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Autore: Fidychan    23/01/2012    1 recensioni
Se Morgana scoprisse di amare Merlino sarebbe ancora malvagia........
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Partenza e commiato
 
“Non puoi lasciarmi adesso, ci siamo appena ritrovati” disse Merlino stringendola a se più forte che poteva.
“Devo farlo, su di me, e stata indetta una taglia con una lauta ricompensa per chi mi catturerà, dopodiché sicuramente Artù firmerà la mia condanna a morte, e nemmeno tu Merlino gli faresti cambiare idea””
“Lascia che provi, Artù e diverso da Uther” riprovò Merlino, non poteva lasciarla andare, non anche questa volta.
“è vero Artù sarà un re migliore e giusto di nostro padre, ma non è ancora pronto a dividere il castello, con una sorella che usa la magia, e l’ha tradito seguendo Morgause, la guerra con mia sorella e Artù e stata anche colpa mia, l’ho aiutata con i miei poteri ad arrivare all’isola dei beati, e ad aprire lo squarcio che ha ucciso Lancilotto, nemmeno io riesco ancora a perdonarmi per ciò che ho fatto”
Ora era il turno di Merlino di versare le sue lacrime, Morgana aveva ragione su una cosa doveva partire, e lui doveva lasciarla andare, si domando di nuovo perché non potesse vivere un amore felice come Artù. E Gwen“Resta con me finché non sorge il sole, poi ti aiuterò ad andare”
Rimasero abbracciati finche non sorsero le prime luci dell’alba che arrivarono troppo presto pensò Merlino
Si rivestirono in silenzio, l’uovo di drago nascosto sotto il letto, nell’aria aleggiava la tristezza degli adii
Uscirono insieme attraverso i passaggi della servitù, fuori dalle mura di Camelot attendeva il cavallo bianco di Morgana,, l’aiutò a montare sul destriero immobile, ma era restio a lasciar andare la sua mano.
“Addio Merlino” disse lei,la voce tremava per lo sforzo di non piangere, al solo pensiero di ciò che stava lasciando.
“Morgana, questo non è un addio, ti prometto che farò in modo che Albion, risorga, aiuterò Artù a creare un regno di pace in cui un giorno potrai tornare, e durante il tempo che servirà per farlo, io ti aspetterò” l’espressione risoluta di Merlino e le sue parole la fecero piangere di nuovo.
“Sono solo tua Merlino, tua e di nessun altro” dopo aver detti ciò parti a galoppo sparendo nel bosco. Se n’era andata e a Merlino si spezzo il cuore.
Tornò al castello sempre di soppiatto, era ancora presto, tutti al castello dormivano ancora, entrando nella sua stanza vide il letto sfatto dove pochi minuti prima era stato così felice. Doveva ricomporsi tra un po’ sicuramente Artù l’avrebbe convocato, e doveva far finta di essere il solito Merlino.
Decise che al calar della notte avrebbe chiamato il vecchio drago, per sapere che doveva fare con l’uovo.
Per fortuna vedeva di rado Gaius, lui sicuramente si sarebbe accorto che qualcosa non andava, non era facile imbrogliare il vecchio medico ne sapeva sempre una più di tutti.
 
 
Artù era nella sala del trono,aspettava che i suoi cavalieri arrivassero dal giro di controllo alla cittadella, ultimamente usciva ben poco in missione, era il re e non era prudente correre grossi rischi. La sua vita da principe un po’ gli mancava, ma ora ci sarebbe stato un nuovo erede per il trono di Camelot, aveva fatto il suo dovere anche questa volta pensò compiaciuto il re.
Ora le preoccupazioni erano aumentate, se fosse per lui avrebbe messo Gwen in una stanza al sicuro, fino al momento del parto, di sicuro però la sua regina l’avrebbe scuoiato vivo se solo avesse azzardato una simile proposta.
Chissà se sarebbe stato un buon padre, il popolo si augurava un bel maschietto per avere un erede al trono, ma a lui sarebbe andata comunque bene anche una principessina, ne avevano parlato con Gwen tutta la sera addormentandosi insieme, non poteva essere più felice.
Un brusio in lontananza segnò che i cavalieri erano di ritorno.
“Sire” disserò tutti i suoi cavalieri inchinandosi davanti ad Artù
“Ci sono stati problemi alla ronda?” chiese Artù
Fu Sir Leon a rispondere per primo “Tutto a posto Maestà, tuttavia il popolo ha inviato doni per Vostra Maestà Lady Ginevra” sorrise poi il cavagliere.
Il popolo adorava Gwen più tardi avrebbe ringraziato il popolo per i doni ricevuti.
“Potete andare tutti, tranne Sir Galvano, Sir Leon,Sir Elyan e Sir Tristano” tutti gli altri cavalieri lasciarono la sala.
“Ci sono problemi Sire?” disse Elyan
“No, volevo solo sapere se avevate incontrato Merlino?” disse Artù, dopo essersi alzato l’aveva visto di sfuggita mentre sistemava la colazione, poi era sparito, non era strano sparisse ogni tanto, ma intravvedendolo stamattina, aveva la sensazione che non stesse molto bene e ciò l’aveva preoccupato, non l’avrebbe mai ammesso di fronte ad altri, ma dopo Gwen, Merlino era la persona a cui teneva di più nonché il suo migliore amico.
“Io l’ho intravisto stamattina in cucina” disse Gwaine “ma solo di sfuggita” aggiunse poi sorridendo, “purtroppo la cuoca mi ha bandito l’ingresso in cucina”
“Si Gwaine, ieri ho ricevuto un messaggio di lamentele da parte del cuoco, sul fatto che ti pesca ogni volta in cucina a prendere cibo, esigeva che ti punissi alla gogna”
“Mi sembra esagerato, comunque non si preoccupi sire non lo farò più” disse sorridendo il cavaliere.
“Si come no” sbuffo sarcastico Artù “ mi raccomando cerca di non farti beccare altrimenti ti metto a digiuno”
Gli altri risposero che non avevano visto Merlino, se non durante qualche breve istante, e Artù li congedò. Decise che avrebbe chiamato Merlino per sistemare i doni appena ricevuti, cercando di estrapolarli ciò che non andava.
 
TO BE CONTINUED…………
 
  
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