità, speriamo in bene.

-Allora, che aspettiamo, entriamo! -disse Shade sicuro di sé.

Entrammo in casa, vidi la mamma venire verso di noi.

-Ragazze, eccovi, ero preoccupata per voi! Voi due dovete essere Shade e Sulfus, ho indovinato vero? Io sono Anjeli, la madre di Loredana e Raf, piacere di conoscervi ragazzi. -disse la mamma sorridendo dolcemente. Sulfus e Shade arrossirono un po’. 
Poverini, non immaginavo che si sentissero così a disagio.

-Il piacere è nostro signora. -risposero insieme.

-Vi prego, chiamatemi semplicemente Anjeli. -disse la mamma sorridendo.

-Va bene. -dissero ancora una volta insieme.

-Mamma, dove papà?-domandai.

-E’ ancora in salotto, perché me lo chiedi mia piccola principessa?-mi domando la mamma sorridendo.

Che imbarazzo, non mi piaceva quando mi chiamava cosi, soprattutto davanti ai ragazzi, che imbarazzo.

-MAMMA!!!!!!Non sono più una bambina. -dissi imbarazzata.

-Per me lo sarete sempre, sia tu che Raf. Tu sarai sempre la mia piccola principessa e 
Raf sarà sempre la mia piccola angel. -ci disse la mamma.
Che figuraccia. Vidi Sulfus e Shade molto divertiti, tirammo entrambe una gomitata a Shade e a Sulfus, così imparavano.

-Eh no, così non vale Anjeli, Loredana è la mia principessa, e non la divido. Se è tutta sua, allora io con cosa rimango?-disse Shade mettendo il broncio.

Che dolce il mio principino, era geloso pure della mamma, oh, poveri noi.

-Sono d'accordo con Shade, io non dividerei la mia piccola angel con nessuno. Metto addirittura un cartellone pubblicitario con la scritta "Alla larga dalla mia angel, è solo MIA", guardate che ne sono capace. -disse Sulfus.

Cominciammo di nuovo a ridere. Poco geloso, a quanto pareva, accidenti ai maschi, chi li capisce è bravo.

-Si può sapere cos’è tutto questo chiasso?-domandò papà venendo nella nostra direzione. -E quei due che ci fanno qui?-domandò subito, non appena vide Sulfus e Shade.

-Io sono Sulfus, signor Serafini. -disse guardando mio padre. Accidenti Sulfus aveva proprio un bel coraggio a guardare papà in quel modo.

-Io sono Shade. -disse, anche lui guardando papà senza paura. Era pazzesco, nemmeno lui aveva paura. In effetti questo dovevo aspettarmelo dai re dei diavoli, ma adesso era solo mio re.

-So benissimo chi siete voi due. Per quale motivo siete qui?-domandò papà arrabbiato.

-Siamo qui perché noi vogliamo stare con le vostre figlie. Mi ascolti, sappiamo benissimo che abbiamo una certa fama di diavoli, ma grazie alle vostre figlie siamo cambiati. Io amo veramente Loredana, è la prima che è riuscita a fare breccia nel mio cuore, ed è l’unica ragazza che adesso desidero veramente. -disse Shade guardando papà negli occhi e tenendomi per mano.

Che dolce, questo non me lo aspettavo proprio, mi aveva fatto una dichiarazione d'amore davanti ai miei genitori, che amore che era.

-E' vero quello che ha detto Shade. Anche io mi sono innamorato davvero di Raf, sono disposto a darle la mia stessa vita se fosse necessario. -disse Sulfus a papà, guardandolo negli occhi e tenendo Raf per mano.

Adesso non avevo più dubbi di Sulfus, era lui quello giusto per Raf. Ne ero sicura.

-Su amore, perché non dai a questi due ragazzi una possibilità? Sono sinceri, i loro occhi dicono la verità. Ti prego. -disse la mamma avvicinandosi a papà.

-Non mi fido di loro, ma forse c’è un modo per farmi cambiare idea. -disse papà sicuro di sé.

-E quale sarebbe?-domandò Raf.

-Semplice, voi due volete una relazione fissa con le mie figlie, giusto? Allora dovete annunciare domani stesso il vostro fidanzamento ufficiale. -ci disse papà.

COSA?!?!?!?!?!? Ma non era troppo presto per un passo del genere? E poi eravamo troppo giovani, tutti noi. Era troppo presto. Non volevo essere fraintesa, a me sarebbe piaciuto un fidanzamento ufficiale con Shade ma era troppo presto, avevamo solo sedici anni e i ragazzi ne avevano solo diciassette. Che pensava papà, che eravamo nel medioevo, per caso?

-Su questo non sono d'accordo. -dissi infuriata.

-Scusa amore, perché no?-mi domandò Shade.

-Forse perché è troppo presto. -risposi.

-Lori, guarda che per me va bene. E comunque, se annunceremo il nostro fidanzamento ufficiale, i ragazzi la smetterebbero di guardarti. -disse Shade.

-Non credi che sia troppo presto?-domandai a Shade.

Anche a me sarebbe piaciuto, ma era decisamente troppo presto.

-No, non dirmi che hai paura?-mi disse Shade sorridendo.

Io non avevo paura.

-Io? Per niente. Dico solo che è troppo presto per un passo del genere. -dissi seria.

-Sono d'accordo. Papà, è troppo presto per questo. -disse Raf.

-Raf, guarda che per me va benissimo, se devo dire la verità non mi dispiace per niente. -disse Sulfus sorridendo.

-Noi siamo d'accordo. Annunceremo domani stesso il fidanzamento ufficiale. -disse Shade sorridendo.

In quel momento, dalla porta di casa, entrarono Alin e Gabi furibondi.

-Signor Serafini, non si fidi di loro, mentono. -disse Alin arrabbiato, fulminando Shade con lo sguardo, gesto che Shade ricambiò. Anche Gabi e Sulfus si guardarono in malo modo.

Accidenti qui scoppierà un pandemonio. Ci mancavano solo loro due adesso. Non bastava la testa dura di papà. Ero perfettamente d'accordo con Shade e Sulfus, quando dicevano che erano degli idioti.

-Si può sapere che ci fate qui?-domandò Sulfus fulminando i due ragazzi e attirando Raf verso di lui.

Che avevano in mente quei due? Speravo solo che non avessero niente in mente.

-Alla larga dalla mia ragazza Sulfus. Raf è SOLO MIA. -disse Gabi furibondo.

-Shade, stai lontano da Lori, è solo mia e lo sarà per sempre. -disse Alin arrabbiato come non mai.

Era chiara la cosa, quei due dovevano andare in manicomio, erano pazzi.

Speravo solo che non si picchiassero di nuovo.

(POV SULFUS)

Quei due bastardi erano venuti ancora una volta a rompere, ma lo facevano apposta allora, dio, che nervi. Entrambi erano furiosi e con gli occhi viola, che faccia da culo che aveva il Gabinetto, non che prima non l'avesse, però adesso era più brutto di prima, era più bello quel coniglio dei cartoni, come si chiamava? Ah, si, Bugs Bunny. Raf si nascose dietro di me con la faccia molto divertita. Scoppiai a ridere per via delle loro facce. Mi chiedevo come avevano fatto Raf e Lori a sopportarli, erano talmente idioti che qualcuno avrebbe potuto scambiarli per clown.

-Speravo che veniste anche voi. Voglio la vostra opinione, Sulfus e Shade sono affidabili?-domandò il signor Serafini a Gabi e Alin.

A quella domanda tutti guardammo i due cessi, Gabi e Alin, per sentire le loro risposte, sicuramente avrebbero detto delle cose che avevamo fatto in passato, ma adesso eravamo cambiati, era incredibile che una persona fosse riuscita a cambiarmi, e io che pensavo di avere il cuore di ghiaccio, mi dovevo ricredere, il destino mi aveva fatto un enorme favore, mi aveva permesso di conoscere Raf e di questo ero grato, per la prima volta in vita mia.

-No, non sono affidabili. E poi mi piacerebbe sapere perché vi siete innamorati di loro in un solo giorno!-domandò Gabi curioso.
Ma che cosa gliene importava, una cosa che sicuramente avevo imparato era che l'amore non aveva tempo.

-Hai mai sentito parlare di "colpo di fulmine"? Ecco, è quello che abbiamo avuto noi e poi abbiamo seguito semplicemente il nostro cuore. -disse Shade imbarazzato.

Oh mio dio, era la prima volta che sentivo dire da Shade una cosa del genere, per di più imbarazzato. Loredana gli aveva fatto perdere la testa.

-Ma chi vi assicura che non vi stanno mentendo?-domandò Alin arrabbiato.

-Che intendi dire?-domandarono Raf e Lori in coro.

Che avevano in mente quei due? Sicuramente una delle loro trovate patetiche per separarci.

-Che loro due in realtà non sono innamorati di voi, lo fanno semplicemente per possedervi o forse, con questa relazione, per separarvi. Raf, tu e Loredana siete sempre state unite, inseparabile direi. Voi due non sopportate di stare lontane l’una dall’altra, chi vi assicura che Sulfus e Shade non abbiano intenzione di separavi per farvi soffrire? -disse Gabi sicuro di sé.

Ma che cazzo stava dicendo quel deficiente, io non volevo fare del male a Raf, volevo solo la sua felicità, anch’io avevo notato quanto loro due erano unite e mi ero reso conto che non rimanevano separate a lungo, dato che quando stavamo insieme dopo un po’ si chiamavano. Non avrei mai potuto far soffrire Raf. Mi girai e notai una lacrima scendere sulle sue guance, non mi piaceva vederla cosi, l'abbracciai e la strinsi forte a me.

-Stai tranquilla angelo mio, non potrei mai separarti da Loredana, so quanto sei legata a lei e l'ultima cosa che farei è farti soffrire. Io non ti separerò da Loredana, te lo giuro. -rassicurai Raf abbracciandola più forte.

Dopo un po’ Raf mi mostrò uno dei suoi bellissimi sorrisi, che scioglieva il ghiaccio, e ricambiò l'abbraccio.

-Scusate voi quattro, non vorrei interrompere, ma qui le persone guardano. -ci disse la signora Serafini. Ma qui nessuno si faceva gli affari suoi?

A malavoglia mi staccai da Raf.

-Voi due, avete finito di dire scemenze? Siete diventati noiosi. Andate a rompere le scatole a qualcun altro. -disse Lori arrabbiata.

-Sono perfettamente d'accordo con Lori, noi due abbiamo fatto la nostra scelta, e abbiamo scelto loro. -disse Raf guardandomi.

Come si faceva a non amare questa ragazza?

-E se ci rifiutassimo?-domandò Alin ironico.

-Allora preparatevi a morire. -disse Lori arrabbiata, con un aura nera e gli occhi in fiamme. 
Lori faceva veramente paura, oh cazzo, povero Shade, se faceva uno sbaglio sarebbe finita male per lui, adesso un po’ dubitavo che fossero sorelle, al contrario di lei Raf era tranquilla, per fortuna.

Lori prese tutto quello che le capitava tra le mani e lo lanciò contro Gabi e Alin, con tutti i vasi che Lori aveva lanciato, quei due ormai erano ricoperti di sangue.

-Quanto amo quella ragazza! -disse Shade sorridendo.

Gli altri ed io nella stanza, lo guardavamo con un grande gocciolone sulla testa. Sapevo che a Shade piacevano le ragazze un po’ violente, insomma con un certo caratterino, ma così violenta era un tantino esagerato, be’, contento lui. Tutti guardavamo ancora Lori che lanciava cose verso di loro, alla fine prese una sedia, finalmente quei due sarebbero andati in ospedale, a scuola avrei fatto fare una figura del cazzo a quei due, vedremo poi come l’avrebbero presa gli altri nel sapere che l’ex di Alin li aveva quasi ammazzati, dio che risate. Vidi Raf andare verso la sorella e l'abbracciò, con mia sorpresa Loredana si fermò e ricambiò l'abbracciò; grazie a questa distrazione, Alin e Gabi se ne andarono alla velocità della luce, dovevo ricordare di non farla arrabbiare più del dovuto.

-Come hai fato?-domandammo io e Shade.

-Semplice, è il potere del nostro legame, se Lori è arrabbiata basta che l'abbracci e lei si calma. -disse Raf sorridendo.

-Funziona solo se l'abbracci tu?-domandammo ancora una volta insieme.

Se per caso Raf non fosse nei dintorni e Lori si fosse arrabbiata di nuovo, non volevo immaginare la scena.

-Si. -risposero insieme, abbracciandosi ancora.

-Senti tesoro, questa situazione sta diventando noiosa, lascia che le nostre figlie siano felici, loro hanno scelto Sulfus e Shade. Tutto questo mi ricorda quando mio padre non ti dava il permesso di stare con me quando eravamo giovani, ricordi?-disse la signora Serafini con un dolce sorriso.

-Quella era un altra storia, i tempi erano diversi. -disse il signor Serafini serio.

Sicuramente il signor Serafini nascondeva qualcosa del periodo in cui era giovane.

-Scusate un momento, perché il nonno non dava il permesso a papà?-domandò Lori curiosa.

-Semplice tesoro, diciamo che vostro padre non era proprio un santo da giovane, anzi era peggio di Sulfus e Shade messi insieme. -disse la signora Serafini.

Peggio di me e Shade? Non credo proprio.

-E cosa faceva di così terribile?-domandai curioso.

-Ai nostri tempi lui era il capo di una banda di teppisti che rapivano le vergini e le sverginavano, ma alle ragazze non dispiaceva essere rapite, nemmeno a quelle fidanzate, ma con me non gli era andata per niente bene, visto che vostro padre ci ha messo sei anni per conquistarmi e dimostrarmi che era cambiato e che non pensava alle altre. -ci confessò la signora Serafini.

Eravamo tutti a bocca aperta. Sapete, ho cambiato idea, il signor Serafini era peggio di noi due messi insieme, che cosa ci aveva trovato la signora Anjeli in lui proprio non lo sapevo. Ma sarebbe come chiedersi che cosa ci trova una come Raf in me.

-Tesoro, perché l’hai detto alle nostre bambine?-domandò il signor Serafini sconvolto.

Ci mettevo la mano sul fuoco che non aveva mai raccontato nessun dettaglio a Raf e Loredana.

-Perché mi sembra giusto che loro sappiano com’ era loro padre, e se non darai il permesso ai ragazzi di stare insieme giuro che chiederò il divorzio e mi prendo anche le nostre figlie. -disse la signora Anjeli arrabbiata.

-Tesoro, dimmi che stai scherzando, io morirei senza te e le nostre bambine. Voi tre siete le mie uniche ragioni di vita. -disse il signor Serafini triste, quasi in lacrime, pregando la signora Anjeli di non fare quello che aveva detto.

Un po’ mi faceva pena il padre delle ragazze, si vedeva che la madre avrebbe potuto fare qualsiasi cosa per la loro felicità, era veramente da ammirare se dava fiducia anche a me e Shade.

-A vedere non si direbbe, se vuoi davvero bene a me e alle nostre figlie allora dai ai ragazzi il permesso, altrimenti potrei credere che per tutto questo tempo tu mi abbia solo ingannata. -disse la signora Serafini arrabbiata.

-Amore mio, non dire cosi, da quando stiamo insieme non ti ho mai ingannata, ma hai ragione, forse sono troppo geloso e protettivo nei confronti delle nostre figlie, non voglio che loro se ne vanno. E va bene, avete il mio permesso per stare insieme, ma se fate soffrire le nostre bambine ve la farò pagare, sono stato abbastanza chiaro?-ci disse il signor Serafini.

La cosa era ufficiale, la Signora SERAFINI era una GRANDE, si diceva che fosse impossibile convincere il Signor Serafini quando si metteva qualcosa in testa, adesso stimavo ancora di più la signora Serafini, le donne la dovevano proprio prendere come esempio.

-E come potremmo lasciare le meraviglie del mondo? -dissi io guardando dolcemente Raf, la mia angel.

-Sono d'accordo, siamo i ragazzi più fortunati del mondo. -disse Shade dando un bacio a stampo a Lori.

Ecco che ricominciavano, se volevano fare qualcosa o continuare a sbaciucchiarsi che andassero almeno nella camera da letto, non in pubblico, oh mio dio, da quando ero diventato così pudico?

-Sono così felice per voi. -disse la signora Serafini abbracciandoci.

-Che cosa non facciamo noi uomini per la felicità delle donne. -disse il padre delle ragazze con occhi al cielo.

-Concordo pienamente con lei, ma in amore è così, che cosa ci possiamo fare...-dissi io.

Per Raf ero pronto a fare qualsiasi cosa, l’avrei protetta e difesa da tutto e da tutti.

-Accidenti ragazzi, non vi facevamo cosi romantici. -disse Loredana scherzando.

In effetti pensandoci ero diventato proprio uno sdolcinato. Ma la colpa non era nostra, sicuramente, era colpa delle ragazze che trovavano sempre il modo di renderci deboli, anche se dovevo ammettere che un po’ non mi dispiaceva, solo un po’ però.

-Se voi ragazze ci rendete così, la colpa non è nostra. -disse Shade.

-Sentite ragazzi, a me piacerebbe conoscere i vostri genitori, vedere cosa ne pensano anche loro. -disse il signor Serafini mentre abbracciava la moglie.

Chissà se un giorno anche io e Raf saremmo stati cosi uniti dopo il matrimonio. Ehi, un momento, non eravamo nemmeno fidanzati ufficialmente e già pensavo al matrimonio? Ero messo veramente male, allora.

-Io avrei un’idea migliore papà, che ne dite se voi uomini andate a parlare da una parte e noi ragazze dall’altra, che ne dite?-domandò Raf.

Certo che la mia angel aveva delle idee fantastiche, non nascondevo che sarei stato curioso di sapere cosa combinava il signor Serafini da giovane e volevo sapere dell suo incontro con la signora Anjeli.

-Io sono d'accordo. -disse Lori sorridendo.

-Anche noi. -dissi in coro con Shade.

-Bene, allora è deciso, ci incontreremo oggi a pranzo, visto che ormai sono le tre di notte e mi piacerebbe riposare, e credo di non essere l'unica. -disse la signora Serafini ormai stanca.

-Bene, parlerò con i miei, ci vediamo oggi a pranzo amore, ciao. -dissi dando un bacio a stampo a Raf.

-Ok, se vuoi ti accompagno fino alla porta. -disse Raf sorridendomi.

-No, tranquilla, tu riposati. Ciao Lori. -dissi prima di andarmene, salutando Loredana.

-Ciao Sulfus. -mi salutò Lori.

-Ciao Raf. -disse Shade.

-Arrivederci signori Serafini, a domani. -dissi con Shade.

-Arrivederci ragazzi e sogni d'oro. -disse la signora Anjeli.

Uscimmo fuori dalla casa delle nostre ragazze e dovevo ammetterlo, ero stanco anche io.

-Certo che il signor Serafini ha avuto una vita interessante da giovane. -disse Shade.

-Già, pensi per caso la stessa cosa che penso io, vero?-domandai a Shade anche se sapevo già la risposta.

-Ovvio, domani faremo proprio una conversazione interessante. -disse Shade malizioso.

-Sono perfettamente d'accordo. -dissi anche io malizioso.

-Io vado, a domani. Ciao Sulfus. -mi disse Shade salendo in moto.

-Ok, ciao Shade. -lo salutai prima di andarmene.

Andai alla velocità della luce verso casa mia per informare i miei genitori.

Arrivai a casa, misi la moto nel garage e entrai in casa velocemente. I miei genitori sicuramente erano in camera loro. Arrivai davanti alla loro stanza ed entrai senza bussare, tanto lo facevo sempre e, come sempre, li beccai a fare sesso.

-Figliolo, quando imparerai a bussare alla porta?-domandò papà irritato per averlo disturbato. 

-Ma dai, tanto non è la prima volta che vi becco, quindi. Vi volevo solo informare che, da adesso in poi, io avrò una relazione seria. -dissi sorridendo.

I miei rimasero a bocca aperta, ma che avevano? Sembrava che avessi appena detto la cosa più strana e impossibile del mondo.

-Tu, una relazione seria? E chi è la fortunata?-mi domandò la mamma che ancora non ci credeva.

-Il suo nome è Raf Serafini. -dissi io.

-Una delle figlie del signor Serafini soppongo, visto che ha due gemelle. -disse papà.

-Esatto. -dissi io.

-Sai, penso alla povera Misha e a quando lo scoprirà. -disse la mamma per niente dispiaciuta.

-Non me ne frega niente di lei, per me può fare quello che vuole, basta solo che non provi a rovinare la mia relazione con Raf, altrimenti se ne pentirà amaramente. -dissi arrabbiato. - Comunque vi volevo informare che il signor Serafini vi vorrebbe conoscere oggi a pranzo, solo che noi uomini staremo da una parte e le donne da un’altra. -dissi io.

-Bene, oggi a pranzo ci saremo sicuramente. Ma adesso puoi andartene?-disse papà.

-Ok, buona notte di fuoco. -dissi prima di andarmene nella mia stanza.
Entrai nella mia stanza, mi cambiai e mi misi a dormire.

(POV SHADE)

Mi svegliai con un raggio di sole che illuminò una parte del mio viso, notai che la tenda della mia stanza era aperta, e anche la finestra. Strano, io le avevo lasciate chiuse.

-Buongiorno signorino Shade, dormito bene?- mi domandò una donna sui trentacinque anni.

-Si, benissimo, grazie.- dissi alzandomi dal letto.

-Oggi è proprio una bellissima giornata di sole.- disse la donna sorridendo.

-Eh già, i miei sono già a fare colazione?- chiesi mentre mi stiracchiavo.

-Si signorino, stano aspettando solo lei, per questo mi hanno mandata a svegliarvi.- disse la donna.

-Ok, va bene, grazie. Vada ad avvisarli che scendo fra poco.- dissi io.

-Va bene.- disse la donna educatamente, prima di andarsene.

Andai in bagno a fare una doccia, adesso si che mi sentivo bene. Dovevo pensare a come comportarmi con i genitori di Loredana, d’accordo li avevo incontrati di mattina, ma non mi conoscevano bene, sapevano solo il mio nome e nient’altro.
 Speravo solo di fare una bella figura, e anche i miei, se mi facevano fare una brutta figura mi sarei sotterrato, questo era poco ma sicuro. Finii di farmi la doccia, e andai in camera. Presi i boxer, mi rimisi il pigiama e mi asciugai i capelli.

Andai giù e vidi i miei già pronti, mio padre in giacca e cravatta e mia madre con un vestito blu che arrivava fino alle inocchia, aveva un’acconciatura molto complicata.

-Tesoro, perché non sei pronto?- mi domandò mia madre non appena mi vide.

-C’è ancora tempo.- dissi tranquillo sedendomi.

-Figliolo, provo pietà per te.- disse papà sudando freddo.

-Perché?- chiesi curioso.

-Ecco.- papà mi mostrò uno smoking con cravatta sulla sedia vicina a mia madre.

-Oh no, mamma togliti l’idea dalla testa, mai indosserò quel coso lì.- dissi scandalizzato.

-Su tesoro, non fare storie, devi essere molto più divino di quanto non sei già.- disse la mamma guardandomi con una luce strana negli occhi.

-Sicuro, dammi il vestito e uso la cravatta per impiccarmi.- dissi un po’ arrabbiato.

-Shade Spring, non fare storie. Tu indosserai lo smoking che ti piaccia o no, chiaro?- disse la mamma arrabbiata.

-Nemmeno morto, non mi presenterò davanti a Loredana vestito da pinguino.- dissi alzando il tono della voce.

-Delfina, secondo me Shade ha ragione, mica lo puoi costringere.- disse papà cercando di farle cambiare idea.

-Però...- cerco di dire la mamma prima che io e papà la interrompessimo.

-NIENTE PERO’.- dissi insieme a papa.

-Uffa, va bene.- disse la mamma arrendersi.

Mi misi a bare un caffè e mangiai una brioche, tanto per mettere qualcosa nello stomaco.

-Comunque Shade, potresti descrivere la tua ragazza, per sapere come è il suo carattere?- mi chiese papà curioso. 

La mamma, non appena sentì la domanda, raddrizzò le orecchie per sentire la mia descrizione.

-Be’, insomma, Loredana è una ragazza fantastica, è coraggiosa, bellissima, intelligente, furba e un tantino pericolosa. E’ una ragazza con un gran fegato e si fa rispettare.- dissi con una faccia da ebete, ripensando alla mia Lori.

-Però, una ragazza di tutto rispetto, non c’è che dire.- disse la mamma sorridendo.

-Eh già.- dissi io.

-Se non sbaglio, ha anche una sorella.- disse papà pensando.

-Si, il suo nome è Raf, ed è la gemella della MIA Loredana.- dissi finendo di bere il caffè.

-Tesoro, è meglio se vai a prepararti, noi ti aspettiamo in macchina. Non metterci troppo.- mi disse la mamma prima di andare via insieme a papà.

Andai nella mia stanza e aprii l’armadio, vediamo un po’. Ma sì, presi una maglia a maniche corte dei pantaloni sportivi blu scuro, delle scarpe da sport bianche e una felpa blu. Ecco fatto, ero pronto. Non ero il tipo che stava dieci anni davanti ad un armadio per decidere cosa mettersi, prendevo la prima cosa che capitava a tiro, tanto ero bellissimo e figo lo stesso, quindi non c’è niente che possa preoccuparmi.

Scesi giù e andai alla macchina, aprii lo sportello, entrai e vidi i miei che si baciavano, dio, che scena pietosa.

-Potete smetterla per favore?- chiesi un po’ sulle mie.

Quando facevano così erano insopportabili.

-Scusaci figliolo, ma sai com’ e, l’amore è l’amore.- disse papà.

-E poi, scommetto che tu e Loredana farete molto peggio di noi quando sarete in macchina.- disse la mamma maliziosa.

-Di sicuro non faremo peggio di voi. Possiamo andare adesso?- dissi eccitato dall’idea di rivedere Loredana.

Il tragitto in limousine fu molto tranquillo, be’, non tanto dato che i miei non facevano altro che dirsi paroline dolci. Meno male che eravamo arrivati, scesi dall’auto, visto che l’autista aveva aperto la porta della macchina, a volte avevo l’impressione che l’autista fosse innamorato segretamente di mia madre, poiché, ogni volta si incantava non appena la vedeva, mah, sarà una mia impressione. Vidi Sulfus e la sua famiglia. 

-Accidenti, è molto bella la casa della tua fidanzata.- disse la signora Temptel guardando ammaliata la casa.

-Stavo pensando la stessa cosa.- disse la mamma, ammaliata anche lei dalla casa della mia ragazza.

-Già, è molto bella e semplice e il giardino è da favola.- disse la signora Temptel.

E meglio se le faccio smettere, altrimenti potrebbero restare qui fino a domani mattina.

-Dateci un taglio.- dissi mentre andavo verso Sulfus.

-Ciao amico, come va?- disse Sulfus non appena mi vide.

-Bene, anche se un po’ agitato, bene.- dissi io sinceramente.

Speravo solo di non fare brutte figure con i miei.

-Allora siamo in due.- disse Sulfus.

Sicuramente anche lui come me temeva la stessa cosa. 

Sentimmo un rumore di una macchina e girammo tutti la testa. Dalla macchina uscirono un signore con i capelli di un azzurro scuro e degli occhi del medesimo colore, insieme ad una signora dai capelli rossi raccolti in una coda, con gli occhi anch’essi rossi. E due ragazze circa della mia età, accidenti, si assomigliavano moltissimo, a parte per il colore degli occhi e dei capelli. Una aveva gli occhi rossi che assomigliavano moltissimo a quelli della mia Lori e dei capelli rossi, l’altra invece assomigliava un po’ a Raf, solo che lei aveva i capelli azzurri come gli occhi, dopo vidi uscire anche due ragazzi, uno che assomigliava a me in una maniera impressionante, solo che io ero molto più bello e figo, invece l’altro era biondo con gli occhi rossi.

-Voi chi siete?- domandò il signor Zolfanelli curioso, risvegliandomi dai miei pensieri.

-Io sono Toulous Solaria, la domanda esatta è: chi siete voi?.- disse il signore con i capelli blu.

-Io sono Sulfus Zolfanelli e sono il ragazzo di Raf.- disse Sulfus diretto.

Ti pareva che non lo dicesse, ma mi unii a lui, era impossibile non dire di essere fidanzati con le ragazze più belle dell’universo, ovviamente per me era Lori. 

-E io invece sono Shade Spring, il ragazzo di Loredana.- disse io. 

-Impossibile.- dissero in coro le due ragazze che si assomigliavano.

-Invece si.- dissi insieme a Sulfus.

-Dovremmo parlare con loro.- dissero di nuovo insieme, guardandosi l’una negli occhi dell’altra, determinate.

-Comunque io sono Fine, e lei è mia sorella gemella Rein.- disse la rossa.

-Gemelle?!?!?!- dissi insieme a Sulfus.

Era sorprendente, la loro famiglia era composta di gemelli? Pazzesco.

-Ma voi della famiglia siete sempre gemelli?- domandai curioso, non volevo tirare conclusioni affrettate.

-Be’ la maggior parte della famiglia è costituita da gemelli. Comunque io sono Elza e sono la gemella di Anjeli, piacere di conoscervi ragazzi.- si presentò la signora dai capelli rossi.

-Scusatemi se interrompo, ma non è meglio se entriamo? Sono molto curioso di conoscere queste famose cugine di cui parlate sempre. -disse il ragazzo che assomigliava a me.

-Si, hai ragione Eclipse.- disse Fine sorridendo.

-Allora andiamo amore mio.- disse il biondo a Rein.

-Certo Brightucioucioucio.- disse Rein guardando con occhi a forma di cuoricino il suo “Brightucioucioucio”.

Poverino, avevo la sensazione che io, con la tipa dei capelli blu, non sarei andato d’accordo, per niente.

Andammo tutti verso l’ingresso della casa, non vedevo l’ora di rivedere Loredana.

Continua….
  
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