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Autore: AyrinL    22/01/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
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[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darren aveva chiamato i produttori di “How to succed”,cercando in tutti modi di lasciarlo andare. Ormai aveva realizzato il suo sogno,mancava solamente uno spettacolo,l’ultimo,prima del ritorno sul cast di Glee. Ma non c’erano state scuse. Sarebbe stata la sua ultima volta sul palco scenico,e non era possibile per lui essere sostituito.
Tornò quindi a Brodway,ma i suoi pensieri erano completamente altrove.
Chris era uscito dall’ospedale,lì non potevano fare molto per lui.
Pensò alla notte precedente,alla confessione di Chris,quella confessione che faceva ancora eco nella sua testa,e nella solitudine del suo camerino , un’altra lacrima scese silenziosa sulla sua guancia.
-       Darren,muoviti,tra un po’ si va in scena!
Una voce dall’esterno interruppe quel silenzio . Respirò a fondo,si asciugò quella lacrima e salì sul palco.
Cercò di mostrarsi sorridente , fiero , come sempre.
Non immaginava sarebbe stata così la sua ultima volta a Brodway. Immaginava gli abbracci della gente,i ringraziamenti,i festeggiamenti…ma lui non aveva alcuna voglia di festeggiare.
Fu ancora più doloroso quando gli attori del cast gli fecero una sorpresa,entrando di soppiatto nel suo camerino e portandogli una torta , per festeggiare in anticipo il suo imminente compleanno.
Cercò di sorridere,e ci riuscì. E pensò che quella fu la sua prova d’attore più riuscita di tutta la sua vita: ostentare felicità e gioia,quando invece il tuo cuore è spezzato,legato ad una sottilissima corda e penzolante nel vuoto.
Quando fu solo nella sua casa,prese il cellulare per chiamare Chris. Ma poi,gli passò un’idea in testa.
Chris meritava anche lui un momento di felicità. E lui quella sera gliel’avrebbe legato.
*
Chris era in camera sua. Il ritorno a casa era stato silenzioso,nessuno aveva voglia di parlare.
Non aveva voglia ne di mangiare ne di alzarsi dal letto,e si sentiva terribilmente in colpa per Darren. Si ricordò che quel pomeriggio ci sarebbe stata la sua ultima performance a Brodway,e sicuramente non deve essere il massimo esibirsi dopo aver saputo che il tuo ragazzo è malato di leucemia e che molto probabilmente non sopravvivrà.
Già,non sopravvivere. Chris in quei cinque mesi aveva imparato a non chiedersi come sarebbe stata la morte. Perché davvero, quando si trovava con Darren,gli occhi nocciola del suo fidanzato erano capaci di cancellare qualsiasi traccia della sua malattia.
Ma quando si trovava da solo,nel buio della notte,mille incubi gli si affollavano in testa,e la paura lo paralizzava completamente.
In fondo a lui non faceva paura la morte in se. Aveva paura di lasciare solo Darren,e anche Hannah. Si chiedeva come sarebbe stato non poterlo più abbracciare,non poterlo più toccare,baciare. Anche semplicemente guardare.
Si chiedeva se sua sorella ce l’avrebbe fatta anche senza di lui.
E proprio in quel momento Chris sentì bussare Hannah alla porta.
Entrò lentamente,in punta di piedi,lo sguardo fisso a terra. Si sedette ai piedi del letto,le gambe strette al petto e attorniate dalle braccia da ragazzina. Lei ancora non si volse a guardare Chris,ma aveva gli occhi chiusi, mordendosi un labbro,torturandosi le mani,raggomitolandosi ancora di più  a se.
-       Ho visto la mamma piangere.
Chris non riuscì a dir nulla. Sentiva solo il forte istinto di abbracciarla.
-       Hannah,avrei voluto dirtelo io.
-       Che importa,Chri? Credi mi importi davvero chi sia a dirmi che mio fratello è malato? Credi che io voglia davvero sentirmelo dire?
Quella ragazza aveva solo 14 anni,eppure era già adulta. Era cresciuta in fretta,portandosi dietro il peso dell’epilessia,e gli faceva male sapere che adesso avrebbe sopportato anche quella di suo fratello.
-       Hannah?
-       Si?
-       Ti prego,vieni qui,abbracciami.
La ragazza finalmente girò il capo,e guardò negli occhi Chris. I suoi occhi azzurri erano rossi,e cominciò a piangere. Non aspettò altri istanti,e subito si fiondò nel letto,stringendolo forte,sussultando contro il suo petto. Erano fratelli,e molto simili. E allo stesso modo,erano deboli,inclini entrambi alle forte turbolenze della vita.
Dopo alcuni minuti,Hannah si staccò dall’abbraccio.
Guardò l’ora alla sveglia sul comodino. Le nove.
Un sorriso beffardo comparve sulla sua faccia. Chris non sapeva cosa le passasse per la testa,ma fu felice di vederla sorridere.
-       Ehm,cos’hai da sorridere?
-       Un’uccellino mi ha detto,che alle nove precise ti saresti dovuto affacciare alla finestra,così da trovarci una sorpresa…
-       Alla finestra?
Hannah annuì,sorridendo ancora di più. Chris strabuzzò gli occhi,e poi,sentì degli accordi di chitarra provenire giù ,dal giardino. Si tolse le coperte,e si diresse alla finestra. Aprì la finestra,e guardò giù.
E gli venne un tuffo al cuore,guardando Darren,il suo Darren,con una chitarra in mano,i ricci scompigliati che scendevano sulla fronte,e i suoi occhi che brillavano,il suo sguardo colmo d’amore e di completa devozione verso di lui.
Continuava col suo accenno di accordi,guardando Chris intensamente negli occhi.
-       Ogni promesso sposo che si rispetti,ha diritto alla sua serenata…
E sorrise,sorrise nonostante un grande peso sul  cuore di entrambi. E Chris ricambiò quel sorriso,sentendosi sempre più leggero,sempre più innamorato. E si sentì completamente in estasi,quando Darren cominciò a cantare.
Love of my life - you've hurt me 
You've broken my heart and now you leave me 
Love of my life can't you see 
Bring it back, bring it back 
Don't take it away from me, because you don't know 
What it means to me 

La melodia di Love of my life dei Queen risuonava per tutto il giardino,e in quel momento il resto del mondo sparì,rimasero solo loro due.

Love of my life don't leave me 
You've taken my love, and now desert me 
Love of my life can't you see 
 bring it back, bring it back
Don't take it away from me
Because you don't know
What it means to me 

Era sparito il dolore,era sparita la voglia di scappare da tutto e da tutti,la voglia di urlare contro il mondo.
Who will remember 
When this is blown over 
And everything's all by the way
When I grow older 
I will be there at your side to remind you 
How I still love you - i still love you…

Darren terminò di cantare, e non sapeva cosa dire,o cosa fare.
L’unica cosa che voleva fare in quel momento era baciarlo. E Chris sembrò leggergli nel pensiero.
Immediatamente si fiondò fuori dalla stanza,scese di corsa le scale,e aprì la porta d’ingresso. Percorse correndo in giardino,e corse subito tra le braccia di Blaine,sprofondando nelle sue labbra,aggrappandosi al suo collo. Delle lacrime rigavano il viso di Chris. Ma stavolta non erano lacrime amare sulla scia del dolore,ma erano lacrime di gioia sull’impronta del loro infinito amore.
-       Ti amo,Darren,non puoi capire quanto.





 
 

Lei l'aveva aiutato a sopportare l'agonia con lo stesso amore con cui l'aveva aiutato a scoprire la felicità.[…]Poi lo guardò, e vide la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turbò il sospetto che è la vita, più che la morte, a non avere limiti.
(Gabriel Garcia Marquez)

   
 
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