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Autore: Shadow_chan    27/01/2012    1 recensioni
Non eravamo ne amici ne nemici. Eravamo noi, tutto qui ed
essere noi era la cosa più bella del mondo, ma quella sera, quella splendida al ballo aveva rimescolato un po' le carte.
[La storia non ha nulla a che vedere con il film]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Dubbi


Si rigirava tra le coperte per recuperare un po’ del sonno che insistente scemava via dal suo corpo.  Sentiva caldo, anche troppo e poi si sentiva qualcosa a dosso, era caldo quindi non poteva essere il cuscino!
Lentamente apri gli occhi. Gaspard sela dormiva beato stringendola un po’ come se avesse percepito la sua voglia di scappare al più presto da li.
Che diavolo ci faccio qui? Non si ricordava nulla della sera precedente così ispezionò il corpo del “reato”.

Lui aveva indosso solo un boxer e lei una camicia, sicuramente quella di lui, e le mutandine. Possibile che…? NO non era possibile, altrimenti melo ricorderei! Si districò dall’abbraccio del ragazzo e si alzo velocemente.

-Shirley?- La richiamò lui mettendosi seduto esponendo così il corpo scultorio. Lei lo guardava affascinata, ma poi si riprese quasi scottata

-Gaspard… cosa è successo ieri?- chiese timorosa,

-Eri ubriaca fradicia, così ti ho portato da me- fece una breve pausa scrutandola –tranquilla non abbiamo fatto sesso- lei fece un respiro sollevata.
Si preparò velocemente e lo salutò freddamente, liquidandolo dall’imbarazzo.
 
-Diavolo!- si ristese su letto osservando il tetto.

Lei non ricorda nulla! Prese il diario e cominciò a scrivere gli avvenimenti della notte precedente.
 
Ciao amico! Ti ricordi di Shirley? Ieri abbiamo festeggiato la mia promozione, ci siamo divertiti e abbiamo bevuto un po’ troppo.
L’ho portata a casa mia e mentre cercavo di metterla a letto misi è avventata contro!  Dio! E’ stato qualcosa d’incredibile!
Le sue labbra morbide sanno di vaniglia, la sua pelle e morbida e profuma di rose selvatiche, così calda e vogliosa che non sono riuscito a fermarmi!
L’ho fatta mia, lei ha gridato il mio nome e prima di addormentarsi sai che mi ha detto?  No che non lo sai! Io ancora non riesco a crederci!
“ti desideravo da così tanto. Gaspard è solo mio”
Oddio! Mi sono sentito al settimo cielo!

Ma questa mattina lei non si ricordava più nulla! Mi ha chiesto che cosa fosse successo ed io da bravo cretino sai che le ho detto? “tranquilla non abbiamo fatto sesso” e lei era sollevata quasi contenta!
Chiuse il libricino e si ributtò sul letto coprendosi gli occhi con il braccio.

-Idiota-
 
********************************************

Era arrivata a casa e tranquillamente si era buttata in doccia. Lavandosi si accorse di piccole macchie violacee sulle braccia e sul petto.  
Ecco l’aveva fatto! Eppure lui le aveva assicurato che non fosse successo nulla! Che idiota che sono!

Si vesti in fretta incurante degli accostamenti, doveva mangiare qualcosa al volo e poi correre al lavoro altrimenti avrebbe fatto tardi!
Mentre mordeva una fetta biscottata coperta di marmellata alle albicocche, un’immagine le torno in mente.
Ecco, ora ricordava tutto! Perfino quella piccola frase detta dopo quel rapporto ardente, passionale e.. Cazzo!

Mollò la colazione e si precipitò al lavoro, non doveva pensarci! 

“Ho fatto sesso con Gaspard, ho fatto sesso con Gaspard, ho fatto sesso con Gaspard!”

“testa smettila!”

“no!”

“perché mi fai questo?”

“perché ci è piaciuto e ne vogliamo ancora!”

-Sono uscita di senno- disse al alta voce

-perché?- Harry, il collega, era entrato per chiederle qualcosa,

-Niente. Che ti serviva?- sviò il discorso sul lavoro. Harry la guardava curioso ma alla fine decise di lasciar correre.

La giornata proseguì senza intoppi, furono così assorbiti dal lavoro che non pensarono alla notte trascorsa insieme fino a quando…

-Shirley?-

-Gaspard!-

Erano al Palace Hotel, lei per un convegno per la costruzione di una nuova sede per qualche grande azienda di cui non era dato sapere il nome.

-che ci fai qui?- chiese scoccandogli un bacio sulla guancia, la consapevolezza di quello che era successo la notte precedente le provocarono diversi brividi per tutto il corpo. Concentrati e comportati come se non fosse successo nulla! Questo pensarono e mostrarono l’uno al l’altro la loro grande recitazione.

-sono in conferenza con degli architetti-

Architetti? No! Non era possibile!

Eh invece si! Era la sua compagnia a occuparsi della nuova sede dell’I.C.E. enterprise.

Un po’ nervosi si sedettero hai loro posti e cercarono di comportarsi come due estranei ma il signor Grey, precedente capo di Gaspard, si era accorto della tensione tra i due così, non facendosi scrupoli li convocò per un incontro privato subito dopo la conferenza.

-Amos perché ci hai fatto venire qui?- chiese Gaspard, comportandosi come se fosse un suo vecchio amico. Shirley si sedette su una poltrona e attese che il vecchio Grey parlasse.

-oh figliolo è semplice!- rideva soddisfatto. Gaspard si sedette e attese, di tanto in tanto guardava la compagna apprensivo. Non si sapeva che cosa aspettarsi da quell’uomo, ogni volta tirava fuori qualche pazza idea, che si rivelava una mossa migliore ma pur sempre pericolosa.

-ho discusso con gli anziani dell’azienda e abbiamo deciso che se desideri davvero diventare il capo assoluto dell’I.C.E dovrai sposarti-

-Cosa?- saltò subito spaventato il giovane

-Cosa centro io in tutto questo?- intervenne la ragazza facendo sorridere ancora di più il vecchio,

-Abbiamo scelto lei! Ovviamente ci sarà prima un periodo di fidanzamento così che possiate conoscervi meglio e poi vedremo se sarà la moglie adatta al nostro Leader-.

-non potete farmi questo!- era intervenuto Gaspard spaventato, non che gli dispiacesse Shirley, la trovava stupenda, simpatica, accattivante e ok gli piaceva e anche molto ma da li al matrimonio! Era una cosa assurda!

-Accetto!- risoluta, fredda, determinata ed elegante sedeva dritta e orgogliosa davanti al vecchio e alla sua proposta stramba.

Il vecchio Grey dopo un attimo di contemplazione si aprì in un gran sorriso.

-alle mie condizioni però- l’amico osservava in silenzio la scena, Shirley stava trattando con il suo ex capo sul loro “matrimonio” senza nemmeno calcolarlo!

Lei emanava una grande forza e sicurezza così decise di lasciarla fare.

-Desidero essere l’architetto personale della compagnia e voglio essere libera di modificare a mio piacimento le eventuali stanze dell’azienda- l’uomo acconsentì e lei prosegui –Se ci sposeremo, lo faremo tra un anno esatto appratire da oggi- Risoluta la bambola penso Grey –Ultima cosa ma non meno importante, desidero essere la vice del signor Mich- Grey ci rifletté un po’, certo quella donna era intraprendente, sicura di se ed orgogliosa sarebbe stata di certo una buona moglie ma anche un ottima supporto per il suo pupillo.

-Acconsento- sorrise a Gaspard orgoglioso della scelta che aveva fatto –ma vivrete insieme in un appartamento da me scelto e siete obbligati ad avere un bambino entro e non oltre 3 mesi dopo il matrimonio-

 
   
 
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