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Autore: Trottola__5    23/01/2012    2 recensioni
Storia nata in un pomeriggio uggioso, ma che, in fondo esisteva già. Parla della guerra finale, in particolare dello scontro tra Ginny e Bellatrix. Fic incentrata sui pensieri della ragazza mentre duellava. Sulle note della canzone "Il giorno di dolore che uno ha" di Ligabue
Un Bacio Trottola__5
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno, qui a parlarvi è Trottola__5.Vorrei precisare che tengo molto a questa storia, un po' perchè sono affezionata al personaggio, un po' perchè la canzone che fa da "sottofondo" è particolarmente importante per me.La Fic è molto diversa da ogni altra che ho scritto, perciò vorrei sapere come mi è venuta, come l'ho scritta!

La canzone, dalla quale sono tratte le frasi a destra è: "Il giorno di dolore che uno ha"di Ligabue. ascoltatela perchè è bellissima.

Questa storia è per Elisa, che c'è sempre, anche se non lo sa;
questa storia è per Simone, al quale voglio un bene dell'anima;
questa storia è per Ginevra Gwen Withe,che, per prima ha letto le mie storie qui, su EFP;
questa storia è per te che scorri queste righe,perchè tu possa assaporare sempre, ogni minima sfumatura di ciò che vedi, di ciò che senti, di ciò che leggi!


SCHIVA,SCHIVA,COLPISCI.


Quando tutte le parole sai che non ti servon più…

SCHIVA,SCHIVA,COLPISCI
l’aveva imparato, ormai, non sarebbe stato più così facile coglierla di sorpresa, il suo cervello lavorava da solo e aveva assimilato da tempo la strategia “SCHIVA,SCHIVA,COLPISCI”,ma non era più il tempo di esercitarsi con l’ES, non era più Neville il suo avversario.
NO, davanti a lei c’era una Mangiamorte, che cercava di ammazzarla, ammazzarla sul serio. Ginny  aveva dovuto accettarlo: non era il tipo di guerra che avrebbe fatto prigionieri, da ambedue le parti. Cadaveri di uomini, ragazzi e donne erano dovunque,sia Mangiamorte che esponenti dell’Ordine, lottava per la sua sopravvivenza, lottava per i suoi cari, lottava perché non poteva fare altro.  

Quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù… 

SCHIVA,SCHIVA,COPISCI.
I capelli negli occhi, i vestiti, le scarpe, era tutto, TUTTO,troppo pesante, in quel momento, per lei. O forse no, forse era lei che si stava sfiancando, forse era lei che non ce la faceva più, ma non avrebbe mai mollato, non avrebbe mai permesso che quella folle gli rubasse anche l’ultimo briciolo di speranza che aveva nel cuore; non importava quanto fosse piccolo, lo avrebbe difeso con la vita, con la sua vita!
 

Quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che, che nessuno se lo spiega perché sia successo a te …

SCHIVA,SCHIVA,
Silente aveva detto “Harry è la nostra unica speranza”; Lord Voldemort, poco prima, aveva detto “Harry Potter è morto”, allora perché combattevano ancora? Perché si ostinavano?Il destino era contro di loro e, soprattutto, Harry era morto.
Nel ripensarlo la ragazza si sentì sprofondare, Harry, il suo Harry era morto ,non c’era più! Il bambino che era sopravvissuto, l’unico in grado di sconfiggere Voldemort, se n'era andato! Ma loro combattevano, lottavano come animali che non si vogliono arrendere a uno stato di cattività, lottavano perché quella non era solo la guerra di Harry.
Lei lottava per tutto: amore,amicizia e, forse, anche vendetta. Non potevano passarla liscia: avevano ucciso Tonks, Lupin, Sirius, Moody, Fred, suo fratello, ed Harry, il suo Harry.
Puntò lo sguardo fisso negli occhi della sua avversaria, si trovò spiazzata: le avevano detto che Bellatrix aveva occhi simili a quelli di suo cugino, mai sentito niente di più falso, ricordava bene gli occhi del padrino di Harry, e quelli non erano gli occhi di Sirius.
No,la vide. Vide trasparire pura follia da quelle due pozze d’inchiostro,vide intriso in quegli occhi omicidi il suo riflesso, vide l’ombra di Lord Voldemort. Sentì un dolore immenso pervaderle il petto e tornò indietro di 5 anni. Riconobbe in quegli occhi gli stessi riflessi che aveva conosciuto durante il suo primo anno di Hogwarts, rivide gli occhi nei quali aveva riposto tutta se stessa e tutta la fiducia che aveva nel suo ingenuo cuore da undicenne,riconobbe quegli occhi che le regalarono solo incubi e paura, rivide il suo dolore,sentì una fitta al cuore.
COLPISCI.

Quando tira un po’ di vento che ci si rialza un po’ e la vita è un po’ più forte del tuo dirle "grazie no" …

COLPITA!
 Ginny vide la folle portarsi una mano al braccio, la vide prendere con il dito un po’ di sangue dalla ferita che la rossa le aveva procurato, la vide leccarsi il sangue, la vide ricominciare a combattere pochi istanti dopo.
Ebbe il tempo di lanciare una fuggiasca occhiata alle sue compagne, alle sue due amiche, che in quel preciso istante stavano combattendo contro il suo stesso pericolo: Hermione aveva ancora i capelli bruciati e il viso macchiato dalla fuliggine, ma nei suoi occhi leggeva tutto: in quel momento la ragazza non stava pensando a quanto fosse stato poco efficiente il Ministero, no, nel suo sguardo c'era solo preoccupazione, probabilmente per Ron, che in quel momento, insieme a Nevile stava combattendo con Greyback. Ron, suo fratello. Era sicura che, in fondo anche lui stava cercando vendetta  per Harry e per tutti gli altri morti. Per tutti coloro che , in quella stupida e insensata guerra avevano  perso la possibilità più grande: la vita. Era certa che anche lui stesse lottando per Fred,caduto in modo indegno, morto di una morte prematura e sbagliata, scorretta!Sentì riempirsi il corpo di rabbia, che riuscì ad incanalare nella sua bacchetta, rabbia che venne trasformata in un potente Schiantesimo. Per la prima volta, durante tutta la notte Ginny provò un minuscolo istante di serenità, nel vedere suo fratello e Neville schiantare il lupo mannaro, ormai inoffensivo. Pensò a Neville, all’ultimo anno passato a scuola, a come si erano sorretti nei momenti di bisogno, durante le torture o i pestaggi. Si ricordò di quanto il ragazzo soffrisse a causa della pazzia dei suoi genitori. Si rese conto che, in fondo stava combattendo anche per lui, stava combattendo per sconfiggere la pazza che aveva torturato i coniugi Paciok tanto da condurli fino alla follia. Dedicò uno sguardo a Luna, che sembrava la più serena di tutti. Ginny sapeva che non era così. Sapeva che la sua amica era forte e determinata a vincere quella guerra, che era costata, anche a lei,tanto. Costatò che, nonostante le sue stranezze avrebbe combattuto al loro fianco fino all’ultimo. Decise che anche Bellatrix era umana, decise che la Mangiamorte non avrebbe ucciso più nessuno, né quella notte, né mai più.
 

Quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà. 

 Quando indietro non si torna quando l'hai capito che, che la vita non è giusta come la vorresti te… 

SCHIVA,SCHIVA,COLPISCI.
Ripensò a tutto ciò che avrebbe potuto fare, a tutto ciò che avrebbe voluto dire alle persone che apparivano nella sua testa. Ripensò a un paio di anni prima, quando si preoccupava unicamente di quanto la sua famiglia fosse oppressiva, di quanto poca voglia avesse di svegliarsi,si rese conto di quanto poco aveva vissuto. Riflettè sui suoi rapporti con le persone che più amava, si rimproverò per quanto poco avesse fatto per loro. Si maledì per non aver chiarito con Harry, e per non avergli parlato prima che fosse troppo tardi. Si accorse di quanto tempo aveva buttato, di tutto ciò che aveva abbandonato al vento senza dargli la minima importanza, senza pensare che tutto, tutto, nella vita è bello e degno di essere vissuto.
 

 Quando farsi una ragione vorrà dire vivere,te l'han detto tutti quanti che per loro è facile…

SCHIVA,SCHIVA,COLPISCI.
Senza che lei potesse controllarlo i suoi pensieri finirono di nuovo ad Harry, troppo importante, per essere dimenticato; troppo buono, per non essere amato; troppo giovane per essere morto.

M’abiturerò, a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti, quasi mai!

 Sentì, di nuovo, il suo cuore perdere un battito, sentì di nuovo il dolore pervaderla, mentre balzava a destra e sinistra, per evitare letali raggi verdi che tentavano, invano, di colpirla. Tornò a ricordare i pomeriggi dell’anno precedente, le sfuriate bonarie di Ron e i consigli bisbigliati da Hermione. Le lacrime facevano a pugni per uscire, ma lei non lo permise: troppo impegnata, per potersi permettere il lusso di piangere.
 

Quando batte un po’ di sole dove ci contavi un po’ e la vita è un po’ più forte del tuo dirle "ancora no"...

 SCHIVA, SCHIVA, COLPISCI.
Stavolta fu Luna a centrare il bersaglio e Ginny le inviò un rapido sorriso: si erano allenate tanto, si erano esercitate e preparate, per poi scoprirsi, quasi,impotenti;si erano illuse,ma non avrebbero permesso che la loro speranza venisse strappata dai loro corpi e buttata in mare:non si sarebbero arrese, mai, neanche da morte: nessuno avrebbe mai ucciso la loro anima, i loro spiriti, le loro idee; quella notte avrebbero combattuto finchè un nuovo sole fosse spuntato, e ciò sarebbe accaduto solo se l’Oscuro Signore avesse cessato di inquinare l’aria con il suo respiro.

Quando la ferita brucia la tua pelle si farà. 

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà ,quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà ...


SCHIVA, SCHIVA, COLPISCI.
Allora sgranò gli occhi, le parve di vedere Bellatrix più debole,le parve di sentire la speranza che cresceva, le parve di vedere un domani più sereno,le parve di intravedere la possibilità, anche se molto piccola, di riuscire a vincere. Illusioni. L’Avada Kedavra nemico le sfiorò e le ferì il braccio, non era più tanto sicura di ciò che avrebbe voluto fare. Poi arrivò. Sua madre le spinse via tutte e tre e iniziò a combattere. Erano pochi quelli che ancora lottavano. Le schiere  di Voldemort erano state sconfitte quasi completamente,rimanebvano solo lui e la sua ultima luogotenente: aveva passato quasi diciassette anni ad Azkaban, era forte, temprata, decisa a non perire, ma Ginevra conosceva sua madre: aveva negli occhi il cuore, straziato per la perdita di un figlio,ma anche la determinazione, di salvare tutti gli altri ragazzi, Weasly e non. Intanto la rossa si stringeva alle due amiche, insieme, forse, si sarebbero fatte forza. Vennero raggiunte da Ron e Neville. Non parlarono. Si sorrisero, si capirono. Fu un attimo. Bellatrix era morta. Morta con la sua follia, con il suo ghigno. Morta, per sempre.
 

Quando questa merda intorno sempre merda resterà riconoscerai l'odore perché questa è la realtà ...

TI PREGO, MAMMA. SCHIVA!
Una frazione di secondo:Voldemort stava alzando la bacchetta su sua madre. NO! Non poteva, NO! Capì che Molly era in pericolo, serio! Capì che avrebbe potuto non rivederla più, e il suo cuore esplose. Poche gocce bagnarono le sue guance, è difficile piangere quando il proprio cuore non c’è più!
 

Quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che or'è, che la vita è sempre forte molto più che facile…

 Non accadde. Non accadde nulla. Un potentissimo sortilegio scudo la salvò. In pochi attimi focalizzò meglio la situazione: era stato Harry. Harry l’aveva salvata. Non riusciva a credere ai suoi occhi, vide il ragazzo avanzare contro Voldemort, lo vide sfidare il signore Oscuro con lo sguardo, lo sentì parlare di Piton, di Lily, di Mlafoy, di una bacchetta, ma soprattutto: vide sorgere il sole. Sentì le mani dei suoi fratelli che l’abbracciavano, corse incontro a Neville, scorse Ron ed Hermione che si scambiavano un bacio fuggitivo.Vide anche Harry, che usì veloce dalla stanza: voleva stare solo, chiarire con i suoi migliori amici, probabilmente. Decise che non lo avrebbe inseguito. Avrebbe aspettato che rientrasse e gli avrebbe parlato. Ora aveva tempo. Avevano vinto e questa volta era per sempre.
 

Quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà!
 

SPAZIO AUTRICE:
Allora? Che ne pensate? Spero che vi sia piaciuta!
Un abbraccio da Trottola__5, 

  
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