Eccoci al penultimo capitolo! Dio, come piango per Mizuki! Sto ancora valutando l'idea di inserire su EFP il capitolo extra o meno, ma credo che lo farò. Suvvia, ora vi lascio al triste capitolo!
«Come pensi di pagare un servizio così grande?» gli chiese Yuuko, e Mizuki guardando il bordo del tavolo le rispose «Con la mia anima e quel poco di potere che mi è rimasto in corpo della piuma. Credo che siano sufficienti, no?» e alzando lo sguardo
«So bene che quando Misaki assorbì la piuma io mi divisi dalla sua mente. Anche se condivido ancora questo corpo con lui, io sono diventato un'anima a se stante, abbandonando il mio vecchio stato di doppia personalità...ma queste cose le sai già, no? E poi, io...voglio solo che Misaki sia felice»
«Lo so» disse Yuuko posando la tazzina e aggiunse «Non puoi pagarmi con questo»
«Perché?!»
«Perché il pagamento che mi offri è troppo alto»
«Allora posso aggiungere un altro desiderio per bilanciare?»
«Cos’altro vuoi chiedermi?»
«E' una cosa che ho sempre voluto fare» disse Mizuki sorridendo con la tristezza negli occhi.
…
Takahiro era ancora da loro e stava discutendo con Usagi-san e Misaki sulla questione del trasferimento, quando sentì il campanello suonare e andò ad aprire.
Misaki stava ancora parlando della questione con Usagi-san quando Takahiro portò nella stanza un ragazzo dai medi capelli castani, che disse «'Giorno, ragazzi».
Usagi-san riconobbe subito quei occhi cremisi ed esclamò stupito «Mizuki?!»
«Oi, Akihiko. Cos'è tutto questo stupore?»
«Come fai a essere qui se c'è anche Misaki?»
«Tranquillo, questo è un corpo che ho preso in prestito, che però è identico a quello di Misaki. Beh, la caratteristica dei miei occhi è rimasta».
Misaki non riusciva a capacitarsi del fatto che esistesse un ragazzo così simile a lui, e gli chiese «Chi sei?» Mizuki lo guardò e gli disse «Quindi continui a non ricordarti di me, eh? Tranquillo, ci ho fatto l’abitudine»
«Scusa, ma proprio non mi ricordo...» Mizuki si avvicinò a Usagi-san e gli disse « Ti ricordi quello che mi hai promesso? Devi proteggere Misaki».
Usagi-san annuì, e vide Mizuki avvicinarsi a Misaki, che lo abbracciò e gli disse «Ti voglio bene, Misaki» e guardandolo gli prese il viso nelle mani e lo baciò.
Misaki diventò rosso come un pomodoro, ma non riuscì a muoversi dallo stupore, mentre sentiva dentro la sua bocca il respiro e la lingua di Mizuki entrarvi gentilmente.
Quando Mizuki terminò il bacio Misaki ebbe un lungo flashback mentale e ricordò tutto «M-Mizuki?»
«Sono io» disse Mizuki sorridendo, sorridendo di un sorriso vero, e all'improvviso il suo corpo diventò sabbia.
Dal cui mucchietto si vedeva un foglietto bianco ritagliato a forma di omino, con scritto sul petto "corpo".