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Autore: Angels97mar    23/01/2012    0 recensioni
Anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica i cugini Weasley-Potter frequentano la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sembra che il mondo magico sia finalmente in pace dopo che Harry Potter e i suoi amici hanno provveduto a portarlo in salvo. In realtà qualcuno sta progettando un piano di vendetta che, se portato a termine, sconvolgerà tutto quello che si è venuto a creare negli ultimi anni. Cosa accadrà? Le forze del bene trionferanno ancora su quelle del male o stavolta l’esito dello scontro sarà differente?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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  • Ciao a tutti prima di iniziare volevo dirvi che questa è una storia scritta a 3 mani io (Elisazebeth) una mia amica (Alice) e un mio amico (Scorpius).
  • Buona lettura!
  •  
    • La Biblioteca di Hogwarts è sempre stato un luogo poco frequentato. Probabilmente a causa dell’arcigna bibliotecaria che scruta gli studenti al di sopra delle spesse lenti degli occhiali. Irma Pince custodisce quella Sala come se si trattasse di un tesoro. Di solito è una stanza tranquilla, dove il fruscio delle pagine si intreccia con il brusio controllato delle persone. Non oggi.
      “Guarda quanto è carino?” Una Tassorosso eccitata agita le mani mentre parla con la sua amica ad un livello di voce molto più alto del normale.
      Mi guardo intorno, aspettando che Madama Pince arrivi a squartare le due pezzo per pezzo. Ovviamente non accade. Si è infilata in qualche anfratto sperduto della Biblioteca. O magari è andata a cercare il suo amato Gazza. Molti pensano che i due abbiano una relazione, ma se fosse così entrambi sarebbero molto meno repressi e più gentili nei confronti dei ragazzi che circolano loro intorno tutti i giorni.
      Io sbuffo sonoramente, sperando che il rumore arrivi fino alle due oche e le costringa a girarsi per incontrare la visione di una Serpeverde molto arrabbiata. Non sembrano sentirmi e cerco di tornare a concentrarmi sul volume di Storia della Magia che sto sfogliando da ore.
      Per la stanchezza gli occhi mi bruciano e preferirei uscire di lì, riposarmi e magari uscire dalle buie mura di Hogwarts. Non è possibile che il professore abbia deciso di darci una ricerca che perfino io, io!, trovo impossibile da scrivere. Probabilmente è ovvio che si è inventato l’argomento che ci ha dato da approfondire, altrimenti uno di questi stupidi libri ne parlerebbe. Pare invece che nessuno abbia mai sentito parlare della rivolta di Luhiarn il Folletto. Volto pagina, senza rassegnarmi all’evidente inutilità delle mie ricerche. E’ ovvio che dovrei cominciare a prepararmi psicologicamente per il Troll che prenderò consegnando la pergamena in bianco.
      “Oh mio Dio!” L’enfasi della voce mi mette il nervoso. “Si sta girando.”
      Alzo di nuovo la faccia verso di loro. “Dovete proprio guaire ogni volta che vedete un ragazzo?” chiedo a voce alta. Si voltano entrambe, seccate fino a che non incontrano il mio sguardo gelido. Balbettano qualcosa prima di tornare sui loro libri.
      Ora che guardo bene in realtà non sono libri ma riviste. Qualcosa del tipo Streghe alla moda o altre stupidaggini del tipo. Lancio un’occhiata sprezzante al loro armamentario da ragazze oche professioniste.
      Perché lo sanno tutti che io, Alice, sono assolutamente l’opposto di ogni stupida gallinella che (sfortunatamente) popola la nostra scuola. Ho buoni voti in ogni materia e non corrompo i professori con qualche strana proposta. D’altronde nella nostra casa ci vuole qualcuno a cui importi di tenere alto il livello di punti. Per quanto scaltri possano essere i Serpeverde, c’è da considerare che alcuni sono alquanto…deludenti, con la loro mania di attaccare briga con i Grifondoro in ogni angolo. Teoricamente anche io dovrei avere questo carattere bellicoso, perché i geni dei genitori Mangiamorte che mi scorrono nel sangue dovrebbero farmi detestare a morte la casata avversaria. Ma credo che essi mi abbiano anche dotata della utilissima capacità di ragionare prima di agire. Quindi, al posto di aggredire sfigati del primo anno con la bacchetta in pugno, preferisco rinunciare alla violenza e trattenere gli istinti omicidi che mi prendono quando vedo un Grifondoro. A volte anche mia sorella fa così...a volte.
      Volto un’altra pagina dello stupido volume che ho sotto gli occhi e starnutisco. Accidenti! Ci mancava solo l’allergia alla polvere. Certo che Madama Pince potrebbe anche pulire qualcosa. Una bacchetta ce l’ha, e si suppone che sappia usarla senza far danni. Tanto durante la giornata non ha mai niente da fare, se si escludono i suoi ruoli sistematici di spia-studenti e ammiratrice-poco-segreta-di-Gazza. A dire la verità ho il sospetto che per la sua età sia già troppo impegnativo. Quanti anni avrà? 160?
      Sospiro, mentre l’ultima pagina del volume sembra sorridermi, beffarda, dall’alto della sua antichità. Ma è mai possibile che nessun libro citi qualcosa sull’aneddoto del professor Ruf?! Sono quasi tentata di stracciare la carta, se non temessi di ritrovarmi senza una mano dopo averlo fatto.
      Mi accontento di sbattere la copertina con forza e senza alcuna traccia della mia aristocratica eleganza. Le due Tassorosso mi lanciano un’occhiata risentita, chinate sopra uno stupido smalto cambia colore. Probabilmente ci tengono a farmi notare che le ho appena ammonite per il rumore che hanno fatto e che ho quasi distrutto la costa di un libro. Ma il mio sguardo in cagnesco le dissuade dal commentare. Ed è una scelta saggia, perché conosco certi modi di utilizzare lo smalto che non gli farebbe piacere sperimentare.
      Afferro la borsa e mi alzo in piedi, nervosa come ogni volta che scopro l’inutilità della Biblioteca. Significa che una di queste notti dovrò inventarmi di nuovo qualcosa per infilarmi di nascosto nel Reparto Proibito e vedere se lì hanno citato qualcosa sulla rivolta del folletto pazzo. Scuoto la testa fra me e me, considerando che dovrebbero rendere accessibili perlomeno i libri con informazioni che i professori danno poi da studiare per compito.
      Mi avvio con decisione verso la porta della sala, senza fare caso a coloro che affollano i tavoli fra gli scaffali.
      Normalmente mi fermerei a guardare inorridita i Corvonero che studiano silenziosi, ma oggi sto solo pensando alla scusa migliore da utilizzare per non consegnare la ricerca.
      Quando alla fine ho escluso anche il vaiolo di drago, la mia ultima risorsa, sospiro irritata.
      Maledetto Ruf e i suoi inutili temi!
    •  
  • Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo se potete lasciate un piccolo commento anche per dire che vi fa schifo ma fatelo per favore
   
 
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