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Autore: AlexisLestrange    23/01/2012    2 recensioni
È una buffa sensazione.
Quando le tue parole compaiono sullo schermo. Son lì, ferme, immutabili. E di tutti.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Through the Eyes of a Silly Peacock'
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È una buffa sensazione.
 
Quando le tue parole compaiono sullo schermo. Son lì, ferme, immutabili. E di tutti.
Quelle stesse parole che hai impiegato un intero pomeriggio, o due, o una settimana, a buttare
giù. Che hai letto e riletto, per cercare ogni errore, e che ancora adesso, a riguardarle, ti sembra
che qualche cosa l'avresti potuta dire meglio, qualche virgola si sarebbe potuta togliere, e poi,
guarda là, quel maledetto errore di battitura. Ormai è troppo tardi per correggerlo.

È ancora più strano che qualcuno le abbia lette.

Non importano i commenti e le critiche. E non importa neppure che siano così poche. L'unica cosa
che conta davvero è quel numerino scritto in piccolo, in basso, accanto al titolo.

Lo vedi crescere lentamente. Minuto dopo minuto. Ora dopo ora, aumenta quasi
impercettibilmente. Di uno in uno. Ed ogni uno -non è un gioco di parole- è qualcuno.

Qualcuno che si è fermato a leggere, qualcuno che è passato di lì, per vedere che cosa avevi da
dire.

Magari alcuni ci sono capitati per sbaglio. Hanno letto solo le prime due frasi, poi hanno chiuso.
Non importa. Magari quelle poche parole sono riuscite comunque a fare effetto. Forse se le
ricorderanno ancora, tra qualche giorno. O forse no.

Magari qualcuno ha letto tutto, e non gli è piaciuto. Magari volevano più azione, o forse meno.
Magari speravano che succedesse qualcos'altro, che un personaggio dicesse un'altra frase, o che
rimanesse in disparte, in silenzio. Non importa, davvero.
È il destino del lettore rimanere impotente davanti all'evidenza dei fatti.

E magari qualcuno ha amato quello che hai scritto. Magari si è fermato a rileggere qualche
passaggio, magari ha provato qualche brivido, magari ha capito quello che volevi dire. Forse ha
persino colto il tremore delle tue mani che componevano le frasi, l'incertezza, la paura, l'emozione.
Magari ha capito tutto questo. Magari si è fermato a lasciare un commento, per fartelo sapere,
perché gli importava.

O magari no.

È davvero una buffa sensazione.

Le tue parole sono là, ferme. Sono di tutti. A qualcuno importerà, ad altri no, ma tu le hai scritte
per tutti. E qualcuno, forse, le leggerà per te.
   
 
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