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Autore: Marlary_killmydreams    25/01/2012    1 recensioni
Il fan và ad un concerto. Il cantante o batterista la nota. Dopo il concerto per scuse si conoscono. Nasce l'amore. Ma lei ha paura di amare. Lui dice che è diversa da tutte le altre. Si sposa e fanno dei figli.
Beh, questa è la classica storia, no?
Mi dispiace;
Ma questa storia di cose classiche propio non ne ha.
Marlary.
Un giorno un duro incarico le viene assegnato, come lo affronterà?
Ah, una piccola cosa da sottolineare.
E' un Echelon.
"Mi dispiace, non sò mantenere le promesse." dissi puntandogli la pistola contro. Le mie mani tremavano, lui lo capiva. Voleva solamente farmi ragionare, ma purtroppo in questo mestiere non c'è bisogno di ragionare, bisogna farlo, punto e basta.
"Io sò che puoi farlo." disse con gli occhi rossi, alzando le mani in segno di arrendimento.
Preparai il grilletto, mancavano pochi secondi, che sembravano un eternità.
"Lary.." disse supplicandomi. Io intanto cercavo di trovare la forza di premere quel grilletto. Non ci riuscivo, ho ucciso troppe persone, e ora? Ora ho solamente paura di uccidere il mio idolo, quella di cui mi sono innamorata.

 
Caught in a bad romance.
 
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze, chiedo scusa per il ritardo ma non avevo assolutamente idee per la testa! D:
Questo capitolo mi piace -
stranamente- perchè c'è molta azione e anche un pò di romanticismo. E tra l'altro è uno dei capitoli con il quale non ho pensato SESSO. SESSO. SESSO. tra i protagonisti. lol.
Beh, questa volta Marlary si trova davanti ad un grande decisione: dire la verità o una bugia?
Molto complicato perchè la bella Lary questa volta passa da serial killer ad un eroe.

Basta parlare, vi lascio al capitolo,
mie meraviglie.- *-*
Fatemi sapere cose ne pensate, ne sarei davvero grata.
Un bacione.

-Marti.
 


                                      Capitolo 7. Part 2: holy shit!


In che senso ha detto "Sò chi sei"? Nel senso che mi conosce come persona? Insomma a tutti può capitatare che qualcuno nota una faccia conosciuta.
E invece no, credo proprio che intende quello che io non voglio che intenda.
Troppi giri di parole, quì c'è bisogno di agire, perchè nessuno lo deve venire a scoprire.

Rimasi lì ferma, ero immobile e non muovevo un muscolo, e lui era sempre lì con quei grandi occhi verdi puntanti su di me. Forse attendeva una rispota, dannazione.
Cosa avrei dovuto fare per evitare questa situazione? Allungai la mano verso di lui e sul mio viso spuntò un falso sorriso.
"Oh, beh. Piacere Marlary, lei è?" dissi continuando a sorridere. Feci finta che non capii dove lui voleva arrivare, ma invece eccome se l'avevo capito.
Lui guardò la mano e tornò immediatamente serio.
"Tu non sai chi sono io, ma io sò troppo bene chi sei tu e cosa vuoi fare." disse serio con un tono altamente antipatico. Quasi mi faceva paura.
"Ma che gioco è, mi scusi?" chiesi tornando seria anch'io. Ritirai la mano, che non strinse, e la infilai nella tasca del pantaloncino.
"Vita e morte." disse mettendo la mano nella giacca. Mi impressionai e di nascosto misi anch'io la mano nella tasca posteriore del pantaloncino dove si trovava la mia carissima pistola. Ne ho passate tante e sò benissimo che quest'uomo non promette niente di nuovo. Io sorrisi indifferente.
"Prima o poi tutti si avvicinano alla morte." dissi seria. In quel momento osservavo ogni singolo movimento che compieva, la paura che potesse cacciare un arma era indescrivibile. Ma in ogni caso mi sarei difesa e non avrei avuto problemi. Solo attenzione, tutto quì.
"La morte non è inclusa nel giochetto che stai facendo. I compiti devono essere svolti e io sò che tu non vuoi farlo. Lo farò io allora." disse con un tono di minaccia. Oh, no. No no no. Ma come ha fatto a scoprire tutto questo? Io lo guardai intensamente negli occhi e feci una piccolo risata isterica.
"Posso avere l'onore di sapere che cosa centra lei con le mie cose?" chiesi una volta smesso di ridere. Lui mi guardò serio, con il solito sguardo minaccioso. La mano era sempre nella sua giacca, e la mia mano afferrava sempre di più la pistola dal pantaloncino.
"Non importa adesso, sai cosa succede se Zack lo viene a scoprire?" chiese. Io annuì e gli feci cenno di continuare. Violentemente mi prese e mi sbattò sullo scaffale, urlavo come una pazza ma la sua mano me la tappò, fortunatamente la mia mano era ancora nella tasca del pantaloncino.
Tolse la mano dalla giacca.
Mi puntò la pistola contro e me la puntò alla tempia.

"Mi sà che ti ho in pugno." disse ad un millimetro dal mio viso. Non riuscivo a reagire dato che il suo corpo mi schiacciava sullo scaffale. E' possibile che in quel momento pensavo a Jared? Se mi avesse uccisa, da come ho capito sarebbe stato lui ad ucciderlo. E questo non deve accadere. Con forza lo spinsi con un calcio via da me e cadde a terra, ma la sua mano manteneva ancora la pistola. In un secondo tolsi la pistola dalla tasca posteriore e gliela puntai. Lo avevo in pugno dato che era steso a terra.
"Posa quella pistola!" urlai. Quella libreria era gigante ed eravamo al secondo piano, e fortunatamente nessuno ci sentiva. Lui mi guardò profondamente e non mosse un muscolo. La pistola non la lasciava. Mi avvicinai a lui, sempre con la pistola puntata, e gli diedi un grosso calcio all'addome. Urlò dal dolore, sempre di più. Fin quando non lasciò la pistola. Lui senza armi e io con le armi. Marlary 1 tizio 0 .
"E così tu volevi farmi fuori, vero?" chiesi con un tono micaccioso. Lui era ancora steso lì, solo una mossa e avrei premuto il grilletto. Io gli girai intorno.
"E volevi anche fare fuori lui, non è vero?" chiesi con il classico tono. Lui furfugliò qualcosa ma subito la ritirò per paura che premessi il grilletto. Con un cenno della testa gli feci capire che poteva parlare.
"Qual'è il tuo gioco?" chiese a bassa voce. Io mi chinai su di lui, e lo guardai negli occhi. Mi avvicinai sul suo viso e gli morsi il labbro. Lui mi guardò stupito e tornò a guardarmi le gambe.
"E' un vero peccato che ti devo uccidere perchè sei così carino." dissi staccandomi da lui e alzandomi. Mi guardò confuso e continuai a girargli intorno con la pistola puntata.
"I tuo occhi, le tue labbra, il tuo corpo assimigliano così tanto a lui.." dissi ad alta voce. Lui mi guardò con un sorrisetto malizioso. Attenzione Lary, non si gioca con i predatori.
"Potrei fare un eccezione.." dissi con un sorrisetto sul volto.
"Sta con una troia, si vuole vendicare poichè sono andata a letto con il fratello.." dissi chinandomi di nuovo vicino a lui. Posai la pistola e lo guardai negli occhi per osservarlo meglio.

Le sue labbra, erano fini ma allo stesso tempo carnose.
Come lui.
I suo occhi, erano verdi ma allo stesso tempo potevano essere celesti.
Come lui.
Il suo naso, era piccolo e non troppo pronunciato ma allo stesso tempo era bello.
Come lui.
Il suo fisico, era magro ma con qualche muscolo, si notava già dal cappotto.
Come lui.
Le sue mani, erano incredibilmente identiche alle sue ma non portava il suo smalto nero rovintato.
Non importa se non sono come lui.
Il suo cuore, avrebbe voluto uccidermi ma vuole fare sesso.
Posso dire come lui?

Io, sono innamorata di un cantante ma non glielo dirò mai a causa della mia missione.
Il mio cuore, che non vuole ammetterlo.
La mia mente, che in questo momento ha fatto una scelta sbagliata.


Mi prese per i fianchi e mi sbattò contro la libreria. Le mie gambe erano intorno alla sua vita e mi baciava il collo, presi per avvicinarlo e baciandolo ma mi scaraventò a terrà.
Mi scaraventò a terra con tale violenza che andai subito a cercare la mia pistola.
Come ho potuto credere che lui fosse Jared?
Lui non lo avrebbe mai fatto.

Ora ero io stesa a terra dolorante, e lui con la pistola puntata contro di me. Tremavo, dannazione mi aveva in pugno. Ma dove cazzo era la mia pistola? La cercai con lo sguardo e notai che stava dall'altra parte del corridoio, l'aveva lanciata lui, dannato stronzo.
"Ora sono io che detta le cose quì." disse con il sorrisetto. Mi massaggiai la coscia destra che andò a sbattere pesantamente. Cavolo che dolore.. Nel momento in cui sbattetti senti un 'crack' da quella parte, dannazione manca solo che mi rompi una gamba. Mi diede un calcio su quella gamba, urlai dal dolore. Lui si avvicinò a me e mise la mano sulla mia bocca, in modo da non farne uscire nessun suono.
"Sei innamorata e non vuoi ucciderlo." disse alzandosi e mettendosi di fronte a me. Io lo guardai silenziosa, non avevo armi, non potevo fare nulla.
Come poteva essere che non c'era nessuno in quel piano, dannazione?
Mi prese le braccia e mi fece alzare a peso morto.
"Ahi.. caz.." mi interruppe con un bacio sulle labbra. La mia gamba non riusciva a stare in piedi, ma lui mi manteneva.
"Le stronze mi piacciono." disse mettendo la mano sul mio di dietro, palpandolo. Io sorrisi falsamente, quell'uomo era più pericoloso di quanto mi potessi immaginare. Voleva il sesso e poi voleva uccidermi.
Pensai di fare la stessa cosa che fece lui, cioè stuzzicarlo e poi cogliere l'occasione.
"E a me piacciono i stronzi." dissi mordendomi il labbro e facendo l'occhiolino. Lui sorrise, mi prese per i fianchi e sbattò contro il muro. Per l'ennesima volta. Avevo paura, se solo mi buttasse di nuovo a terra la mia gamba non potrebbe reggere, ma dovevo stare al gioco. Per bene mio. E per bene di Jared.
Mi accarezzò le gambe e prese a baciarmi il collo.
"C'è qualcuno quì?" senti una piccola voce che sussurava queste parole. Lo stronzo non sentì, dato che era occupato a fare le sue cose su di me e teneva la testa bassa. Le mie mani si muovevano tra i suoi capelli e piano piano spostai la testa per notare se c'era qualcuno. Sentivo dei passi e piano piano una figura si avvicinava. Una figura che conosco molto bene. Oh mio dio, no.
"Insomma.. c'è qualcuno si o no?!" era di fronte a noi e non appena ci vide fece cadere le buste che teneva in mano e spalcancò la bocca. Le buste fecero rumore e lo stronzo che stava iniziando a levarmi la mutandina con i denti si girò e lo notò.
Quell'uomo poteva fargli del male.
"MA CHE CAZZO...L-LARY?!" urlò Jared. Il tizio mi guardò accennando un sorrisetto e guardò nuovamente Jared. Io mi sciolsi dalla sua presa e mi alzai le mutandine, aggiustandomi il vestitino e guardai Jared. Era confuso e non spiccava neanche una parole, era lì con la bocca spalancata.
"Che ci fai quì, Jared?!" gli urlai contro, ma niente, lui non mosse un muscolo era ancora lì, paralizzato.
Mi avvicinai a lui e gli sossurai all'orecchio: "Jared, ascoltami chiaramente, vattene." lui mi guardò accigliato e con la bocca mimò un "Perchè?". Il tizio era lì che guardava, lo guardai e mi avvicinai di nuovo a Jared.
"Jared, niente domande.. ho detto vattene subito da quì!" lui scosse la testa e guardò il tizio. Il tizio guardò me e si fiondò su Jared dandogli un enorme cazzotto in faccia facendolo cadere a terra. Lo stronzo era sopra di lui riempiendolo di pugni e calci. Devo fare qualcosa. Gli saltai dietro la schiena, gli diedi un grande cazzotto dietro la nuca e cadde sopra di Jared. Presi in fretta Jared, facendolo alzare e prendendolo per sotto il braccio. Gli testai il viso, era pieno di graffi, aveva un enorme livido sulla guancia destra e il naso era pieno di sangue ma per fortuna riusciva a reggersi in piedi.
"Dio Santo come sei conciato, Jared devi andartene da quì!" gli urlai notando che il tizio si stava rialzando. Lui scosse la testa e mi strinse tra le sue braccia. In questo momento il mondo può anche smettere di girare.
"Che succede?! Perchè quel tizio ti stava violentando e.. perchè c'è una pistola a terra?!" chiese staccando l'abbraccio. Aveva un viso più tosto arrabbiato, io non risposi niente e guardai dietro di lui.
Il tizio si stava incamminando verso di lui con la pistola in mano.
"NO JARED!" urlai spingendolo, cademmo insieme a terra mentre il grilletto partì ma per fortuna non aveva colpito nessuno dei due. Io mi rialzai velecemente ed estrassi il coltello che avevo nel taschino, mi fiondai sullo stronzo e lo colpii dietro la schiena. Troppo sangue c'è intorno a noi ora. E cadde a terra.
Jared era lì steso ancora a terra, ed io ero in piedi ad osservare la scena del sangue.
Insieme guardavamo silenzioso il fatto, passarono secondi e ogniuno era ancora al suo posto.
"E'.. morto.." disse Jared alzandosi, aveva gli occhi puntati sulla scena.
L'ho salvato ma la mia identità credo sia stata svelata.
"Già.." sussurrai a bassa voce. Lui mi prese e mi fece girare verso di lui, dannazzione quei occhi.
In quel momento non c'era niente intorno a me, se non io e lui.
Quanto vorrei essere un Echelon normale, quanto vorrei non aver vissuto mai questo momento.
Quanto vorrei che mi amasse.
Quanto vorrei avere un'altra vita.


"Cosa mi stai nascondendo? Non dire niente, perchè ho appena assistito a cose sconvolgenti, e c'è anche un cadavere quì davanti a me." disse serio guardandomi negli occhi. Io mi guardai nuovamente attorno e poi ritornai a guardarlo negli occhi.
"Prima però andiamocene, non ci devono scoprire.." dissi trascinandolo per la mano verso la porta di sicurezza. Uscimmo senza alcun problema e ci avviammo in macchina mia.
"Ne parliamo a casa mia." dissi accendendo il motore e partendo. Durante il tragitto c'era un totale silenzio, Jared era sconvolto da quanto accaduto e forse anche sconvolto per tutto quello che ho fatto. Insomma per lui ero pur sempre la postina.
Ormai io ci ho fatto l'abitudine, ho ucciso tanta gente, ma questa è stata un vera e propria guerra.
Ritornammo a casa e intanto pensavo a come spiegare l'accaduto. Potevo inventare delle balle oppure potevo raccontargli semplicemente la verità.
Ci sedemmo sul divano, gli offrii un bicchiere d'acqua e andai a prendere il disinfettante in bagno.
"Ahi..cazzo.." disse gemendo di dolore con una faccia alquanto buffa. Lo stavo disinfettando, ma era tutto così completamente difficile, sia perchè si dimenava ogni 5 minuti, sia perchè ero a due centimetri dalla sua faccia, dai suoi occhi. Feci una piccola risata e continuai a tamponarlo.
"Ecco fatto, come ti senti?" chiesi mettendo a posto il disinfettante e dopo pochi secondi mi sedetti con lui sul divano. Lui aveva uno sguardo perso, ma dopo pochi secondi sfoggiò un piccolo sorriso.
"Ora bene, grazie a te.. solo che mi scoppia la testa in una maniera incredibile.." disse guardandomi intensamente negli occhi e massaggiandosi la tempia. Io gli sorrisi e gli accarezzai il viso.
"C'è la fai ad andare dall'altra parte?" chiesi gentilmente indicando la mia camera da letto. Lui mi guardò confuso e scosse la testa.
"No.. dai.. non preoccuparti, posso andare tranquillamente a casa mia." disse sorridendo.
"Dobbiamo parlare, e lo faremo a mente più lucida. Ora sei quì, così domani mattina potremo parlare tranquillamente." certo, bella scusa Marlary. Lui ci pensò un attimo e poi annuì con la testa.
"Sicura che non disturbo?"
"Ma figurati, dai vieni!" ci alzammo e andammo in camera mia. Lui si fece una doccia, gli diedi dei ricambi decenti, insomma di certo non potevo dargli le calze a rete.
E ci dirigemmo a letto, eravamo tutti e due sotto le coperte e mi trovavo profondamente in imbarazzo, e credo tutti e due dato che nessuno fiatava.
"A volte penso come faccia una postina a vivere così intensamente la vita." disse sorridendo.
"Non è che perchè sono una postina allora sono una suora, caro mio." dissi scoppiando a ridere, lui fece lo stesso e si fiondò addosso a me. Ero stesa e avevo il suo viso appoggiato sul mio petto e con le braccia mi stringeva a se per i fianchi. Ciao cuore, sei vivo ancora?
Feci un enorme sorriso e dopo pochi istanti sentii il suo respiro ancora più pesante sulla mia pelle. Si era addormentato. Chiusi gli occhi anch'io, per un attimo li riaprii e trovai due enormi occhioni azzurri guardarmi. Arrossì e lo guardai confuso, ma sempre con un enorme sorriso.
"Grazie." disse sorridendo. Cuore dannazzione stai calmo!
"E di cosa? Insomma, ti ho fatto trovare in questa situazione drammatica e sai se non.." mi zittì con un piccolo bacio sulle labbra. Chiusi gli occhi per qualche secondo, quelle labbra erano così delicate, dolci e calde. Si staccò e si riappoggiò sul mio petto.
Quest'uomo oggi ha fatto piccoli gesti, ma buoni.. molto buoni, talmente buoni che in questo momento il mio cuore sta piangendo dalla felicità.
Io rimasi ancora immobbile, scioccata. Forse un piccolo bacio sulle labbra vale molto di più di una notte di sesso. Forse è così. Spensi il lume e provai a chiudere occhio, ma mi svegliò di nuovo (per la seconda volta).
"Lary?" chiese alzando il viso e guardandomi negli occhi.
"Si, Jared?"
"Buonanotte." disse con un fantastico sorriso. Stessa cosa feci io e tornai a chiudere il lume che si trovava sul comodino vicino a me.
"Notte Jared." e si riposizionò sul mio petto. Come un uomo abbraccia la propria donna, come un bambino abbraccia la propria mamma. Come un corpo vuole cercare amore.
'Buonanotte amore mio..' pensai, e dopo pochi secondi mi addromentai realmente senza nessuna interruzzione, se non del battito del mio cuore.

Ma un amore può superare tutto, anche queste cose.
Perchè l'amore quando c'è si sente.
Non credo in niente, a parte il battito dei nostri cuori.
Non credo in niente, se non alla verità di chi siamo..



 

 
   
 
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