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Autore: PandaLover98    25/01/2012    4 recensioni
Una ragazza, Virginia, con scarsa fiducia in sè stessa ma con un carattere da leone.
Un ragazzo, Justin, bello come il sole e dolce quando vuole.
Lei lo ama segretamente mentre lui passa le serate con persone diverse da Virginia, e in fondo, diverse anche da lui.
Lui ha una passione, che prima o poi Virgina sarà l'unica a scoprirlo.
Non sono destinati a stare insieme, ma il destino si può cambiare ogni tanto, no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sveglio sentendo un forte profumo di caffè provenire dal piano di sotto. Mi alzo, vado in bagno e solo dopo essermi sciacquata duo o tre volte con l’acqua gelida elaboro che non sono a casa mia.
Mi guardo intorno, sono a casa di.. Justin.
Justin?!
Improvvisamente i ricordi della serata precedente riaffiorano nella mente e capisco che ieri non stavo sognando.
Figo.
Mi avvicino alla scrivania sommersa da vari materiali cartacei e ne sposto qualcuno per vedere la “vera natura” di essa. Dopo aver messo via un po’ di roba scorgo un foglio insolito, uno spartito credo. Uno spartito per chitarra, preciso.
In grassetto sopra c’è scritto “Isn’t she lovely” che a quanto pare è il titolo della canzone. Sa suonare la chitarra, altro talento. Adesso scopro che è il figlio di Superman.
A proposito di figli.. Ma i genitori in tutto questo dove sono? Sotto lo spartito trovo un biglietto dell’aereo evidentemente mai utilizzato diretto a Delhi, il giorno della partenza doveva essere il giorno prima del ballo.
Sento bussare alla porta, mi giro immediatamente lievemente imbarazzata.
- Ti sei svegliata finalmente! In cucina c’è la colazione, ma non ti aspettare che io sia un gran cuoco.-
- Nessuno è perfetto.-
Sbadiglio con tale vigore che sembro un ippopotamo.
- Qualcuno ha bisogno di un caffè.- Commenta sarcastico.
Scendiamo e raggiungiamo la cucina e dopo aver consumato la nostra “prelibata” colazione composta da caffè e cereali salgo sopra a vestirmi. Fortunatamente mi ero portata un ricambio, quindi mi infilo i jeans e la felpa che mi avevo nella borsa e ripiego i vestiti che Justin mi aveva prestato.
- Oi, questa felpa è t..-
- Tienila, sarà un ricordo di ieri sera- Dice buttandola sul letto e stampandomi un bacio.
Ringrazio e dopo un oretta torno a casa.
Non ho per niente voglia di prendere l’autobus, così vado a piedi.
Odiavo da piccola andare a piedi, e mia madre mi doveva trascinare a forza.
Mamma.
Non mi ha ancora chiamato per sapere com’è andata al ballo, strano. Non mi lascia mai un attimo da sola, sennò gli vengono i suoi soliti attacchi di ansia.
Credo che sia comune per tutte le mamma con figlie adolescenti.
Spero.
Apro la porta di casa e, dopo aver salutato mia madre, riesco per andare a comprare le cose per il pranzo. Ho una lista chilometrica, con cui ci si potrebbero fare trentacinque pranzi, altro che uno.
Fiori di Garofano. Che diamine sono i fiori di Garofano?! A quanto pare neanche il salumiere lo sa. Cerco di fare entrare alla meno peggio i sacchetti nel bauletto del motorino, non entrano.
Merda.
Riesco a infilarne due e uno me lo tengo tra le gambe.
Arrivo a casa, e dopo aver pranzato, esco di nuovo.
Oggi non ho per niente di restare a casa.
Squilla il telefono, guardo il display, Camille.
<< Pronto Virgi, sono Camille!>>
<< Ciao! Come va?>>
<< Bene, non ci posso credere, non sai che è successo, finalmente mi ha baciata!>>
<< Non ci posso credere, finalmente si è deciso Derek!>>
Derek è un mio amico che ha una cotta per Camille da un paio di mesi. Sono strafelice per loro.
<< Ma che dici, non è stato Derek a baciarmi, è stato Justin. >>
Attacco.
Mi sento un colpo al cuore che sta ad indicarmi che è appena diventato un buco nero.
Non è possibile, Cazzo. Pensavo che tra di noi.. beh, che ci tenesse a me.
Mi sento morire, lascio che una lacrima nera di mascara mi percorra il viso e mi sento tremare le gambe.
Ho la nausea e mi viene da vomitare tutti i sentimenti e tutto l’amore che provavo per Justin.
Cazzo, mi fa schifo. Poteva aspettare.
Anche un giorno, ma non lo stesso giorno. D’altronde lui è un gran giocatore, e io sono stata il suo giochetto per una notte, giusto per testare se anche io cadevo nelle sue braccia.
Stupida, stupida, stupida.
Non potevo innamorarmi di un criceto?
Innamorarmi. No, non lo sono più, per ora mi fa solo schifo.
Mando a fanculo un motorino che mi taglia la strada mentre attraverso la strada.
Lo odio, mi odio, la odio. No, Camille non c’entra niente, lei non lo sapeva, nessuno lo sapeva, tranne io e Daniel.
Daniel.
Si materializza improvvisamente nel ragazzo nel motorino che ho mandato a fanculo prima. Bene.
- Non immaginavo di trovarti in questo stato dopo ieri sera.-
Neanche io, credimi.
Gli racconto tutto mentre monto sul suo motorino diretti a casa sua.
- E come stai?-
- Più incazzata, meno innamorata e più forte di prima.-
- Sei forte tu, io l’ho sempre saputo.-
- Io ti sposerei se non fossi il mio migliore amico.-
Passo il pomeriggio a mangiare gelato guardando Daniel che gioca ai videogiochi.
Verso le sette mi dirigo verso casa, intenta a farmi una bella doccia calda e di stendermi sul letto.
Per strada incontro Louis, il ragazzo di Martha, mentre sgranocchia una carota. Anch’io voglio una carota, nonostante mi sia abboffata di Gelato al cioccolato. Dicono faccia bene hai problemi di cuore.
E chi non ce l’ha un cuore? Niente gelato al cioccolato, male per loro.
- Ciao Virgi! Come stai?-
- Ciao Tom! Bene tu?-
Tom è il soprannome che ho dato a Louis, nonostante a Martha non piace molto. Lei è una tipa gelosa.
Chiacchieriamo per una manciata di minuti e finalmente, senza indugi, mi avvio verso casa.
Quando imbocco la viuzza che porta a casa mia sento vibrarmi il cellulare. Justin.
“ Ciao piccola come stai? Domani a scuola ti porto io. XX Justin.”
Che faccia tosta. Gli rispondo con un semplice “ Fanculo”
Evidentemente ha capito, infatti non risponde.
Ceno tranquillamente, anzi ho anche un sorriso stampato in volto.
- Gli uomini sono tutti degli stronzi- Interrompo la conversazione sul nuovo andamento dello studio di mio padre.
- ehm ehm - Mio padre sembra leggermente infastidito.
A parte questa “ rivelazione” la cena fila liscia e mi precipito a fare la doccia.
L’acqua scorre sul mio corpo e si porta via tutti i pensieri di una giornata scombussolata. Adoro fare la doccia, è qui che mi vengono i pensieri più profondi o le poesie che scrivevo a quel ragazzo che adesso non mi ricordo nemmeno il nome. Non fare la cretina, lo sai benissimo il suo nome.
Mi chiedo come ci comporteremo domani, io e lui. Di certo io lo ignorerò, punto.
“ Non è successo niente, niente di niente.” Continuo a ripetermi in cerca di consolarmi da sola. Magari è destino, io sto dalla mia parte e lui dall’altra. Non c’è modo di unirci, siamo decisamente troppo diversi.
Chiudo l’acqua e in fretta mi rivesto con il mio pigiama. Fisso il letto, giace tutta sgualcita la felpa di Justin.
In un primo momento mi viene da buttarla dalla finestra o magari tagliarla e farci un rito vudù, poi però, osservandola meglio, non mi sembra così brutta. La persona che la indossava lo è. Basta pensarci.
Ripongo la felpa nell’armadio e mi infilo sotto le coperte con il Pc sulle gambe.
Mi chiama Caterina che già sa tutto (Daniel me la pagherà) e mi accompagna nella maratona di insulti rivolti a Bieber.
- Che stronzo- Sbuffa.
- Già, come tutti.-
Poggio il telefono su comodino e lo metto a caricare. Neanche un secondo dopo vibra di nuovo.
Sbuffo e controllo il display occupato da una foto di Justin. Non ci avevo fatto caso. La cambio e ne metto una di me con Lily.
Dopo di che controllo il messaggio:
“ Virgi, non lo sapevo! Cavolo mi dispiace.”
Come diamine sapeva Camille che me l’ero presa? Ah si, gli ho attaccato il telefono in faccia.
“ Tranquilla, non è colpa tua, Goditelo!” Rispondo con l’amaro in bocca.
“ Ma quale goditelo! Mi ha anche detto che è stato uno sbaglio e di non dirlo a nessuno.”
Rido di gusto, potrebbe rovinare la sua reputazione se si sapesse che ha baciato due “sfigate” in un solo giorno.
Apro il mio profilo di Facebook per controllare le novità della Vegis. Julie inizia una conversazione sulla chat.
- Come va con il tuo ragazzo?- Evidentemente lei era l’unica a non sapere la notizia.
- Non ha funzionato.-
- Cavolo! Domani mi racconti tutto, vado a dormire!- Guardo l’orologio, le ventitré e quarantasei, cavolo domani è Lunedì.
- Ok, vado anche io, baci!-
Iris Feyton si è registrata a casa Bieber.
Oh, che novità. Chiudo istintivamente il computer e spengo la luce.
Ripenso prima di entrare in dormiveglia alle persone che mi stanno veramente vicino, e di quanto siano importanti. Immagini di Caterina, Daniel, Connie, Lily, Martha, Camille, Julie e Tom mi affiorano la mente e mi fanno sorridere nel buio della notte illuminata semplicemente dalla luce fioca di qualche lampione sparso qua e là. Mi sono dimenticata di chiudere le serrande, pazienza.
Questa sì che è una giornata da ricordare: Il giorno in cui Virginia Stoner ha smesso di amare Justin Bieber.


Sciaoo a tutte belle e brutte!
Chiedo scusa per l’attesa!
Prima di tutto voglio ringraziare Corbix, perché senza di lei non avrei avuto l’idea di scrivere, se bellissima e ti voglio bene bene bene!
Poi voglio ringraziare Tutte coloro che hanno lasciato una recensione, sapete quanto ci tengo!
Bacioni oni oni (?)
  
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