Vorrei poterti dare appoggio, vorrei poterti tirare su…
Però, non so che fare.
Non so che dire.
Non voglio dire niente, perché sono cose terribili, e non c’è niente da dire.
Ma voglio dire qualcosa.
Non posso dirti di non piangere, perché se si tratta di questo io sarei la prima a farlo…
Non posso dirti “Ti capisco”. Non voglio farlo, perché non sarebbe vero.
E non voglio mentire. Non a qualcuno come te.
Io non capisco, io immagino solo, e spero che tu non stia così male come credo… ma io non posso capire…
Vorrei dire che non è giusto. Perché non lo è…
Vorrei avere tra le mani chi ha osato farti questo.
Chi ha osato farvi questo.
Sento le lacrime bagnarmi il viso a pensare a come puoi stare adesso…
Pigio con le dita i tasti del mio pianoforte, sperando che almeno queste poche note che ti dedico arrivino fino a te, per rassicurarti in qualche modo.
E maledico la distanza. Quella che ci divide. Quella che vi ha diviso.
Ma la vostra è una distanza relativa. Una distanza che scompare con un pensiero, con un ricordo, con una preghiera.
Perché lei è sempre con te.
Lo sai, così come io so che è difficile da credere. Ma è così.
Perché ogni ricordo di chi amiamo vive dentro di noi…
Ogni ricordo di lei vive dentro di te. Ora più che mai.
Non so che dire, se non…
Guarda il cielo. Guarda il cielo ad occhi aperti.
Li vedi qui puntini chiari? Le vedi le stelle?
Ce n’è una nuova. Ora anche lei è lì.
Le stelle sono guide, ogni stella è un angelo, e ognuno ha la sua. Lei è la tua adesso.
Lei è una stella.
Lei è un angelo.
Ma non lo è sempre stato, così come anche tu lo sei?
Non voglio dire nient’altro, se non “Ti voglio bene”.
Vai avanti, tesoro.
Vai avanti per te.
Vai avanti anche per lei…
Ciao a tutti.
Non ho niente da dire in realtà, se non che dedico queste 309 parole ad un’amica molto speciale, che ora sta male.
Melissa, cucciola mia, spero di non averti fatto deprimere con questa cosa…
Ti voglio un mondo di bene, e vorrei poterti essere vicino in questo momento.
Reby