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Autore: LunaGorgosprizza    22/01/2012    1 recensioni
I momenti che precedonevano l’inizio vero e proprio di una gara erano formati da pochissimi secondi, ma durante quei secondi mi venivano in mente tutti i dubbi dell’universo.
Sentii la musica che iniziava, ripassai nella mia mente tutto quello che avrei dovuto fare ed iniziai a fare i primi passaggi, a tempo di musica. Arrivai alla prima difficoltà: il salto più difficile che dovevo eseguire... “Forza, Cat!” pensai “Lo hai fatto migliaia di volte”, presi velocità e saltai.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Solo bisogno di pattini...

 

 

 
Il gran giorno è arrivato: sono mesi che mi alleno per questa gara, voglio dare il massimo di me, voglio farmi valere. 

 

 

Arrivai al palazzetto sportivo, i capelli raccolti, la borsa in spalla, pronta ed agitata allo stesso tempo.

Entrai, detti un’occhiata alla pista e mi diressi verso gli spogliatoi... L’inconfondibile odore di lacca per capelli mi fece sentire incredibilmente bene...

Mi scelsi un posto, appoggiai tutte le mie cose sulla panchina  e tirai fuori il mio vestito per la gara: rosso brillante, cosparso da una cascata di brillantini.

La voglia di indossarlo mi uccideva... me lo misi subito. Lo sentii come una seconda pelle... mi era mancata.

Aprii la borsa ed eccoli lì: due semplicissimi stivaletti bianchi, con otto rotelle attaccate sotto. 

Li presi subito, li indossai e sorrisi: ero più alta di dieci centimetri.

Ero pronta, mi diressi verso la pista: le mattonelle erano lucide, brillavana alla luce del sole.

Mi avvicinai alla rete, osservai le altre atlete che si preparano, guardai la loro tecnica, guardai come se la cavano. Erano veramente brave!

Cercai di autoconvincermi: “Avanti, Cat. Ti sei allenata per mesi... sei perfettamente in grado di competere con loro...”.

Venni interrotta dalla voce della mia allenatrice: “Dai Cat, tocca a te... sei pronta?”

Mi tremavano le gambe: “Dovresti conoscermi... Sai che sono agitata”. Sorrisi per nascondere la paura.

Un secondo prima di entrare in pista sentii qualcuno che si stava avvicinando: era il mio migliore amico, Alessio, troppo gentille per essere vero.

“Dai, Cat, ti ho vista pattinare e sei grandiosa... Fai del tuo meglio”, cercò di tranquillizzarmi.

Sorrisi timidamente e gli detti un bacio sulla guancia.

”Grazie Ale... Sai che lo farò”.

La voce al microfono rimbombò in tutto il palazzetto chiamando il mio nome.

Entrai in pista, lasciai scivolare le ruote sulla pista nuova, mi fermai.

Assunsi la posizione per iniziare la mia esibizione: mi portai le mani tese davanti al viso.

Adoravo il momento che precedeva la gara: ero assorta nei miei pensieri, con il silenzio che mi circondava e con le gambe che mi tremavano, nonostante cercassi  di stare calma.

Gli occhi dei giudici puntati addosso mi mettonevano addosso una tremenda agitazione, ma non  dovevo farmi intimidire.

I momenti che precedonevano l’inizio vero e proprio di una gara erano formati da pochissimi secondi, ma durante quei secondi mi venivano in mente tutti i dubbi dell’universo.

Sentii la musica che iniziava, ripassai nella mia mente tutto quello che avrei dovuto fare ed iniziai a fare i primi passaggi, a tempo di musica. Arrivai alla prima difficoltà: il salto più difficile che dovevo eseguire... “Forza, Cat!” pensai “Lo hai fatto migliaia di volte”, presi velocità e saltai.

Atterraggio perfetto!

Un sorriso si stampò sulle mie labbra: ce l’avevo fatta!

Adesso era tutto più semplice! 

Acquistai maggiore sicurezza, presi velocità... Le cose adesso sembravano più facili!

Eseguii tutti i passaggi alla perfezione, tutte le difficoltà...

Quei tre fatidici minuti passaronono in fretta: quasi non mi accorsi di aver finito.

La musica si fermò e io feci l’inchino verso i giudici.

Cercai di frenare l’emozione, in attesa del voto dei giudici.

A mio parere avevo fatto una delle mie migliori esibizioni... ero troppo felice!

6.8 6.8 6.9

Non ci potevo credere!! Non avevo mai preso un punteggio così alto!

Appena uscita di pista vidi Alessio correre verso di me e lo abbracciai per qualche minuto continuando a sorridere, tutta emozionata.

Dopo mi avvicinai alla mia allenatrice: “Che ne pensi?”

“Grande Cat!”. Il tono della sua voce mi fece sentire benissimo... quasi saltai di gioia.

Poi tornai da Alessio...

”Contento? Ho dato il meglio di me.. per oggi è bastato direi...”

”Sapevo che ce l’avresti fatta, Cat”

Sorrisi... “Adesso sto molto meglio”.

”Cosa c’era che non andava quando sei arrivata?”

”Non avevo i pattini ai piedi”

”Cosa?”

“Pattini... avevo solo bisogno di loro”.

  
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