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Autore: Lils__L7    22/01/2012    12 recensioni
James Potter ha conosciuto tante ragazze ad Hogwarts: alcune sono come il succo di zucca, altre come l'acqua, altre come il tè, ma nessuna di loro è mai riuscita a "dissetarlo". Qual è il suo tipo ideale?
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Lui e lei che stanno insieme solo con la colla.'
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succo di zucca
A BetiBi e Miione,
che mi hanno spinto a scrivere la prima cosa che mi passasse per la testa,
e a Writer96, Lily_James e May_Z,
che non se ne sono lasciata scappare una!



Ti va di farmi da bicchiere?
-Si farebbe molto prima se lei tornasse vestita soltanto del bicchiere*-



Un fruscìo di capelli rossi annuncia il ritorno di Lily Evans alla sua Sala Comune, le braccia cariche di libri e piume che minacciano di planare al suolo da un momento all'altro; la strada fino al ritratto della Signora Grassa non è molta e lei si muove cauta, pregando i grandi maghi del secolo passato affinché tutto resti tra le sue braccia.
Finalmente gira l'ultimo angolo che la separa dalla sua meta, la lingua tra i denti e l'espressione corrucciata più buffa del suo repertorio; accelera lievemente il passo, pronta ad un soddisfatto "Amor vincit omnia", quando una voce più che familiare a pochi passi da lei la costringe a fermarsi bruscamente.
«Quindi per domani.. ci conto»
Lily si appiattisce contro una colonna per evitare di interrompere qualcosa che sta accadendo due metri più avanti, proprio davanti all'ingresso della Sala Comune; Accidenti, pensa, mordicchiandosi le labbra incerta tra il rivelare o meno la sua presenza senza dubbio ingombrante. 
«Certamente!» risponde una voce femminile; «Non vedo l'ora»
Neanch'io! Voglio tornare in Dormitorio al più presto, quindi fate in fretta piccioncini!
Una piuma rischia di scivolare dalla pila di libri su cui è adagiata mentre la voce maschile parla di nuovo dopo un breve silenzio:
«Allora buonanotte, Eileen».
Un'altra pausa; cercando di non farsi scoprire, Lily sporge la testa oltre la colonna per controllare a che punto siano Eileen e il suo amico dalla voce conosciuta: lei si sta alzando in punta di piedi, sta arrivando il bacio. Merlino..
Lily si ritrae pudicamente, lasciando a quei due la giusta intimità; avrà comunque modo di scoprire chi è lui quando rientrerà in Sala Comune: Alice ne sarà di sicuro già al corrente!
«Buonanotte James»
Una piuma svolazza silenziosa e si posa in terra, scossa da un sussulto di lei; come aveva fatto a non riconoscerlo?
Si inginocchia tentando di tenere in equilibrio il resto delle cose e vede con la coda dell'occhio i piedi di quell'Eileen oltrepassare svelti il suo nascondiglio dietro la colonna; si contorce cercando un modo per raccogliere la piuma utilizzando un solo dito, l'unico libero, quando all'improvviso una mano ben più grande della sua la afferra e gliela sventola sotto il naso.
«Ti nascondi, Evans?»
«Non posso fare a meno di seguirti, Potter. Ma non denunciarmi alla McGranitt per stalking, ti prego!» ribatte Lily a muso duro, senza però riuscire a non arrossire; le si sta accartocciando lo stomaco. Fame a quest'ora? Sfodera la sua migliore espressione di indifferenza: «Grazie».
James sorride. E' davvero carino quando riesce ad evitare le smorfie di scherno - cioè mai.
«Che ne pensi?»
«Di cosa?»
«Di lei»
«Senti, mi dispiace. Non volevo restare a guardare, davvero, è che non volevo passare e..»
«Dimmi che ne pensi» la interrompe, gli occhi nocciola colmi di aspettative.
Che gli importa?
«Sembra una ragazza a posto» mormora Lily. Il primo commento che le passa per la testa.
James sorride di nuovo, mostrando lievemente i denti. Perché non li scopre mai? Ha un bel sorriso. Gliel'ha mai detto quella Eileen?
«Già» commenta, distogliendo lo sguardo dal suo; «E' come il succo di zucca.»
Lily deve sembrare davvero molto ridicola con quell'espressione interrogativa sul volto, ma la mascella non può fare a meno di correre verso le sue ginocchia:
«Come scusa?»
«Eileen è succo di zucca» ripete James, cercando di trattenere una risata. Sì, è proprio ridicola in questo momento.
«Sa di succo di zucca? A quest'ora?»
«No, sempre»
«Come fa a bere succo di zucca tutto il giorno? E' disgustoso dopo una certa ora!»
Adesso James ride apertamente
e Lily aggrotta la fronte, senza capire; ma poi lui torna a sorridere e in realtà non è poi così importante.
«Lo penso anch'io» dice, «credo che getterò la spugna già da domani.»
«Non essere vigliacco, Potter. Regalale delle mentine» replica lei, imperturbabile. Come si fa a baciarlo con l'alito di succo di zucca? Insomma, lui è James Potter.
James ride ancora.
«Grazie del consiglio, Evans, ma.. non intendevo questo»
«E cosa allora?»
«Ecco,» fa, gesticolando a vuoto; Perché è così impacciato? «Il succo di zucca è buono. A me piace, insomma. Anche a te se non sbaglio, vero? Lo bevi spesso il mercoledì, quando abbiamo quell'ora libera a metà mattina»
«Mi spaventi, Potter!» dice lei sorridendo; «E' vero però. Quindi?»
Lui arrossisce e si passa una mano tra i capelli. Sono morbidi come sembrano?
«A colazione non è male, neanche a pranzo. Ma l'hai detto anche tu che più tardi non è questo granché. Ecco, lei è così»
«E' buona fino a metà giornata?»
Ride e si passa una mano sugli occhi; «No, Evans. Alternativamente potrei uscirci anche di pomeriggio, non è quello il punto»
Si scambiano una linguaccia. Quanto sembreranno insoliti agli occhi di tutti Lily Evans e James Potter che scherzano dietro una colonna?
«E' che lei.. non è perfetta»
«Non esiste la ragazza perfetta, Potter.»
«Perfetta per me»
«Cos'ha Eileen che non va?»
«Lei..» comincia James, titubante; arrossisce di nuovo. «Non prendermi in giro»
«Direi che avrei dovuto cominciare a farlo già qualche minuto fa» ribatte Lily, facendo spallucce.
James le lancia un'occhiataccia, poi si appoggia alla colonna come per prendere tempo.
«Lei non.. lei non è buona coi biscotti»
Lily inspira bruscamente e trattiene il fiato per qualche istante, fino a che le guance assumono la stessa tonalità dei capelli e le risate sgorgano prepotenti dalle sue labbra; ride per un paio di minuti buoni, strizzando gli occhi per impedire a una lacrima di scivolarle sul viso, e nemmeno lui riesce a reprimere un sorrisetto.
«Potter» esclama, «altro che succo di zucca, questo era Firewhiskey!»
«Grazie, eh» la rimbecca lui, fingendosi offeso.
«Avanti, ti sembrava una cosa sensata?»
«Guarda che è così!» insiste, veemente; «Inzupperesti mai dei biscotti nel tuo succo di zucca?»
«Beh.. no»
«Ecco.»
«Beh io non.. io non credo che sia necessario frequentarla sempre armati di biscotti». Godric, si sta divertendo a farmi impazzire più di quanto non faccia già abitualmente?
James si lascia scappare un altro mezzo sorrisetto e si accomoda per terra di fronte a lei a gambe incrociate, forse gli facevano male i polpacci a star piegato sulle punte. Lei quel dolore ha smesso di sentirlo più o meno al suo primo sguardo.
«Il livello di inzuppabilità è fondamentale in una relazione, Evans.» comincia, cercando di restare serio. «Le ragazze 'succo di zucca' durano pochi giorni: sono frizzanti e vitali all'inizio, ma presto perdono sapore inacidendo tutto»
Lily si siede sulle ginocchia abbandonando i libri sul pavimento;
«Curioso, Potter. Che altri tipi di ragazze hai frequentato? Non so, le 'tè al limone'?»
«Sono un'ottima categoria di ragazze quelle a base di tè, sai? Ti danno la carica, ti trasmettono allegria, non stonano in alcun momento del giorno» risponde lui arricciando le labbra sottili; «Però..»
«Però?»
«Però a lungo andare ti stressano, non lasciano un attimo di pace. Ci si sta bene, ma dopo un po' non desideri altro che scappare»
«Accidenti.» commenta Lily atona.
«Poi ci sono le ragazze 'camomilla', che cerchi quando vuoi rilassarti. Con loro si sta in tranquillità, sai, una di quelle relazioni desiderabili a quarant'anni: ci si coccola, si parla molto, non è richiesto troppo impegno; però io di anni ne ho diciassette, mi capisci?»
«E vuoi una relazione agitata?». Una che gli tenga testa, che non lo annoi ma che non lo stressi. Una come..
«No, non agitata, Evans» dice James con l'ennesima risatina. Basta ridere, Potter! Basta dire sciocchezze, basta elencare tipi di ragazze che non mi somigliano affatto, basta.. «Vorrei una al mio livello, mi spiego? Non una ragazza 'acqua', ad esempio, che non lascia traccia; che starci insieme o meno non fa differenza; che non ti stufa mai, è vero, ma che non porteresti in giro a fare follie»
«Capisco» dice lei, ma in realtà non capisco niente. Perché lo vieni a dire a me, Potter?
«Neanche una ragazza 'caffè' però. Troppo stress, troppa fatica. E le ragazze 'birra'? Troppe bollicine, sono pesanti, fanno star male con lo stomaco»
James si ferma a riflettere, corrucciandosi; le mani corrono svelte al nodo della cravatta, alle maniche della camicia, al colletto del maglione: è agitato, accaldato, a disagio. Lily gli sorride dubbiosa e impacciata e all'improvviso non fa più caldo, e quel nascondiglio dietro una colonna a due passi dal ritrovo dei Grifoni non gli è mai sembrato più bello, e le parole sgorgano senza freni dalle sue labbra, impazienti:
«Sai quali sono le ragazze migliori, Evans? Sono quelle che ti danno la carica al mattino, ti rallegrano il pomeriggio e ti rilassano la sera. Sono quelle che stanno bene col cioccolato, con la menta, coi biscotti; nel caffé, nel tè, con la marmellata. Sono quelle che ti fanno sentire a casa ovunque tu sia, perché non cambiano da una situazione all'altra come da una regione all'altra, nazione all'altra. Sono quelle che non sai mai se affrontarle tutte insieme o a piccole dosi, perché le cannucce non bastano per loro e a grandi sorsi non ti dissetano mai e ne vuoi sempre di più. Sono quelle che se non bevi per un giorno, ti lasciano vuoto. Sono le ragazze 'latte', Lily. Sono dolci quanto basta, anche se a volte un po' di zucchero non guasta; sono quelle che cerchi fin da piccolo, che ti fanno crescere, e crescere bene. Sono buone sempre, calde o fredde che siano. E generalmente hanno lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi, sono sempre cariche di libri e lanciano gli sguardi più truci di tutto il frigorifero»
Nessuno dei due ha preso fiato dal momento in cui James ha iniziato a parlare, ed ora sono entrambi rossi e sbalorditi in viso. Sì, dev'essere proprio la mancanza d'aria a provocare quell'effetto. James Potter non arrossisce.
Tuttavia, in quel momento il Grifondoro ha l'aria più spaurita e imbarazzata che Lily gli abbia mai visto addosso e non riesce a pronunciare alcun suono articolato; lei lo guarda confusa e sa di avere un'aria ancora più ridicola di lui, ma non può fare niente per rimediare.
«Oh» sussurra infine Lily.
James scuote piano la testa e strizza le palpebre un paio di volte e l'unica cosa che lei vede è che si sporge pericolosamente vicino al suo viso, e che le sue labbra sono così sottili e chiare in questo momento che se sorridesse sparirebbero, e che i suoi occhi sono dello stesso colore della cioccolata calda che ha gustato quel pomeriggio in biblioteca e se li chiudesse sarebbe davvero uno spreco, e che i suoi capelli neri sono troppo lunghi e arrivano a solleticarle la fronte, e forse dovrebbe tagliarli ma forse no; e che in una frazione di secondo James è in piedi, lontano da lei e dal suo viso e dalle sue labbra, e fa un gran freddo lì per terra senza di lui.
Tenta un sorriso di scuse e lui fa lo stesso, passandosi una mano tra i capelli come fa sempre quand'è in imbarazzo, e di scatto le volta le spalle e s'incammina al di là della colonna. Dove vai?
«Amor vincit omnia» balbetta sottovoce James alla Signora Grassa, ad occhi chiusi e pugni stretti.
Ma proprio mentre sta per oltrepassare il buco del ritratto qualcosa di freddo gli sfiora una mano, e voltandosi lentamente vede Lily davanti a lui, le guance rosse e i libri e le piume in disordine tra le braccia.
Tenta un altro sorriso, stavolta più sincero e convinto.
«Ti va di farmi da bicchiere, sabato prossimo?»






Pff o.O
Ammetto che come ritorno su EFP è decisamente disastroso, ma.. non ne potevo più di stare lontana da qui :)
Ho una certa idea su una fanfiction a capitoli che mi frulla nella testa da un po', ma poi mi dico tutti i giorni che i compiti di matematica dovrebbero avere la priorità su James e Lily e mi ricordo che il mondo fa schifo u.u, quindi temo che resterà solo un'idea a lungo.
E poi, e poi, e poi.. a mo' di scuse: è tratto da una storia vera, autobiografica - sì, mi sono sputtanata con un discorso come quello di Jamie, ma io l'ho sempre detto che amare gente come la Evans è dannoso per la salute.
Come sempre, ovviamente recensioni e critiche sono ben accette :)  bacioni!

Lils_<3

*Bambolina e Barracuda, L.Ligabue
  
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