-Signorino, ha un nuovo lavoro con un nuovo fotografo- disse il manager, bussando alla porta del camerino del modello.
 
Per lui era un giorno come un altro; il sole splendeva alto nel cielo senza alcuna nuvola. Tutto era come doveva essere. Lui era come sempre bellissimo, con i suoi lunghi capelli biondi e lisci. Gli occhi azzurrissimi. La corporatura esile con un filo di muscoli. Un po’ basso per essere un diciassettenne. Il viso angelico e un po’ femminile. Un vero e proprio dio dell’Amore.
La sua vita era sempre la stessa; fottutamente monotona e una vera merda. Anche se era ricco e famoso non era per niente felice, anzi tutt'altro.
 
-Cosa devo fare?- chiese Deidara, uscendo dallo stanzino.
-Posare per Armani.-
-Ok, ma non posso stare molto, dopo ho una visita importante-
-Va bene, avviserò il fotografo, mentre ti cambi-
-Mmh…-
 
Nel frattempo il giovane fotografo arrivò sul set fotografico, accompagnato da una bambina sui cinque anni. Aveva capelli lunghissimi e biondi. Gli occhi di un castano chiaro tendente al giallo. La pelle era un po’ scura e il viso era rotondo e paffutello. Era davvero una bellissima bambina.
 
Poco dopo arrivò Deidara che, subito, si precipitò in camerino per essere truccato, vestito e acconciato. Il suo manager si avvicinò al fotografo per parlare del suo imprevisto, mentre la bambina entrò nello spogliatoio per ammirare il modello.
 
-Sei una principessa?- chiese la bimba, avvicinandosi al giovane biondo.
-No, assomiglio ad una principessa?- gli chiese sorridendole.
-Sì, una di quelle belle principesse delle favole che mi raccontava la mia mamma-
-Beh, allora sarò una principessa un giorno-
-Evviva!- alzò le braccia in alto, saltellando.
-Come ti chiami?-
-Raven, sono la figlia del fotografo- gli rivelò la piccola.
Deidara si alzò. La prese in braccio e le diede un bacino.
-Io sono Deidara e sai cosa facciamo?-
-No-
-Un giorno diventeremo delle principesse io e te-
-Davvero?-
-Oh, sì-
-Evviva!- lo abbracciò.
La mise giù ed andò dal fotografo.
 
-Lei è il fotografo?- chiese Deidara.
-Sì, piacere Akasuna Sasori- gli tese la mano.
-Mmh… Piacere Deidara Iwa- strinse la mano. –Che devo fare?-
-Proviamo con alcune foto libere. Decidi tu che pose fare, poi vedrò io-
-Ok…- andò al posto e iniziò a posare per lui.
 
Qualche ora dopo finirono di lavorare. Deidara andò a cambiarsi, mentre Sasori rimase a guardare le foto appena scattate.
 
-Accidenti com’è bello… Potrei chiedergli di farmi da modello-
Poco dopo il biondo uscì. Si mise gli occhiali da sole. Salutò tutti con estrema classe e uscì di scena con tale eleganza da far invidia. Si recò in ospedale per parlare con il suo dottore della futura operazione.
 
-Signorino Iwa…- lo fece accomodare.
-Dottor Kakuzu…- entrò e si sedette sulla sedia, accavallando le gambe.
-Allora, oggi organizziamo le varie operazioni-
-Va bene…-
-Ne sei ancora sicuro, giovanotto?-
-Sì, penso di sì-
-Non accetto nessun “penso” qui dentro!-
-Sì! Ne sono sicuro! Ho sempre voluto essere una ragazza e accetto qualsiasi conseguenza-
-Va bene. Fissiamo le date. Poi potrai ancora cambiare idea-
-Ok…-
 
Si accordarono di rincontrarsi fra un mese, per incominciare il ciclo delle varie operazioni da sottoporre. Il biondino si alzò. Ringraziò il dottore e uscì dall’edificio, tornandosene a casa.
Un’ora più tardi arrivò nella sua villetta nella periferia di Miami.
Si tolse il soprabito e le scarpe. Andò in camera e si buttò sul letto.
-Zab, sono a casa-
-Mmh…- uscì dal bagno con solo un asciugamano legato in vita e si sedette sul letto. –Ciao…-
-Come ti è andato il tuo servizio fotografico?- chiese Deidara.
-Come sempre…- gli diede un bacio.
Il biondo lo guardò, con sguardo spento senza alcuna voglia di vivere.
-Sono andato dal dottore…-
-Che ti ha detto?-
-Fra un mese inizierò gli interventi-
-…-
-E mi ha detto di fare del sesso- posò lo sguardo da un’altra parte.
Zabuza lo guardò un po’ spiazzato e allo stesso tempo seccato.
-E con questo che vorresti dire?-
-Che ha ragione. Non facciamo l’amore da due mesi…- incontrò il suo sguardo.
-Mmh…- lo baciò con passione e si mise su di lui, incominciando a spogliarlo.
Il moro gli allargò le gambe e gli si mise in mezzo. Incominciò a mordergli un capezzolo, mentre gli entrò con un dito.
-Non voglio farlo…- pensò Deidara.
Poco dopo Zabuza lo penetrò ed incominciò a muoversi violentemente.
Il biondo gemette, stringendosi a lui e graffiandogli la schiena. Strizzò gli occhi da cui caddero delle lacrime e continuò a subire.
Qualche minuto dopo, Deidara raggiunse l’apice, mentre Zabuza uscì da lui e gli venne in faccia.
 
-Togliti da sopra!- esclamò irritato con voce rotta il biondino, spostando l’amato.
-Ehi! Calmino! Prima vuoi che ti scopo e adesso mi cacci!-
-NON RESPIRO!-
-Ti porto dell’acqua?-
-Sì…- si pulì la faccia.
Subito dopo tornò Zabuza con un bicchiere d’acqua, porgendoglielo.
-Ehm… Dei, io devo andare…-
-Ok…- bevve piano.
Come un fulmine, Momochi  si vestì ed uscì di corsa dalla villa.
-Chissà dove deve andare. Ehn…-
-AAAH!- lanciò il bicchiere contro il muro ed incominciò a piangere.
 
-La mia vita fa schifo…-
 

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Nuova storia, nuova sasodei. Non so quando pubblicherò il secondo capitolo, spero comunque presto(forse venerdi) tanto la storia è già in testa devo solo trascriverla. Spero piaccia.... a presto.