January,2012.
New York.
Avete presente quelle feste dove sono presenti circa i 2/3 del mondo?
Quando gli amici,degli amici,degli amici invitano a loro volta altre persone creando un circolo vizioso di gente che non conosci?
Ecco,questa festa era una di quelle.
Aggiungici alchool,spogliarelliste,fumo ed ecco una miscela esplosiva per dire addio al duemilaundici.
Esatto,era una festa per l'ultimo dell'anno,a casa di...boh,e chi lo sapeva?
Non ne conosceva il perché,ma aveva sempre avuto una sorta di repulsione verso i luoghi super affollati e le feste.
Troppa gente,troppo rumore,troppe luci,troppo e basta.
Lei era Alexandra Christal Elric,Alex per gli amici,sedici anni,un metro e settanta per
cinquantatré Kg,capelli castano scuro leggermente rossicci lisci,occhi verde smeraldo.
"Alex,vieni a bere qualcosa!" Ambre,la sua migliore amica,la chiamò attirando
la sua attenzione,che qualcosa,o meglio,qualcuno,aveva già catturato.
Da tutta la sera,ormai,fissava un ragazzo completamente incappucciato,
con enormi Rayban neri che gli coprivano metà volto,accompagnati dalla felpa a collo alto.
Come dargli torto,era Gennaio,ma nell'enorme salotto riscaldato,non era poi così tanto freddo,
almeno per lei,che era agghindata con un fantastico capo Armani,corto e senza spalline,blu notte,una sciccheria.
"Sì." Si limitò a rispondere Alex,dirigendosi verso l'amica che sorseggiava un cocktail di uno strano
arancione acceso,ormai era il terzo,o il settimo,che beveva,ma Al non le avrebbe di certo impedito di divertirsi,
almeno questa sera,senza fare la guastafeste.
Si avvicinò delicatamente al tavolo e prese in mano la cosa che le sembrava più normale,un bicchiere di Rhum,trasparente.
Ne mandò giù qualche sorso,prima di posarlo nuovamente sul ripiano in vetro.
Bruciava abbastanza,non che Alex non fosse abituata a bere,o a fumare,o a divertirsi,anzi,ma quella sera,
in mezzo a così tanti sconosciuti,si sentiva strana,a differenza di
Ambre che ora se ne stava in un angolino a flirtare con un bel moretto.
Decise di rinunciarci,e continuò a bere,uno o due drink super alcolici.
Mentre beveva l'ennesimo,il suo sguardo si spostò sull'orologio,
mancavano trenta minuti a mezzanotte,al nuovo anno.
Tutti,compresa Ambre,ballavano in mezzo alla sala,in uno spazio ricavato dallo
spostamento del divano viola,che ora era sommerso di bicchieri in plastica e popcorn.
Le note di 'Give me everything' le rimbombavano in testa,con quel ritmo accattivante,le venne
voglia di unirsi agli altri,ma se si sarebbe mossa da quella sedia,sicuramente,sarebbe caduta,lì,davanti a tutti.
E diciamocelo,non avrebbe fatto di certo una bella figura.
Lo sapeva,succedeva sempre così,ogni volta che aveva tra le mani un bicchiere
non riusciva a fermarsi,fino a quando non si ubriacava del tutto.
"Merda." Sussurrò avendo un forte capogiro,tanto da doversi sorreggere la testa con una mano.
"Merda!" Sbottò più forte,questa volta,correndo da qualche parte,magari al bagno più vicino,per vomitare.
Perfetto,vedeva doppio,stava per avvicinarsi ad una porta in legno scuro,forse il bagno,dove era andata prima Ambre,sì,se lo ricordava.
Una spinta la fece cadere a terra,subito dopo sentì blaterare un 'scusa' da una ragazza che correva per il corridoio.
"Merda!" Esclamò una terza volta,mentre sbatteva il pugno sul tappeto rosso fuoco sul pavimento del parquet in legno.
Appoggiandosi alla maniglia della porta provò a sorreggersi,con le gambe traballanti e ci riuscì.
Immediatamente entrò nella piccola stanza e la porta si richiuse alle sue spalle,lei sbuffò,confusa e stordita.
Traballando sui tacchi a spillo provò a riaprirla,ma senza risultato,perfetto,si apriva solo da fuori!
Dopo svariati tentativi di richieste d'aiuto,si rassegnò,appoggiando la schiena al muro bianco della
stanza buia,senza alcuna luce,metteva i brividi.
Dalla pochette argento,glitterata,estrasse il cellulare,un i-Phone,la cui batteria era quasi scarica.
Con la poca luce che riuscì a ricavare dal telefono,si creò un bagliore bianco tutto intorno allo sgabuzzino.
Osservò bene il Display e notò che i caratteri digitali segnavano le 11.56.
Quattro minuti precisi a mezzanotte,e lei si ritrovava ad iniziare il nuovo anno in casa
di qualche sconosciuto,in uno stanzino buio e maleodorante,per giunta.
"Avanti Alex." Si ripeteva silenziosamente tra sé e sé,posando un dito sulle tempie,che le pulsavano.
La porta si spalancò rumorosamente,facendo entrare nella minuscola stanza le grida della casa e la luce del corridoio
poi altrettanto velocemente,una sagoma di spalle,la richiuse.
Poi si appoggiò ad essa ansimando rumorosamente come se avesse appena finito di correre per mille miglia.
"Non..." Sussurrò allungando un braccio in avanti. "Chiudere la porta." Sbuffò poi,il ragazzo non l'aveva sentita affatto.
"Cazzo!" Urlò girandosi spaventato e notando Al,seduta a terra.
"Non ti avevo vista!" Asserì poi,mettendosi una mano sul cuore.
"Fa niente." Lo rassicurò lei,alzando per la prima volta lo sguardo.
Il ragazzo che era lì,con lei,non era niente poco di meno che quello che aveva fissato per tutta la serata,il "freddoloso",
con giubbotto,cappuccio,occhiali da sole e sciarpa,curioso abbinamento,pensò Alexandra.
Il ragazzo tentò di aprire la porta,innervosendosi quando notò gli scarsi risultati.
"Non si apre!" Esclamò girandosi verso Alex,come a chiedere spiegazioni.
"Rimarrò chiuso qui!" Gridò poi,dando pugni alla porta,sperando di farsi sentire.Inutile,Alex lo sapeva bene.
"Benvenuto nel club." Rispose lei,ironica.Il ragazzo si accasciò a terra,con le mani sulla nuca coperta dal cappuccio.
"Non capisci!Sono claustrofobico!" Sussurrò poi,quasi senza fiato.
Al iniziò a tremare leggermente,preoccupata si scaraventò contro lo strano ragazzo.
"Okay,stai calmo,respira." Disse lei,respirando rumorosamente per spiegargli come fare,gesticolando anche con le mani.
"Ho sentito che in questi casi bisogna fare dei lunghi respiri e stare calmi."
Aggiunse poi,agitata.Il ragazzo scoppiò a ridere,lei lo guardò stranita.
"Non sto partorendo." Allora lei lo assecondò,l'aria era impregnata di risate,entrambi sembravano sentirsi meglio.
"Piacere sono Christal." Ridacchiò lei,porgendogli la mano,gentilmente.
Aveva usato il suo secondo nome,non ne sapeva il motivo.
Lui la guardò scettico prima di porgergli la mano a sua volta.
"Io sono Drew."Sorrise lui,facendo cadere la sciarpa che gli copriva anche la bocca,mostrando
una schiera di denti bianchi e perfetti come perle.
"1O,9,8,7." Da fuori provenivano le urla del conto alla rovescia. "4,3" Dissero contemporaneamente
Drew e Alex. "2,1" Urlarono poi,sorridendo all'unisono.
"Buon anno,Drew."Sussurrò Al,guardandolo.
"Buon anno,Christal." Ricambiò lo sguardo,sebbene gli occhiali Rayban gli coprissero gli occhi.
"Ho sentito,che in questo caso,a mezzanotte,si dovrebbe..." Iniziò Drew,imitando il tono che
aveva usato lei,prima. "...Baciare qualcuno." Finì lei,avvicinandosi al suo viso.
"Questa volta è giusto." La sua voce era sensuale e bassa,leggermente roca.
Alex notò che la faceva andare fuori di testa.
Drew si passò la lingua sulle labbra,poi si avvicinò lentamente alla bocca di lei.
Mentalmente si disse che il profumo di quella ragazza,era il più buono che avesse mai sentito.
Profumo alla vaniglia,dolce ma speziato.
Quando però,si stettero per sfiorare,la porta si spalancò velocemente mostrando la figura di un ragazzo biondo,con i capelli corti.
"Jus,eccoti.Sbrigati,ora o mai più!" Urlò rivolto al ragazzo di nome Drew,e allora perchè...Jus?
L'incappucciato si alzò immediatamente,senza darle il bacio che aspettava ad occhi chiusi.
Prima di uscire,si voltò verso di Alex,senza dire nulla,poi scomparve nel nulla,correndo.
TADAAAA
Sono ancora qua,non vi libererete mai e poi mai di me :3
Allora,ho iniziato una nuova FF come vedete,si.
E devo ancora finire l'altra,si.
KEEP CALM ;
Le continuerò tutte e due,
Hope You Like Girls ♥
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