Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: londra555    26/01/2012    4 recensioni
Universo parallelo. Questa volta Santana non ha problemi ad accettarsi. Cosa succede se chi si nasconde è Brittany?
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avevo dimenticato di postarvi il nuovo capitolo! Quindi scusate il ritardo!
A tutti voi grazie!

CAPITOLO 15
-Ti dico di si!
-Ti dico di no!
-Basterebbe parlarci!
-Come ti viene in mente? E' un'idea ridicola!
-Certo secondo te si può risolvere tutto con la violenza!
-Ma sentitelo! Kurt ti rendi conto che saresti già morto!
-E tu come lo sai Brittany? Hai mai provato a parlarci?
Santana era esasperata. Si, non trovava nessun'altra parola per indicare come si sentiva in quel momento. Stringeva con forza il volante della macchina e pensava che non ne poteva più. Insomma erano in macchina da quasi tre ore e Brittany e Kurt non avevano fatto altro che litigare tra loro. Ma la cosa che veramente la stava facendo impazzire era che litigavano per il puro piacere di farlo. All'inizio erano riusciti a partire in ritardo perché entrambi volevano sedersi nel posto del copilota, poi avevano iniziato con una lunga discussione su cosa fosse meglio: McDonald's o Burger King. Anche se nessuno dei due era mai stato in un fast food. Ma ne avevano parlato per mezz'ora. Poi, e Santana non avrebbe saputo dire come erano riusciti a cambiare argomento, avevano avuto una lunga disputa su dove fosse meglio passare le vacanze: mare o montagna. Santana li aveva ascoltati a bocca aperta. Erano nati e cresciuti in Ohio! Non c'era il mare ed era certa che nessuno dei due sarebbe riuscito a stare nemmeno in piedi sugli sci.
Ma tutto sommato sino a quel momento era riuscita ad ignorarli e mantenere la concentrazione sulla strada, il problema vero era l'argomento che stavano trattando nell'ultima ora. Non che fosse la prima volta che Santana lo sentiva, quando era al liceo era praticamente obbligatorio parlarne dopo ogni film che portava Brittany, ma almeno allora lo sopportava perché sapeva che dopo avrebbe fatto sesso. Ma adesso, con altri 500km da percorrere davanti a se, il fatto che Kurt suggerisse che, forse, con degli zombie si poteva parlare per spiegare le proprie ragioni, invece che usare la violenza la stava facendo impazzire.
-Ragazzi!- urlò alla fine per ottenere la loro attenzione.
I due si zittirono immediatamente e la fissarono corrucciati.
-Kurt, tu hai paura anche dei mostri dei power rangers! Non hai mai visto un film horror in vita tua! Come ti viene in mente di parlare con degli zombie?
-Ah!- disse Brittany con un sorriso di trionfo.
-E tu, Brit, ancora con queste cose? Vuoi deciderti a guardare qualcos'altro nella tua vita!
-Ah! - sogghignò Kurt.
-Finitela! Entrambi! Adesso accendo la radio e non voglio sentire nessuna discussione!
I due incrociarono le braccia al petto e si imbronciarono, per niente soddisfatti di essere stati sgridati entrambi. Santana allungò la mano per accendere la radio. Annuì quando riconobbe le note della canzone. Iniziò a canticchiarla allegramente.
-Questa canzone è proprio bella!
-Questa canzone fa schifo!
-E' la migliore canzone che ha mai fatto!
-Figuriamoci! Credo fermamente che sia la peggiore!
Santana sollevò gli occhi al cielo. Decise che il viaggio di ritorno l'avrebbe fatto nel sedile posteriore con i suoi auricolari e la sua musica a tutto volume.



-Non ho capito perché alla fine hai guidato solo tu!- chiese Kurt mentre Santana prendeva l'uscita per Lima.
-Perché avete passato il viaggio a litigare e io avevo bisogno di avere le mani occupate altrimenti vi avrei ucciso!
-E' stata colpa di Kurt! Io volevo solo che il viaggio fosse tranquillo!
-Se una battuta non fa ridere! Tu mi hai aggredito verbalmente non appena ti sei seduta in macchina!
Un'occhiataccia di Santana li fece zittire immediatamente entrambi. Ormai il sole era tramontato e finalmente stavano imboccando il vialetto d'ingresso di casa Pierce. Tutti sospirarono allo stesso tempo quando uscirono dal mezzo e si stiracchiarono sentendo le gambe intorpidite. Brittany si voltò per sorridere dolcemente a Santana proprio nel momento in cui la porta di casa si apriva e la signora Pierce usciva per dirigersi a grandi passi verso di loro. Kurt fece un rapido movimento e allungò la mano per presentarsi e salutare.
-Signora Pierce, piacere io sono Kurt Hummel.
La donna lo guardò in viso per un secondo prima di guardare con una smorfia la mano che le veniva data. Kurt aggrottò le sopracciglia confuso, quell'espressione era forse di disgusto? Passarono una manciata di secondi infiniti prima che la signora Pierce stringesse velocemente la mano che aveva davanti.
-So chi sei, Hummel.
Kurt si voltò appena per vedere una Brittany paralizzata che si mordeva il labbro inferiore con nervosismo. Avrebbe potuto giurare che avesse gli occhi lucidi.
-Tu sei la figlia del dottor Lopez, se non sbaglio.
Santana incrociò lo sguardo di quella donna, non si sarebbe certo fatta intimorire.
-Si, signora. E' un piacere conoscerla.
La donna sollevò appena di più la testa ma non rispose, poi rivolse tutta la sua attenzione alla figlia.
-Dov'è Josh, tesoro?
-Doveva lavorare. Loro sono stati così gentili da accompagnarmi a casa.
La madre annuì lentamente.
-Bene, allora entra dentro, adesso.
Si voltò e fece due passi ma si accorse che Brittany era ancora ferma con la valigia nella mano, le dedicò uno sguardo interrogativo.
-Arrivo, prendo le mie cose e li saluto.
-Due minuti, signorina.
Quando la donna scomparve dentro casa tutti sembrarono improvvisamente riprendere a respirare. Kurt fece un paio di passi incerti verso Brittany che sembrava abbattuta.
-Io... mi dispiace. Non è la persona più gentile che esista...- disse senza guardarli in viso.
Il ragazzo si avvicinò ancora e le diede un rapido abbraccio. Poi anche Santana la raggiunse e le prese la mano dedicandole un piccolo sorriso.
-Non fa niente. Vai dentro adesso. Sai dove trovarmi.
Le diede un veloce bacio sulla guancia prima di risalire in macchina. Brittany era ancora ferma a guardarli mentre la macchina usciva fuori dal vialetto. Santana guidò in silenzio per una cinquantina di metri prima di accostare.
-Cosa stiamo facendo?
-Scendi Kurt!
-Cosa?
-Ti ricordi quello che mi aveva detto Quinn?
-Non ho idea di cosa tu stia parlando!
-Mi aveva chiesto se conoscevo la madre di Brittany! Ho intenzione di scoprire cosa intendeva, adesso!
Kurt spalancò gli occhi e scosse la testa, non prometteva niente di buono.
-No, no! Scordatelo non mi trascinerai in... in qualunque cosa tu voglia fare.
-Andiamo, è notte non ci vedranno mai! Andiamo!
Kurt sbuffò rumorosamente mentre seguiva l'amica dentro il giardino di casa Pierce. Sapeva che li avrebbero arrestati, ne era sicuro! Santana invece procedette spedita cercando di nascondersi tra le ombre, ringraziando l'alta siepe che li nascondeva da eventuali vicini curiosi. Fece il giro della casa finché non trovò una finestra illuminata. Fece degli strani gesti con le mani per indicare all'amico che si sarebbero dovuti avvicinare di più. Kurt sollevò gli occhi al cielo e sospirò. Da una rapidissima occhiata si poteva capire che era la finestra della cucina. E c'era qualcuno dentro. Non era difficile capire chi fosse visto che stava urlando.
-...con chi ti presenti? Cosa ne è stato dell'educazione che hai ricevuto? Porti a casa mia degli omosessuali?
Ci fu una pausa, probabilmente Brittany stava dicendo qualcosa ma non riuscirono a sentire.
-Non mi interessa quello che pensi! Depravati che andranno all'inferno! Anime perse che bruceranno nel fuoco eterno. Dovrebbero farsi curare!
Kurt spalancò gli occhi.
-Non cercare di difenderli! Non devi frequentare certa gente! Non sono stata abbastanza chiara? Ti ho insegnato ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Vedi di ricordartelo.
Santana fissava un punto indefinito davanti a se, sentiva lo sguardo di Kurt su di lei.
-Io non sono come i genitori di quei due! Io so benissimo cosa bisognerebbe fare con loro! Rinchiuderli sinché non ritrovano la giusta via!
Si sentì la voce di Brittany ma continuava a essere troppo debole perché si potessero riconoscere le parole.
-Non voglio sentire niente! Forse non sono stata abbastanza chiara quando ti ho spiegato quali erano le condizioni perché ti pagassimo gli studi? Devo forse preoccuparmi di quella Lopez?
Santana voltò appena la testa avvicinandosi il più possibile alla finestra per cercare di sentire la risposta di Brittany ma non le fu possibile.
-Vai in camera tua! Adesso!
Kurt si abbassò per passare sotto la finestra senza essere visto. Prese la mano di Santana e la trascinò il più rapidamente possibile verso la macchina. Una volta arrivati si sedette nel sedile del conduttore e accese il motore.
-Va bene, avevi ragione!- disse alla sua amica.
-Cosa?
-Quando mi hai detto che Quinn cercava di dirti qualcosa. Non posso pensare cosa avrei fatto se fosse stata mia madre! Sai credo che forse Brittany non abbia tutte le colpe.
Santana scosse solo la testa, Kurt si voltò per guardarla.
-San, dobbiamo aiutarla!
-No
-Cosa? Perché no?
-Perché è finita.
Kurt spalancò la bocca per la sorpresa.
-Aspetta, cosa vuoi dire? Possiamo trovare una soluzione.
Santana scuoteva semplicemente la testa.
-No, Kurt. Non posso.
-Io non ti capisco!
-Ascoltami, io non l'avrò mai! Non la posso avere. Per stare con me dovrebbe abbandonare la sua famiglia.
-Ma l'ha praticamente ricattata!
-A maggior ragione, Kurt! Cosa dovrei fare? Spingerla a lasciare tutto per me? Dovrebbe abbandonare l'università e il ballo. Anche se dovesse farlo, inconsciamente non potrebbe mai perdonarmi! Non potremmo mai essere felici davvero! Anche se fa male è meglio finirla qui. Comunque vince la madre, non c'è via d'uscita.
Kurt scuoteva la testa, incredulo.
-Non puoi farlo! Va bene hai imboccato una strada chiusa da un muro ma non puoi tornare indietro come se non ti interessasse quello che c'è dietro! Devi provare a scavalcarlo!
-No, devo prendere la decisione più giusta. Per piacere Kurt non raccontarmi le favole! Lo sai benissimo anche tu che non posso prendere un cavallo bianco e andare a salvarla dagli artigli del mostro!
-Non dico questo. Dico solo che forse potresti parlarle. Potreste cercare di risolvere la situazione insieme! Non puoi lasciarla sola adesso!
-Non ce la faccio! Siamo arrivati a casa Kurt. Ne parliamo in un altro momento.
Santana aprì lo sportello scendendo dalla macchina rapidamente. Prese la valigia e fece un gesto di saluto con la mano verso il suo amico. Aveva fatto solo un paio di passi prima che la voce di Kurt la fermasse.
-San, posso farti una domanda?
Si voltò lentamente e incrociò il suo sguardo.
-Ti ascolto.
-Ma tu sei innamorata di lei?
-Si, Kurt. Ma, a volte, non basta.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: londra555