Il segreto delle onde e delle foglie

Mi ha colto di sorpresa. Non me l'aspettavo. È stato così rapido. Così improvviso.

Il sole è ormai alto nel cielo e rischiara tutto il parco e il castello di Hogwarts, scalda le mie guance con il suo tepore mentre cammino verso la mia meta. Il Lago Nero, quella pozza scura e un po' tetra che molti studenti evitano per paura o per disgusto, io invece adoro quel lago, sopratutto la mattina presto come ora.

Il silenzio regna sovrano tra gli alberi, nemmeno una foglia viene mossa da un solitario soffio di vento, tutti gli studenti dormono nel loro letto, io no. La domenica mattina è il momento della settimana che preferisco, quello che attendo dalla domenica sera, il momento in cui riesco a sedermi tranquilla su quelle rive a leggere i miei libri.

Nessuno capisce la mia felicità in questi momenti intimi, miei, solamente miei. Ma ciò non mi preoccupa, anzi preferisco ritrovarmi qui da sola.

I miei piedi scivolano lenti sull'erba ancora spruzzata di rugiada, non ho fretta, il mio albero è lì ad attendermi, il salice sotto cui mi siedo a leggere e che mi copre dai raggi primaverili.

Pensavo di essere sola. Ma lui era lì. Dietro di me. Silenzioso.

Un alito di vento si alza e muove lievemente i miei ricci, stringo i libri al petto e sorrido, è una mattinata perfetta per una bella lettura.

Il lago è sempre più vicino, posso vedere le piccole increspature sulla sua superficie e il riflesso del sole dorato sull'acqua nera.

Accelero il passo perchè la mia meta è sempre più vicina e ormai non sto più nella pelle, voglio poter cominciare ad aprire il mio nuovo libro.

Ma qualcosa impedisce la mia avanzata. Una mano, una mano fredda quasi gelida afferra la mia spalla e io istintivamente giro il viso verso la persona dietro di me.

Ho solo un secondo, un momento solo per vedere di chi è quella mano. Il suo viso pallido come la neve, i suoi occhi color del ghiaccio, i suoi capelli biondi e infine la sua bocca rosa.

Proprio quelle labbra distolgono il mio sguardo dal suo viso, si appoggiano delicate sulle mie, così morbide e dolci. La sua mano sale fino al mio viso, mentre l'altra rimane nella tasca dei suoi pantaloni.

Sembra quasi che per lui sia normale baciarmi, una cosa semplice, che potrebbe accadere ogni giorno ma io rimango stupita, non mi sarei mai aspettata questo bacio. Sono pietrificata, le mie mani stringono i libri al mio petto, il mio viso è rivolto verso di lui ma i miei piedi puntano verso il lago, come se volessero scappare.

Battute. Cattivi commenti. Derisioni. Odio.

È sempre stato così il nostro rapporto, sicuramente non c'era nessun segno, nessun preavviso di questo bacio e allora perchè?

Velocemente. Delicato. Nuovamente senza che io me l'aspettassi

Le sue labbra lasciano le mie, per un attimo i nostri occhi si soffermano gli uni sugli altri, i suoi sono così freddi e impassibili mentre i miei trasudano stupore e confusione. La sua mano lascia il mio volto mentre lui si allontana dandomi le spalle, cammina lentamente verso il castello con le mani in tasca e la calma di una persona che passeggia beata.

Io rimango lì, ancora pietrificata, non riesco a muovermi anche se vorrei correre raggiungerlo non per dargli uno schiaffo o insultarlo ma per chiedergli il perchè, il motivo di quel bacio.

Non posso vederla, ma posso immaginare l'espressione confusa del suo volto, le sue mani rigide attorno ai suoi fidatissimi libri.

Sapevo di trovarla da sola, sapevo che quello era l'unico momento in cui potevo fare quello che desideravo ormai da tante notti e tanti giorni.

Ma il mio angolo di paradiso è già terminato, è durato pochi secondi, è stato troppo veloce ma era tutto quello che potevo avere. Non potrò più sentire il calore di quelle labbra, non potrò mai dirle cosa provo.

La guerra è nel suo momento clou, non si può tornare indietro, non si può cambiare, le alleanze sono saldate e gli schieramenti sono pronti a combattere, siamo nemici e lo saremo fino alla fine.

Nessuno doveva vedere quel piccolo gesto d'amore, era un bacio proibito, un bacio dannato, ma per fortuna gli unici testimoni di un sentimento che stava nascendo erano state le onde del lago e le delicate foglie del salice, loro avrebbero mantenuto quel segreto per l'eternità.