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Autore: Ananas_    26/01/2012    4 recensioni
Partiamo dal presupposto che questa è la prima fan fiction in assoluto che scrivo,quindi spero seriamente che vi piaccia! Nella storia compariranno tutti i membri della band,anche se principalmente soltanto due avranno un ruolo rilevante. Come noterete dai nomi le due protagoniste femminili sono italiane e a queste due ragazze fortunate succederà qualcosa che,nella vita reale,sarebbe sostanzialmente impossibile! Sarò ripetitiva ma spero davvero che questa storiellina vi piaccia,malgrado sia davvero davvero davvero davvero davvero poco realistica! Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi ragazzi! Questa è la mia primissima FF in assoluto,quindi anche se non riuscite nemmeno a guardarla da quanto è brutta,per piacere,siate clementi! XD Anzi no,mi rimangio tutto,siati spietati così posso capire dove sbaglio e magari anche migliorare,chissà :3. 

Qui,nel prologo,come potrete vedere i One Direction non compaiono,è solamente una cornice per farvi capire bene un po' la trama dell'intera fan fiction,e chi sono le due protagoniste.Quindi anche se lo trovate un po' noioso,non posso che essere d'accordo con voi,ma se continuerete a seguirmi,vedrete che la storia prenderà piano piano degli sviluppi inaspettati. 

Mi raccomando,recensite,recensite e recensite,anche solo per dirmi che non vi piace,così almeno mi fate contenta :D

Che altro dire...?! Godetevi la lettura ;D

 


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"Driiiiiiiiiiin! Driiiiiiiiiiiiin!". Uno strano verso molto simile ad un grugnito si levò da sotto il lenzuolo. 
"Driiiiiiiin!!!". "DRIIIIIIIIIIIIN!!" Insistè un'ultima volta prima di fare un tuffo magistrale giù dal comodino. La ragazza si alzò a sedere di malavoglia massaggiandosi la folta chioma bionda. Era arrivato il momento di attraversare quella fase post-risveglio,della durata di circa 10 minuti,durante la quale Giulia non capiva un accidenti di niente. Prese una maglietta ed un paio di jeans e cominciò a vestirsi senza capire  davvero che cosa stesse facendo,almeno fino a quando la vibrazione di un cellulare non interruppe il suo apparente stato di coma. Lo prese al volo e rispose al messaggio della sua migliore amica Amanda che,come al solito,la stressava supplicandola di essere puntuale,sapeva benissimo quanto Giulia amasse ridursi sempre all'ultimo minuto. 
Appena scese al piano di sotto sua madre l'accolse con un'abbondante colazione:"Mamma,hai per caso invitato l'esercito a fare colazione da noi oggi?" scherzò la ragazza. La madre ,sorridendo,alzò gli occhi al cielo e scosse la testa,abituata a quel genere di battute. "Comunque non posso mangiare tutto,non ho tempo,sono in ritardo!"
 "Giulia! Esci anche stamattina?! Da quando è finita la scuola sei sempre in giro!"          
 "Si,si,certo mamma,certo..." rispose Giulia fingendo di non aver sentiro quello che sua madre le aveva detto,prendendo al volo una fetta di pane tostato sulla quale era stata spalmata un po' di marmellata all'albicocca e  correndo verso il bagno per darsi una sistemata veloce: un filo di mascara, un'agitata energica ai capelli per dargli più volume,et voilà!
Proprio mentre era sul punto di varcare la porta per raggiungere la sua amica,sentì sua madre urlarle:" Hai almeno finito di preparare la valigia?". Cavolo,la valigia!
"Ehm...si, cioè quasi...finisco nel pomeriggio!Ciao mamma!" E corse via verso il parco prima di poter sentire la risposta della madre. Avrebbe potuto scrivere un intero manuale su come ridursi all'ultimo minuto.                                                                                                                                                               
"Giulia,cavolo! Era ora!" Le andò incontro Amanda fingendo di essere arrabbiata,ma fu impossibile per lei continuare a recitare quella parte dopo che Giulia le diede un pizzicotto sulla guancia,arricciando in naso,in modo da avere una delle espressioni più ridicole in assoluto."Ci credi che domani partiamo? Io non ancora! E' assurdo,non vedo l'ora!"                                                                                           "Lo so,anche io sono felicissima! Anche se..." Amanda lasciò la frase in sospeso.                                                                             "Anche se cosa?"
"Anche se non è proprio un buon momento per partire! Sai,ieri sera io e Marco abbiamo parlato ma non siamo arrivati a nessuna conclusione. Non so più che fare,non so più cosa siamo,voglio dire: stiamo ancora insieme o no? Io non capisco! E adesso che non ci sentiremo per due settimane  non voglio immaginare quanto la situazione potrà degenerare,insomma,più di così...". Alle parole dell'amica, Giulia emise un sonoro sospiro,squotendo la testa. Possibile che Amanda non avesse ancora capito come quel ragazzo la stesse prendendo in giro?! "Okay,Amanda,te lo devo dire,da amica ad amica,anzi DA DONNA A DONNA: Lascialo perdere quel Marco! Non vedi che ti sta portando soltanto a consumarti ogni giorno di più il cervello cercando di capire tutto ciò che ti vuole davvero dire ogni volta che ti scrive un messaggio ed ad un terribile e lento scivolare nella pura pazzia?!" Disse Giulia tutto d'un fiato alterando il tono della voce per strappare un sorriso alla migliore amica.  Intanto la sua mente tornava indietro di due settimane,quando,alla festa di un loro compagno di scuola,le era arrivata la voce che questo Marco si era portato a letto un'altra ragazza. Lì per lì aveva deciso di non dire niente ad Amanda,sia perchè non era sicura dell'attendibilità delle fonti,sia perchè non voleva farla stare male,ed adesso che cominciava a dubitare della sua decisione era troppo tardi per avvertirla.  
 "Si,hai ragione. Lasciarlo stare per un po' non potrà che farmi bene." La voce dell'amica interruppe i suoi pensieri."Già,come sempre,senti Amanda non mi odiare,ma io devo assolutamente tornare a casa,ehm...devo finire di fare la valigia!"
 "Oddio Giulia! Non hai ancora finito la valigia?!". Sospirò mettendosi una mano tra i capelli rossi:" Va bene,vai. Non vorrei che domani arrivassi in ritardo in aeroporto!". Giulia sorrise alla battuta di Amanda:"Ci vediamo domani,non vedo l'ora!LONDRA STIAMO ARRIVANDO!"                                                                                                                                              

"Driiiiiiiiiiin! Driiiiiiiiiiiiin!". Uno strano verso molto simile ad un grugnito si levò da sotto il lenzuolo. 

"Driiiiiiiin!!!". "DRIIIIIIIIIIIIN!!" Insistè un'ultima volta prima di fare un tuffo magistrale giù dal comodino. La ragazza si alzò a sedere di malavoglia massaggiandosi la folta chioma bionda. Era arrivato il momento di attraversare quella fase post-risveglio,della durata di circa 10 minuti,durante la quale Giulia non capiva un accidenti di niente. Prese una maglietta ed un paio di jeans e cominciò a vestirsi senza capire  davvero che cosa stesse facendo,almeno fino a quando la vibrazione di un cellulare non interruppe il suo apparente stato di coma. Lo prese al volo e rispose al messaggio della sua migliore amica Amanda che,come al solito,la stressava supplicandola di essere puntuale,sapeva benissimo quanto Giulia amasse ridursi sempre all'ultimo minuto. 

Appena scese al piano di sotto sua madre l'accolse con un'abbondante colazione:"Mamma,hai per caso invitato l'esercito a fare colazione da noi oggi?" scherzò la ragazza. La madre ,sorridendo,alzò gli occhi al cielo e scosse la testa,abituata a quel genere di battute. "Comunque non posso mangiare tutto,non ho tempo,sono in ritardo!" 

 "Giulia! Esci anche stamattina?! Da quando è finita la scuola sei sempre in giro!"          

 "Si,si,certo mamma,certo..." rispose Giulia fingendo di non aver sentiro quello che sua madre le aveva detto,prendendo al volo una fetta di pane tostato sulla quale era stata spalmata un po' di marmellata all'albicocca e  correndo verso il bagno per darsi una sistemata veloce: un filo di mascara, un'agitata energica ai capelli per dargli più volume,et voilà!

Proprio mentre era sul punto di varcare la porta per raggiungere la sua amica,sentì sua madre urlarle:" Hai almeno finito di preparare la valigia?". Cavolo,la valigia!

"Ehm...si, cioè quasi...finisco nel pomeriggio!Ciao mamma!" E corse via verso il parco prima di poter sentire la risposta della madre. Avrebbe potuto scrivere un intero manuale su come ridursi all'ultimo minuto.                                                                                                                                                               


"Giulia,cavolo! Era ora!" Le andò incontro Amanda fingendo di essere arrabbiata,ma fu impossibile per lei continuare a recitare quella parte dopo che Giulia le diede un pizzicotto sulla guancia,arricciando in naso,in modo da avere una delle espressioni più ridicole in assoluto."Ci credi che domani partiamo? Io non ancora! E' assurdo,non vedo l'ora!" 

"Lo so,anche io sono felicissima! Anche se..." Amanda lasciò la frase in sospeso. 

"Anche se cosa?"

"Anche se non è proprio un buon momento per partire! Sai,ieri sera io e Marco abbiamo parlato ma non siamo arrivati a nessuna conclusione. Non so più che fare,non so più cosa siamo,voglio dire: stiamo ancora insieme o no? Io non capisco! E adesso che non ci sentiremo per due settimane  non voglio immaginare quanto la situazione potrà degenerare,insomma,più di così...". Alle parole dell'amica, Giulia emise un sonoro sospiro,squotendo la testa. Possibile che Amanda non avesse ancora capito come quel ragazzo la stesse prendendo in giro?! "Okay,Amanda,te lo devo dire,da amica ad amica,anzi DA DONNA A DONNA: Lascialo perdere quel Marco! Non vedi che ti sta portando soltanto a consumarti ogni giorno di più il cervello cercando di capire tutto ciò che ti vuole davvero dire ogni volta che ti scrive un messaggio ed ad un terribile e lento scivolare nella pura pazzia?!" Disse Giulia tutto d'un fiato alterando il tono della voce per strappare un sorriso alla migliore amica.  Intanto la sua mente tornava indietro di due settimane,quando,alla festa di un loro compagno di scuola,le era arrivata la voce che questo Marco si era portato a letto un'altra ragazza. Lì per lì aveva deciso di non dire niente ad Amanda,sia perchè non era sicura dell'attendibilità delle fonti,sia perchè non voleva farla stare male,ed adesso che cominciava a dubitare della sua decisione era troppo tardi per avvertirla.  

 "Si,hai ragione. Lasciarlo stare per un po' non potrà che farmi bene." La voce dell'amica interruppe i suoi pensieri."Già,come sempre,senti Amanda non mi odiare,ma io devo assolutamente tornare a casa,ehm...devo finire di fare la valigia!"

 "Oddio Giulia! Non hai ancora finito la valigia?!". Sospirò mettendosi una mano tra i capelli rossi:" Va bene,vai. Non vorrei che domani arrivassi in ritardo in aeroporto!". Giulia sorrise alla battuta di Amanda:"Ci vediamo domani,non vedo l'ora!LONDRA STIAMO ARRIVANDO!"                                                                                                                                              

 

  
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