Quell'allenamento ti ha sfiancato. Sotto la pioggia era quasi impossibile trovare il boccino. E Pucey continuava ad urlati contro, non facilitando il compito.
Tutti sono rientrati, quando la pioggia si è trasformata in temporale. Tu, deciso, continuavi a cercare il boccino, ignaro che qualcuno fosse lì ad osservarti, ammirato dalla tua ostinazione. Era una sfida per e contro te stesso. Ignorando Blaise, hai continuato, imperterrito, a volare, sempre più appesantito dalla pioggia, aguzzando la vista.
Dopo quasi mezz'ora, un paio di fulmini dopo, capisci che sarebbe stato meglio rientrare.
Ti accasci sulla panca degli spogliatoi, liberandoti lentamente della divisa verde argento.
Senti la porta aprirsi e richiudersi con uno schiocco.
Ti volti e vedi Potter, con uno sguardo malizioso che vaga sul tuo corpo, ormai sei in boxer.
Ti si avvicina con un sorriso sulle labbra. Cerchi di coprirti con un lembo della divisa, ma lui ti prende la mano, con decisione, poggia qualcosa di freddo e bagnato sul tuo palmo e lo avviluppa tra le tue dita. Si avvicina e sussurra:
-Ho vinto io, ancora una volta, e non stavo nemmeno giocando! Ma sei stato bravo.- poi poggia le sue labbra sulle tue, mordicchiandole avidamente.
Ti fa l'occhiolino ed esce repentinamente. Apri la mano e resti di sasso: il boccino, brilla tra le tue dita.