" Non c'è niente di perfetto", sospirò il drago.
Ma quest’ultimo ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia al gioiello perfetto degli uomini, e gli uomini danno la caccia a me .Tutti i gioielli si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto quest’albero. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Alza lo sguardo, laggiù, vedi il cielo com’è limpido, senza una nuvola? Io non volo, per me è inutile. Quando il cielo è limpido gli uomini mi vedono meglio. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color del cielo. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il cielo, che è celeste, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento e la sensazione che darà tra le mie squame di metallo…"
Il drago tacque e guardò a lungo la piccola principessa:
" Per favore.. Addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose la piccola principessa.