Martin Crow era
alla
guida della sua Ford Fusion e parlava con sua moglie Linsbeth, mentre
suo
figlio Alec era distratto dal suo ipod.
Erano le 23.30,
stavano tornando da una cena passata insieme ad amici e si erano
divertiti
molto tra battute e discorsi di lavoro.
“Sai
amore, dobbiamo
farle più spesso queste cene, sono stata davvero
bene” disse Linsbeth. Martin
sorrise “anch’io tesoro,” e diede uno
sguardo allo specchietto retrovisore per vedere
il figlio, poi tornò a guardare la strada.
“Possibile
che sta
sempre con quel coso nelle orecchie? Non ci sta più con
noi.” Disse Martin.
Linsbeth si
girò per
guardare il figlio, poi guardò il marito “Non puoi
pretendere che stia con noi,
non è più un bambino. E poi che fastidio ti
da?”
“Sta
sempre nel suo
mondo, praticamente con noi ci sta solo a pranzo e a cena. Non ti
sembra
esagerato?” disse Martin.
“No”
rispose Linsbeth
guardando il marito, “e poi abbiamo passato una bella serata,
non ce la roviniamo.”
Martin la
guardò e
sorrise avvicinandosi a lei per baciarla e lei fece lo stesso. Le loro
labbra
si avvicinarono e si toccarono dolcemente in un bacio. “Ti
amo” disse Linsbeth.
“Anch’io” disse Martin, ma non fece in
tempo a finire la frase che …
“Martin
attento!”
Aveva gridato Linsbeth. Martin si rigirò di scatto verso la
strada, in tempo
per vedere un cervo che stava fermo proprio al centro della curva.
Girò
bruscamente il volante cercando di evitarlo, ma invece lo prese in
pieno. Il
sangue dell’animale schizzo sul vetro della macchina. Martin
perse il controllo
del veicolo che finì fuori strada precipitando
giù per un burrone e andando a
sbattere contro un albero.
Lo schianto
provocò un
botto fortissimo e poi … silenzio.