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Autore: _Jo    22/01/2012    4 recensioni
-Sì, davvero interessante. Ora posso baciarti?- chiese Draco mentre si sporgeva verso di lei.
-Potrai baciarmi solo sotto la neve e il vischio.- rispose Hermione schivando il bacio.
-Bhè, per nevicare…- iniziò a dire lui prendendola in braccio e Smaterializzandosi nel giardino. -Nevica.- concluse la frase poggiandola sul manto bianco che ricopriva tutto.
-Manca il vischio.- gli ricordò Hermione con un sorriso.
-Guarda su.- un rametto di vischio levitava a mezz’aria proprio sopra le loro teste.
-Suppongo di doverti baciare, ora.- disse Hermione avvicinandosi.
-Suppongo di sì.- rispose Draco colmando la distanza tra di loro e baciandola.
Quello sarebbe stato proprio un bel Natale.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Stellina Sbrilluccicosa: la prima magia di Hermione.'
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Il cervello Horcrux di Draco Malfoy


Draco Malfoy sbuffò per la millesima volta nel giro di poche ore, la sua dolce Hermione l’aveva costretto alla tortura peggiore per un uomo: aspettare che la propria donna trovi il vestito adatto per le feste di Natale.
Inizialmente si era opposto con tutte le sue forze ma, in seguito alla minaccia poco velata di Hermione -vedi “Ti lascio a stecchetto per un mese.”-, si era dovuto arrendere e così ora si trovava seduto sul letto di casa sua a giudicare vestiti da donna.
-Granger, per tutti i perizomi di Merlino, quanti vestiti mancano?!- urlò alla porta di una cabina armadio. Stava progettando la sua fuga quando la ragazza in questione uscì di nuovo dalla cabina.
Draco Malfoy era convinto che se il suo cervello fosse stato un Horcrux si sarebbe appena auto-distrutto per lasciare il posto ad un cervello un po’ più a sud.
-Granger, ti prego, fammi tuo!- implorò gettandosi ai suoi piedi e dimenticando per un momento che i Malfoy non pregano nessuno. Hermione rise e con un colpo di bacchetta si tolse il vestito per poi rimettersi il pigiamone anti-stupro con le paperelle.
-Perché sei crudele?! Perché!- chiese Draco con voce addolorata guardando male la sua ragazza.
-Vieni qui, idiota.- disse Hermione battendo con la mano sul letto. Il ragazzo sbuffò e si andò a coricare nel letto vicino a lei esibendo un broncio da bambino.
-Qual è stata la tua prima magia?- domandò la ragazza stringendosi a Draco.
-Non ricordo. Sai, non ho avuto un’infanzia molto facile: mio padre mi picchiava e mia madre mi faceva dormire nei sotterranei…- rispose con voce triste. Hermione lo guardò un secondo e poi scoppiò a ridere.
-Ma chi vuoi che ci creda?! Eri il bambino più viziato ad Hogwarts, ti ricordo che tuo padre ha fatto un casino solo perché ti eri fatto un graffietto al braccio!-
-Non… Non è vero!- protestò Draco, offeso. -Non ero il più viziato.-
-Io ti dico di sì…- ribattè la ragazza.
- Forse un pochino…- Hermione lo guardò male.
- Oh e va bene! Ero viziato, contenta?!- ammise l’ex Serpeverde.
-Sì, molto!-
-Invece la tua qual è stata?- domandò il ragazzo a sua volta. Ad Hermione si illuminarono gli occhi.
-Era Natale ed i miei genitori avevano addobbato l’albero con tante stelline solo che a me non piacevano, io le volevo sbrilluccicose! L’ho desiderato così tanto che la mattina dopo l’albero brillava per tutte quelle stelline improvvisamente luccicanti. Quando ricevetti la lettera per Hogwarts ne rubai una e, una volta a scuola, la rimpicciolii e l’accattai a questo braccialetto.- raccontò lei con un sorriso malinconico mentre alzava il polso per mostrargli quel braccialetto d’oro bianco illuminato da quella piccola stellina dorata.
-Sì, davvero interessante. Ora posso baciarti?- chiese Draco mentre si sporgeva verso di lei.
-Potrai baciarmi solo sotto la neve e il vischio.- rispose Hermione schivando il bacio.
-Bhè, per nevicare…- iniziò a dire lui prendendola in braccio e Smaterializzandosi nel giardino. -Nevica.- concluse la frase poggiandola sul manto bianco che ricopriva tutto.
-Manca il vischio.- gli ricordò Hermione con un sorriso.
-Guarda su.- un rametto di vischio levitava a mezz’aria proprio sopra le loro teste.
-Suppongo di doverti baciare, ora.- disse Hermione avvicinandosi.
-Suppongo di sì.- rispose Draco colmando la distanza tra di loro e baciandola.
Quello sarebbe stato proprio un bel Natale.
   
 
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