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Autore: StillBelieve    22/01/2012    1 recensioni
C'è qualcosa di diverso in lui, qualcosa che non avevo trovato in nessun'altro. Quando sono vicino a lui il mio cuore batte all'impazzata. Peccato che è un mio amico. -Adry
Lei non mi noterà mai. Io sono solo un amico per lei, eppure quando sono con lei mi sento diverso, come se fossi completo. -Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can’t breathe without you;
 
Dedicata alla mia migliore amica,
senza il cui sorriso non potrei vivere.
Questo è un piccolo gesto per ringraziarti,
 per tutto quello che fai per me,  
e per darti i più sinceri auguri di buon compleanno.
 Ti voglio bene Adry, non dimenticarlo mai.


Chapter 1.

Adry.
All this time I was wasting hoping you would come around
I’ve been giving out chances everytime and all you do is let me down
And its taking me this long but baby I figured you out
And you think it will be fine again but not this time around 
You don’t have to call anymore 
I won’t pick up the phone 
This is the last straw 
Don’t want to hurt anymore         
And you can tell me that you’re sorry                                                  
But I won’t believe you baby like I did before                                   
You’re not sorry no more, no more, no
Era passata ormai una settimana da quando ti avevo trovato con quella, ancora non potevo crederci.
Credevi che ritornasse tutto come prima con una stupida chiamata, ma no, questa volta non andrà così. Non ti credo più, non sei dispiaciuto per avermi fatto soffrire, non te ne frega minimamente di me.
Se chiamerai di nuovo non risponderò. Non ti crederò più se mi dirai che ti dispiace.
Lookin’ so innocent                                                                       
I might believe you if I didn’t know                                                     
Could’a loved you all my life                                                                  
If you hadn’t left me waiting in the cold                                             
And you got your share of secrets
Ricordai quella sera e le lacrime iniziarono a scendermi sul viso che venne ricoperto dal mascara che portavo fino a qualche minuto prima.
Non ce la facevo a restare a casa, e prendendo il cappotto uscii e raggiunsi il parco poco distante da casa mia e mi sedetti su una panchina.
Iniziò a piovere, ma io non mi mossi, restai immobile al freddo, proprio come mi avevi lasciato tu. Ti avrei creduto ancora se non mi fossi finalmente resa conto di che razza di meschino e bugiardo eri.
Dato l’orario non c’era nessuno, ne i bambini che giocavano, ne le signore a passeggio. C’ero solo io, bagnata come un cane randagio abbandonato che chiedeva rifugio.
Il mio cellulare squillò, se era Will non avrei risposto, non gli avrei dato questa soddisfazione. Ma che Will … era solo quell’angelo che mi ritrovavo come migliore amico.
«Niall»
«Dove sei Adry?Ti ho chiamato circa 6 volte a casa, ma non ti ho trovato. Mi hai fatto preoccupare!»
«Non ti preoccupare per me, va tutto bene» dissi asciugandomi le lacrime.
«Sei sicura?»
«Sicurissima»
«Ora però dimmi dove sei, che vengo da te»
«Al parco.»
«Ma sta piovendo …»
«Ma dai Niall non me ne ero resa conto lo sai? »
«Arrivo subito scricciolo. » disse chiudendo la chiamata.
Dopo poco il ragazzo dagli occhi color del mare mi si avvicinò. Mi alzai dalla panchina e gli buttai le braccia al collo.
«Sapevo che quello stronzo ti avrebbe fatto solo soffrire»
«Non parliamo di lui … portami via, ti prego.»
«Tanto casa tua non è lontana,non ti preoccupare»
«No, non a casa mia.»
«Scricciolo, ma i tuoi genitori e tuo fratello saranno in pensiero se non torni per la notte»
«Mando un messaggio a Jeremy e gli dico di spiegare a mamma e papà che sono da te. Daiii, ti prego»
«Solo questa volta però,sai che odio dire le bugie.»
«Grazie» dissi dandogli un bacio sulla sua guancia rosea
Arrivati a casa sua cacciò un mazzo di chiavi dalla tasca e ne infilò una nella serratura.
«Sono a casa» Avvertì il ragazzo alla madre che subito corse in salotto.
«Oh, Ciao Adry! Ma perché sei tutta bagnata? »
«Lascia stare mamma, dopo ti spiego. Adry stasera resta a dormire da noi»
«Okay, però ora vado a prenderti dei vestiti asciutti in modo che ti puoi fare un bel bagno. »
«Grazie Signora» dissi per poi vederla scomparire al piano superiore.
Seguii Niall fino alla porta del bagno, anche se quella casa la conoscevo benissimo.
Aprii la porta ed entrai, circa due minuti dopo la mamma di Niall comparve  sulla porta con dei jeans in mano e me li porse.
«Sono di Janet, dovrebbero andarti bene»
Farfugliai un grazie alla donna che andò di nuovo via per lasciarmi sola nel bagno. Chiusi la porta  e mi immersi nella vasca piena di acqua calda.
Quel bagno caldo mi lavò via tutti i pensieri, lavò via i ricordi di quella sera quando avevo trovato Will con quella puttanella e lavò via anche il ricordo dei suoi occhi che si spegnevano al mio arrivo, lavò via i ricordi dalla mia mente, ma non poteva lavarli anche dal mio cuore ormai in briciole.
Harry.
Era ormai una settimana che Adry non veniva a scuola, dopo che aveva visto quella scena del "suo" Will attaccato a quella Cheerleader il suo sorriso si era spento.
Avrei voluto consolarla, ma io per lei non esistevo nemmeno. 
La sua bellezza mi colpiva ogni volta che mi passava accanto, ma per lei ero del tutto invisibile. Avevo provato a parlargli, ma mi aveva liquidato con qualche stupida scusa, quindi non ci avevo provato più.
Lei era così bella, poteva mai pensare a me, il ragazzo impacciato che alla sua presenza faceva solo figuracce e cadeva come un sacco di patate? 
Ma mi dispiaceva vederla così e avrei fatto di tutto per lei.
Adry.
Mi ero addormentata a casa di Niall distrutta dal dolore, ma quella mattinata a scuola non me l’avrebbe tolta nessuno.
Indossai i jeans che mi aveva dato la signora Horan e una felpa di Niall per poi dirigermi verso la cucina, dove Niall era già intento a fare colazione.
«Tutto bene scricciolo?» mi chiese dandomi un bacio in fronte.
«Meglio di ieri sicuramente»
«Adry, lo sai che cosa penso di quello stronzo»
«Si, dovevo darti ascolto dal primo istante, ma sono stata una cretina.»
«Dai, ora non pensiamoci, vedrai che sistemeremo tutto»
Arrivammo a scuola ed io ero ancora abbracciata a Niall, mi sentivo fragile e solo lui poteva proteggermi.
Con la coda dell’occhio intravidi Will, il mio primo impulso fu quello di andargli vicino e dargli un pugno, ma io non ero violenta, non lo ero mai stata e non lo sarei diventata per colpa di quello stupido.
A dire la verità a me non importava più niente di lui.
La campanella suonò e Niall andò in classe, io avevo deciso di saltare almeno la prima ora, dato che tra i compagni del corso c’era anche lui.
Ero sul muretto del campo da calcio, quello dove vedevo Will che si allenava quasi ogni giorno.
«Ciao» disse una voce alle mie spalle, mi girai e trovai Harry,si quel buffo ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verde smeraldo che ogni volta che mi girava attorno inciampava. Adoravo la goffaggine di quel ragazzo, mi faceva ridere più di quanto Will facesse con le sue battutine, anche se più che ridere con lui ridevo di lui.
«Ciao, anche tu hai saltato la prima ora?»
«Sai, non è che matematica mi piaccia tanto»
«Neanche a me a dir la verità, ma non credo sia questo il motivo per cui ho saltato la lezione»
«Immagino»
«Ma i tuoi corsi sono gli stessi che ho io per caso?»
Harry.
«Ma i tuoi corsi sono gli stessi che ho io per caso? » disse lei passandomi un foglio.
Feci finta di controllare il suo orario con il mio, poiché sapevo già qual’era la risposta. Da sfigato innamorato mi ero fatto cambiare i corsi circa 3 volte pur di stare in classe con lei, tanto che la donna che stava in segreteria scappava ogni volta che mi vedeva entrare nella stanza, per paura di dover cambiare per l’ennesima volta le mie lezioni.
«E’ incredibile, abbiamo le stesse materie a tutte le ore» Feci finta di essere sorpreso
«Bene, allora puoi aiutarmi!»
«A fare cosa?»
«So che non ci conosciamo per niente, ma ti vorrei chiedere se posso sedermi accanto a te in classe, non ho voglia di stare vicino al mio compagno»
«Certo, per me non c’è nessun problema»Quella richiesta aveva risvegliato in me qualcosa di forte e incredibile, la speranza.
Da oggi in poi sarei potuto stargli vicino più che mai, e non dovevo usare nessuno stratagemma per farlo.
«Allora visto che dobbiamo essere compagni di banco mi presento: Sono Adry» disse porgendomi la mano spostando i suoi capelli corvini.
«Harry» non ebbi il coraggio di aggiungere altro.
«Allora Harry... ora sarà meglio che andiamo in classe, sai non vorrei fare tardi.»
Non mi ero reso conto del suono della campanella che segnava la fine della prima ora, poichè in testa era come se avessi le campane e gli angioletti. Lo so, era stupido, ma con lei mi sentivo vivo.
  
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