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Autore: CLOSED    24/01/2012    6 recensioni
1) Perché diamine i ragazzi di quest’età non fanno che pensare a quella cosa?
2) Perché tutte le ragazze che di cognome fanno troia ti sputtanano dalla mattina alla sera facendoti passare per la cogliona di turno?
3) Perché i professori maschi se chiedo di andare in bagno urgentemente causa problemi tecnici chiedono ulteriori informazioni al riguardo, fingendo di non capire cosa questi sono?
4) Com’è che il mondo si è popolato di imbecilli in un modo esponenziale?
Ecco le domande a cui ho provato a rispondere!!
ATTENZIONE : femminilismo, gergo un po' volgare, storia scritta ai fini di sfogarmi.
Questa storia potrebbe offendere il genere maschile, ragazzi, entrate a vostro rischio e pericolo.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quattro domande a cui troveremo la risposta.



Allora…iniziamo con il porre prima le domande e poi cercare le risposte.
 
1)      Perché diamine i ragazzi di quest’età non fanno che pensare a quella cosa?
2)      Perché tutte le ragazze che di cognome fanno troia ti sputtanano dalla mattina alla sera facendoti passare per la cogliona di turno?
3)      Perché i professori maschi se chiedo di andare in bagno urgentemente causa problemi tecnici chiedono ulteriori informazioni al riguardo, fingendo di non capire cosa questi sono?
4)      Com’è che il mondo si è popolato di imbecilli in un modo esponenziale?
 
 
Bene, iniziamo a rispondere, e sappiate che se anche ho dodici anni stavolta mi sfogo di brutto.
 
 
1)      Perché sono coglioni.
Ora non voglio offendere nessuno, non tutti sono così, ma la maggior parte non fa che fare sogni erotici nel quale la donna non fiata, non di muove e chiede solo di essere sbattuta. Appena una ragazza si piega per raccogliere qualcosa che le è caduto danno una bella occhiata al suo culo e l’idea che le sue amiche lo potrebbero veder sbavare con gli occhi fissi sulle chiappe della suddetta non passa neanche per l’anticamera del cervello del maschio, se così definibile.
Negli spogliatoi dopo ginnastica c’è sempre il deficiente che bussa e dice “salve belle signorine…”.
Ok, allora iniziamo a dire che: se davvero una ragazza copulasse con un ragazzo con i ritmi di quello che sogna, questa non starebbe facendo del sesso volontario, va starebbe venendo stuprata da un porco maiale affamato di sesso.
Se io mi piego preferirei che il mio culo, anzi no, la faccia dal ragazzo, non arrivasse alla sua altezza, perché potrebbe essere la volta buona che mollo una bella scoreggia e ti faccio passare la voglia di guardarmi il culo.
Belle signorine, ‘na beata s**a! Fanno tanto i galanti quando gli passa davanti la tettona figa ma se arriva la sfigata che gli shakera (o come si scrive) le tette davanti scappano a gambe levate chiedendo aiuto agli altri scimmioni.
Ah, e c’è anche da dire che se il balconcino è ben fornito mentre gli stai parlando loro non ti guardano negli occhi, ma ti guardano nelle tette, nella vana speranza di immaginarti meglio questa notte.
Favvanculo.
Io non sono solo un bel paio di tette, io sono una ragazza bionda con gli occhi verdi, isterica, pazza, bastarda, divertente e simpatica e non solo un essere vivente munito di seno e di vagina.
 
2)      Semplice, questa è una domanda retorica: perché sono TROIE DI PRIMA QUALITA’!
Si credono davvero molto potenti e bulle con i loro reggiseni push up super imbottiti, le loro mutandine sexy leopardate e le scollature che anche se fuori c’è meno trenta gradi continuano ostinatamente a portare.
Io che sono una persona coerente, d’inverno preferisco davvero mettermi un bel maglione di lana piuttosto che una magliettina che mi arriva sopra all’ombelico e  con una scollatura davanti che se mi piego mi esce il push up.
Per esempio, una di queste ha insultato mia mamma perché lavora come cassiera, continuando a dire “mi deve ancora lo scontrino”.
No, ma io ti metto la cassa nel culo e poi vedi dove ti arriva lo scontrino!
Ah, e c’è anche da dire che queste ultime girano a gruppi di tre – quattro, perché si sa, le puttane girano a gruppi, anche perché la “capa” deve avere le sue leccaculo intorno in modo che se qualche persona intelligente la manda affanculo queste la proteggono iniziando inesorabilmente a sputtanare peggio di alcune vecchie zitelle che sanno anche quante volte vai a pisciare.
Avete presente quando una persona ti scatena il tuo lato peggiore?
Bene, queste mi fanno salire un’innata voglia di darle calci nel culo anche solo a respirare che dovrebbero essere premiate.
E poi, quando ti chiedono “brava, vuoi un applauso?” con quel cipiglio da tirami calci in mezzo alla faccia visto che sono simpatica come un pugno in mezzo alle palle, io dico “sì, voglio un applauso”.
E alla fine se ne vanno sdegnate.
Troia, ma me lo hai chiesto tu se lo volevo, ora lo esigo!
 
3)      Questa domanda non ha un motivo ben definito.
Si può trovare il professore clemente che acconsente immediatamente concependo la serietà della richiesta e il finto tonto che cade dal pero.
“Cosa intendi per problemi tecnici?”
Ma secondo te che cazzo intendo?!
Sono qui davanti a te con le gambe strette, pallida come un lenzuolo, e di cattivissimo umore, pensi che sia diarrea o forse hai capito che sono le mestruazioni?!
Ma il vero problema, e se anche i compagni maschi ti vedono e capiscono.
Questi professori vogliono che tu dica esplicitamente loro “Ho il ciclo, devo andare in bagno a cambiarmi”, senza minimamente contare se anche un ragazzo seduto lì vicino ti può sentire.
Se questo succede è la tua fine.
Questi maschi imbecilli ed ignoranti, perché francamente le mestruazioni non sanno neanche che cosa sono, si mettono ad urlare a tutta la classe “Iris ha il ciclo!! Iris ha il ciclo!!” mettendosi poi a bisbigliare parole sconosciute all’orecchio dei suoi amici, anch’essi stupidi come delle cimici, e all’intervallo lo dicono a tutto il corridoio.
In breve, nel giro di due ore tutto il quartiere in cui vivi, tramite un passaparola veloce come un fulmine tra questi maschi, sa che in questo periodo hai le mestruazioni.
Ma non è quello il problema.
Il problema è quando iniziano a frugarti nella zaino alla ricerca di questi allettanti assorbenti per poterli toccare con mano (da notarsi è anche lo sguardo esterrefatto come se avessero davanti Dio), o quando hai appena finito di cambiartene uno, esci dal bagno, perché i cestini sono FUORI, e uno di loro ti vede e ti dice “Oh, hai il ciclo”
Sono il secchione in questi casi viene apprezzato.
Lui sebbene nella maggior parte dei casi sia brutto, e a volte stronzo, capisce questi discorsi evitando di fare lo scimmione.
Che cosa cazzo vuol dire se ho il ciclo?!
Hai problemi, testa di cazzo?!
In breve, o il professore capisce miracolosamente che non puoi attendere oltre perché ne andrebbe della tua figura di merda, spesso davanti a QUELLO CHE TI PIACE, oppure chiedi misericordia ad una compagna che ti presta gli assorbenti e ti trattieni finche non suona quella cavolo di campanella miracolare.
 
4)      Anche a questa domanda non c’è risposta.
Le troie di nascita ormai appaiono come funghi e gli stronzi popolano il mondo esattamente con la stessa quantità delle merde di cane per strada.
La cosa più fastidiosa è che questi ultimi se ti prendono di mira ti fanno vivere malissimo e ti perseguitano fino a che non vai nella tomba.
 
 Bene, ora che abbiamo risposto possiamo trarre le conclusioni: questa storia non ha senso ma almeno io mi sono sfogata.
Grazie per aver letto
   
 
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