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Autore: Burton    22/01/2012    0 recensioni
- Perché?- ripeté Tate, come se avesse sentito la domanda dentro la mia testa. - Perché non ce la faccio più - gli risposi con le lacrime agli occhi e vidi che vennero anche a lui.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Promise me you'll never cut yourself again.


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Gli avevo promesso che avrei smesso di farlo. Invece eccomi qui, in bagno, con una lametta in mano, ancora sporca del mio sangue rinsecchito dai miei precedenti tagli. L'alzai e la misi di fronte a me.
Perché continuavo a farlo? Che cosa mi sarebbe servito a farmi del male?
Mi ripetevo queste domande ogni volta. Ma ogni volta le ignoravo e mi ferivo. E' qualcosa d'insano essere felici nel vedere il proprio sangue gocciolare via da te, come se volesse scappare da quel corpo pieno di odio. Ma la sensazione che si provava era qualcosa di indescrivibile: mi sentivo subito meglio, quel po' di odio, di dolore, sofferenza, frustrazione scomparivano e al suo posto compariva un dolore che mi dava sollievo.
Scoprii il braccio ricoperto da piccoli ma profondi tagli, tutti tracciati orizzontalmente. Era difficile trovare un pezzo di pelle che fosse ancora integro, ma la trovai. Così appoggiai delicatamente la lametta sulla pelle e tagliai. Non mi accorsi di aver premuto tanto, finché non vidi un fiotto di sangue uscire dalla ferita e alla vista di tutto quel dolore che scivolava via, sorrisi. Improvvisamente vidi Tate, il suo viso, i suoi occhi, erano percorsi da una moltitudini di emozione: rabbia, dolore, frustrazione, angoscia.
- Mi avevi promesso che avresti smesso! Violet perché? Non farti del male, ti prego - e come l'ultima volta, appoggiò le sue morbide labbra sul braccio e cominciò a succhiare il sangue. Cercò di fermare la fuori uscita abbondante del liquido e non so come fece, ma lo fermò e con la punta della lingua passò sopra alla ferita con una delicatezza che mi spezzò il cuore. Perché l'avevo fatto?
- Perché?- ripeté Tate, come se avesse sentito la domanda dentro la mia testa. - Perché non ce la faccio più - gli risposi con le lacrime agli occhi e vidi che vennero anche a lui. -Non farlo, per favore. Tu se la cosa più importante che ho e non voglio perderla. Non voglio perderti. Vedere questi segni, il dolore che provi, mi fa sentire un fallito. Ti avevo promesso che niente e nessuno ti avrebbe fatto mai del male, anche se questo includeva te stessa. E vederti fare questo Violet, mi fa sentir male. Io ti amo, ti amo. Lo ripeterò tutte le volte che sarà necessario - e una lacrime gli sfuggì da quei grandi occhi color pece, ma che adoravo con tutta me stessa. Gli accarezzai la guancia e lo bacia, come in segno di gratitudine per tutto il suo amore. - Andiamo ad ascoltarci Kurt Cobain? - gli chiesi e lo presi per mano. Lui mi strinse forte la mano e mi disse - Qualunque cosa va bene, se ci sei anche tu - e ce ne uscimmo dal bagno.
 
 
Allora, che dirvi, spero che vi sia piaciuta. Lo so che fa abbastanza schifo e che non è per niente paragonabile alle battute del telefilm, però volevo scrivere qualcosa nuovo ed è uscito fuori questo.
Beh, a presto!
 

  
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