Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Ari_92    23/01/2012    33 recensioni
Ultimo anno al liceo McKinley, ma le cose sono andate un po’ diversamente da come le conosciamo.
Blaine si è appena trasferito, ma non ha mai conosciuto Kurt.
Cosa succederebbe se, tra nuovi Club e nuovi amici, Blaine perdesse la testa per un ragazzo che sembra detestarlo? Cosa succederebbe, se questo ragazzo nascondesse un segreto?
- “...Mercedes? Chi è quel ragazzo?”
La ragazza si voltò verso Blaine di scatto, quasi avesse dimenticato di non essere sola.
“Si chiama Kurt. Kurt Hummel.” Il ragazzo esitò un attimo, prima di chiederle ciò che lo tormentava dalla prima volta che aveva posato lo sguardo su quel giovane dagli occhi di ghiaccio.
“Cosa gli è successo?” -
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon inizio settima a tutti :)
Allora ragazzi: vi avviso che sono piuttosto sclerata (sì, più del solito -.-“) complice la fine del quadrimestre (la mia prof di latino ha bellamente deciso di rinterrogare in due giorni tutta la classe perché, parole sue, se no si annoia -.-“”” *piange*) e complice anche gli spoiler di questi ultimi giorni (cioè, Chris che spinge Ryan a far granitare Darren?! Kbbwekulbfllln  CrissColfer *______*) ...Sì, sono messa ancora peggio, fermatemi D:
Ok, non vi tedio ulteriormente con le mie pare mentali e passo subito a parlare del nuovo capitolo ;) ...Ok, questa volta non c’è molto da dire, vi rimando direttamente alle note finali con qualche precisazione ^_^

Prima di smaterializzarmi ci tengo a ringraziare di nuovo tutte le supermegafoxyawesomehot persone che hanno messo questa storia tra seguite, preferite e ricordate *ama con tutto il cuore* e un abbraccio speciale a violanassi, elisabethy92, Guzzy_12,TheScrafOfTheSexualPreference, Psike, Alessandranna, AyrinL, anastasianapp, aLoserLikeMe, saechan, BeatriceS, Fiby AndersonBass_, sandy_hachi, Misato85, YouArePerfectToMe, jjei, Evy78,BlackLittleMole, aleka_80, Merilwen, nem, GleekLove91, SiaStew, LexyDC__, JulesCullenMeyer, Sirymcgregor, sakuraelisa,Tallutina, Elphaba Groff, lolaly, xnotsonaive e Maggue_Lullaby   che hanno recensito lo scorso capitolo :**
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A Kurt sembrava irreale.
Semplicemente impossibile, come se si trovasse in una sorta di mondo parallelo.
Era inconcepibile per lui avere i suoi amici di nuovo lì, insieme, proprio davanti a lui.
 
Non si stupì di non trovare nemmeno il coraggio di guardarli in faccia: come avrebbe potuto d’altronde, dopo essere sparito senza un’apparente motivo per un anno intero? Eppure, nonostante tutto, loro erano lì, e magari – forse – non avevano mai smesso di esserci.
 
Lasciò che i suoi occhi imbarazzati scorressero sul pavimento, fino a quando non intercettarono un paio di mocassini a lui piuttosto familiari.
Incontrò lo sguardo di Blaine in meno di un istante e davvero, lui aveva sempre trovato quelle iridi color ambra qualcosa di meraviglioso, eppure quella sera erano diverse, c’era qualcosa in più.
Quella sera i suoi occhi brillavano, di una luce così splendente da essere abbagliante, quasi impossibile da sorreggere.
 
Kurt si sarebbe volentieri guardato intorno per accertarsi di quanti tra i ragazzi presenti avessero notato quegli occhi impressionanti, se solo fosse stato in grado di smettere di fissarli.
 
Fu con un attimo di ritardo che si accorse del fatto che – per tutto quel tempo – Blaine aveva guardato solo e soltanto lui.
 
Sentì lo stomaco contrarsi piacevolmente, e immediatamente la sua agitazione si trasferì sul viso, sotto forma di rossore.
 
Se solo qualche mese prima gli avessero detto che si sarebbe di nuovo sentito in quel modo per qualcuno senza detestare se stesso, lo avrebbe preso senz’altro per pazzo.
Tuttavia, ora che aveva a disposizione qualche metro di parametro, gli era palesemente ovvio quanto in realtà l’unica cosa ad attrarlo in Trevor era ciò che rappresentava: una via di scampo, uno spiragli di luce, un’ingannevole promessa.
 
Ciò che invece gli piaceva in Blaine, beh... Era Blaine.
 
Il modo in cui sorrideva, le mani forti e delicate allo stesso tempo, la sua capacità di ascoltarlo e guardarlo in quel modo che lo faceva sentire come se valesse davvero qualcosa. La gentilezza e la dolcezza di ogni parola, di ogni gesto.
 
Blaine, semplicemente, e Kurt non riusciva davvero a sentirsi in colpa per i suoi sentimenti: non era concepibile per lui un mondo dove non fosse innamorato di Blaine.
 
Perché lo era, nonostante tutto, da molto prima che avesse avuto il coraggio di ammetterlo a se stesso.
 
“...Kurt?” Mercedes si alzò cautamente dal divanetto dove era seduta, avvicinandosi alle scale da cui Finn e il fratellastro stavano scendendo.
Kurt trovò miracolosamente la forza di staccare i suoi occhi da quelli di Blaine, per farli poi atterrare in quelli scuri di Mercedes.
Erano lucidi, increduli, tristi e felici allo stesso tempo.
 
Sentì un’improvvisa fitta al cuore.
Lei, più di tutti, gli era mancata da morire.
 
Scese gli ultimi gradini in una rigida compostezza, nell’ormai abitudinaria volontà di non far trasparire ciò che provava.
 
Perché gli avevano detto che era sbagliato, lo stavano ricattando per questo.
 
Eppure cominciava ad essere troppo, cominciava a non essere più in grado di annullarsi.
 
Blaine gli aveva lasciato addosso un po’ di sé.
 
Kurt fece un passo nella sala silenziosa e, prima di darsi il tempo materiale di pensare e quindi rivalutare le sue conseguenze, aveva già raggiunto Mercedes e la stava stringendo, proprio come Blaine gli aveva inconsapevolmente insegnato ad abbracciare.
Le braccia della ragazza si avvolsero ermeticamente intorno al suo corpo, e sentire il suo profumo nelle narici fu come ritornare a un’altra epoca, non felice, ma di sicuro meno triste di quella che aveva vissuto nei mesi precedenti all’arrivo di Blaine.
 
Kurt non si rese esattamente conto di quando accadde esattamente, eppure a un tratto non erano solo le braccia di Mercedes ad avvolgerlo.
C’erano Rachel, Tina, Puck, e praticamente ogni ragazzo delle New Directions attorno a lui e davvero, di tutto si sarebbe aspettato tranne qualcosa del genere.
 
La musica proseguiva imperterrita in sottofondo ma, per un po’, nessuno diede segno di sentirla.
 
 
                                                                  ***
 
 
Ti prego!”
“Britt, davvero, non credo sia una buona idea...”
“Ma come?! L’anno scorso non siamo neanche arrivati al dunque! Sei l’unico con cui non sono andata a letto, ad esclusione di Blaine... Ma lui prima o poi cederà.” Asserì Brittany, sbraitando per farsi sentire oltre la musica altissima e le urla degli altri ragazzi.
 
Blaine aveva assistito a quello scambio di battute in disparte, seduto su un divanetto dove poco prima Rachel stava saltellando.
 
Buona parte dei ragazzi erano completamente sbronzi – Finn e Puck che discutevano animatamente da mezz’ora sulla teoria secondo cui vodka si scrive con la c ne erano l’esempio più emblematico – mentre c’era chi si spogliava, chi insultava chiunque gli capitasse a tiro, chi vomitava e chi rideva a crepapelle.
 
Brittany al momento era in reggiseno e pantaloncini, e ci stava provando piuttosto spudoratamente con il suo ex ragazzo.
 
Kurt aveva bevuto si e no qualche bicchiere, e Blaine non aveva smesso di fissarlo per tutta la sera: era incredibile come ogni singolo movimento che facesse fosse in grado di mettere in evidenza una nuova porzione di quel suo corpo fantastico. Indugiò sulle pieghe della sua camicetta, che si arricciava appena nel punto in cui spariva dentro i pantaloni... Ok, doveva concentrarsi, e darsi una calmata, anche.
 
Si alzò velocemente dal suo posto e raggiunse i due ragazzi che aveva di fronte: Brittany era ormai completamente avvinghiata a Kurt e lui, con le guance deliziosamente arrossate, continuava timidamente ad allontanarla.
 
“Britt! Santana ti sta cercando.” Lei si voltò di scatto, intercettando immediatamente lo sguardo della ragazza in questione. Santana, senza alcuna sorpresa di Blaine, la stava fissando. La bionda si accigliò appena, rivolgendosi poi a Kurt.
“Adesso devo andare, ma tu pensa alla mia offerta!” Il ragazzo annuì meccanicamente, con un sorriso palesemente tirato sul volto. Lei ammiccò e si diresse barcollando verso lo sgabello su cui era seduta Santana.
 
“...Grazie.” Mormorò Kurt, fissando il pavimento con aria piuttosto imbarazzata.
Blaine avrebbe solo voluto prendergli il viso tra le mani, avvicinarselo e baciarlo fino a non sentirsi più le labbra.
 
Eppure non poteva, non era così che doveva andare.
 
“Figurati.” Lui annuì, sollevando finalmente lo sguardo su Blaine.
“A quanto pare sono tutti un po’... alticci.”
“Dì pure completamente ubriachi.” Kurt si strinse nelle spalle, lanciando poi un’occhiata preoccupata a Finn, che al momento conversava amabilmente con lo stereo.
“Ehi... Tutto bene?” Kurt sospirò appena.
“Sì... È solo che sono in macchina con Finn, ma lui non sembra esattamente in grado di guidare...” Le parole uscirono di loro iniziativa dalla bocca di Blaine, e davvero, non riuscì a fare nulla per fermarle.
 
“Posso accompagnarti io.” Gli occhi di Kurt si spalancarono in tutta la loro disarmante bellezza. Perché, perché non riusciva a tenere la bocca chiusa?
“Io... Scusami. Non intendevo dire- ”
“Blaine, te l’ho detto: di te mi fido. So che non... non mi faresti mai del male.” Concluse, e Blaine era abbastanza sicuro che fosse arrossito.
 
“...Però non devi sentirti obbligato a darmi un passaggio. Se rimanere da solo con me ti mette a disagio non farti problemi a dirmelo.” Spiegò con un filo di voce, e Blaine ci mise il suo tempo a capire a cosa si riferisse.
 
Già.
Kurt gli aveva confessato di essere gay, ma lui non aveva fatto lo stesso.
 
Il terrore che quell’angelo dagli occhi di ghiaccio potesse rivedere in lui una brutta copia del mostro che gli aveva rovinato la vita era davvero troppo da sopportare.
Tuttavia a volte gli sembrava impossibile, inconcepibile che Kurt non si accorgesse del modo in cui lo guardava, perché era abbastanza sicuro che fosse perfino troppo facile leggere nei suoi occhi quanto fino a che punto fosse preso da lui.
Eppure evidentemente non era così, o almeno non lo era per Kurt, che continuava ad essere convinto che lui non fosse gay, semplicemente perché aveva detto così, mesi prima, senza nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia.
 
“Non dirlo neanche per scherzo. Chiaro?” Chiese, inchiodando gli occhi in quelli cangianti di fronte a lui. Kurt non sostenne lo sguardo, limitandosi ad annuire timidamente, intento a mordicchiarsi il labbro inferiore.
 
Blaine si domandò distrattamente se quel ragazzo avesse anche solo una vaga idea di quanto fosse dannatamente attraente, ma decise con saggezza di tenere per sé quegli ultimi pensieri che gli erano inevitabilmente affiorati in mente.
 
“...Perciò, vogliamo andare?” Kurt si strinse nelle spalle.
“Non credo ci sia bisogno di avvisare nessuno. Tanto non capirebbero una parola.” Disse, indicando con un cenno del capo Quinn e Rachel, che si contendevano un microfono come pazze scatenate, avvinghiandosi tra l’altro in pose alquanto fantasiose.
 
Blaine annuì, è fu una specie di miracolo riuscire a non abbassare gli occhi sui suoi jeans, così, tanto per controllare se le sue gambe sembrassero ancora così meravigliosamente perfette come un attimo prima.
 
Sì. Aveva decisamente bisogno di darsi una calmata.
 
 
                                                                   ***
 
 
Quella notte era fantastica.
 
Kurt aveva il gomito appoggiato contro lo sportello e il mento sul palmo della mano, mentre guardava fuori dal finestrino dell’auto di Blaine.
L’abitacolo era buio, esattamente come l’ambiente circostante: Kurt si vedeva passare davanti al naso infiniti alberi che accostavano la strada, immersa nell’oscurità.
 
Non c’erano molte macchine per strada, un po’ perché dopotutto erano a Lima, un po’ perché il giorno dopo era la Vigilia di Natale, e la maggior parte delle famiglie era impegnata con i pacchetti dell’ultimo minuto.
Kurt si tranquillizzò, contemplando le stelle che brillavano tra una nuvola e l’altra, mentre poteva sentire distintamente Blaine che canticchiava qualcosa, nel sedile accanto al suo.
 
Era tutto tremendamente rilassante, e non si era mai sentito più al sicuro in tutta la sua vita se non lì, ora, di fianco a Blaine, la notte prima della Vigilia di Natale in una strada semideserta.
 
“È una bellissima serata.” Commentò sovrappensiero senza smettere di guardare il cielo sopra di loro, buio e splendente al tempo stesso.
 
“Sì... Lo è davvero.” La sua voce sembrava ancora più calda nel silenzio circostante, e Kurt avrebbe voluto pregarlo di continuare a parlare, solo per lasciarsi cullare dalle sue parole. Blaine sembrò leggergli nel pensiero, perché non si fermò.
“Ti sei divertito stasera?”
“Sì. Specialmente prima che tutti si ubriacassero.” Blaine ridacchiò, e Kurt chiuse gli occhi, nel tentativo di imprimere quella voce melodiosa nella sua mente in un modo indissolubile, sperando che non smettesse mai di accompagnarlo.
 
Si voltò impercettibilmente verso il ragazzo alla guida, e il cuore gli tremò alla vista dei suoi occhi, che brillavano tanto da far concorrenza alle stelle del cielo.
 
Mentre Kurt contemplava quello sguardo, tutto a un tratto si sentì scomparire.
 
Sì, perché non avrebbe mai avuto Blaine nel modo che segretamente sperava, e solo in quel momento ne diveniva pienamente consapevole.
Blaine non era interessato a lui, punto e basta, e Kurt si sentiva davvero un egoista a provare quelle cose, a pretendere da Blaine anche solo una briciola in più di tutto quello che già gli aveva donato.
 
Poi, chi poteva davvero assicurarlo che – nell’impossibile ipotesi che ricambiasse – lui stesso sarebbe stato in grado di gestire una relazione di quel tipo?
Già era stato un miracolo lasciarlo diventare suo amico, aprirsi in quel modo con lui, raccontargli i suoi segreti. Non era sicuro di reggere a un ipotetico passo successivo, non dopo quello che era successo l’anno prima, non dopo le innumerevoli voci che per tutta la sua esistenza non avevano fatto altro che ripetergli quanto fosse sbagliato.
 
 
Arrivarono sotto casa di Kurt troppo presto. Decisamente troppo presto.
 
Il ragazzo diede uno sguardo oltre il parabrezza, scorgendo la finestra del soggiorno illuminata, segno che suo padre e Carole erano ancora in piedi.
 
Blaine spense la macchina, la luce dei fari scemò lentamente fino a sparire, lasciando loro nient’altro che la fioca illuminazione dei lampioni costeggianti il marciapiede.
“Fuori fa freddo...” Osservò Blaine, lanciando un’occhiata al termometro tra le spie dell’auto, che in effetti segnava meno sette gradi.
“Sì...” Kurt sollevò lo sguardo fino a incontrare quello dell’altro.
“...Qui si sta bene, però.” Aggiunse, facendo sorridere il ragazzo al suo fianco.
“Vuoi rimanere in macchina tutta la notte?” Kurt si irrigidì involontariamente.
“No. Certo che no.”
“Io... Scusami- ”
“Blaine? Devi seriamente smetterla di scusarti.”
 
Lui balbettò qualcosa, fissando poi un punto da qualche parte dietro Kurt.
 
“Kurt, guarda!” Esclamò, sorridendo con gli occhi spalancati di meraviglia.
Si sporse appena verso di lui, per potergli indicare i piccoli fiocchi che scendevano lentamente, visibili solo grazie alla luce del lampione.
 
Blaine appoggiò la mano sul bordo del sedile di Kurt, in modo da non sbilanciarsi troppo verso di lui, ma ciò che ignorava era che era bastato quello sporgersi appena verso l’altro ragazzo a portare quest’ultimo a una situazione di non ritorno.
 
Fuori c’erano meno sette gradi, e Kurt poteva sentire il calore del corpo di Blaine, a pochi centimetri dal suo.
 
Poteva sentire il suo odore, poteva vedere da vicino quelle labbra appena dischiuse dallo stupore, contare ad una ad una le sue lunghe ciglia scure e perdersi in quegli occhi più luminosi del sole, dentro i quali riusciva scorgere il debole riflesso dei fiocchi che scendevano, da qualche parte dietro di lui.
 
“Nevica.”
 
Sussurrò Kurt, e non era per niente di sicuro se quello non fosse altro che un bellissimo sogno, né di quando esattamente lui e Blaine si fossero avvicinati così tanto l’uno all’altro.
 
Nonostante ciò, le cose si rivelarono piuttosto reali quando nelle pupille di Blaine non erano più riflessi i fiocchi di neve, ma un paio di occhi chiari.
 
E Kurt non sapeva esattamente quale parte irrazionale del suo cervello si fosse mobilitata in tal proposito, tuttavia un istante più tardi si era sporto in avanti, solo un altro po’.
 
Un attimo dopo, Kurt aveva fatto combaciare le proprie labbra con quelle di Blaine.
 
 
                                                                   ***
 
 
“Nevica.”
 
Kurt gliel’aveva soffiato sulle labbra, e davvero: Blaine non aveva idea di chi dei due si fosse avvicinato tanto all’altro.
 
Sentiva il cuore galoppargli a mille, e pregò Dio, tutti i Santi o chi per loro di dargli la forza di non abbassare lo sguardo dai fiocchi di neve che danzavano nel cielo invernale.
 
Non poteva concederselo, perché se avesse incrociato gli occhi di Kurt non ci sarebbe stato verso di mettere in moto un qualsivoglia pensiero razionale.
 
Non doveva farlo.
Non doveva farlo.
Non dov- ... L’aveva fatto.
 
Le sue iridi si specchiarono in quelle dell’angelo di fronte a lui, ed era così bello... così vicino...
 
Poi Blaine smise di respirare.
 
Sul serio, perché non aveva più senso ora che Kurt si era sporto a baciarlo.
 
La prima cosa che Blaine pensò era che non si sbagliava, quel primo giorno al McKinley: le labbra di Kurt erano davvero innaturalmente soffici, proprio come aveva immaginato.
 
Poi avvertì il loro calore, la morbidezza, tutta la dolcezza con la quale rimanevano unicamente appoggiate sulle sue, a bearsi di quel semplice contatto.
 
Non si mosse, non fece nulla che potesse sconvolgerlo, rimanendo semplicemente immobile.
 
Ed ora, in quell’esatto istante più che mai ne era sicuro: era completamente, totalmente e incondizionatamente innamorato di Kurt.
 
Kurt, che in quell’esatto istante stava allontanando il proprio viso dal suo, lasciandogli una spiacevole sensazione di mancanza.
Kurt, che aveva appena sgranato i suoi occhioni cangianti, più di quanto Blaine ritenesse umanamente possibile.
 
Il moro non mosse un muscolo, terrorizzato all’idea di dire, fare o pensare qualcosa di sbagliato. Kurt dal canto suo fece un balzo indietro, lo sguardo spezzato dal panico più totale.
 
“Kurt- ”
“Oh mio Dio. Scusami!! Io... io non so davvero... Oh mio Dio!” Afferrò affannosamente la maniglia della portiera, abbassandola con febbricitante rapidità.
Non lo guardava in faccia, si limitava a cercare di andarsene più in fretta possibile, continuando a blaterare sul fatto di aver rovinato tutto, e che ciò che aveva fatto era imperdonabile.
 
Blaine tentò più volte di afferrargli la mano, trattenerlo e spiegargli che quel bacio era semplicemente quello che desiderava più ardentemente dalla prima volta che aveva posato gli occhi su di lui.
 
“Kurt, ascoltami- ”
“Lo so, sono stato un idiota. Tu hai fatto di tutto per aiutarmi e io...” Stava iniziando a piangere.
 
Blaine non poteva vederlo piangere.
 
“Ti prego- ”
“Scusa. Non ti disturberò più, non dovrai più avere a che fare con me in nessun modo.” Il moro a quelle parole si sentì preso dal panico.
 
No, assolutamente non poteva permettere che Kurt uscisse dalla sua vita: non era neanche lontanamente pensabile.
 
“Kurt, aspetta!”
 
Ma a rispondergli fu il suono secco di una portiera sbattuta, mentre la neve, in quella gelida notte di dicembre, continuava dolcemente a fluttuare nell’aria.
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eccoci qua ^_^
...Vi prego, non uccidetemi ç_____________ç Almeno ditemi che avete sentimenti contrastanti! Nel senso, da un lato siete contenti del bacio, dall’altro mi odiate per come è finito il capitolo... E’ così...? *spera*
In ogni caso posso stimarmi per essere riuscita a non spoiler are niente?! E’ un miracolo *__*
In ogni caso sì... Let it snow let it snow let it snooooow *O* Non si è visto che ho adorato il duetto della 3x09, no no u_u
...Beh, come sempre sono curiosissima di sapere cosa ne pensate... Ok, ve lo dico ç_ç Preparatevi a un pelino di angst nel prossimo capitolo, ma don’t worry, purtroppo o per fortuna siamo ancora molto lontani dalla fine :S
A lunedì :) 

  
Leggi le 33 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ari_92